SandroWeb Posted March 18, 2022 Report Posted March 18, 2022 VENERDÌ 18 MARZO 2022 - A fine partita Bucchi è nervoso e arrabbiato. Per la sconfitta con la Pergolettese? Forse, e sarebbe anche comprensibile. Ma sembra che a farlo irritare di più sia il dover rispondere alla domanda sulle possibili cause di una prova così sconcertante come quella di ieri: «Ma chi fa queste domande - si inalbera Bucchi - viene allo stadio? Conosce la storia di questa squadra o si scrive solo per far polemica? Mi sembra che fin dall'inizio della stagione ci sia solo una gran voglia di cose negative, non si vede l'ora che sorgano delle difficoltà e ogni mezza situazione ci si ricama sempre a trovare quello che non va. È vero, abbiamo fatto tante cose storte. Ma non si può parlare di una prova sconcertante avendo 14 giocatori disponibili e andando in campo con gli stessi ogni tre giorni. Non si possono far domande per cercare sempre qualcosa di negativo». Finalmente, alla fine Bucchi spiega quali sono secondo lui le cause di questa debacle. Aspetti anche condivisibili, sicuramente di più che cercare invece presunti seminatori di negatività: «Siamo in pochi e giocano gli stessi ogni tre giorni - dice il tecnico - siamo rientrati da Salò alle 5 del mattino e abbiamo giocato due giorni dopo. Facciamo brutte partite? Sì, perché siamo umani, non è una scusa, ma una cosa vera. Si fanno queste domande per sentire dire che siamo brocchi e tutti da buttar via? Allora sì, ma se parliamo di calcio vero è quello che succede quando con tante indisponibilità spremi in lungo e in largo chi gioca sempre. Un organico non riesce a reggere tutte queste difficoltà: non si può correre con gli stessi per 95 minuti tutte le partite, non ne abbiamo la forza e la condizione fisica. Bisogna trovare soluzioni per correre meno, quindi a volte abbassarsi e far correre gli altri». I tanti forfait, dice Bucchi, portano anche a certe scelte tattiche: «Le cose negative sono tante, ma si superano lavorando, possibilmente con la squadra a pieno servizio. Se non abbiamo i giocatori per giocare in una certa maniera, vengono fuori delle lacune. Senza chi fa giocare meglio la squadra come possono essere i Giorno o i Sakor, la manovra è meno fluida, più ingarbugliata. E con chi si mette dietro è più dura. Poi commettiamo errori gravi, come prendere il secondo gol: lì bisogna essere lucidi e rimanere in partita. Ma io dico che ci giocheremo la serie B fino all'ultimo secondo e faremo un ottimo finale di stagione, però abbiamo bisogno di aiuto, non di lamentele». A questo proposito, Bucchi ne ha anche per il pubblico: «Giochiamo in uno stadio vuoto, io applaudo e ringrazio le poche centinaia di persone che vengono, ma anche lì c'è sempre un però e un però... Li capisco, ma per favore se venite dateci una mano, altrimenti non venite. Perché questo stadio finisce per aiutare gli altri. A casa nostra siamo sempre alla mercè degli altri. Per colpa nostra, sia chiaro, ma allora aiutateci» - L'infortunio al ginocchio è ormai alle spalle, dopo oltre due mesi lontano dai campi di gioco Alessandro Lever è finalmente pronto a rimettersi in gioco. Come scrive Lorenzo Gatto, domenica scorsa al Mediolanum Forum di Assago è tornato a indossare la maglia dell'Allianz: 13 minuti con due punti a referto che gli hanno permesso di rituffarsi nel campionato.«Sono contento di essere rientrato e di aver rispettato i tempi di recupero che nove settimane fa ci eravamo dati con i dottori - le parole del giocatore bolzanino - Il lavoro in palestra delle ultime settimane con lo staff, in primis Marco Legovich, Luca Bonetta, Gabriele Vittori e Paolo Paoli, ha pagato e posso dire che l'infortunio al ginocchio è finalmente superato. Ora dovrò continuare ad allenarmi con costanza e al massimo per ritrovare il ritmo partita e raggiungere la condizione dei miei compagni. Credo che già con la Fortitudo le mie sensazioni saranno migliori dato che prima di Milano avevo svolto solamente due sedute di cinque contro cinque con il gruppo».Una sfida, quella di domenica contro la Kigili Bologna, che rappresenta una tappa importante per la stagione di Trieste, match da affrontare contro una formazione in lotta per la salvezza, che domenica scorsa nel derby contro la Virtus ha dimostrato di essere in salute e che arriverà all'Allianz Dome determinata a fare risultato. «Non possiamo permetterci di guardare in faccia nessuno - conclude Lever - la Fortitudo è a caccia di una vittoria per continuare a lottare per la salvezza ma noi domenica dobbiamo conquistare i due punti, non ci sono alternative. Sarà fondamentale l'atteggiamento con cui scenderemo in campo e la nostra capacità di giocare dal primo all'ultimo minuto come una squadra unita e coesa, dove ognuno di noi brami dalla voglia di tuffarsi su ogni pallone e di affrontare ogni possesso con la giusta cattiveria» Quote
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