Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Dal Piccolo de oggi: TUTTI I DETTAGLI DEL PROGETTO PRELIMINAREPark interrato di Riva III Novembre, 662 posti su 4 piani per 24 milioni di PIETRO COMELLI Quattro piani interrati lungo le Rive per complessivi 662 posti auto a rotazione. Non è il progetto del park Stazione Marittima promosso da Saba Italia spa, che vanta già il parere della Via positiva, ma il park Audace da realizzare davanti al Canale di Ponterosso. Liberando così le Rive delle automobili lasciate a pettine in superficie. IL COSTO. Un’opera da 24 milioni di euro inserita nel Piano urbano parcheggi che sta muovendo i primi passi dopo la presentazione del progetto preliminare da parte della Interparking Italia srl, controllata dall’omonimo del colosso belga, e il decreto della Regione, che individua le autorità preposte (Comune, Provincia, Azienda sanitaria, Soprintendenza, Wwf) a presentare i pareri per la procedura di Valutazione di impatto ambientale. IL PROGETTO. La struttura di Riva 3 novembre dovrebbe occupare lo spazio interrato da palazzo Carciotti fino al molo Audace all’interno di un’area mista, demaniale e comunale come previsto da un accordo, che per la realizzazione dei 4 piani interrati prevede uno scavo di 13 metri. Proprio a due passi dal mare in un terreno in parte argilloso e a bassissima permeabilità. Un progetto delicata ma non impossibile da realizzare che impone ai progettisti (Vfv consultecno spa di Milano e Amg sas di Trieste) di tenere in debita considerazione le indagini geologiche dello Studio geofisico e geologico di Udine. LA STRUTTURA. Nel sottosuolo c’è il mare e quindi non si scherza. Ecco quindi che l’edificio da realizzare lungo le Rive a forma di semicorona, con 34,40 metri di larghezza e 165,50 metri di lunghezza, dovrà necessariamente essere garantito dalle paratie che tengano conto della spinta dell’acqua. I PIANI. Al centro sono previste le due rampe di accesso ai piani in entrata e uscita, con una pendenza media del 16 per cento che scende a 8 nei raccordi, a senso unico di marcia con un marciapiede per i pedoni. Assieme al corpo scale, dove è previsto di ricavare i locali di controllo, i servizi igienici e le casse, mentre nei due lati laterali delle strutture il progetto individua le scale di sicurezza. All’interno del parcheggio 4 piani con una capienza di 145 posti auto al primo, seguito da 173 al secondo e 172 sia al terzo sia al quarto. Un posto ogni 50 è riservato invece ai disabili. LE MAREE. La quota di sicurezza da rispettare per evitare l’allagamento del park Audace è di 2,5 metri sopra il livello del mare, ma da abbinare alle paratoie mobili automatiche e a un sistema di pompaggio dell’acqua. Agli accessi, infatti, sono previste due barriere di protezione con un’altezza fino a 3,5 metri sul livello del mare. È il sistema automatico Anhamm Gmbh che si comporta come un galleggiante sospinto dall’acqua: nel momento in cui inizia a penetrare all’interno di una griglia, infatti, le barriere iniziano ad alzarsi. Allo stesso tempo invece le eventuali acque piovane o di falda entrate vengono espulse da un impianto di 4 pompe più 4. LE RIVE. Quello dell’acqua è il problema più delicato, che si ripresenterà anche per il park Stazione Marittima, ma con in più un cantiere di non facile allestimento e l’impatto visivo delle strutture esterne. Nella tabella dei lavori presentata dalla Interparking, infatti, è previsto non solo lo spostamento dei sottoservizi. LO SCAVO. È necessaria la deviazione del traffico veicolare lungo le Rive con un restringimento della carreggiata in direzione Riva Mandracchio. Si tratta di un cantiere, insomma, con il quale Trieste in caso di Via e autorizzazioni positivi dovrà fare i conti; a causa di uno scavo che per alcuni anni renderà off limits il tratto di Rive. E poi, una volta completata l’opera, cosa si vedrà in superficie? L’IMPATTO. Il progetto prevede di attutire l’impatto con un abbondante utilizzo di vetro cristallo nei parapetti e nelle rampe. Solo i pilastri sono in pietra. Una soluzione simile a un dolmen, con il successivo riposizionamento delle vecchie pietre in basole davanti al molo Audace, le pietre in arenaria delle nuove Rive, la fontanella e la lingottiera in acciaio vicino alla Capitaneria di Porto tolte per consentire i lavori. Cita
Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Ancora dal Piccolo de oggi: IL GRUPPO BELGAInterparking deciso a sbarcare a Trieste In Europa gestisce 240 strutture con 115mila posti auto Il park Audace deve essere ancora realizzato. Siamo appena al progetto preliminare, mancano ancora il Via (Valutazione di impatto ambientale) e tutte le autorizzazioni ma nel sito Internet della Interparking Italia srl la casellina di Trieste è già illuminata. Per carità si tratta solamente di un puntino giallo sulla cartina d’Italia e d’Europa, che indica i parcheggi gestiti dalla società, però rappresenta un segnale molto chiaro. La Interparking Italia srl, presente a Venezia Tronchetto e a Roma, fa parte del gruppo belga NV Interparking SA. Nell’arco degli ultimi 50 anni, il gruppo belga si è sviluppato, trasformandosi in una delle maggiori realtà europee nel settore della gestione parcheggi pubblici a rotazione, realizzati con le diverse tecnologie oggi disponibili. In Europa gestisce attualmente 240 parcheggi con oltre 115mila posti auto di cui il 77 per cento sono di proprietà ed è presente in 7 paesi e 70 città. Nel 2000 i parcheggi del gruppo sono stati frequentati da oltre 45 milioni di automobili. Leader incontrastato in Belgio ed in Germania, il gruppo ha consolidato ultimamente la sua presenza in Austria, mentre rimane fra i più importanti operatori in Francia e Olanda. Nel Sud Europa, NV Interparking SA è già presente in Spagna dove ha inaugurato ultimamente il suo ventesimo parcheggio. Nel marzo 1999, il gruppo ha deciso di insediarsi sul mercato italiano aprendo una filiale a Roma e adesso una a Venezia. E ora l’Interparking sembra intenzionata a sbarcare a tutti gli effetti anche a Trieste. A quel punto in città ci sarebbero ben tre gestori di posti auto a rotazione: Amt spa, Saba Italia spa e Interparking Italia srl, senza dimenticare la Trieste terminal passeggeri spa che controlla il tratto demaniale sulle Rive. Cita
Stefano79 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Hmm, un poco come el tunnel sotto la Manica insomma Cita
Stefano79 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 662 posti, ottimo. Però dopo i disi "Liberando così le Rive delle automobili lasciate a pettine in superficie." Quindi me vien de pensar che no se poderà più parcheggiar in superficie. A sto punto saria de veder quanti posti effettivi andasimo a guadagnar. Cita
Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2008 E le due immagini che iera nell'articolo Cita
Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2008 662 posti, ottimo. Però dopo i disi "Liberando così le Rive delle automobili lasciate a pettine in superficie." Quindi me vien de pensar che no se poderà più parcheggiar in superficie. A sto punto saria de veder quanti posti effettivi andasimo a guadagnar. No credo che quei che go evidenziado in rosso, tra el Canal e el molo Audace, e che andarà persi, sia 662 posti macchina disponibili attualmente Cita
Stefano79 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Bon allora ottimo Che i staghi attenti all'acqua però, no volesi dover andar a cior l'auto con le bombole al pian -4 e dopo doverme far decompression ad ogni pian Cita
Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Che i staghi attenti all'acqua però, no volesi dover andar a cior l'auto con le bombole al pian -4 e dopo doverme far decompression ad ogni pian In effetti leggendo quel che xe sta scritto nell'articolo evidentemente xe qualcosa che no quadra. Se el terren xe a bassissima permeabilità allora no xe problemi de infiltrazioni. L'unico pericolo saria l'acqua alta. [...]Park interrato di Riva III Novembre, 662 posti su 4 piani per 24 milioni [...] Proprio a due passi dal mare in un terreno in parte argilloso e a bassissima permeabilità. Cita
666 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 domanda : ma servi altri parcheggi in centro? Cita
Stefano79 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Gavevo notà anche mi. "elevata permeabilità" casomai. Sarà el solito giornalista ignorante de turno Cita
Starlite Inviato 29 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 29 Settembre 2008 ma servi altri parcheggi in centro? Se i li fa sotto le rive e i libera le rive dalla distesa de auto che xe adesso e da più spazio ai pedoni me va benon. Inoltre adesso le rive xe una via de scorrimento (sai più figo saria sta far el tunnel certo) e quindi far parcheggi la che xe cmq a 2 passi dal centro secondo mi pol andar ben. L'importante xe che no i fazi parcheggi a rotazion in centro vero e proprio (la va ben far parcheggi per residenti) se no se richiama cmq auto in centro. Cita
arska Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Premesso che i postegi VA FATI IN PERIFERIA POTENZIANDO I MEZI PUBLICI (no me stuferò mai de ripeterlo) .. efetivamente, se xe un posto vizin al centro dove far postegi no pei residenti (in sto modo, perdessi senso completamente, almeno là!), xe le rive. Però no se pol spetarse che no el se impinisi velocemente, almeno in stagion turistica. Quindi sto parchegio no risolvi un bel niente, al max el ne regala qualche m de costa libera (dove, imagino, no vegnerà fato niente) Però go solo una domanda: visto che i vol liberar tratti per i pedoni, eprchè al posto dela bianchi dopo megaidee de discoteche, parchi, teatri al aperto, centri culturali, ecc ecc.. i ga finido col ASFALTAR e butar zo do striche? Ne va veramente ben de farse governar (e ciapar pel dedrio) in sto modo? Cita
