SandroWeb Posted March 17, 2022 Report Posted March 17, 2022 GIOVEDÌ 17 MARZO 2022 - Una Triestina più incerottata che mai, cercherà oggi al Rocco contro la Pergolettese (inizio ore 14.30, aperta solo la Tribuna Pasinati, arbitra Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto) di ritrovare la strada della vittoria. Come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", la situazione in infermeria rasenta l'incredibile, ma l'Unione è chiamata a stringere i denti dopo le due sconfitte contro Renate e Feralpi, anche perché non si può sbagliare se si vuole restare aggrappati al quinto posto: ieri il Lecco battendo la Juve è andato a più tre sopra gli alabardati, confermandosi come la rivale più temibile, ma anche la Pro Vercelli dopo il successo sull'Albinoleffe è in questo momento sopra la Triestina.Urgono dunque i tre punti per restare agganciati alla squadra di De Paola e risuperare i piemontesi. Per fortuna l'avversario odierno appare più abbordabile degli ultimi affrontati, anzi la Pergolettese sta attraversando un periodaccio, con appena 3 punti guadagnati nelle ultime sei partite è precipitata in piena zona retrocessione e da poco la squadra dell'ex alabardato Lambrughi ha cambiato anche guida tecnica con l'arrivo di Mussa. Quindi avversaria ampiamente alla portata, nonostante la Triestina sia in totale emergenza e dopo Salò debba soprattutto riprendersi da una mazzata psicologica. Ecco perché la sfida di oggi, a cui seguiranno altre tre contro squadre di bassa classifica, è fondamentale per riprendere subito quota.La squadra di Bucchi, che oggi torna in panchina dopo la squalifica, deve tirare fuori carattere, grinta e orgoglio, che a dire il vero non sono mai mancati nei momenti difficili. E soprattutto il tecnico dovrà inventarsi qualcosa per mandare in campo una formazione equilibrata. Intanto la conta degli assenti certi: restano out Giorno, Giorico, Petrella, Negro, Sakor, De Luca e Capela. Quanto agli ultimi due, freschi infortunati di Salò, per "la zanzara" si tratta di un problema muscolare, un probabile stiramento, mentre per Capela purtroppo il problema al ginocchio sembra molto grave e costringerà il portoghese a un lungo periodo di assenza.Ci sono poi altri tre giocatori che sono convocati ma ancora malconci. Innanzitutto Ligi, che nel riscaldamento di Salò si era subito fermato dopo un dolore muscolare: il difensore ieri non ha effettuato nemmeno la rifinitura, probabile che vada in panchina solo per casi di estrema necessità. E poi ci sono Litteri e Ala-Myllymaky che ieri hanno svolto parte della rifinitura, ma è stato il loro primo allenamento dopo un paio di settimane, quindi eventualmente disponibili per un minutaggio molto limitato.Facendo la conta di chi potrà partire dall'inizio, davvero difficile immaginare cosa potrà fare Bucchi. Se il tecnico vorrà continuare con il 3-5-2, a meno di un improbabile voglia di rischiare Ligi e che non si voglia giocare con Volta, Lopez e Rapisarda, potrebbe essere necessario lanciare il giovane Baldi. In caso di difesa a quattro invece ci potrebbero essere Volta e Lopez al centro, Rapisarda a destra e Galazzi a sinistra, oppure Baldi in mezzo e l'uruguaiano in fascia. A centrocampo la scelta è un po' più ampia: rientra dalla squalifica Crimi, ci sono poi Calvano, Iotti, St Clair, Procaccio, lo stesso Galazzi e anche uno tra Rapisarda e Lopez se non verrà schierato nei tre dietro. Le scelte tornano risicate in attacco, dove ci sono solo Gomez, Trotta e Sarno, con Litteri impiegabile forse per una manciata di minuti. - Due stagioni con la maglia della Fortitudo, per Luca Campogrande (intervistato da Lorenzo Gatto) la sfida di domenica contro la Kigili Bologna non sarà una partita come le altre. Match fondamentale per la stagione delle due squadre. Se Trieste cerca un successo per cancellare un periodo difficile e tornare a vincere, la formazione di Antimo Martino deve cominciare a raccogliere punti per muovere la classifica e dare sostanza alle sue speranze di permanenza nella massima serie. Per questo, domenica sul parquet del Dome, ci si aspetta battaglia.IL MOMENTO IN CASA ALLIANZ «Dobbiamo essere concentrati al massimo sulla sfida contro la Fortitudo e su questo finale di stagione che sarà molto più difficile rispetto al girone d'andata - le parole di Luca Campogrande - Dobbiamo cercare, ognuno di noi, di mettere quel qualcosa in più che possa permetterci come squadra di valorizzare le qualità di ogni singolo elemento. In settimana abbiamo lavorato su alcuni concetti difensivi che dovranno essere la base del nostro gioco nelle prossime sfide. Domenica arriva una Fortitudo che al di là di un ingannevole ultimo posto con 12 punti, ha dimostrato di essere una squadra viva e, nell'ultimo derby, di poter mettere in difficoltà una corazzata come la Virtus. Concentrazione e voglia di aiutarci reciprocamente saranno i concetti fondamentali che dovremo portare in campo per cogliere i due punti».PARTITA DA EX «Ho giocato due anni in Fortitudo, dal 2015 al 2017 - ricorda l'ala romana - Nella mia crescita professionale e umana sono state due stagioni importanti, anche perché le prime lontano da casa. Ho creato degli ottimi legami in città, persone che continuano a seguirmi nel mio proseguimento di carriera».IL RUOLO DEL PUBBLICO In vista di un match fondamentale per il futuro della Fortitudo, previsto da Bologna un consistente apporto di pubblico. Previsti circa duecento tifosi al seguito, aspetto che rende ancor più importante una degna risposta da parte triestina. «Sarà così anche se ci rendiamo conto che è difficile fare un appello in un momento nel quale non riusciamo ad esprimere il nostro miglior basket - conclude Campogrande - Sta a noi dimostrare che meritiamo questo pubblico che anche con Venezia e Sassari ha dimostrato di esserci e di sostenerci a gran voce anche nelle difficoltà, vedi seconda parte del match con i sardi».QUALE KIGILI A TRIESTE? I problemi alla caviglia di Groselle e quello alla coscia rimediato da Procida sono l'eredità pesante che ha lasciato il derby a una Fortitudo che adesso guarda con apprensione alla situazione dei due giocatori. Per entrambi gli esami strumentali effettuati lasciano aperta la possibilità di schierarli regolarmente domenica, molto dipenderà da come reagiranno alle terapie cominciate nei giorni scorsi. Indipendentemente da chi sarà in campo, comunque, Bologna ha dimostrato nel derby di essere viva, in salute, e pronta a giocarsi la salvezza nelle nove giornate che mancano al termine della stagione regolare. Quote
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