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    • Diciamo che Moretti non ha di certo brillato per impegno agonistico nelle ultime partite. Segno che evidentemente qualcosa non va. O a livello fisico, o di impiego o di minutaggio, per lui evidentemente insufficiente. E penso che lo stesso valga per JTA che ieri è partito dalla panchina nonostante la buona partita contro Reggio, non capendo, forse, che era una necessità vista la mancanza di Sissoko. Ma se vogliamo dirla tutta, io ieri anche Brooks l'ho visto davvero nervoso. Ad ogni sospensione del gioco parlava continuamente e con una certa foga sia con i compagni (e ci sta perchè magari li incitava e spronava ad impegnarsi di più) ma soprattutto con i due assistent coach e con l'allenatore (segno che secondo lui certi schemi, accoppiamenti o giochi non stavano funzionando). Sono parecchio preoccupato. Visto che Gonzalez Arcieiri non lo cambierà, dobbiamo trovare al più presto un centro per trovare un nuovo equilibrio nei ruoli.
    • Peccato non sia rimasta la traccia nella lingua originale per esserne sicuri. Ma, insomma, mi sembra un messaggio corretto. Molto fair il "dobbiamo": quindi entrambi siamo diversi e entrambi dobbiamo fare lo sforzo di avvicinarci, nessuno deve snaturarsi. Se ricordiamo le interviste a Brooks, davvero un gran signore, dell'anno scorso, quando esaltava la soddisfazione non solo per JC come persona ma anche per avere un fratello colored, si capisce bene quanta sia ora la differenza. Poi forse, come evidenziato dalla tensione in panchina, la differenza non è solo tra bianchi e neri, europei o USA, ma anche tra paraculi e seri. Forse addirittura lo scazzo tra Gonzales e JTA perché entrambi paraculi, ancora meno si possono vedere. Comunque brutta situazione, bene che i nodi siano arrivati ora al pettine.
    • Comunque una delle 2 scelte estive, coach o JTA xe sbagliada a mio avviso. Forse saria el caso de far una scelta dolorosa x Arcieri. Ma qualcosa devi far.  E poi vedemo el problema pivot.  Perchè una squadra compatta poi gioga anche con piú voia. 
    • GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2025 Priva di Sissoko, con Candussi febbricitante e Toscano-Anderson in palese rottura con coach Gonzalez, la Pallacanestro Trieste lotta ma alza bandiera bianca contro Würzburg subendo una sconfitta, 77-90 il finale, che la relega al terzo posto nel proprio girone. Nei play-in di gennaio, biancorossi contro gli ungheresi dello Szolnoki: gara d'andata martedì 6 gennaio ed eventuale match di spareggio mercoledì 14 gennaio da disputare in terra magiara. Lo scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": ci ha provato la formazione di Israel Gonzalez, ma la montagna (il -15 della gara d'andata) alla fine si è rivelata troppo dura da scalare per una squadra apparsa in palese difficoltà fisica. Una Trieste che all'assenza del pivot titolare e alla presenza per onor di firma della sua riserva, ha dovuto aggiungere l'imprevisto forfait di Toscano-Anderson. Poco più di due minuti sul parquet poi, sul cambio chiamato, l'accesa discussione con Gonzalez che ha tolto l'ex Golden State dalla partita. Possibile ricucire? Palla alla società che adesso dovrà gestire una situazione non facile. LA PARTITA Markel Brown e Jeff Brooks scelti da Gonzalez nel quintetto completato da Ross, Ramsey e Uthoff. È Brooks a sbloccare un match nel quale, dopo le bombe sbagliate da Brown, Uthoff e Ross, ci pensa Jahmi'us Ramsey a fare la voce grossa con cinque punti consecutivi che lanciano Trieste sul 7-3. Trieste chiama, Würzburg risponde con un inarrestabile Mintz: due triple, otto punti consecutivi e i tedeschi, approfittando di un paio di palle perse biancorosse, mettono la testa avanti sul 10-13 di metà primo quarto. Dentro Deangeli per Ramsey e Toscano-Anderson per Brooks, l'ex Golden State prova subito a colpire da tre ma è ancora la formazione ospite a trovare la via del canestro con Thompson che schiaccia il pallone del 12-15. Gonzalez cambia il direttore d'orchestra, dentro Ruzzier per Ross, ma sono sempre i tedeschi a dettare il ritmo della partita. Ancora Thompson e poi Ivey dopo una palla persa da Brown a segno per il 14-21 sul quale la panchina triestina chiama time-out. Battibecco tra Toscano-Anderson e Gonzalez, Würzburg approfitta dello sbandamento avversario e dopo il tecnico subito da Brown chiude 16-24 un primo quarto