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I suntini sandrini di mercoledì 12 maggio 2021


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MERCOLEDÌ 12 MAGGIO 2021

- Il monito che arriva dal primo turno dei play-off di girone, al quale la Triestina è stata costretta giocoforza a fare solo da spettatrice visto il rinvio della partita con la Virtus Verona, è che le partite da giocare in casa con due risultati su tre a disposizione sono tutt'altro che semplici, anzi. Lo scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo": del resto una settimana fa proprio Granoche aveva avvertito: «Guai a considerare il turno già passato in queste partite, sarebbe l'errore più grande». I risultati di domenica hanno confermato che l'incertezza e l'imprevedibilità, dopo averla fatta da padrone in regular season, continuano anche nei play-off. Ben 3 partite sulle 8 giocate si sono concluse con la vittoria (e il passaggio del turno) della squadra in trasferta. E in un'altra solo un discusso rigore allo scadere ha salvato la squadra di casa, altrimenti la metà esatta delle partite avrebbe visto un clamoroso rovesciamento del pronostico. Ce n'è abbastanza da tenere le antenne ben alte e l'allarme sempre acceso. Tra l'altro le vittorie in trasferta sono arrivate con grappoli di gol per gli ospiti, senza nemmeno tanti patemi: il Grosseto ha vinto sul campo del Lecco per 4-1, la Juve U23 è passata sul terreno della Pro Patria per 3-1, e il Foggia è andato a vincere addirittura a Catania per 3-1. A salvarsi in extremis la Juve Stabia, che solo dal dischetto (un rigore contestatissimo) nel finale ha agganciato la Casertana che già sognava il colpaccio: l'1-1 resta anche l'unico pareggio del primo turno. Alla fine a rispettare il pronostico sono stati il Matelica (3-1 sulla Sambenedettese), il Palermo (2-0 sul Teramo), l'Albinoleffe (1-0 sul Pontedera) e il Cesena, che dopo il 2-1 sul Mantova sarà l'avversario della Triestina se gli alabardati supereranno il turno. A cosa si deve questo ribaltone del primo turno? Sottovalutazione dell'avversario? troppa confidenza nei due risultati su tre a disposizione? Atteggiamento sbagliato? Ovviamente ogni partita ha la sua storia e le motivazioni sono probabilmente un mix, ma non va affatto sottovalutato un aspetto comune: in questi play-off il fattore campo conta fino a un certo punto. Certo, il campo di casa lo si conosce e qualche vantaggio lo dà sempre, ma l'assenza del pubblico è un punto a favore non da poco per gli ospiti. Soprattutto nelle sfide calde dei play-off, il supporto dei tifosi di casa è stato sempre un fattore importante a vantaggio di chi giocava tra le mura amiche. Ben altra cosa è giocare in ambienti asettici e silenziosi, quasi una sorta di campo neutro nel quale il vantaggio della partita casalinga è decisamente ridotto. Un monito tanto più per la Triestina che, se andrà avanti come sperano i tifosi alabardati, dovrà disputare le prossime tre partite proprio allo stadio Rocco: quella di domenica con la Virtus Verona, poi se passerà il turno quella con il Cesena di mercoledì 19 maggio, quindi se sarà ancora in pista la partita di andata del primo turno della fase nazionale domenica 23 maggio.

- «Abbiamo davanti a noi un turno di play-off che va giocato: si va in campo sempre per vincere. Brindisi, lo ha dimostrato il cammino di questa stagione, è un'ottima squadra ma non vogliamo partire con l'idea di recitare un ruolo da comparsa».Mario Ghiacci presenta così la serie che da domani, sul parquet del PalaPentassuglia, metterà di fronte l'Allianz all'Happy Casa Brindisi. Pugliesi assoluta rivelazione del campionato, un secondo posto figlio di un cammino strepitoso. Seconda alle spalle di Milano, la formazione di Vitucci ha rallentato nel finale complice le problematiche legate al Covid. Le stesse che, a cavallo tra dicembre e gennaio, avevano complicato il cammino di Trieste. «Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale, reso ancora più grande dalle difficoltà che abbiamo affrontato e dalle scelte che la società ha saputo fare - continua Ghiacci - Questo risultato non è merito di un singolo, il merito va al grande lavoro di tutti: dei giocatori, di tutto lo staff tecnico, di chi ha lavorato in ufficio, nell'organizzazione, del consiglio di amministrazione che ha saputo fare scelte intelligenti e mantenerle nel tempo, anche nei momenti difficili».Momenti difficili superati grazie al lavoro e all'impegno di un gruppo di lavoro che ha saputo ragionare da squadra. «Vorrei ringraziare i soci e gli sponsor - sottolinea il presidente - perché sono loro ad averci dato sicurezza in quest'anno: sicurezza e solidità. Grazie a tutto lo staff di medici e fisioterapisti, ai preparatori, ai team manager, a quanti nei terribili giorni in cui a comandare era il Covid sono riusciti con oculatezza, attenzione, determinazione a tirare la squadra fuori dal contagio e a rimetterla in sesto. Gli atleti hanno creduto in loro, hanno sofferto per tornare a giocare ad alto livello, ma c'è stata fiducia».Fiducia da portare adesso sul parquet contro un'avversaria che ha ritrovato da poco il ritmo partita e potrebbe pagare in termini fisici i ritmi serrati dei quarti di finale. «L'unico grande rammarico nell'annata - conclude Ghiacci - è stato non aver potuto avere con noi il nostro pubblico. Anche per questo, sarebbe un sogno poter passare il turno. Ci darebbe la possibilità, a giugno, di poter riabbracciare i nostri tifosi sugli spalti dell'Allianz Dome».

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