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I suntini sandrini di lunedì 26 giugno 2023


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LUNEDÌ 26 GIUGNO 2023

Di certo, a queste latitudini, uno come lui non passa inosservato. E non è un caso che incrociandolo in questi giorni tra le vie cittadine, più di qualcuno lo saluti chiedendogli “Quando torni a giocare da queste parti?”. In fin dei conti, Matteo Da Ros (intervistato dal sottoscritto per il nuovo numero di Citysport.news) a Trieste è sempre di casa. E in attesa di capire come si svilupperà il mercato biancorosso, di estimatori che lo vorrebbero nuovamente sul parquet dell’Allianz Dome ce ne sono parecchi…

Hai da poco terminato la tua esperienza di due anni a Cantù: con che sensazioni hai concluso questa avventura?

“Al netto della delusione per non essere arrivati sino in fondo, quello di questa stagione è stato un cammino molto più difficile rispetto a quello del primo anno: nell’ultimo campionato abbiamo perso molte partite che contavano, siamo poi arrivati nella fase finale senza riuscire ad alzare l’asticella. Mentalmente non siamo arrivati pronti agli appuntamenti decisivi”.

Quanto è cambiata secondo te la serie A2 rispetto a cinque anni fa, stagione in cui la Pallacanestro Trieste conquistò poi la promozione?

“Non so se sia diventata più difficile rispetto ad allora, sicuramente si è allargata a più squadre e nonostante il livello del campionato appena concluso sia sceso molto rispetto all’anno precedente, la formula è stata controproducente per molti, Cantù compresa. Partite dal risultato scontato come quelle di regular season sono poi diventate vere e proprie trappole durante la fase ad orologio e nei playoff”.

Diventare dunque una nuova Cremona, capace di risalire alla svelta nella massima serie dopo un solo anno di A2, non è banale né scontato…

“È sicuramente complesso. Devi saper scegliere le persone giuste, prima che giocatori forti. Rinunci magari all’atleta più forte per mettere nel roster invece giocatori di giusta responsabilità. Cremona è stata brava in tal senso, con tanto lavoro fatto nella maniera giusta. Aver vinto tre trofei dopo la retrocessione la dice lunga sulla stagione che hanno fatto. In questa categoria vince il gruppo migliore, non la squadra più forte”.

Hai sofferto per la massima serie persa da Trieste poco più di un mese fa?

“Parecchio. E so che è stata difficile per tutto l’ambiente. Ho fatto fatica a trovare il momento giusto per parlarne assieme a tanti miei ex compagni di squadra che sono ancora lì”.

In tanto sperano di rivederti con questa maglia…

“Se ci fosse la possibilità di sedersi attorno un tavolo per parlarne con la società, Trieste diventerebbe la scelta più corretta ma anche la più difficile: di fatto rimetterei in gioco tutto quello fatto in precedenza. C’è sempre il timore di deludere potenzialmente persone e tifosi, ma è una sfida enorme che sposerei con le giuste condizioni”.

- Intanto, Marco Legovich non è più l'allenatore della Pallacanestro Trieste. La giornata della verità - quella della comunicazione definitiva delle scelta del club su un'eventuale conferma del coach dell'ultima stagione - si apre con l'ufficializzazione del divorzio, via comunicato stampa.

Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", la decisione era rimasta in sospeso per una decina di giorni, dopo l'incarico di gm/plenipotenziario a Michael Arcieri. C'era stato un colloquio giovedì scorso con il rinvio per una decisione, appunto, a ieri. Con il passare dei giorni l'ipotesi della riconferma del più giovane tra gli allenatori dell'ultima serie A è sembrata perdere quota. Fino, appunto, alla nota con cui il presidente della Pallacanestro Trieste Richard de Meo ringrazia «Marco per il suo lavoro, la sua passione e la sua dedizione, oltre che per la disponibilità dimostrata in queste settimane in cui ha atteso una nostra decisione che, seppur sofferta, è maturata nell'ambito del nuovo progetto sportivo. La scelta che come società abbiamo compiuto oggi - scrive de Meo - è molto difficile per tutti noi di Pallacanestro Trieste è necessaria e deriva dal fatto che siamo consapevoli di dover affrontare in serie A2 una sfida particolarmente complessa. La rinascita della Pallacanestro Trieste deve procedere attraverso questo passaggio, e richiede in questa fase un head coach che possa contare su una lunga esperienza in panchina».

Conclude la nota «Se da un lato questa è la decisione giusta, dall'altro vorrei ringraziare Marco a titolo personale. è stato estremante accogliente all'arrivo del Csg (Cotogna Sports Group ndr ) e ho apprezzato i miei rapporti con lui; persino adesso mostra di essere disposto a dare tutto per il successo del club. È una persona speciale e ha un futuro molto luminoso».

LEGOVICH Marco Legovich non ha rilasciato dichiarazioni. In questi giorni si trova in Cadore con la Nazionale Under 20 di cui è assistent coach. Da quanto si può dedurre dalle dichiarazioni di de Meo, "Lego" sconta un peccato al quale non può trovare rimedio: l'inesperienza. Dopo la retrocessione in A2 - inattesa fino a poche settimane dal termine della regular season - la proprietà non può permettersi di ritardare il ritorno nella massima serie per rispettare i tempi del proprio progetto su Trieste e si sente più garantita con un coach navigato.

Legovich nella sua esperienza ci ha messo l'entusiasmo e la faccia, si è preso i suoi rischi e le sue soddisfazioni come battere la Virtus Bologna di Scariolo. Si è speso completamente al servizio della Pallacanestro Trieste e anche dopo la conclusione del campionato ha continuato a lavorare con impegno in vista della prossima A2. Cuore biancorosso. Completamente. Il suo futuro sarà probabilmente in A1 anche se non da allenatore capo. Dopo le voci su un inserimento nello staff dell'Olimpia Milano come analyst ora quelle su Varese. Inoltre a Venezia può contare sulla stima del vecchio meastro Dalmasson.

I TEMP I Quando Trieste sceglierà il coach? Auspicabilmente nella prima settimana di luglio, si legge. E questo fa supporre che tra i profili considerati, sia italiani che stranieri, ci sia anche chi è ora sotto contratto con scadenza 30 giugno. A luglio arriverà de Meo e non saranno giorni di vacanza. Si accelererà sul progetto PallTrieste by Cotogna.

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