che Trieste chiude con 6/18 dal campo e un significativo 1/10 da tre punti. Pjanic e Schwieger per il massimo vantaggio tedesco, Gonzalez prova a giocarsi la carta Candussi ma non trova risposte reinserendo Uthoff. Nel momento di massima difficoltà, sul 16-31, Trieste tira fuori il carattere e con un parziale di 14-0 si riporta a meno uno con 4' sul cronometro del secondo quarto. Ramsey (9 punti), Brooks (8) e Brown (7) gli artefici di una rimonta che consente ai biancorossi di chiudere il primo tempo sotto di soli quattro punti sul 37-41. LA RIPRESA Si riparte dalla fisicità di Würzburg, la formazione tedesca cavalcando le iniziative di Stove e Mintz torna a mettere un rassicurante margine tra se e l'avversaria. Tedeschi sul 41-50 dopo 3', bravi ad allungare sul 46-60 a 3'24'' dalla fine del terzo quarto su canestro di Thompson. Trieste non c'è, alza bandiera bianca e chiude il terzo quarto sotto di 19, massimo svantaggio sul 49-68: partita ampiamente finita. Nell'ultimo quarto, dopo aver spremuto il suo quintetto, Gonzalez pensa alla gara di campionato di domenica in casa dell'Openjobmetis Varese e dà spazio alla sua panchina. Per il giovane Iannuzzi la possibilità di spendere qualche minuto sul parquet davanti al pubblico di casa e di segnarsi a referto grazie a un libero realizzato. Rotazioni anche per Würzburg con Filipovski che da spazio a tutto il suo roster gestendo con intelligenza e senza forzare una partita ampiamente nelle sue mani. Trieste riduce un po' il passivo nel finale, torna sotto la doppia cifra di svantaggio sul 70-79 prima di chiudere sul 77-90 - Sull'argomento del mercato invernale, la proprietà alabardata la scorsa settimana ha detto di puntare sul realismo: a gennaio si vedrà dov'è la Triestina e in base a quello di deciderà se intervenire con qualche innesto puntando alla salvezza, oppure se pensare già a mettere le basi per tornare subito in serie C il prossimo anno. Come scrive Antonello Rodio, un annuncio arrivato in un ambiente sconfortato dalla beffa di Gorgonzola, dalle sconfitte immeritate e dall'infortunio di Vertainen. Poi però a ringalluzzire l'ambiente sono arrivate la scintillante vittoria con l'Albinoleffe, le cinque reti segnate davanti alla numerosa truppa degli investitori e perfino la concomitante sconfitta della Pro Patria. Perché sì, l'impresa resta difficilissima, il raggiungimento dei play-out lontanissimo, ma di fatto adesso la Triestina si trova a 14 punti dalla Pro Patria del neotecnico Francesvo Bolzoni: il tutto al termine di un girone di andata nel quale agli alabardati è girato quasi tutto male fra sfortuna, episodi, infortuni e decisioni arbitrali. E nonostante questo sono stati ben 9 i punti recuperati sulla penultima, perché ricordiamo che evitare l'ultimo posto resta la condizione necessaria per non essere retrocessi direttamente e accedere ai play-out, sempre che si resti poi entro gli 8 punti di distacco dalla quintultima. In pratica finora l'Unione ha recuperato mezzo punto a partita ai bustocchi, pertanto andando avanti con questa media alla fine ne recupererebbe 19, che naturalmente sarebbero insufficienti. Ma questa media, l'abbiamo visto sul campo, è ampiamente migliorabile già dall'attuale rosa, figuriamoci con gli innesti di tre pedine di valore. Certo il cammino balbettante della Pro sta aiutando: andando avanti con questo ritmo, i bustocchi a fine campionato si fermerebbero a 25 punti, anche se di solito nel girone di ritorno subentrano altre dinamiche e le squadre in coda fanno più punti rispetto alla prima parte. In ogni caso si tratta di una quota molto bassa, ampiamente raggiungibile dalla Triestina. Ma un cammino del genere basterebbe poi anche a non farsi distaccare troppo dalla quintultima? Questo è un altro discorso. Al momento quintultimo è proprio quell'Albinoleffe che domenica le ha prese al Rocco e che ha 18 punti, 6 in più della Pro Patria. In pratica i seriani hanno fatto finora un punto a partita, ritmo che li porterebbe a 38 punti finali: fosse così, ecco che all'Unione potrebbero bastare anche 31 punti per i play-out. Certo, la Triestina dovrebbe accelerare in modo deciso rispetto alla prima parte di stagione e fare oltre 30 punti nel ritorno, cosa ovviamente non semplicissima. Ma ancora possibile, soprattutto se a gennaio la proprietà decidesse di agire sul mercato.
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