SandroWeb Inviato 17 Gennaio 2020 Segnala Inviato 17 Gennaio 2020 VENERDÌ 17 GENNAIO 2020 - Torna il massimo campionato di pallamano, con un occhio al mercato: come scrive Lorenzo Gatto, alla ricerca del mancino perduto e in attesa di tornare in campo domani pomeriggio contro Gaeta, l'Alabarda ha scandagliato il mercato nel tentativo di trovare un ala destra in grado di coprire il vuoto venutosi a creare dopo la partenza di Lollo Dovgan. Ricerca difficile vista la disponibilità pressochè nulla del campionato italiano, il diesse Giorgio Oveglia ha spostato lo sguardo a est nel tentativo di dare al tecnico Carpanese un giocatore in grado di coprire il ruolo. Compito non semplice, portato a termine con l'arrivo a Chiarbola di Mario Mustapic, ventunenne di belle speranze proveniente da Zagabria. Due giorni in palestra per dimostrare le sue qualità, due giorni in cui la società ha cercato i settemila euro necessari per coprire il costo di ingaggio e abitazione e tenere così il giocatore in biancorosso. Dove sbattere la testa? Un po' ovunque. Risposte? Nessuna. A quel punto, nonostante la disponibilità del giocatore a restare, il ds Oveglia ha dovuto malinconicamente rimandare l'ala croata a casa. «Sto lavorando per la società in primis- sottolinea Oveglia- per cui, seppure a malincuore, ho dovuto rinunciare a quello che poteva essere una buona aggiunta. Essendo a livello di mentalità ancora più allenatore che dirigente mi metto nei panni di Andrea Carpanese al quale va tutta la mia stima per le condizioni non facili in cui è costretto a lavorare. La partita di domani? Spero di vedere tanta gente a Chiarbola, i tifosi che pagano il biglietto continuano a essere il nostro sponsor principale» - Tanti e importanti invece gli acquisti dell'Allianz: sempre come indica Lorenzo Gatto sul Piccolo, in una stagione difficile sotto tutti i punti di vista, c'era bisogno di innesti capaci di portare una robusta dose di ottimismo già nel corso della settimana per ricreare quel clima di positività che mancava. Non a caso, al momento di indicare le qualità del play-maker voluto per sostituire Jon Elmore, coach Dalmasson aveva chiesto un leader capace di tenere in mano la squadra sul campo ma anche nello spogliatoio.L'arrivo di Hickman, Cervi e Washington, ognuno a suo modo viste le normali differenze caratteriali, ha portato un valore aggiunto al gruppo. Tra i primi ad accoglierli a Trieste il professor Paoli, preparatore atletico che si è preoccupato di introdurli nella nuova avventura triestina facendosi carico delle diverse necessità fisiche dei giocatori. «Devo dire che si sono inseriti bene nel gruppo sin dal primo giorno - sottolinea Paoli -. Nessun problema di dialogo, un approccio positivo che non si manifesta solo con i sorrisi e la capacità di creare un clima disteso ma anche nella disponibilità al lavoro. Arrivano in corsa e devono essere gestiti perché non avendo fatto con noi la preparazione hanno bisogno di attenzioni particolari».Andando sui singoli, diverso l'approccio che ognuno di tre ha avuto entrando nel gruppo. «Washington- continua Paoli- è senza dubbio il più estroverso dei tre. Mi piace molto perché qualsiasi cosa gli viene proposta l'accetta con il sorriso e una notevole disponibilità. La stessa cosa avviene con gli altri: Cervi ha davvero una gran voglia di lavorare, si vede che è in cerca di rivincite prima di tutto con sè stesso. Anche con Hickman mi sono trovato bene, lui è senza dubbio il più riservato dei tre ma anche con Ricky si lavora bene».Mercoledì sera, sul parquet della Stozice Arena di Lubiana, Paoli ha avuto la possibilità di vedere all'opera i tre nuovi innesti dell'Allianz. «Si sono mossi bene, hanno dato tutti il loro contributo» conclude il professore. Cita
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