SandroWeb Posted May 21, 2024 Report Posted May 21, 2024 MARTEDÌ 21 MAGGIO 2024 E adesso la pressione è tutta su Forlì. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", anche questa può essere una delle chiavi della seconda sfida tra romagnoli e Pallacanestro Trieste stasera alle 20.30 all'Unieuro Arena di Forlì. I biancorossi di Jamion Christian vincendo in quel mondo - dominando con un + 23 - il primo atto della semifinale hanno indirizzato a loro favore la loro serie. Stasera la gara della verità. Scontato che Forlì parta all'assalto dalla palla a due, Trieste è chiamata a una nuova prova di maturità. Serviranno lucidità estrema, freddezza e quel pizzico di cinismo. Più il confronto rimarrà aperto e maggiore sarà la pressione sulle spalle di Cinciarini e compagni, una condizione che potrebbe portare a forzature e Trieste nelle partite contro Torino e l'altra sera in Romagna ha dimostrato di sapere come punire gli impacci di chi sta di fronte. I biancorossi hanno ormai consolidato una notevole fiducia nei propri mezzi. Dopo una stagione regolare in cui solo una volta sono riusciti a violare in trasferta il parquet di una delle prima quattro dei due gironi (Rieti, nell'ultima giornata della fase a orologio), nei play-off finora ha centrato il filotto. Tre trasferte, tre vittorie e una nuova consapevolezza. La condizione di Michele Ruzzier, Mvp dei play-off finora, è eccellente e se gira il play è un bell'andare per tutti. Reyes sta vivendo l'adeguamento nella rotazione degli esterni con l'atteggiamento giusto. Sta segnando relativamente poco (13 punti, il quarto della squadra dietro a Brooks, Ruzzier e Candussi) ma sta portando alla causa quasi nove rimbalzi, si prende i suoi tiri ma senza incaponirsi in individualismo. Giusto immaginare che Forlì non potrà sempre spadellare da tre come l'altra sera ma anche Trieste ha margini di crescita in chiave offensiva. Filloy in gara1 ha tirato con il 13% dai 6,75. Quante altre volte potrà capitare? In questi play-off finora era stato uno dei protagonisti. Inconsueto anche il 48% al tiro di Vildera, per uno che conclude da sotto. Insomma, anche Trieste in attacco può dare di più. Tra le prove di verifica di stasera anche quella sulla tenuta fisica delle due formazioni. Trieste in gara1 ha mostrato di avere più birra dei romagnoli ma ha usato cinque uomini almeno 26 minuti, spremendo Brooks e Ruzzier oltre i 30. Nessuno tra i forlivesi invece ha giocato più dei 28 minuti di Xavier Johnson e sono stati complessivamente sette gli uomini utilizzati da Martino per almeno 20 minuti. Qualche biancorosso triestino, in sostanza, potrebbe tradire un po' di stanchezza se verrà trattenuto troppo sul parquet. Ma il morale, mai stato così alto in questa stagione, potrebbe rivelarsi il migliore degli additivi. Stasera si giocano anche le gare2 tra Cantù e Udine per il tabellone oro e tra Fortitudo Bologna e Rieti per il tabellone argento. Per quest'ultimo ieri si sono affrontate nel secondo round della loro serie Trapani e Verona. I siciliani si sono imposti 91-69 con 21 punti di Notae e altroi quattro uomini in doppia cifra. Trapani adesso comanda la serie 2-0. - All'indomani dell'eliminazione del Benevento che ha sancito la fine della stagione alabardata, in casa Triestina sono già iniziate le operazioni per il nuovo allenatore. Ma non solo: già per oggi infatti è stata indetta una conferenza stampa con l'amministratore delegato Sebastiano Stella e il direttore generale Alex Menta. Lo scrive Antonello Rodio: improbabile che si tratti solo di un bilancio della stagione appena conclusa, possibile invece che si comincino a tracciare anche le linee programmatiche per il prossimo campionato. Ma intanto, come detto, impazza già il totoallenatore, con una scelta che dovrebbe avvenire in tempi abbastanza brevi, in modo da poter operare in sintonia con il nuovo tecnico sul mercato e poter partire per il ritiro con una rosa pressoché completa (e probabilmente rinnovata in maniera robusta) o quasi. Scontato l'addio a Roberto Bordin, che sarebbe rimasto solo in caso di promozione in serie B, la corsa alla panchina alabardata sembra ristretta a soli due uomini, con una possibile terza soluzione che al momento resta sullo sfondo. I maggiori papabili, al momento, sono Massimo Donati del Legnago e Michele Santoni, tecnico del Dordrecht, in serie B olandese. L'eventuale terzo incomodo è invece Giorgio Gorgone, vecchia conoscenza alabardata, attualmente allenatore della Lucchese. Tre profili molto diversi, che piacciono tutti al dg Menta. Di Massimo Donati si sa tutto: 43 anni, l'allenatore nato a San Vito al Tagliamento ha fatto meraviglie in questa stagione con il suo Legnago, abbinando un gioco apprezzabile e bello da vedere a una sorprendente sesta posizione in classifica. Centrocampista dalla brillante carriera con notevoli trascorsi anche con Milan e Atalanta, appena messe le scarpette al chiodo ha iniziato a fare l'allenatore in Scozia, prima nei settori giovanili e quindi come vice, oltre a fare il commentatore per Dazn. Dopo una breve esperienza nella difficile situazione societaria della Sambenedettese del 2021, viene ingaggiato dal Legnago appena retrocesso in D. Dopo aver riportato subito in C la squadra veneta, è stato protagonista quest'anno della già citata sorprendente stagione. È da settimane che il suo nome è accostato alla Triestina, il problema è che piace tanto anche in serie B, sicuramente a Bari e Sudtirol, forse anche al Palermo. Il secondo nome, al momento in forte ascesa, è quello di Michele Santoni, 44 anni, italo-olandese nato a Riva del Garda, in passato video-analyst dell'Ajax, poi vice di Mimmo Di Carlo a Livorno e a Cesena, quindi tecnico nelle giovanili della Lazio; poi l'approdo in Olanda come allenatore dell'Almere City, quindi come vice al Den Haag e infine tecnico del Dordrecht, quest'anno quarto nella B olandese. La terza via, molto suggestiva, porta come detto a Gorgone, che è stato seguito dall'attuale dirigenza alabardata ma con cui non c'è stato ancora nessun vero contatto. I tifosi triestini lo conoscono bene essendo stato per anni una roccia del centrocampo dell'Unione e avendo debuttato in panchina proprio con la Berretti alabardata. Poi in panchina per parecchie stagioni è stato vice di Stellone (compreso il doppio salto del Frosinone dalla C alla A), quindi allenatore nelle giovanili dei ciociari e quest'anno titolare sulla panchina della Lucchese, dopo essere stato già accostato alla Triestina la scorsa estate Quote
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