SandroWeb Inviato 2 Aprile 2006 Segnala Inviato 2 Aprile 2006 Con oggi, parti el primo sondaggio politico "chiuso" con la possibilità solamente de votar. In questo frangente el sondaggio riguarda el voto per el futuro sindaco de Trieste. Ringrazio cenerentola per el contributo a tutto el material che segui -------- SCHIERAMENTI DEI CANDIDATI Castro sostenuda da: DC Dipiazza sostenudo da: Lista Dipiazza, Forza Italia, Lista per Trieste, Partito republican, UDC, Lega Nord, Alleanza Nazionale Fogar sostenudo da: La tua Trieste Mancarella sostenudo da: Movimento umanista Mazzi sostenudo da : Un futuro per Trieste Porolan sostenudo da: Fronte Sociale Rosato sostenudo da:UDEUR, Pensionati, Nuovo PSI, Margherita, Rosa nel pugno, Lista Primo Rovis, Verdi, Italia dei valori, Rifondazione, Cittadini per Trieste, DS, Comunisti Italiani Tamburini: PNE Da ilgazzettino.it: Sindaco, due in pole e sei «incomodi» La corsa alla poltrona di primo cittadino non sarà soltanto una sfida tra l'uscente Dipiazza e Rosato Sono in tutto otto i candidati alla carica di sindaco che i triestini potranno scegliere. Non sarà una sfida tra i due principali contendenti, ovvero il sindaco uscente Roberto Dipiazza e il deputato di Intesa Democratica Ettore Rosato. Il sindaco uscente ci riprova e, dopo l'esperienza di Muggia e il mandato triestino, aspira al suo terzo quinquennio da sindaco alla guida della Casa delle Libertà. Il suo programma punta in particolare sulla continuità di quanto realizzato dal 2001 ad oggi, soprattutto a livello urbanistico. Il suo principale antagonista sarà il deputato di Intesa Democratica Ettore Rosato, uscito rafforzato dalle primarie dell'Unione nella quali ha sbaragliato la concorrenza di Claudio Bonicciolli (che sarà il vice-sindaco in caso di successo del centro-sinistra) e Alessandro Metz. le visioni si dividono per quanto riguarda la Ferriera di Servola: occorre vigilare sulla riqualificazione dello stabilimento, secondo Rosato, mettendo in primo piano la tutela dei lavoratori e dei cittadini; per Dipiazza invece l'obiettivo è un'eliminazione graduale dell'attività della Ferriera con integrale riassorbimento della manodopera e dell'indotto. Ferriera significa industria ma anche ambiente e in questo settore i due candidati indicano strumenti diversi per il perseguimento dello stesso obiettivo, quello di rendere Trieste città più "respirabile": il sindaco uscente punta l'attenzione in particolare sulla politica del verde pubblico e sulla lotta alle emissioni industriali e veicolari, mentre Rosato pone come obiettivi primari l'approvazione del nuovo piano del traffico e il sostegno al trasporto pubblico. Un punto, quest'ultimo, fondamentale anche per la rete commerciale triestina. Su questo punto i candidati concordano nei loro programmi: va rivitalizzato il settore attraverso la valorizzazione della piccola distribuzione sia nel centro cittadino che nei rioni, ponderando il giusto equilibrio con il commercio all'ingrosso e la grande distribuzione. Ma ci saranno altri sei "incomodi" che potrebbero anche risultare importanti al momento di un eventuale ballottaggio. In ordine alfabetico sono Sabrina Castro, Maurizio Fogar, Dino Mancarella, Alberto Mazzi, Manlio Portolan e Laura Tamburini. Sabrina Castro correrà alle comunali sotto il simbolo della Democrazia Cristiana: "Il nostro è un partito rinnovato - spiega la Castro - con persone che non hanno avuto molte precedenti esperienze politiche". La nuova Dc si propone come forza di centro e quindi si mantiene, per il momento, equidistante dai due poli. Rilancio del porto e valorizzazione turistica le carte da giocare secondo la candidata dello scudo crociato: "Sarà importante anche ritentare la carta dell'Expo 2012 - sostiene - sfruttando l'esperienza del primo tentativo". Trieste come Trento e Bolzano l'obiettivo del movimento che correrà da solo con un occhio di riguardo per Rosato: "Nel 2001 riponemmo la fiducia su Dipiazza - ricorda De Gioia, consigliere regionale - ma le aspettative furono mal riposte. Ma aspettiamo segnali forti anche dal centro-sinistra e finora sono giunti soltanto dall'Italia dei Valori". Maurizio Fogar Tenta l'avventura elettorale con La Tua Trieste che punta a numeri importanti: "Nel 2001 ottenemmo l'1,8\% dei consensi, ora con una struttura più capillare e radicata e con maggiore esperienza possiamo arrivare a 6.000 voti, ovvero al 5\%". La battaglia principale di Fogar è quella per la chiusura della Ferriera di Servola: "Ma bisogna anche pensare a ricollocare i lavoratori, puntando soprattutto su aziende ad alto contenuto tecnologico e di dimensioni medie per evitare un impatto eccessivo in caso di chiusura". Dino Mancarella:Il Partito Umanista lo schiera ai blocchi di partenza : "Il nostro obiettivo è di dare un taglio non aziendalistico alla gestione della cosa pubblica, soprattutto per quel che riguarda salute ed educazione". Potenziare le strutture sanitarie territoriali, rilanciare l'edilizia pubblica e garantire l'istruzione gratuita i punti principali del movimento umanista che esclude apparentamenti, nemmeno quello che apparirebbe più scontato con l'Unione: "Non ci riconosciamo in questo centro-sinistra" sostiene Mancarella. Alberto Mazzi sarà invece ala guida di Un Futuro per Trieste , la lista messa in piedi dallo stesso ex direttore dell'Ater, "fuoriuscito" da Alleanza Nazionale: "La nostra lista è composta soprattutto da persone nuove per la politica e siamo aperti a tutti, delusi dal centro-destra o dal centro-sinistra". Possibile, ma ancora tutto da valutare, un appoggio a Dipiazza in caso di ballottaggio mentre Mazzi esclude fin da ora l'ipotesi di un sostegno a Ettore Rosato. Manlio Portolan: non appoggerà nessuno invece il Fronte Sociale Nazionale, il partito di estrema destra che lo presenterà come candidato sindaco : "Centro-destra e centro-sinistra sono due facce della stessa medaglia liberista ed occidentalista e non ci riconosciamo in nessuno dei due schieramenti". Casa, istruzione, salute e lavoro per gli italiani il punto principale del progretto del Fronte Sociale Nazionale che chiede il blocco totale dell'immigrazione, anche regolare, e che punta ad ottenere un consigliere comunale "per dare voce ad un fronte compatto che è presente in questa città ma che raramente vede garantiti i propri interessi dalle istituzioni". Laura Tamburini:La scissione degli autonomisti ha portato il Fronte Giuliano e Progetto Nord Est (il movimento guidato da Giorgio Panto) a schierarla ai nastri di partenza, già candidata cinque anni fa: "L'obiettivo è l'autonomia di Trieste all'interno di una macro-regione del Nord Est. Il riferimento storico di Trieste è la Mitteleuropa ed è a quest'area che Trieste deve guardare per il suo sviluppo". Cita
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