SandroWeb Posted October 2, 2022 Report Share Posted October 2, 2022 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 - Palla due alle 19. Adesso si fa davvero sul serio. Come scrive Roberto Degrassi su "Il Piccolo", comincia il campionato della Pallacanestro Trieste. All'Allianz Dome arriva la Carpegna Pesaro ed è già un confronto da vincere perchè per le prossime settimane il calendario ha apparecchiato robusti bocconi d'alta classifica.Trieste nel corso del precampionato ha consolidato la consistenza e la credibilità come gruppo e sarà questa l'arma principale cui fare ricorso contro la banda di Repesa. La voglia di fare bene era tangibile in occasione della presentazione della squadra l'altra sera durante la Festa della Curva Nord-Con Sveva nel cuore. Una partita speciale ma c'è chi per il quale sarà, comunque vada, indimenticabile. Per Marco Legovich sarà il debutto da capoallenatore in serie A e il destino si è divertito a mettergli di fronte Jasmin Repesa, uno dei santoni del campionato, in passato per duevolte vicino alla panchina biancorossa (quasi 30 anni fa e, soprattutto, tre stagioni orsono dopo un rovinoso ko a Trento nell'era dalmassoniana).Nelle dichiarazioni prepartita Legovich ammette: «Da triestino poter essere capo allenatore di questa squadra è un grande onore e motivo di orgoglio. Siamo tutti veramente emozionati, c'è impazienza di tornare sul parquet, ritrovare la nostra gente sperando di partire con il piede giusto. Pesaro è esperta, solida, abbiamo trasmesso un paio di concetti chiave alla squadra per approcciare il match». Secondo il coach biancorosso «sarà una partita fisica, tosta, in cui entrambe le squadre proveranno a scrollarsi la tensione di dosso. Abbiamo messo la massima concentrazione negli allenamenti, dove il livello di competitività sta salendo».Trieste recupera Pacher e l'unico indisponibile sarà Lever. Sarà interessante vedere come Spencer si sta inserendo nei giochi biancorossi, per dare equilibrio alla rotazione dei lunghi che comunque vede capitan Deangeli adattato a "4". Bartley, il più elettrizzante durante il precampionato, è chiamato a sorprendere anche nel debutto nella massima serie. Nessuna ansia da esordio naturalmente per Gaines, leader occulto della squadra insieme al leader dichiarato, Corey Davis. Fondamentale per Trieste sarà ritrovare la vena da tre punti, spesso appannata nel corso del precampionato.La prima partita casalinga sarà anche un test per vedere come il pubblico dell'Allianz Dome reagirà alla chiamata. In quanti saranno stasera oltre ai 1500 abbonati? Legovich e la società hanno detto chiaramente che l'obiettivo della salvezza va centrato facendo squadra tra giocatori e tifosi. Ci sarà bisogno di tutti. A cominciare dalle 19 di oggi.Nelle file pesaresi, come si può leggere nell'articolo a fianco, ci sono un paio di dubbi legati a Charalampopoulos e Delfino, ma tra chi ci sarà di sicuro ci sono alcuni nomi in passato indigesti ai biancorossi, come Visconti e Mazzola. Abdur-Rakman ha impressionato nel precampionato e sotto canestro i 213 centimetri di Kravic danno solidità ed esperienza. In regia inoltre Moretti e Tambone sono affidabili. - Piccoli cambiamenti rispetto alle ultime partite, non stravolgimenti ma lievi correzioni perché talvolta basta poco per trovare l'abito giusto su misura. Lo scrive oggi Antonello Rodio: questo il piano annunciato dal tecnico alabardato Andrea Bonatti in vista della sfida di oggi al Rocco contro la Virtus Verona (inizio 14.30, arbitra Catanoso di Reggio Calabria), nella quale l'Unione andrà a caccia della prima vittoria. Una ricerca che, come detto dal dg Romairone, non deve diventare un'ossessione, analisi che mister Bonatti concorda: «Tutti vogliamo vincere, ma il focus più immediato deve essere sulle cose da migliorare, la cui somma poi ci darà l'esito che vogliamo. È stata una settimana di lavoro molto buona: la squadra sul piano mentale ha la giusta serenità per produrre un gioco più dinamico ed efficace, ma c'è anche il corretto livello di tensione per fare una partita di grande determinazione. È ovvio che dobbiamo metterci qualcosa in più in agonismo, attenzione e concentrazione». Dall'altra parte una Virtus abituata a giocare con il 3-5-2, anche se Bonatti si aspetta delle sorprese. A Trento, di fronte a un modulo simile, anche l'Unione ha cambiato pelle, e qualcosa di diverso ci sarà anche oggi, con l'obiettivo di produrre finalmente di più sul piano offensivo: «Sul piano tattico noi ci alleniamo sempre per principi e sulle cose che ci caratterizzano - afferma il tecnico - sia in fase offensiva che difensiva. Già a Trento abbiamo cambiato qualcosa, per poi ruotare quando avevamo palla. Stiamo producendo troppo poco per le qualità di questa squadra, di questo sono responsabile e devo trovare delle soluzioni. L'idea è di fare dei piccoli cambiamenti, non serve stravolgere tutto, a volte bastano piccoli correttivi, come si fa con un abito, per trovare la giusta magia. Quando devi imparare dei concetti, capita di essere bloccati e questo può comportare un irrigidimento, l'obiettivo è modificare qualcosa nella struttura per concedere più libertà di attaccare ai giocatori ed essere più fluidi, senza essere ancorati alle posizioni e a un gioco statico». Bonatti dovrà fare a meno dello squalificato Gori e di Lombardi ancora infortunato, invece Mastrantonio è rientrato dalla nazionale ma con Pisseri ci sarà il solito ballottaggio. Per il resto, tanta abbondanza di scelta: al di là di eventuali cambiamenti di modulo, a livello di singoli si può ipotizzare una conferma di Sabbione, Di Gennaro e Ghislandi in difesa, mentre Sarzi se la gioca con Ciofani. In mezzo al campo dovrebbero esserci Pezzella e Crimi, con Furlan e Paganini a curare le corsie esterne, mentre in attacco è probabile il rientro dal primo minuto di Ganz accanto a Minesso. Di fronte una Virtus Verona che Bonatti ritiene molto insidiosa: «Una squadra difficile da affrontare, solida, che non prende imbarcate, sta sempre dentro la partita e non si fa trascinare da un evento negativo. Ha gente di gamba ma anche qualità tecniche con Hallfredsson e Danti. Noi dobbiamo proporre qualcosa di più, ma senza perdere equilibrio, perché loro sono efficaci nelle transizioni, anche da palla inattiva nostra». Bonatti spera anche in un grande apporto del pubblico: «L'aspetto del tifo non è retorica, è determinante. Quando riusciamo a dare velocità al gioco, il pubblico ci mette energia e passione contagiose, e questo ci può portare ad essere più efficaci. Il nostro obiettivo sarà essere incisivi da subito» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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