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LUNEDÌ 10 GIUGNO 2024

- Stasera si può fare uno spicchio di storia. Squadra e pubblico, insieme. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", se la Pallacanestro Trieste davanti alla propria gente (palla a due alle 21) batterà per la terza volta di fila l'Acqua San Bernardo Cantù conquisterà una sensazionale promozione. È sempre stato difficile risalire subito per chi era appena retrocesso dalla massima serie ma sarebbe impossibile riuscire a fare meglio di chi avrebbe infilato tre 3-0 annullando ogni volta il fattore campo. Sarebbe il percorso netto, perfetto.

Da giovedì sera, suonata la sirena del quarantesimo al PalaFit Line di Desio, la squadra di Jamion Christian e la città non aspettano che questo momento. I biglietti per il confronto al PalaTrieste erano già stati "bruciati" ancora prima che si levasse la palla a due di gara1 in Lombardia, una dimostrazione assoluta di fiducia e attaccamento alla causa biancorossa. Fiducia, peraltro, ben riposta. Nei play-off nessuno ha tenuto il passo di Trieste. Se i biancorossi centreranno la promozione potranno dire di averla meritata più di qualsiasi altra avversaria nella post season. E noi avremo imparato che il pragmatismo della filosofia sportiva Usa evidentemente paga più degli schemi mentali cui lo sport italiano è abituato: quello che è davvero importante è esplodere nei play-off, quello che c'è prima viene vissuto come un lungo percorso di avvicinamento in cui gli errori e le sconfitte sono lezioni su cui meditare per migliorare.

La Pallacanestro Trieste ai play-off è arrivata in ottime condizioni psico-fisiche e ha trovato la quadratura del cerchio: rotazioni e ruoli definiti, leadership riconosciute, personalità e la capacità di non perdere mai di vista il risultato.

Come sottolinea Filloy, stasera sono di fronte due squadre che ormai hanno poco da inventare e niente più da scoprire sul conto dell'altra. Cantù ci metterà l'orgoglio ferito e la disperazione di chi vuole portare la serie a gara5. Trieste ha la convinzione di chi già per due volte ha sconfitto l'avversario a domicilio e adesso si trova ad affrontarlo davanti agli oltre seimila di casa. La squadra di Jamion Christian sa che stasera non sarà sola sul parquet: ci sarà una città a spingerla verso un traguardo che fino a un paio di mesi fa sembrava lontanissimo miraggio.

Gran parte del roster è composto da uomini che un anno fa di questi tempi venivano sopraffatti dalla delusione per una retrocessione figlia di un quoziente canestri. Hanno lavorato un anno per arrivare a vivere un momento come quello che li attende stasera: giocare per riottenere di nuovo un posto in quel paradiso dal quale sono stati costretti a uscire. Se ci rientreranno sarà dalla porte principale. Con una città intera ad accompagnarli. 

- Il Vicenza sarà ancora un'avversaria della Triestina nel prossimo campionato. Come scrive Antonello Rodio, la Carrarese è infatti uscita vincente dalla finale di ritorno dei play-off di ieri allo stadio dei Marmi e pertanto la squadra toscana si è guadagnata la promozione in serie B, tornando nella cadetteria dopo ben 76 anni. I biancorossi veneti invece restano in serie C e questa non può essere una buona notizia per la Triestina, che si ritroverà di nuovo il prossimo anno un'avversaria forte, ambiziosa e probabilmente disposta a investire ancora per tentare il grande salto fra i cadetti.

Si rinnoveranno dunque i derby fra Unione e Vicenza, che assieme a quelli contro il Padova saranno ovviamente gli eventi clou della stagione. La Carrarese, dopo lo 0-0 dell'andata al Menti, viene promossa in serie B grazie al successo per 1-0 di ieri. Il match-winner, tanto per cambiare, è stato ancora una volta l'ex alabardato Mattia Finotto, che ha messo il suo sigillo sulla promozione dei toscani. Dopo la sua partenza da Trieste, dove aveva comunque segnato 2 reti, l'attaccante di Valdobbiadene ne ha infatti messo a segno ben 7 nel girone di ritorno, per poi diventare mattatore assoluto dei play-off con altri due gol nelle partite di semifinale contro il Benevento. Poi ieri sera il gol decisivo per la promozione, arrivato dopo soli sei minuti: il colpo di testa dell'ex alabardato da distanza ravvicinata su perfetto cross di Zanon è stato perfetto e ha battuto Confente. Il Vicenza ha pagato le tante assenze (fra le altre quelle di Ronaldo, Proia e Golemic), Vecchi ha provato a inserire dall'inizio il malconcio Ferrari, ma la mossa non ha pagato e l'attaccante si è rifatto male nel finale. Più che altro i veneti sono apparsi più spenti fisicamente rispetto alla squadra di Calabro. Dopo il gol del vantaggio, la Carrarese ha avuto quasi sempre il controllo della gara rischiando poco, grazie anche a un altro ex alabardato, Di Gennaro, che ha guidato la difesa. A parte un tiro di Della Morte parato e qualche situazione pericolosa nella ripresa al limite dell'area, dove i veneti hanno protestato molto con l'arbitro Perri, il Vicenza non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Anzi proprio la Carrarese ha avuto almeno un altro paio di possibilità per raddoppiare. Nel primo tempo lo stesso Finotto davanti al portiere ha tirato addosso a Confente, mentre nella ripresa un tiro di Schiavi ha fatto la barba al palo a portiere battuto. Insomma successo meritato per i gialloblu che sono quindi la quarta promossa in serie B dopo Mantova, Cesena e Juve Stabia, che avevano vinto i rispettivi gironi. 

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