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VENERDÌ 23 MAGGIO 2025 - Un primo tempo giocato al limite della perfezione e, forse, capitalizzato troppo poco, una ripresa nella quale la maggiore intensità fisica e agonistica di Brescia ha fatto la differenza. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la Germani espugna il neutro del PalaVerde, si riporta avanti nella serie e domani sera, al PalaRubini, potrà cercare di chiudere il discorso qualificazione raggiungendo Trapani in semifinale. Rammarico? Per l'inizio di un terzo quarto nel quale, davvero in un amen, Brescia si è ritrovata nel match quasi senza sapere come. Merito dell'unico sprazzo di un Della Valle per il resto abulico e dei due tecnici (a Ruzzier e alla panchina) che hanno propiziato il parziale che ha riaperto la sfida. La Germani l'ha chiusa poi nei minuti finali, domani sarà comunque un'altra storia. FUORI ROSS La sorpresa che cambia gli equilibri di gara-tre poco prima della palla a due, con l'inatteso stop di Colbey Ross, fermato dallo staff medico per un risentimento muscolare al polpaccio sinistro nel corso dell'allenamento di rifinitura. Fuori Ross, dentro McDermott che fa il suo esordio nella serie. Quintetto base, dunque, con Ruzzier play titolare assieme a Valentine, Brooks, Uthoff e Johnson. AVVIO SPUMEGGIANTE Marce alte in avvio, Brescia chiama con l'iniziale 0-4 iniziale firmato Bilan e Ivanovic, Trieste risponde con Ruzzier che prima piazza la tripla e poi innesca Johnson per il primo vantaggio biancorosso. È Ivanovic l'uomo in più della Germani, 7 punti nell'iniziale 5-9. Dentro anche Brown e Kelley, Trieste accorcia con la tripla di Ruzzier e sorpassa con il canestro di Valentine e un libero di Kelley per l'11-9 del 6'. Tanti errori ma grande intensità, Mc Dermott regala il + 5 e Christian il campo a Candussi con Francesco che appoggia a canestro il 16-9 che dopo 8' costringe Poeta al time-out. Trieste non si ferma più: la tripla di McDermott (non solo difesa ma anche 2/2 da tre), e 4 punti ci Candussi mandano le squadre al primo intervallo sul 23-11. SHOW TIME Trieste bella, anzi bellissima in apertura di secondo quarto. Kelley stoppa tutto ciò che passa nell'area biancorossa, due triple consecutive di Brown per il 29-13. Cournooh da tre e Bilan accorciano sul 31-18 ma la formazione di Christian ha semplicemente più energia di quella bresciana e a 3' dall'intervallo, con una interpretazione difensiva da premio Oscar, vola sul 37-21. Burnell si carica Brescia sulle spalle (7 punti per il 39-27) in un primo tempo che si chiude 41-29. RIPRESA IN SALITA Si riparte da Ruzzier, Valentine, Brooks, Uthoff e Kelley, costano cari i due tecnici comminati a Ruzzier e alla panchina che scavano il break di 10-0 che riporta Brescia a un solo possesso sul 41-39. Trieste risente del contraccolpo ma reagisce. Uthoff e Ruzzier per il 47-41, Rivers e Ndour e Burnell riportano Brescia avanti sul 49-50 con un parziale di 8-21. Ultimi minuti di terzo quarto punto a punto, si chiude sul 56-57 con la bomba di Cournooh proprio sulla sirena. SI SPEGNE LA LUCE 7-0 di parziale in apertura di ultimo quarto e la Germani vola al massimo vantaggio sul 56-64. Christian chiama immediato time out per cercare di risvegliare i suoi, con 7'30" da giocare c'è ancora tempo. Trieste ha finito la benzina e non riesce a risalire. Meno 8 a 5' dalla fine sul 60-68, doppio tecnico per Brown espulso da una terna arbitrale che ha, ancora una volta per Trieste, deciso che nella gara i protagonisti dovevano essere loro. Finisce senza brividi 70-80, appuntamento a domani al PalaRubini. - Un esercito di ben 35 giocatori. Questo, come scrive Antonello Rodio, il numero di calciatori utilizzato dalla Triestina in questa travagliata stagione a due facce conclusasi con una sofferta salvezza: da chi non ha mai tolto il piede dal campo come Roos, a chi ha giocato appena 3 minuti come Thordasson. Con alcuni punti fermi ma anche qualche sorpresa. Roos dunque ha fatto percorso netto con 3600 minuti (esclusi i recuperi ovviamente) nelle 40 partite giocate dall'Unione (regular season più le due dei play-out), come accade abbastanza spesso ai portieri, anche se non è un traguardo scontato. Dietro di lui non ci può essere ovviamente che Correia, leader tra i giocatori di movimento. Il capitano, oltre a essere il migliore della truppa sul piano qualitativo, è anche