Starlite Posted August 26, 2009 Report Posted August 26, 2009 Dal CorSera FRATELLO DI JOHN E BOB FU PORTABANDIERA DELLA BATTAGLIA PER I DIRITTI CIVILIUsa in lutto, morto Ted Kennedy Obama: «Ho il cuore a pezzi» Il senatore democratico, malato da tempo di un tumore al cervello, è deceduto all'età di 77 anni NEW YORK (USA) - È morto a 77 anni, a seguito di una lunga malattia, il senatore democratico americano Edward Kennedy (meglio noto come Ted), fratello dell'ex presidente degli Stati Uniti John Kennedy e del candidato alla presidenza Bob, entrambi morti assassinati. «Abbiamo perso il centro insostituibile della nostra famiglia e della luce gioiosa della nostra vita, ma l'ispirazione della sua fede, ottimismo e perseveranza vivrà nei nostri cuori per sempre», si legge in un comunicato della famiglia citato dalla Cnn. «Ringraziamo tutti coloro che gli hanno dato assistenza nell'ultimo anno, e tutti quelli che lo hanno accompagnato nella sua incessante marcia per il progresso verso la giustizia». OBAMA - «Ho il cuore spezzato» ha commentato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. «Un capitolo importante della nostra storia si è chiuso. Il nostro Paese - ha detto Obama in un comunicato diffuso da Martha's Vineyard, feudo proprio del clan Kennedy - ha perso un grande leader, che ha preso il testimone dei suoi fratelli caduti ed è diventato il più grande senatore degli Stati Uniti dei nostri tempi». Più tardi, nel corso di una conferenza stampa nel cortile della residenza in Massachusetts, dove sta passando le sue vacanze, Obama è tornato a parlare di Ted Kennedy: «È stato un difensore del sogno americano, non solo uno dei migliori senatori ma anche uno degli americani che ha ottenuto maggiori successi». «Un personaggio unico», ha ribadito il presidente Usa, e i suoi ideali «hanno lasciato un segno nella vita di innumerevoli persone». MALATO DA TEMPO - Ted Kennedy era malato da tempo di un tumore al cervello. Da giorni si rincorrevano voci circa un drastico peggioramento delle sue condizioni, alimentate anche dalla sua assenza al funerale della sorella Eunice Shriver Kennedy, due settimane fa. Kennedy aveva inoltre scritto una disperata lettera ai vertici del suo Stato, il Massachusetts, chiedendo di essere sostituito nel suo ruolo di senatore a Washington il prima possibile, senza aspettare l'elezione suppletiva necessaria per legge. Il senatore, infaticabile sostenitore di Barack Obama, temeva infatti che la sua assenza nuocesse al partito al momento di votare la tanto discussa riforma sanitaria. CHI ERA - Nato a Boston il 22 febbraio 1932, ultimogenito di Joseph Kennedy e Rose Fitzgerald, cresciuto fra New York, la Florida e l'Inghilterra, Edward Moore Kennedy si laureò ad Harvard nel 1956, dopo essere stato espulso e poi riammesso per aver falsificato un esame di spagnolo. In seguito si specializzò in legge alla University of Virginia, curando nel frattempo la campagna elettorale del fratello John, eletto presidente nel 1960. Divenuto senatore del Massachussetts nel 1962 prendendo il posto del fratello grazie a una elezione suppletiva, Ted Kennedy non lascerà più l’impegno politico, venendo eletto per otto mandati consecutivi dal 1964 al 2006. Durante gli oltre quaranta anni nelle prime fila della politica di Washington, Kennedy ha avuto un ruolo fondamentale nella definizione delle strategie della sinistra americana, contribuendo attivamente alla realizzazione di leggi di impatto decisivo sulla vita dei cittadini. La sua storia riassume in modo emblematico quella della famiglia Kennedy, il più grande clan della politica americana, segnata da grandi trionfi così come da scandali e tragedie. Dopo l’omicidio di Jfk, il 22 novembre del 1963, e dopo averne dovuto comunicare la morte al padre, Ted si salvò nel 1964 da un incidente aereo nel quale morirono il pilota e un suo assistente. Il senatore rimase per diversi mesi in ospedale con alcune costole rotte, un polmone perforato, emorragie interne e forti dolori alla schiena che non lo abbandonarono più. I MOMENTI STORICI - Fu sempre Ted nel 1968 a pronunciare l'elogio funebre di un altro fratello ucciso, Robert, al quale era profondamente legato. Dalla scomparsa del padre, nel 1969, il più giovane dei fratelli Kennedy divenne di fatto il patriarca della famiglia, oltre che il tutore dei 13 figli dei fratelli John e Robert. Lo scandalo che però ne ha segnato indelebilmente, e forse stroncato, l'ascesa politica risale alla notte del 18 luglio 1969. Di ritorno da una festa a Chappaquiddick Island, a Martha’s Vineyard, ebbe un incidente e finì in mare con l'auto. Ted Kennedy riuscì a salvarsi, lasciando però nella vettura la ragazza che era con lui, Mary Jo Kopechne. Il senatore non chiamò la polizia fino al giorno dopo, quando il corpo della donna fu ritrovato. Il 25 luglio si dichiarò colpevole di omissione di soccorso, negando però di essere ubriaco al momento dell'incidente, e fu condannato a due mesi di prigione, condanna poi sospesa. L'anno seguente Kennedy vinse nuovamente le elezioni per il Senato con il 62% dei voti. Nella sua unica corsa per la presidenza, nel 1980, venne sbaragliato durante le primarie dall'allora inquilino della Casa Bianca, Jimmy Carter. In seguito, alla convention democratica di Boston nel 2004, venne celebrato definitivamente come il patriarca del partito. Nel 2005 divenne inoltre il più anziano senatore in carica dopo Robert Byrd. Nel 2006 la rivista Time lo selezionò tra i migliori dieci senatori d'America. Il più giovane dei Kennedy è divenuto negli anni uno degli ultimi baluardi della sinistra del partito democratico, sebbene al Senato fosse tra i principali promotori delle coalizioni. LE REAZIONI - La scomparsa del senatore democratico ha suscitato reazioni politiche in tutto il mondo. Per il presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, «scompare un grande protagonista della vita pubblica americana, un combattivo e coerente interprete del ruolo del Congresso degli Stati Uniti, presidio da sempre di quella dialettica democratica e di quelle garanzie di libertà che hanno dato forza e prestigio al Paese. Ha lasciato un'impronta profonda, e merita l'omaggio di tutto il mondo libero», ha sottolineato il titolare del Quirinale. Secondo il premier britannico, Gordon Brown, Ted Kennedy «sarà ricordato in tutto il mondo come il difensore dei diritti umani. Era il senatore dei senatori, un leader nella lotta per l'istruzione dei bambini e per le cure sanitarie, e non ha mai smesso di combattere nonostante la malattia». L'ex primo ministro britannico, Tony Blair, ha definito Kennedy «un vero servitore pubblico che ispirava ammirazione, rispetto e devozione, non solo in America ma in tutto il mondo». L'ex presidente americano, George H. W. Bush, ha parlato di «figura fondamentale nel Senato, nonostante le nostre divergenze di opinioni». Per l'ex presidente del Sudafrica, Nelson Mandela, Ted Kennedy fece sentire la sua voce «nella lotta all'apartheid, quando la battaglia per la libertà non era ancora ampiamente appoggiata in Occidente». Quote
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