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I suntini sandrini di martedì 14 febbraio 2023


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MARTEDÌ 14 FEBBRAIO 2023

- Alla faccia della tranquilla sosta di campionato. Neanche venti ore dopo la sconfitta a Casale Monferrato contro Tortona per la Pallacanestro Trieste scoppia il caso Frank Gaines. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", l'esterno Usa già da un paio di settimane aveva manifestato la volontà di trovarsi un'altra sistemazione ma quello che arriva dalla Francia è più di una fuga in avanti.Nel pomeriggio di ieri infatti il sito della Fos Provence, club della prima lega francese, ha annunciato, con tanto di foto d'epoca di Gaines in maglia Virtus Segafredo Bologna: «Il Fos Provence Basket ha la sua nuova posizione 2! Questo è Frank Gaines, in arrivo direttamente da Trieste in Italia! Reclutato per le sue capacità di segnare, il mancino offrirà più profondità a Rémy Valin sulle posizioni esterne».Insomma, per il club transalpino è tutto fatto. Ma per la Pallacanestro Trieste la questione non sta in questi termini. Vero che Gaines non sarebbe contento della sua esperienza e tramite gli agenti ha chiesto di poter andare via ma, come spiega il general manager biancorossdo Mario Ghiacci «il giocatore ha un contratto con noi e valuteremo la sua richiesta con grande serenità. Non ci interessa quello che dicono altri club».Gaines come gli altri giocatori della PallTrieste si è visto concedere tre giorni di riposo dopo la gara al PalaFerraris. La ripresa degli allenamenti è prevista per giovedì. L'unico aspetto positivo della vicenda è che capita in occasione della sosta, il periodo che teoricamente dovrebbe permettere di gestire meglio situazioni del genere. Gaines contro Tortona ha giocato 25 minuti e spiccioli tirando con il 5 su 10 dal campo e fatturando 13 punti. La media campionato è di 13 punti in 25 minuti di impiego, 32,6% da tre, quasi due palle perse e un assist. La scorsa estate, secondo quanto era stato sempre ribadito, coach Legovich aveva informato Gaines del ruolo che intendeva riservargli: uscire dalla panchina per garantire un apporto di esperienza e concretezza. Probabilmente l'esplosione di Bartley ha spiazzato tutti, a cominciare proprio Gaines, sentitosi scavalcato nelle gerarchie e nel prestigio.Da parte della società filtra la considerazione che i giocatori scontenti non vanno tenuti per forza. In sostanza: non verranno alzate palizzate attorno all'Allianz Dome per trattenere Gaines. Se andrà via, Trieste cercherà di dare un ulteriore assestamento agli equilibri mettendosi in caccia di un'ala piccola. Sul mercato però c'è poco. Non è da escludere che si viri sulla soluzione più affidabile e pratica, quella che non farebbe spendere visti e non comporterebbe problemi di adattamento. Jamarr Sanders, per intenderci, in più occasioni vociferato in uscita da Verona.Se Gaines partisse, con un nuovo Usa a giocare più da 3 che da 2, potrebbe aumentare il minutaggio di un altro giocatore che periodicamente affida ai social frasi sibilline che non sembrano trasudare entusiasmo. Questo infatti l'ultimo post su Instagram di Corey Davis: «Il rispetto è sempre guadagnato mai dato. Non importa la tua posizione di potere, chi sei, ecc. Il tuo titolo non guadagna il tuo rispetto. Il modo in cui tratti le persone lo fa».

-  Con la vittoria per 1-0 di sabato a Zanica, la Triestina ha ottenuto il suo secondo clean sheet nelle ultime tre partite: come scrive Antonello Rodio, una cosa capitata raramente in questo campionato. E c'è da pensare, per come si stava mettendo la partita, che senza l'espulsione di Masi anche la sfida contro la Pro Sesto sarebbe terminata con Matosevic imbattuto. Insomma i meriti del nuovo assetto difensivo, che è dovuto alle novità arrivate nel reparto a gennaio ma anche a una protezione maggiore data da due centrocampisti, sono evidenti e sotto l'aspetto della compattezza l'Unione ha fatto indubbiamente grandi passi avanti. Non altrettanto, però, si può dire per l'attacco e la resa in fase offensiva. Contro l'Albinoleffe, questo è vero, si sono registrate un numero di occasioni maggiori rispetto alla media, grazie anche a un più efficace uso del contropiede una volta in vantaggio, ma la difficoltà di andare in gol è ancora piuttosto evidente. E non a caso è servito un calcio di rigore per passare in vantaggio e ottenere i tre punti. Del resto la Triestina è di gran lunga la squadra meno prolifica del girone: con appena 19 gol messi a segno, è ben distante da tutte le altre formazioni. Le dirette rivali per la salvezza, ad esempio, hanno segnato tutte una decina di reti in più. Curiosamente il penultimo attacco del girone, quello insomma più vicino al rendimento dell'Unione, è quello della capolista Feralpisalò, che ha mezzo a segno solo 23 reti (ma i gardesani hanno una difesa quasi imperforabile, solo 14 reti al passivo). Ma questo problema dell'attacco che caratterizza tutta la stagione alabardata, è ben lungi dall'essere risolto. Basti pensare che da cinque partite e mezzo, la Triestina non fa un gol su azione. L'ultimo è il raddoppio contro il Novara allo scadere del primo tempo con la bella girata di Adorante. Il gol della settimana seguente a Vercelli, che è servito solo ad accorciare le distanze, è arrivato con un colpo di testa di Di Gennaro direttamente su corner. Poi sono arrivati gli zero gol contro Trento, Virtus Vecomp e Pro Sesto, mentre come detto con l'Albinoleffe la rete è arrivata su rigore. L'Unione insomma ha più che mai bisogno di segnare, almeno di incrementare un po' la media finora asfittica di 0,70 gol a partita. Questo perché qualche vittoria è necessaria per rientrare in zona play-out, e anche per il fatto che una volta arrivati eventualmente agli spareggi, partendo quasi certamente da una posizione di classifica peggiore, agli alabardati sarà necessario segnare una rete in più degli avversari nel computo delle due partite di andata e ritorno. Mbakogu è utilissimo, ha portato fisicità e profondità, ma non è un killer da area di rigore, anche se con una condizione migliore potrebbe aumentare il suo rendimento sotto porta. Adorante va a corrente alternata, Tavernelli è vivacissimo e tira da lontano, ma non ha mai segnato grappoli di reti, e lo stesso Felici, pur brillante per dribbling e pericolosità, è spesso fumoso e poco concreto in zona gol. Ma qualcosa di più bisognerà fare, non sempre possono venire in soccorso situazioni da calcio piazzato. Dopo i progressi nella solidità difensiva, riuscire a trovare con continuità la rete potrebbe essere il tassello decisivo nella corsa alla salvezza.

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