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I suntini sandrini di mercoledì 22 marzo 2023


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MERCOLEDÌ 22 MARZO 2023

- Sarà ancora Rari Nantes Savona-Pallanuoto Trieste: un'altra sfida di un intreccio infinito tra campionato e coppe che questa volta godrà dei riflettori internazionali per l'ultima e più importante incrocio della stagione, quello che si attende non per scrivere il finale, ma il titolo. Cappello su una cavalcata che comunque andrà muoverà le onde della pallanuoto e che questa volta condurrà direttamente alle finali di Euro Cup. Come scrive Francesco Bevilacqua su "Il Piccolo", sulla scacchiera della "Carlo Zanelli" questa sera alle 19 si giocherà la semifinale di ritorno tra le uniche due squadre italiane rimaste in corsa per la coppa; metà del patrimonio azzurro ancora a spasso in acque europee e pronto a fare, o ribadire, la storia. Si parte dal 9-9 della "Bianchi", risultato che lascia il campo aperto alle sorprese ed ai colpi di coda e che in caso di parità porterà la sfida ai rigori. Non ci sarà la magia di Inaba, alle prese con il primo dei due turni di squalifica; né la garanzia del capitano ligure Rizzo, infortunato. Tra i 12 triestini (che per regolamento non potranno inserire il 13°) ci saranno però Mladossich e Mezzarobba, ambasciatori ed orgoglio della squadra sponsorizzata Samer & Co. Shipping stretta attorno al capitano Ray Petronio che alla vigilia ha tambureggiato le intenzioni, mai nascoste, di superare il turno legittimando la forza e la qualità di un gruppo ormai temprato ad appuntamenti di questo calibro. Dall'altra parte del ring, i liguri arrivano dalla sorprendente sconfitta esterna contro la Distretti Ecologici Roma: un dettaglio che tuttavia non getta ombre in vista dell'euroconfronto. Più volte, anche Trieste, ha applicato la "mentalità coppa" per ruggire in acque internazionali e reagire a qualche scivolone in Serie A1 e lo stesso si può dire dei biancorossi. Tra le onde di questo diagramma altalenante si nasconde un sogno chiamato finale. «Il tempo per recuperare è poco ma siamo abituati - ha commentato l'allenatore alabardato Daniele Bettini - come sempre ci prepareremo nel migliore dei modi. I ragazzi sono tranquilli e determinati, siamo perfettamente consci dell'importanza di questo match. Saranno i dettagli a decidere la qualificazione, vince chi sbaglia di meno. La fase difensiva è fondamentale - prosegue il tecnico - Dobbiamo essere più ordinati, evitare di fare confusione e consentire loro di segnare gol facili. In attacco invece dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni con cinismo. Saremo senza Inaba, non ne facciamo un dramma, né un alibi». La sfida sarà trasmessa in diretta sul sito della Len mentre la gara sarà condotta dai fischietti Ivan Rakovic (Serbia) e Radoslaw Koryzna (Polonia). Dall'altra parte del tabellone, il Vasas (inizio alle 20) cercherà di recuperare in Ungheria il 9-8 che al momento premia gli ateniesi del Panionios

- Una bella lettera aperta di Juan Fernandez è oggi pubblicata sul quotidiano locale odierno: 

Ciao Trieste,È passato più di un anno dal mio ritiro e mi sento onorato di poter rivolgermi a voi tramite questa lettera. Quando ho preso la decisione di allontanarmi dal basket, non ero pronto a entrare nei dettagli su ciò che stava accadendo nella mia vita. Ma con il tempo, ho sentito di dovervi una spiegazione. Sono grato per l'opportunità di condividere la mia storia con voi.Voglio cominciare dicendo che sono anche molto grato che gli eventi che hanno portato al mio ritiro siano accaduti a Trieste. È stato il posto perfetto per concludere la mia carriera. La città, la squadra e i tifosi avranno sempre un posto speciale nel mio cuore. Ma ciò che ha reso il mio tempo in questa città indimenticabile sono le relazioni e i rapporti che abbiamo creato con tante persone.L'amore e il supporto che ci avete dimostrato a me e alla mia famiglia durante uno dei periodi più difficili della mia vita hanno reso la transizione più facile per noi. Trieste è diventata la nostra casa e avremo sempre nel cuore i ricordi che abbiamo fatto con tutti voi.Ho lasciato il basket perché avevo bisogno di dare priorità alla mia famiglia e alla mia salute mentale. Non è stata una decisione facile da prendere e mi scuso per com'è accaduta. Ma voglio che sappiate che il vostro amore, supporto e comprensione in quel periodo hanno significato il mondo per me.È stato commovente vedere l'impatto positivo che una comunità può avere su qualcuno che affronta le proprie sfide, e ne sarò per sempre grato.Mi fa felice vedere l'arena di nuovo piena, con l'entusiasmo e l'energia che rendono Trieste un posto unico e speciale per cui giocare. Io e la mia famiglia vi tifiamo sempre da lontano e non vediamo l'ora di tornare a vedere una partita in palazzetto con voi.Adesso vi scrivo da un nuovo capitolo della mia vita. Ho trovato una nuova passione e uno scopo attraverso il life coaching. Sto completando la mia certificazione per diventare un life coach riconosciuto, con l'obiettivo di lavorare principalmente con atleti professionisti. La salute mentale è importante e voglio assicurarmi che gli atleti con cui lavoro capiscano che lo sport e una parte importantissima della loro vita, ma che le altre aree non devono essere dimenticate.Cerco di dare loro gli strumenti per superare le proprie sfide, continuare la loro carriera con uno scopo, diventare confortevoli con la loro vulnerabilità, e continuare a crescere e sviluppare tutte le loro caratteristiche. Le mie esperienze con il burnout e la depressione mi hanno fatto capire che non volevo solamente fare tutto il possibile per non doverci passare di nuovo, ma sentivo anche la chiamata di mettere la mia energia nel fare in modo che nessun altro dovesse provare quei sentimenti. Per me, qui risiede l'importanza di questo lavoro e sono entusiasta di contribuire.Voglio lasciarvi con questo messaggio: non possiamo sempre accontentare tutti con le nostre scelte. A volte, dobbiamo fare ciò che sentiamo giusto per noi, anche se si tratta di scelte non convenzionali che sfidano lo status quo.Lasciare Trieste e la squadra nel modo in cui ho fatto è stato straziante per me, più di quanto possiate immaginare. Ma vedendo come la mia vita è evoluta positivamente da allora, sono convinto che fosse la decisione giusta al momento. Come ho detto, il vostro amore e supporto hanno reso la transizione molto più facile per me e la mia famiglia. Sono grato per questo e non lo do per scontato.Vi incoraggio a prendere sempre decisioni che si allineano ai vostri valori e alle vostre priorità, cercando aiuto e supporto quando necessario, e trovando uno scopo e una realizzazione in ciò che fate.Vi prometto che io e la mia famiglia torneremo presto a Trieste, a trovare i nostri vecchi amici e fare una passeggiata in Piazza Unità, ricordando alcuni dei migliori anni delle nostre vite. Sono per sempre grato per questa città e per le persone che abbiamo incontrato lungo il percorso.Grazie, Trieste, per tutto.Ci vediamo molto presto.

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