SandroWeb Posted October 19, 2024 Report Posted October 19, 2024 SABATO 19 OTTOBRE 2024 - Con la chiusura della campagna abbonamenti oltre quota 4000 (oggi verrà ufficializzato il dato definitivo) e con la vendita dei biglietti che prosegue a ritmo sostenuto, la Pallacanestro Trieste sta ultimando la preparazione in vista del match che domani sera alle 20, nel posticipo della quarta giornata, porterà sul parquet del PalaRubini la Unahotels Reggio Emilia. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": a caccia dei due punti per continuare il percorso netto iniziato in questa stagione con i successi contro Milano, Napoli e Tortona, la formazione di coach Jamion Christian si affida al fattore campo per difendere il primato in classifica alla vigilia di un turno che con lo scontro di cartello in programma alla Unipol Arena tra Segafredo Bologna e Bertram Tortona e la trasferta della Dolomiti Energia Trento a Treviso potrebbe riservare qualche sorpresa. QUI TRIESTE Squadra in salute, che si è allenata senza intoppi nel corso di una settimana proficua. Lavoro a parte solo per Justin Reyes che continua il suo programma differenziato per risolvere e superare le problematiche al ginocchio sinistro che stanno ritardando il suo esordio in campionato. Anche domani il portoricano sarà inserito nei dodici a referto con il ruolo di mascotte a supporto dei compagni. Il suo esordio, se tutto procederà senza ulteriori problematiche, è previsto con l'arrivo del mese di novembre. Tornando al match di domani, Michael Arcieri è tornato sulla settimana di lavoro della sua squadra. «Un giorno per staccare la spina poi sotto con la preparazione del match. Abbiamo cercato di fare quello che facciamo sempre – le parole del gm biancorosso – analizzando video sia individuali che di squadra. Cerchiamo di analizzare i punti forti dei nostri avversari, in attacco e in difesa, per cercare di renderli inoffensivi. Abbiamo in testa concetti precisi, prepariamo ogni dettaglio su quello che fanno loro e, cosa ancora più importante, su quello che dobbiamo fare noi». QUI REGGIO EMILIA Brutto esordio casalingo contro Trento poi tre vittorie consecutive tra campionato (a Cremona e in casa contro Treviso) e coppa (battuti i lituani del Rytas). Una striscia positiva che si è interrotta mercoledì in Ungheria, secondo turno di Champions League, in casa dello Szombathely. Ritorno al PalaBigi giovedì, un paio di giorni di lavoro e oggi è già tempo di rimettersi in viaggio, destinazione Trieste. LA QUARTA GIORNATA Due gli anticipi previsti dal calendario: questa sera alle 19.30 Napoli e Vanoli Cremona andranno a caccia della prima vittoria stagionale, alle 20.30 una Openjobmetis Varese con Mannion in dubbio per un problema alla caviglia ospita la neopromossa Trapani che ha tesserato Galloway ed è pronta ad arricchire ulteriormente il roster a disposizione di coach Repesa. Domani il programma si completa con Brescia-Sassari, Scafati-Milano, Pistoia-Venezia, Virtus Bologna-Tortona e Treviso-Trento - Da Atlanta a Trieste viaggio numero 13 in poco più di un anno. Stavolta però la missione transoceanica del presidente Rosenzweig ha una valenza diversa perché, come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", c'è da mettere ordine o almeno accendere una luce per risollevare una Triestina finita in fondo al tunnel. Una delegazione dei tifosi lo aspetta. Prima c'è anche un confronto civile con il dg Menta nel garage dello stadio. «Adesso noi siamo i nostri risultati, e i nostri risultati sono "shit". Io sono il primo ad avere la responsabilità» dice il presidente. «Abbiamo commesso errori, capisco la frustrazione dei tifosi che è anche la nostra, reagiremo ma sia chiaro che il nostro progetto va avanti. Noi e loro avevamo altre aspettative e i risultati non sono arrivati, adesso prima di tutto pensiamo a uscire da questa situazione. Ho capito che ci sono stati anche problemi di comunicazione e mi impegno a venire più spesso a Trieste, specie nei momenti difficili». L'assunzione di responsabilità, le parole concilianti ma anche la chiarezza non hanno mai fatto difetto al presidente. Però le responsabilità sono soprattutto in capo al settore tecnico guidato da Alex Menta. Il Club, oltre all'arrivo di mister Clotet, prevede un rinforzo dei quadri nei quali, dalla cacciata di Morris Donati, manca un ds? «Stiamo valutando delle professionalità che ci aiutino a comprendere più in profondità la situazione e soprattutto che diano un contributo ad ottenere buoni risultati con continuità. Ma il management ha lavorato duro e continuerà a farlo, su questo non ho dubbi ed è una garanzia per il nostro progetto nonostante il momento sia difficile. Io comunque valuto i fatti e sono sempre pronto a cambiare qualora i fatti mi dimostrino l'errore nelle mie convinzioni» sottolinea il numero uno alabardato. Sulle questioni tecniche non risponde nel rispetto della delega conferita a Menta rinviando il tutto a una conferenza stampa dopo la partita di oggi nella quale sarà ufficializzato Clotet per rispetto al duo Marimo-Ciofani («li ringrazio per l'ottimo lavoro» dice il pres). Ma le perplessità sulla gestione dell'area sportiva restano. Perché il budget di primo livello messo a disposizione non è garanzia di successo ma stride con l'ultimo posto in classifica. Così come i tre allenatori e staff sotto contratto. Un extra-budget che Rosenzweig sembrava non voler sottoscrivere. «Ci abbiamo riflettuto e ho dato l'ok perché riteniamo necessario un cambio di rotta per invertire il trend negativo. Voglio sottolineare comunque che nonostante i 20 milioni già investiti il nostro progetto pluriennale c'è, è sostenibile anche finanziariamente». Quindi non ci sono all'orizzonte dei nuovi ingressi? In questi giorni si è parlato di un interessamento dalla Russia. «Da mesi ricevo richieste di entrare nel fondo e questo grazie all'attrattività che esercita Trieste. Ma la Triestina è e resta al 100% di Lbk e non è in vendita. Se dovesse cambiare qualcosa sarò il primo a comunicarlo». Le garanzie date dal presidente sulla solidità del club sono un punto fermo da non sottovalutare ma non sono sufficienti a gius tificare la crisi tecnica e di risultati che sono la linfa vitale per un'azienda sportiva. «Lo sappiamo bene e non ci nascondiamo. Capisco la sofferenza dei tifosi e chiedo loro di essere vicini alla squadra. Loro sono una parte fondamentale di questo progetto. La procedura per la costruzione del Centro sportivo la segue Sebastiano Stella ma sta andando avanti, così come quella per la gestione dello stadio. Tra quattro mesi saremo a buon punto sul piano formale e burocratico. Il nostro obiettivo resta quello di vedere il Rocco pieno». Adesso a dir la verità è semi-vuoto e anche contestante. E la penalizzazione è stata anche un'altra mortificazione. «Anch'io sono sorpreso e dispiaciuto per il punto in meno ma ho dato mandato di fare ricorso, come è successo sul caso Olivieri. Per quanto riguarda la mia inibizione la struttura societaria è strutturata in modo tale che non ci siano conseguenze». Tutto apprezzabile ma ora servono i fatti e la paura di tornare in D serpeggia in chi l'ha già provata. «Noi andremo avanti anche se si andasse in D. Ma non ci andremo». Quote
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