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LUNEDÌ 20 MAGGIO 2024

- Volare bassi e restare concentrati in vista di gara 2. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Jamion Christian detta l'approccio che la sua squadra dovrà avere nel match che domani sera porterà Forlì e Trieste nuovamente in campo sul parquet della Unieuro Arena.

«In gara 1, contro un'avversaria che nel corso di tutta questa stagione ha dimostrato di essere molto forte, abbiamo giocato una delle migliori partite del campionato – l'analisi del coach statunitense –. Abbiamo vinto la prima ma, di certo, quella in programma domani sarà una sfida molto diversa. Troveremo ad aspettarci un'avversaria ferita, che interpreterà il match con la cattiveria agonistica e la determinazione necessaria per provare a portare in parità questa serie. Dovremo essere preparati al clima che ci sarà sul parquet, pronti ad affrontare i momenti difficili della partita».

Un po' quello che è successo alla fine del terzo quarto quando, avanti di 20, Trieste ha subito un parziale di 10-0 che ha riaperto il match. Potenziale pericolo gestito con grande maturità dalla squadra che, avvalendosi del rientro in campo di Ruzzier, ha saputo bloccare sul nascere i tentativi di rimonta forlivesi.

«Intanto voglio fare i complimenti al pubblico di Forlì che nonostante una partita difficile ha sostenuto e incoraggiato i giocatori fino alla fine. Per quanto riguarda noi – conclude Christian – in questo campionato ci siamo compattati nelle difficoltà venendo a capo di soluzioni che, visti i tanti infortuni, non erano facili da gestire. Ora che siamo al completo quel lavoro ce lo ritroviamo, siamo una squadra nella quale ogni giocatore si spende per aiutare l'altro e questo fa la differenza in campo».

LE ALTRE La Fortitudo Bologna imita Trapani e, battendo 67-58 la Sebastiani Rieti, si porta 1-0 nella serie contro i laziali.

Dall'altra parte del tabellone sfida combattuta a Cantù dove la San Bernardo soffre ma regola in volata 64-61 una Old Wild West Udine confermatasi degna avversaria nonostante l'assenza pesante di Jason Clark.

- Nella prima parte di stagione l'olandese Daishawn Redan, in particolare con D'Urso trequartista e Lescano faro d'attacco, aveva contribuito alle fortune di una Triestina quasi da record nel girone d'andata, 39 punti spesso trainati dalle magie proprio del settore offensivo. Lo scrive Guido Roberti: corrono i ricordi alla doppietta di Legnago o alla tripletta di Alessandria. La primavera, quasi come si fa con un abito riposto nell'armadio, ha fatto un po' dimenticare l'impatto di Redan sul campo, e proprio nelle ultime settimane è stato rispolverato con risultati evidenti. Un ottimo giocatore che in caso trovasse continuità di rendimento e portamento avrà certamente gioie future nel calcio. Gol all'andata al Benevento, palo che grida vendetta nel Sannio. Una delle tante occasioni create al Vigorito. Il congedo dell'olandese con le inevitabili note di rammarico.

«Abbiamo avuto tante buone occasioni per segnare a Benevento, siamo stati decisamente sfortunati anche con i pali, due stasera oltre ai due all'andata. Alla fine hanno portato a casa loro la gara». Dopo 90 minuti di battaglia, logica delusione nel gruppo squadra, che ci ha creduto fino alla fine. «Chiaramente tutti erano tristi in spogliatoio perché volevamo proseguire nel nostro cammino ai play-off».

Sul rendimento nel corso nell'anno, un po' come tutti, ci sono stati momenti differenti, di condizione, di rendimento, di motivazione. "Ho avuto un po' di alti e bassi" confida il numero 9 che chiude la stagione con un bottino di 10 gol in campionato più uno nei play-off. «Sono partito credo bene, poi ho avuto un infortunio che mi ha fermato un po', nel mezzo il cambio di mister e quando mi sono ripreso c'è voluto tempo per adattarmi al nuovo sistema di gioco, questo ha determinato un po' di alternanza nel rendimento». Dell'uscita di scena in Campania, scandita dagli applausi dello sportivo pubblico beneventano, rimarrà l'orgoglio.

«Tutti noi sabato volevamo vincere, credo sia una cosa normale. Abbiamo dato tutto, anche nel secondo tempo nel quale abbiamo dato battaglia, ci siamo aiutati l'uno con l'altro, purtroppo siamo stati sfortunati, decisamente, e non siamo riusciti ad andare avanti in questi playoff». Sul futuro dell'olandese si vedrà. Le porte del destino hanno fatto cozzare quel pallone sul palo al Vigorito, un peccato perché alcuni uomini chiave parevano tornati ad ottimo livello.

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