SandroWeb Posted August 13, 2023 Report Share Posted August 13, 2023 DOMENICA 13 AGOSTO 2023 «Le parole che mi vengono in mente pensando alla stagione che sta per iniziare sono entusiasmo e curiosità. Siamo reduci da una retrocessione e non vediamo l'ora di cominciare a giocare per provare a riprenderci quello che abbiamo lasciato sul campo. Le novità, legate alla presenza di Arcieri, uno staff tecnico totalmente cambiato e a una squadra e un campionato differente non mancano ma siamo pronti a partire con la carica giusta». Stefano Bossi, intervistato da Lorenzo Gatto per "Il Piccolo", con le oltre cento partite giocate in biancorosso, veterano e anima della Pallacanestro Trieste, racconta così le sue sensazioni alla vigilia dell'inizio della nuova stagione. Venerdì comincerà la preparazione di un campionato infinito nel quale, senza nascondersi, la formazione di coach Jamion Christian darà l'assalto alla promozione. LA SQUADRA «Forte, costruita con intelligenza, rispettando le logiche del campo. Non figurine da attaccare su un album ma persone, prima ancora che giocatori, scelti con cura e attenzione e pronti a sposare un progetto. Partiamo da una base solida, con l'aggiunta di ragazzi che hanno scelto di esserci. Penso al ritorno di Candussi e Filloy e all'arrivo di Ferrero. In queste settimane ci siamo sentiti, lo spartito è uguale per tutti. Siamo sulla stessa linea d'onda, obiettivo chiaro e motivazioni a mille». IL CAMPIONATO «Sarà un torneo di Serie A2 lungo dieci mesi, infinito, con tante incognite. Tra stagione regolare e fase a orologio giochi qualcosa come trentadue partite alla fine delle quali azzeri tutto e cominci la lotteria dei play-off. Ci vorrà tempo e pazienza, dovremo essere bravi a costruire giorno dopo giorno un percorso nel quale non mancheranno i momenti difficili. Ma, di questo sono certo, le qualità tecniche e morali del gruppo sono la migliore garanzia possibile per affrontarli». COACH CHRISTIAN Jamion Christian rappresenta un'incognita, forse la principale, in una stagione nella quale Trieste dovrà essere pronta da subito. La sua capacità di ambientarsi in una nuova realtà, la conoscenza e il feeling che si creerà con il gruppo saranno la chiave per una stagione vincente. «Ci siamo sentiti, mi ha conquistato per la grande carica umana e professionale che trasmette. Di basket, delle sue idee di gioco e di quello che dovremo fare in campo parleremo da venerdì prossimo. Mi ha colpito l'energia che trasmette: ha grande voglia di comincare questa avventura e di mettere le sue motivazioni al servizio della squadra. Sa perfetttamente qual è l'obiettivo di partenza, lavoreremo in quella direzione sin dal primo giorno». LA FORMULA Due gironi, tante avversarie, un doppio derby regionale con l'Old Wild West Udine e Cividale, una concorrenza numerosa e qualificata da sbaragliare per poter arrivare vincenti al traguardo. «Rispetto alle ultime stagioni, il livello della serie A2 si è decisamente alzato. Diciamo che dal post covid a oggi questa è l'edizione del campionato più difficile. Il valore medio delle squadre è alto, ogni sfida sarà importante, ogni partita sarà da affrontare con la giusta attenzione perchè lasciare punti banalmente per strada potrebbe rivelarsi pericoloso». I TIFOSI Un fattore per rincorrere l'obiettivo della promozione. Ricreare all'interno del PalaTrieste lo stesso ambiente che, sei anni fa, ha accompagnato l'Alma verso il ritorno in serie A sarà una delle chiavi della stagione che attende Stefano e i suoi compagni di squadra. «Molto dipenderà da noi- conclude Bossi- Le vittorie sono la migliore operazione di marketing possibile e l'unico carburante che serve per riuscire a ricreare l'entusiasmo che serve attorno alla squadra. Sono convinto che se faremo le cose nella maniera giusta, alla lunga i tifosi sicuramente non mancheranno di fare la loro parte». - La partita di Capodistria in cui la sua Unione ha fatto un'ottima figura sia dal punto di vista tecnico che agonistico ha certamente appesantito un po' le gambe dei protagonisti, tenuti alla pari da un volitivo Cjarlins costruito per i vertici della serie D. Lo scrive oggi Guido Roberti sul quotidiano locale: Tesser ha ruotato come da programma i suoi giocatori, fedele all'idea di aumentare progressivamente i minutaggi per tutti. A fine gara l'allenatore dell'Unione ha voluto sottolineare anche l'importanza dei passi indietro registrati. «Invece di giocare noi, abbiamo rincorso, facendo fatica. Dal punto di vista tecnico un passo indietro notevole sicuramente rispetto a Capodistria, ma sono cose che in questa fase del ritiro ci possono stare. Non mi piace prendere gol e ho visto solo cose negative e le cose negative è bene che escano, perché su quelle si deve lavorare. Guardare solo le cose positive potrebbe deviare e far pensare che vada tutto bene. Così, come ho detto anche dopo la buona partita di Capodistria, c'è consapevolezza che il lavoro da fare è tanto: è un dato di fatto. È una squadra rinnovata che deve trovare una sua mentalità». Nulla toglie i meriti ad un Cjarlins ispirato. «Gli avversari erano tonici su un campo piccolo. Noi abbiamo lottato ma non giocato, dovevamo fare meglio e mi aspettavo meglio. Va anche detto che siamo nella fase di massimo carico e questo avrà inciso». Si possono imputare le reti subite a vere e proprie disattenzioni? «Qualcosina da dire ci sarebbe su tutti e tre i gol. Ci siamo fatti trovare impreparati, in certe situazioni bisogna farsi trovare più reattivi. Una partita intensa per le gambe, quello sì, lo è stata». La squadra è ora attesa da un duro lavoro. «Siamo a un mese dall'inizio della preparazione, venerdì abbiamo fatto l'ultimo giorno di forza, ora andremo sulla velocità nei prossimi giorni. Lavoro intenso ancora una settimana, poi le ultime due settimane prima del campionato andremo di scarico». Una nota infine su Celeghin-Gori, provati stavolta rispettivamente mezzala e regista. «Celeghin lo conosco poco, ha giocato due partite a pochi giorni di distanza e forse non era preparato per farlo, ho tratto delle informazioni. Sono occasioni per verificare quello che può essere il miglior centrocampo possibile. Questa alternanza mi farà capire chi potrà essere il play per la stagione». 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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