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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Se penso a come sia finita e a come siamo adesso lo rimpiango alla grande. Se guardo alle prime 10 partite di JC(che dovrebbe essere il metro di paragone giusto)e alle prime di Gonzalez siamo uguali,anzi forse meglio -
Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Eh sì,per loro giocare in casa fa la differenza. Anche prendere l'efes senza Papagiannis,Poirer,Dozier e Beabouis aiuta un bel po' 😁 -
Eh non saresti l'unico ... benvenuto nel club.
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MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE 2025 - Il momento di riflessione, collettivo e individuale, che ha fatto seguito alla sconfitta di domenica scorsa contro la Germani, accompagna la Pallacanestro Trieste al recupero della sesta giornata di campionato che questa sera alle 20, arbitri Attard, Paglialunga e Nicolini, vedrà la formazione di Israel Gonzalez in campo contro la Bertram Tortona. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": la capacità di mettersi in discussione è l'unico modo per invertire la rotta e trasformare la frustrazione in energia positiva: non si è trattato di cercare un capro espiatorio, ma di affrontare le cause che hanno portato alla debacle in terra bresciana. Archiviato il passo falso al PalaLeonessa, la Pallacanestro Trieste è pronta a ripartire: contro Tortona, è tassativamente vietato sbagliare, dovrà esserci una reazione d'orgoglio, la squadra è chiamata a ritrovare la chimica, l'intensità difensiva e la fluidità offensiva fondamentali per venire a capo di un match oggettivamente complicato. Tortona, infatti, arriva a Trieste con l'obiettivo di conquistare due punti che non solo la consoliderebbero nell'élite della classifica, ma le permetterebbero addirittura di agganciare la vetta raggiungendo Brescia e Virtus Bologna. «Tortona è una squadra molto ben allenata – le parole di coach Israel Gonzalez – si vede che gioca come vuole l'allenatore, con grande organizzazione. Hanno qualità interna, con Gorham e Olejniczak che sanno occupare bene l'area. Dovremo fare un gran lavoro per non concedere tiri facili vicino al nostro canestro. E poi hanno tanti giocatori in grado di accendersi in fretta come Manjon, Vital o Baldasso». Contro una squadra che non ha punti deboli, Trieste dovrà riuscire a creare nella sua metacampo le condizioni per mettere la sfida sui binari desiderati. «Sarà fondamentale la nostra difesa nell'uno contro uno e, soprattutto, la comunicazione – conclude il tecnico spagnolo –. Tortona sa sempre cosa vuole fare e noi dovremo essere pronti negli aiuti e nella lettura delle situazioni. Su questi dettagli si deciderà il ritmo della partita». In casa biancorossa continua a migliorare Jeff Brooks che, cosi come alla vigilia della sfida a Brescia, sembra ormai prossimo al rientro. Deciderà lo staff tecnico se utilizzarlo nell'arco dei quaranta minuti. GLI AVVERSARI Bertram che sta vivendo un avvio di stagione eccezionale grazie alla capacità del nuovo coach Fioretti di trasmettere un'identità ben precisa a un roster nuovo ma che ha mostrato grande chimica fin dalle prime uscite. Uno degli obiettivi del mercato estivo era aumentare la presenza nel pitturato. L'arrivo del centro polacco Dominik Olejniczak e la conferma di un veterano come Paul Biligha hanno fornito a coach Fioretti una coppia di lunghi complementare, capace di garantire rimbalzi e protezione del ferro. Una squadra che ama correre sfruttando l'atletismo degli esterni con diversi giocatori, in grado di prendersi responsabilità. PREVENDITA Tagliandi ancora disponibile, prevendita attiva on line sul circuito Vivaticket, dalle 10 alle 13 nella biglietteria di via Miani 5/1 e dalle 17 fino alla fine del secondo quarto nei botteghini esterni del PalaRubini in via Flavia. - Sarà il fatto che questa squadra non ha fatto la preparazione estiva, o forse più probabilmente che la rosa è risicata e con gli infortuni la risorsa dei cinque cambi non può essere sfruttata, fatto sta che da un mese a questa parte la Triestina soffre maledettamente le parti finali delle partite. Come scrive oggi Antonello Rodio, il problema è iniziato a Cittadella, quando a cinque minuti dal triplice fischio è arrivato quel passaggio a Diaw che ha tagliato fuori la difesa e dato il vantaggio ai veneti. Finale di gara fatale anche a Fontanafredda con la Dolomiti Bellunesi, quando a una decina di minuti dal termine la difesa è andata in affanno e Anzolin ha commesso il fallo da rigore che ha permesso alla squadra di Bonatti di portarsi casa i tre punti. Poi nella gara casalinga con il Brescia il gol che ha condannato gli alabardati è arrivato a mezz'ora dalla fine, ma la sfida che ha confermato le difficoltà sulla lunga distanza dell'Unione è stata proprio quella di domenica scorsa a Vercelli, quando dopo aver sfiorato più volte la rete nella prima parte della ripresa, a un quarto d'ora dalla fine i piemontesi hanno sfruttato le ripartenze e portato a termine le giocate decisive per la vittoria con gli scatenati gemelli Sow. Troppi eventi simili per considerarli solamente un caso. Il problema, come accennato, ha anche le sue logiche spiegazioni. La prima è quella della mancata preparazione estiva, che gli addetti ai lavori avevano previsto venisse pagata soprattutto nel periodo autunnale, anche se ovviamente in questi mesi chi ha curato gambe e polmoni alabardati ha cercato di rimediare all'handicap iniziale. Ma, si dirà, anche le altre compagini calano fisiologicamente nel finale, il fatto è che le avversarie possono in parte sopperire grazie ai cinque cambi che contribuiscono a mantenere viva la squadra. Ed è proprio qui il maggiore problema per gli alabardati, perché quando le altre innestano forze fresche, come accaduto a Vercelli, dall'altra parte Tesser non è che abbia a disposizione molto per cercare di mantenere la barca sulla giusta rotta. Soprattutto con il gioco dispendioso praticato dall'Unione. Si sa da quest'estate che soprattutto in certi reparti la rosa non consente ampia scelta, quantomeno una scelta in grado di garantire la stessa qualità di chi è in campo. Quando poi ci si mettono anche gli infortuni, ecco che davvero le opzioni si riducono ai minimi termini. In questo momento Tesser non ha in pratica attaccanti di riserva e se si fa male in difensore centrale, anche lì deve ricorrere a soluzioni di emergenza che hanno come conseguenza quella di ridurre le alternative anche a centrocampo. Perché in effetti se bisogna utilizzare Silvestro e D'Amore nel reparto arretrato, vengono meno due pedine che sarebbero utili anche in zona più avanzata. Anche se non va dimenticato che oltre ai tre titolari (ma sabato sera mancherà Ionita convocato con la nazionale moldava) ci sono anche Pedicillo e Voca come alternative in quel reparto. Però al momento, quando qualcuno inizia a essere a corto di fiato o con le gambe pesanti, è un dato di fatto che l'Unione arranca proprio per mancanza di risorse.
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Nel frattempo capolavoro del Picoljo che nel sottotitolo recita: Alle 20 trasferta a Tortona per la PallacanestroTrieste....e io che pensavo di andare a Valmaura.
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