SandroWeb Posted July 30, 2023 Report Share Posted July 30, 2023 DOMENICA 30 LUGLIO 2023 - A Tolmezzo, lì dove gli alabardati conobbero una amara sconfitta nell'annata in Eccellenza, il secondo test amichevole dell'Unione di Tesser si conclude con un successo 5-0 contro l'Izola, formazione che l'11 agosto inizierà il suo cammino nella terza serie slovena, dunque più avanti nella preparazione. Come scrive Guido Roberti oggi su "Il Piccolo", una occasione di vedere all'opera alcuni tra gli ultimi arrivati, il terzino Anzolin ad esempio, a protezione di Matoševic nei quattro di difesa assieme a Struna, Malomo e Ciofani, o il centrocampista ex Mantova Pierobon, a costituire l'asse a tre di mediana con Fofana perno centrale ed il duttile Germano, mentre in attacco nell'undici titolare assieme a Lescano ed Adorante figura El Azrak, attaccante olandese in prova, classe 1999, ultima esperienza a Maastricht nella seconda divisione olandese al quale è arrivato dall'Utrecht. Quest'ultimo, nel 4-3-1-2 caro a Tesser, in posizione di rifinitore. Assente naturalmente Felici, già partito direzione Salò, e ancora fuori Ganz pur essendo regolarmente in ritiro. Al 15' Lescano coglie il palo a conclusione di una buona iniziativa coordinata da Germano, esattamente 15 minuti dopo Adorante viene murato da Pucer. Duello che un minuto dopo si rinnova, ancora vinto dal numero 1 avversario, occasione mancata da Adorante imbeccato bene dall'attivo El Azrak. Si sporca i guanti Matoševic su punizione di Skokoc al 36'. La Triestina va in vantaggio al 39', Adorante perfora a destra e serve un pallone che Lescano appoggia in rete, primo gol della nuova Unione americana. Un tempo per tutti perché nella ripresa il nuovo 11 vede Agostino in porta, difesa con Pavlev, Galliani, Rizzo e Rocchetti, la mediana con Gori assistito da Kacinari e Lovisa, esordio poi del belga-polacco Kozlowski dietro Minesso e Redan, questi ultimi protagonisti di assist e gol del 2-0 che aprono la ripresa (47'). Ancora Minesso protagonista con un destro al volo respinto, Kozlowski non centra la porta nella correzione a rete. La terza rete è di Minesso al 63', colui che si spera Tesser possa riportare ai fasti migliori, il primo in stagione a firmare una doppietta è l'ex gioiellino dell'Ajax Redan, le cui doti si intravedono tutte. Suo anche il 5-0 (72') con cui termina la gara, ulteriore benzina nel motore alabardato. La squadra torna a Ravascletto, il prossimo test potrebbe essere mercoledi, ancora in via di definizione. - Anche la Pallacanestro Trieste ha il suo "Professore". Ha 15 anni e qualche migliaio di canestri in carriera in meno rispetto all'indiscusso "professore" dei campionati italiani - il venerabile David Logan - ma all'Università di Michigan Eli Brooks si portava addosso il soprannome di "Professore". Come scrive oggi Roberto Degrassi sul quotidiano locale, pare che dimostrasse maggior maturità rispetto ai compagni di squadra e diversi interessi. Poca playstation e, semmai, libri sul buddismo, il suo grande interesse. Vale sempre la pena dare un'occhiata ai report degli scout quando sbarca in Italia qualche giocatore da oltre Oceano. Eli Brooks, nuovo ingaggio della Pallacanestro Trieste, non era stato preso in considerazione dai "pro" perchè considerato con una taglia fisica inadeguata e con poco atletismo per vedersela nel contesto Nba. Superfluo precisare che il tasso di atletismo richiesto per sfangarla tra i professionisti è un po' diverso rispetto alla media degli esterni della serie A2 nostrana... Brooks, dopo i suoi 25 minuti di impego medio nella Summer League di Las Vegas affrontata con la maglia degli Indiana Pacers, era stato considerato anche da osservatori di club europei di livello superiore a Trieste. Alla fine a convincerlo a scegliere il biancorosso è stata la conoscenza di coach Jamion Christian. Stima e simpatia reciproche, visto che il tecnico - che si dimostra abbastanza attivo sui social - ha rilanciato con entusiasmo la notizia dell'ingaggio di Brooks con tanto di immancabile immagine del bersaglio. I coach che lo hanno avuto all'high school e all'Università hanno sottolineato la sua attitudine al lavoro e la sua mentalità. Ha mandato a memoria la lezione impartitagli dal padre: la difesa vince le partite. Concetto che Eli ha ampliato: «Chiunque può giocare in difesa ma servono la mentaltà e la voglia per farlo». Un assistente allenatore di Michigan ha ricordato: «Era una roccia, una spugna. Ha orgoglio, vuole dare ol meglio in difesa e vincere il suo confronto individuale». Poco utilizzato agli inizi al college aveva chiesto ai tecnici dove poteva migliorare. «Entrava nella nostra sala multimediale, parlavamo, guardavamo video. Non ha mai abbasstato la testa. Se non era con i titolari guardava chi stava in campo e imparava». Il coach Juwan Howard dopo una sconfitta senza Brooks aveva commentato: «Eli è la nostra ancora. Abbiamo visto quanto ci mancassero la sua attività, la sua energia, la capacità di proteggere i compagni di squadra». Valutazione condivisa anche da Jay Wright, coach di Villanova, l'Università dove Brooks sembrava indirizzato prima di optare per Michigan: «Ha un carattere eccezionale e un grande QI nel basket». Un professore, appunto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.