SandroWeb Posted February 27, 2023 Report Share Posted February 27, 2023 LUNEDÌ 27 FEBBRAIO 2023 - Tutto ciò di buono che ci si poteva aspettare da una “sgambata” contro un’avversaria domata in maniera abbastanza semplice: come scrive il sottoscritto stamane nel numero settimanale di CitySport.news, Marco Legovich, con annessa truppa biancorossa, ha potuto archiviare la seconda settimana di pausa del campionato con una netta affermazione contro gli Helios Suns Domzale. Dopo lo scrimmage di sabato pomeriggio all’Allianz Dome (oltretutto, con una buona cornice di pubblico, nonostante la partita amichevole) non ci possono che essere sensazioni positive in casa Pallacanestro Trieste, con gli sguardi che inevitabilmente sono già puntati verso la ripresa del campionato. Ma anche – con la coda dell’occhio – a quanto offre il mercato. Perché lo spot rimasto scoperto dopo la fuga di Gaines necessita ancora di essere riempito… UN +17 CHE VALE IL GIUSTO Lasciamo perdere il mero risultato finale contro gli sloveni del weekend appena trascorso: a Legovich servivano risposte solide, in vista di una sfida da non fallire domenica prossima contro la Nutribullet Treviso. E la prova di squadra contro Domzale è stata certamente soddisfacente, considerando che il parziale di 31-14 dei primi dieci minuti ha rotto immediatamente in mille pezzi una possibile gara equilibrata. C’è lo zampino bello intenso di Terry, con una doppia-doppia da 20 punti e 11 rimbalzi in 28 minuti sul parquet, a catalizzare buona parte delle attenzioni squisitamente statistiche. Ma anche – e su questo punto, sono davvero necessari tutti gli scongiuri del caso – l’ottima risposta di Campogrande, capace di dare segnali incoraggianti con quei 14 punti messi in saccoccia e con il 4/8 da tre su cui anche i muri dell’Allianz Dome sperano possa essere una sorta di ripartenza per un giocatore rimasto davvero troppo in ombra lungo il corso del campionato. All’ala romana ora il compito di far vedere a tutti che c’è luce, alla fine di un tunnel contraddistinto sin qui da poche certezze in ambito realizzativo. MERCATO “SILENTE” PER IL DOPO-GAINES Dai fuochi d’artificio di inizio della passata settimana, con rumours a go-go e porte girevoli degne del miglior hotel a cinque stelle a far entrare e uscire nell’arco di poche ore possibili nuovi giocatori, dalla stanza dei bottoni della Pallacanestro Trieste non trapela praticamente nulla su chi andrà a sostituire Frank Gaines. Nell’aria resta ancora il nome di Jamarr Sanders, blindato però da Verona: in attesa di news, la logica più stringente impone che si arriverà al match con Treviso con gli stessi effettivi visti sabato con Domzale. - La partita con la Juve baby era un test chiave per capire il grado di solidità della Triestina. Come scrive Ciro Esposito oggi su "Il Piccolo", contava solo vincere per alimentare una classifica ancora piuttosto asfittica per i disastri collezionati prima dell'ultimo mese. Ma sabato pomeriggio contava anche capire come la nuova Unione forgiata da Gentilini fosse in grado di affrontare in casa una gara da vincere dopo la beffa subita una settimana prima all'Euganeo. Ebbene la prova è stata superata non solo per il risultato fondamentale ma anche per la capacità di concentrazione, di attitudine alla sofferenza e anche per capacità di gestione degli alabardati. Insomma la Triestina non ha subito il contraccolpo di Padova mostrando quell'equilibrio che si era già visto nelle gare precedenti a partire dalla trasferta di Verona all'indomani della chiusura del mercato di riparazione. L'undici di Gentilini ha tutte le sembianze di un gruppo coeso e ben assortito che fa leva sulle sue caratteristiche positive e maschera quelle negative. I numeri e le scarse occasioni da rete concesse agli avversari dicono che la squadra ha la sua forza nella fase difensiva. Nonostante la defezione di Malomo, Masi e Piacentini sono affidabili così come Ciofani a destra. Rocchetti nel ruolo di terzino sinistro cresce anche perché davanti a lui si sta sacrificando Paganini (mentre Felici è meno adatto a farlo). La chiave sta tuttavia nella mediana che ha in Lollo una diga di spessore e in Celeghin la fisicità unita anche a un'intelligenza nelle giocate determinante per far ripartire e non abbassare troppo la squadra. E poi in panchina ci sono due sostituti di lusso come Gori e Crimi (c'è anche Pezzella).Tra centrocampo e attacco c'è il lavoro di qualità e infaticabile di Tavernelli. Così si capisce perché l'Unione subisca pochissimo ma crea anche altrettanto poco negli ultimi 25 metri. Di fatto l'attuale assetto disposto da Gentilini prevede una punta e mezza (Tavernelli) con alcune rare incursioni sulle fasce di Germano e Paganini. Se poi nel ruolo di punta, come successo sabato, non c'è Mbakogu ma Adorante viene a mancare anche quella profondità e la creazione di spazi per i compagni che il nigeriano garantisce. Gentilini comunque fa bene a giocarsi le sue carte prima di tutto in copertura puntando sulla capacità di costruire almeno un golletto a partita. Con 8 punti in 5 partite i fatti danno ragione alle scelte del tecnico laziale. Ora resta da capire come la squadra saprà gestire gli scontri diretti (alcuni, come domenica a Mantova, almeno da non perdere) per i quali passano le chance di rincorsa ai play-out. Intanto c'è la consapevolezza che questa squadra è tornata in corsa quando solo un mese fa sembrava spacciata. Oggi l'Unione ha abbandonato l'ultima posizione dopo oltre due mesi ed è nella zona spareggi. Conta poco o nulla a 9 turni dalla fine. Conta tanto invece per il morale e per i tifosi che timidamente hanno ricominciato a stringersi attorno alla squadra Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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