SandroWeb Posted May 1, 2024 Report Posted May 1, 2024 MERCOLEDÌ 1° MAGGIO 2024 - Sulle orme di Pistoia, che lo scorso anno centrò il salto nella massima serie partendo dal sesto posto conquistato al termine della regular season, la Pallacanestro Trieste si presenta ai nastri di partenza di questi play-off con rinnovate ambizioni. L'obiettivo fissato a inizio stagione, lo ha ribadito il general manager Michael Arcieri, non è cambiato: società, staff tecnico e squadra credono fermamente nella possibilità di completare il percorso andando a caccia della promozione. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": si comincia domenica 5 maggio, al PalaRuffini, contro la Reale Mutua di Franco Ciani. Gara-due ancora a Torino martedì 7 maggio poi la serie si sposterà a Trieste a partire da venerdì 10 maggio per gara-tre e l'eventuale gara-quattro. I PRECEDENTI : In questo senso i numeri confermano come gli esiti della stagione regolare non sono sentenze definitive. Dall'edizione 2021, da quando cioè si è tornati al format con due promozioni assegnate attraverso il doppio tabellone, la testa di serie numero uno di ogni tabellone è stata promossa in soli due casi su sei: Napoli nel 2021 (in finale 3-1 su Udine) e Scafati nel 2022 (3-2 su Cantù). Negli altri quattro casi, la testa di serie numero uno ha perso tre volte la finale: nel 2021 Torino 2-3 con Tortona, nel 2022 Udine 1-3 con Verona, nel 2023 Forlì 0-3 con Vanoli Cremona. Nello stesso anno Treviglio, testa di serie uno del Tabellone Argento, cadde in semifinale con Torino 1-3. IL PERCORSO : La difficoltà di un play-off da affrontare partendo dal quinto posto è rappresentato dalla necessità di rovesciare il fattore campo già dai quarti di finale. Trieste dovrà provarci a Torino poi la strada verso la finale preporrebbe un'eventuale semifinale contro la vincente della serie tra Forlì e Vigevano. Nella storia dei primi turni di playoff, dalla stagione 2014 alla stagione 2023, le squadre con il vantaggio del fattore campo lo hanno difeso nel 79% dei casi. Tra le squadre che partecipano ai playoff 2024, la Fortitudo Bologna è stata capace di eliminare per 3 volte l'avversaria che entrata in griglia con un piazzamento migliore: nel 2016 su Agropoli (3-1), nel 2017 su Agrigento (3-1), nel 2023 su Cento (3-1). Due invece i "colpi" riusciti a Verona: nel 2017 su Biella (3-2) e nel 2018 su Legnano (3-0). LA SITUAZIONE : Due settimane di tempo per allenarsi al completo sono manna dal cielo per una squadra che, dallo scorso 4 gennaio, complici i ripetuti infortuni non ha mai potuto contare sull'intera rosa. Reyes lavora per recuperare la brillantezza di inizio stagione, dove era stato di gran lunga uno dei giocatori di maggior impatto dell'intero campionato, Vildera e Filloy per ritrovare il ritmo partita. La squadra completerà la preparazione al PalaTrieste, da sabato partirà la spedizione verso Torino dove tra domenica e martedì i biancorossi si giocheranno buona parte delle chance di passaggio del turno. L'obiettivo, naturalmente, provare a portar via almeno uno dei due match per giocarsi tutte le carte a Trieste con il vantaggio del fattore campo. - Si sa che quando si subiscono tanti gol, non si può mettere in croce solo il reparto arretrato, perché è la fase difensiva nel suo complesso a dare solidità e compattezza a una squadra. A prescindere se sia la difesa alabardata il vero problema o se conti parecchio anche la copertura che le viene data, fatto sta che una delle grosse lacune della Triestina di questa stagione, o per essere più precisi della seconda parte di campionato, è nella caterva di gol al passivo. Un dato, come scrive Antonello Rodio oggi sul quotidiano locale, che preoccupa non poco in vista dei play-off, sfide nelle quali mantenere la porta inviolata (o quasi) è fondamentale per poter sperare nel passaggio dei vari turni. Il dato finale della regular season dell'Unione è purtroppo impietoso: a fronte di un attacco brillante, che con i suoi 61 gol all'attivo è risultato il secondo del girone dietro all'inarrivabile Mantova (che ne ha fatti ben 72) ma nettamente davanti a Padova (55) e Vicenza (52), al passivo della squadra alabardata ci sono ben 44 reti. Si tratta di una cifra che pone la Triestina appena all'undicesimo posto del girone per gol al passivo, insomma fuori addirittura dalla top ten. Le prime tre della classe in questo settore, nell'ordine Padova (28 gol subìti), Vicenza (30) e Mantova (31), hanno fatto nettamente meglio: in pratica la squadra alabardata ha preso oltre il 30 per cento di gol in più rispetto a questo terzetto. Ma a far meglio dell'Unione quanto a difesa della propria porta, sono state in tante: Atalanta U23, Legnago, Trento, Virtus Verona, Albinoleffe, Arzignano e perfino la retrocessa Pro Sesto. In tutto dieci squadre, un'enormità per un club che punta in alto. Se abbiano influito o meno i cambi di modulo è difficile dirlo, più evidente invece la constatazione che senza capitan Malomo il reparto ha fatto sempre maggior fatica. Ma il dato si presta anche ad altre due riflessioni. La prima riguarda la differenza fra partite casalinghe (Trieste e Fontanafredda) e quelle in trasferta. Strano ma vero, la Triestina ha subìto più gol nelle gare interne che quelle esterne, un dato che rispecchia anche il miglior rendimento complessivo quando la squadra alabardata ha viaggiato fuori regione. Fra stadio Rocco e Tognon l'Unione ha preso infatti 23 reti, mentre in trasferta ne ha subìte 21: nella classifica casalinga è appena al tredicesimo posto della lista, ha preso gli stessi gol del fanalino Alessandria, mentre un po' meglio è andata fuori dove è ottava. Ma è significativa anche la differenza fra andata e ritorno: nelle diciannove gare fino a dicembre la Triestina aveva preso solamente 16 reti, mentre da gennaio in poi quasi il doppio, addirittura 28. È un dato estremamente negativo perché fa dell'Unione addirittura la squadra peggiore del girone. Un declino iniziato già con Tesser (7 reti al passivo in 5 gare) e proseguito poi con Bordin (21 gol al passivo in 14 partite), in pratica una media di un gol e mezzo a partita che è un ritmo da retrocessione. Oltre a schierare il terzetto difensivo che ultimamente dà maggiori garanzie (Malomo centrale con Moretti e Rizzo laterali) e sp erando che il capitano recuperi del tutto in ottica play-off, il tecnico alabardato dovrà essere bravo anche a predisporre a centrocampo un'adeguata copertura, se si vorrà fare strada nella post-season. Quote
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