quello che è stato praticamente sempre in campo con 3480 minuti: ha saltato solo una partita per squalifica e due scampoli di finali di gara, per il resto ha sempre timbrato il cartellino da protagonista. Sul gradino del podio, a dire quanto sia stata frastagliata l'annata alabardata quanto a impieghi di giocatori, troviamo già Frare (2623 minuti), che pure aveva dovuto saltare la prima parte di campionato per infortunio. Alle sue spalle il primo attaccante, anche lui assente nella prima parte di stagione per le note vicissitudini legate alla fideiussione: si tratta di Olivieri, che una volta iniziato ha giocato quasi sempre totalizzando alla fine 2315 minuti. A conferma di come la seconda parte di stagione abbia avuto il predominio sulla prima quanto a continuità di utilizzo dei giocatori, il quinto posto di Tonetto, ignorato per i primi mesi e poi scoperto da Tesser: il terzino sinistro ha giocato 1936 minuti, precedendo D'Urso (1907) e Vertainen (1875), due che invece hanno spalmato il loro impiego lungo tutta la stagione. All'ottavo posto, ed è una grande sorpresa, troviamo Jonsson con 1809 minuti: l'islandese, dopo un inizio col contagocce nei primi mesi di campionato, anch'esso ha trovato continuità con Tesser, scoprendosi terzino destro per necessità. Chiudono la top ten Braima (1803) e Germano (1571), ancora una volta tormentato da problemi fisici. Di poco fuori dai primi dieci Vallocchia (1492), inamovibile prima della sua partenza a gennaio, mentre poi troviamo due centrocampisti arrivati nel girone di ritorno come Fiordilino (1305) e Ionita (1111), in mezzo a loro Bianconi che ha comunque messo assieme 1175 minuti. Il pacchetto precede di poco Voca (1105) e Silvestri (1096), grande protagonista e leader in difesa da febbraio in poi, anche se penalizzato da qualche acciacco. Ha superato di poco comunque il difensore centrale del girone di andata, Struna (1093), che precede Bijleveld (924) e due partenti a gennaio come Attys (913) ed El Azrak (868). Per vari problemi non ha giocato molto invece Strizzolo, solo 670 minuti per lui, seguono i partenti Rizzo (654), Moretti (652) e Krollis (604), seguiti da altri due arrivati nel mercato invernale, ovvero Cortinovis (597) e Udoh (469). A seguire Pavlev (405), lo sfortunato Balcot (404) penalizzato dagli infortuni, Vicario (385), Kiyne (243). Gli acciacchi fisici hanno influito anche sull'impiego di Cancellieri (228), nelle prime partite c'è stata qualche comparsata di Ballarini (130) mentre solo briciole di minuti per Akpa Akrpo (17), Kosijer (5) e Thordasson (3).
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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Credo di non aver mai visto dal vivo un arbitraggio peggiore, una roba indecente,che ci ha aiutato a spegnerci con quei 8 liberi in 1 minuto nel terzo quarto. Peccato perché Brescia a un certo punto era morta. Troppo pesante l'assenza di Ross che costringe Ruzz a spremersi e Valentine a fare un mestiere non suo. Primo tempo molto buono,con rotazioni eccellenti per tenere alto il ritmo, nel secondo molta confusione nel tentativo di trovare il quintetto più adatto. Ci siamo bloccati completamente in attacco cercando il post basso del lungo contro Della Valle,invece di giocare come fatto durante l'anno. Peccato, ma ancor di più perché il nervosismo(giustificato) ci ha tolto la lucidità per provarci veramente. Ha fatto bene JC a dirlo in conferenza stampa,e oggi per la prima volta ho visto Arcieri scuotere la testa nei confronti degli arbitri -
Quoto!!!! E poi personalmente proverei un quintetto piccolissimo con entrambi in campo, magari per 10 minuti distribuiti nella partita!!!
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Io quando era qui speravo che qualcuno investisse lui, invece....😂
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Il mio parere, che non potrebbe essere più incompetente, è che Ruzzier faccia girare la squadra meglio di Ross, essendo molto più play nel senso vero del termine. E in Coppa Italia, del resto, senza Ross abbiamo battuto Trapani e costretto Trento a morire per prevalere di un'inezia. Dipendesse da me, e per fortuna di tutti non è così, partirei sempre con Ruzzier. Ma è chiaro che JC non la pensa così, e se lui sta là e io sto qua a scrivere significa che molto probabilmente ha ragione lui.
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