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LUNEDI' 5 AGOSTO 2019

- Si apre nel migliore dei modi la stagione ufficiale della Triestina, con un 3-1 netto contro la Cavese in Coppa Italia. Dalla sala stampa - con le parole raccolte da Antonello Rodio - Massimo Pavanel non può che essere soddisfatto della prova di ieri sera e dell'approccio della squadra. Il suo primo pensiero però è per la città di Cava dei Tirreni e i suoi tifosi, che ieri al Rocco hanno esposto uno striscione per Stefano Furlan: «Ho vissuto un anno a Cava, sono stato benissimo, ho conosciuto persone stupende e fa onore ai loro tifosi lo striscione esposto. Sono venuti anche in tanti». Quanto alla partita, le sensazioni di Pavanel sono in gran parte positive: «Sì, sono contento della nostra, partita, ci sono ovviamente delle cose da sistemare perché poi da migliorare c'è sempre, ma si vede che è già un anno che si lavora assieme. Inoltre la condizione non perfetta è normale in questo momento. E poi è stato importante vincere perché al passaggio del turno ci tenevamo molto». Del resto, lo scorso anno a Pisa l'Unione era stata subito eliminata: il tecnico alabardato spiega che il miglioramento passa anche da queste cose: «Lo scorso anno non eravamo riusciti a passare il turno, quindi è un passo avanti in più. Credo che se dobbiamo migliorarci in questa stagione, dobbiamo cercare di farlo in tutto: dobbiamo fare più gol, fare più punti, subire meno reti, e pertanto il passaggio del primo turno rappresenta un passo avanti. E ora andiamo a Perugia con tanta voglia di fare bene, magari dando spazio a qualche giocatore che non l'ha avuto stavolta». Anche l'inserimento dei nuovi che hanno giocato contro la Cavese, sembra funzionare egregiamente: «Quando hai un'intelaiatura che già va diventa anche più facile inserirsi. Si tratta di giocatori che hanno caratteristiche giuste per noi, e abbiamo ancora molto potenziale da esplodere. E con i cinque cambi potremo tenere ritmi alti più a lungo, anche per tutta la gara. Paulinho? Con noi ha fatto qualche allenamento, l'ho ancora visto poco. È un centrocampista che vuole la palla, ha entrambi i piedi, vedremo in un contesto di campionato come il nostro come utilizzarlo. Viene da una cultura dove la propensione al gioco è alta, sicuramente aumentiamo la qualità al palleggio».

- Si chiama Kodi Justice, arriva da una doppia esperienza europea prima in Russia e quindi in Polonia, ed è la nuova guardia titolare della Pallacanestro Trieste. Come scrive Lorenzo Gatto, il nuovo giocatore biancorosso è nato a Mesa, in Arizona, il 3 aprile del 1995, 196 cm, ha frequentato il college di Arizona State e poi, dopo aver chiuso il suo percorso universitario (12.7 punti, 60% da due e 38%da tre, 2.7 rimbalzi e 2 assist a partita), ha giocato prima con il Parma Perm in Russia per infine approdare in Polonia nelle file dello Stelmet Enea BC Zielona Gora, squadra guidata dal croato Zan Tabak, ex Nba negli Houston Rockets e attuale coach della nazionale slovacca.«Con Justice acquisiamo un giocatore che ha già avuto un'esperienza in Europa in campionati comunque di buon livello - sottolinea il team manager Marco De Benedetto -. Sa tirare dalla lunga distanza e questo aumenterà ulteriormente la nostra pericolosità perimetrale, ma allo stesso tempo è un giocatore che fa anche molte altre cose, quindi ben si presta ad essere incastrato nel nostro puzzle come tessera di un mosaico che abbiamo quasi portato a completamento. Non è solo un tiratore, ma è molto di più e da lui ci attendiamo un contributo a tutto tondo per la nostra squadra».Fatte le debite proporzioni e considerando le caratteristiche di due atleti diversi proprio a partire dalla struttura fisica, Justice è un tipo di giocatore che per l'attitudine a mettersi al servizio della squadra e per la capacità di fare molte cose sul parquet può essere paragonato a Sanders. Non avrà, ovviamente, lo stesso impatto difensivo di Jamarr e in questo senso non è probailmente la prima scelta di Eugenio Dalmasson che voleva un "cagnaccio" in grado di sopperire alle caratteristiche molto offensive degli altri suoi esterni ma considerato il tipo di atleta nel suo insieme ha un mix di qualità che possono fare al caso di Trieste. Capace di uscire dai blocchi con buona efficacia, Justice è dotato di un buon tiro dalla lunga distanza ma non è il classico tiratore piazzato: ha buonissimi fondamentali, oltre a capacità di trattare la palla e sfornare anche assist pregevoli per i compagni. Insomma, un giocatore completo che potrà creare la giusta chimica con gli altri giocatori di riferimento a livello perimetrale, Jon Elmore, Juan Fernandez e Daniele Cavaliero. Giocatore sempre attivo, su entrambi i lati del campo, all'università e nelle squadre europee in cui ha giocato è sempre stato il leader tecnico: occuperà il ruolo di guardia titolare con la possibilità, però, di essere schierato anche da ala piccola in momenti della partita in cui Dalmasson avrà la necessità di abbassare il quintetto.E a proposito di ala piccola, parte la caccia all'ultimo tassello da inserire per completare il roster della prossima stagione. L'obiettivo è terminare la costruzione della squadra prima dell'8 agosto, giorno in cui la squadra si radunerà per cominciare la preparazione 

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