arska Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 Inoltre adesso le rive xe una via de scorrimento (sai più figo saria sta far el tunnel certo) OT: ma quanto che xe vero. E pensar che i progeti preliminari lo prevedeva, cussì come un ampliamento za pronto per una linea de metro. Ma i ne ga fato creder che gaveva costi folli, no se pol, no se pol. sigh. Cita
dido76 Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 considerando poi che le atuali striche dove iera la bianchi doveva eser Temporanee... Cita
arska Inviato 30 Settembre 2008 Segnala Inviato 30 Settembre 2008 sì. Ma magari lori i te disi ancora ogi "xe temporanee". El conceto xe: finchè riva la ditta europea piena de pila, PRIVATA, tuto ben, femo, femo. Se xe de far qualcossa PUBLICO, gestido da noi, per la citadinanza.. alora no xe tempo, no xe schei, no xe voia. (no xe competenze?) Che nervi. Cita
Ikeya Inviato 30 Settembre 2008 Segnala Inviato 30 Settembre 2008 el problema xè i triestini, che anche se te ghe aggiungi 500.000 posti in centro i parcheggia in divieto o in doppia fila... tipo la della PAM de Campi Elisi... ghe xè 2 piani de parcheggio GRATIS e xè sempre auto su scalini o sulle fermate dei bus... Cita
b-chris Inviato 30 Settembre 2008 Segnala Inviato 30 Settembre 2008 Ma piuttosto che lavoroni del genere e 24 milioni de € no i podesi andar avanti col parcheggio sotto s.giusto con l'ingresso vicin el teatro romano? (olte 700 posti) Premesso che i postegi VA FATI IN PERIFERIA POTENZIANDO I MEZI PUBLICI Se continua a curar anzichè prevenir Cita
Starlite Inviato 11 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 11 Ottobre 2008 Dal Piccolo de oggi: Park Audace, adesso è bocciaturaIl progetto cassato in Consiglio: eccessivo impatto ambientale sulle Rive E adesso la società belga che doveva realizzarlo potrebbe ripensarci di PIERO RAUBER Da via libera condizionato da prescrizioni, cui ottemperare in corso d’opera, a parere negativo sulla Valutazione d’impatto ambientale del park Audace. Un no alleggerito dalla sola premessa che «il Consiglio comunale è favorevole alla realizzazione di un parcheggio pubblico» davanti a Palazzo Carciotti. Ma «come prospettato nella convenzione tra Comune e Autorità portuale del 2 maggio 2005». Cioè contenendo l’area d’intervento di circa otto metri, senza invadere con recinti e scavi le due corsie di marcia delle Rive lato mare, tra Capitaneria e Molo Audace, cosa che inibirebbe per due anni o forse di più l’impianto viario inaugurato a fine 2006. Per il park Audace proposto in project financing dalla costola italiana del colosso belga Interparking non è escluso, a questo punto, che possa maturare un clamoroso nulla di fatto, qualora i proponenti verificassero che con la compressione degli spazi, e dunque dei posti-macchina, l’impalcatura economica non regge più. È stato breve infatti - 18 ore con la notte di mezzo - il passo con cui l’assemblea cittadina ha trasformato all’unanimità l’ipotesi di un esame di riparazione in bocciatura piena. Resta valido, e implicito, questo sì, l’invito a Interparking a redigere e ripresentare un nuovo progetto ma solo dopo aver gettato nel cestino quello esaminato in questi giorni a Palazzo. Quello da 662 posti a rotazione su quattro piani, scavati fino a 13 metri sotto il livello del mare, per una partita da 24 milioni. Quello che - recita il maxiemendamento concertato ieri nelle segrete stanze dai capigruppo con Dipiazza, tra le 12.30 e le 15, e votato subito dopo da tutti senza dibattito - «non è contenuto entro il margine di aiuole e marciapiedi ma occupa una superficie di circa 1780 metri quadrati» in più rispetto ai 12 mila di pertinenza mista comunale e demaniale, previsti per l’opera da una convenzione del 2005 tra Municipio e Authority. Ma non è finita qui: lo sconfinamento - si legge sempre nel maxiemendamento - «potrebbe comportare pericoli di dissesto statico nel corso delle fasi di scavo stante la specificità dei terreni e la presenza delle rilevanti masse di edifici antistanti, in particolare il Palazzo Carciotti, la Chiesa greco-ortodossa di San Nicolò e il Teatro Verdi». Ieri la seduta del Consiglio dedicata alla Via sul park Audace - ultima chiamata dopo la quale sarebbe scattato il silenzio-assenso - era partita in realtà sul filo dell’equivoco. Dipiazza che la sera prima era in missione a Lubiana - e la cosa aveva indotto i capigruppo a chiedere il rinvio «per votare in presenza del sindaco e assessore all’urbanistica» - aveva iniziato il suo intervento chiedendo l’approvazione della delibera, già passata in giunta e in circoscrizione e poi arenatasi gradualmente in commissione. «Il Consiglio dovrebbe dare la Via - aveva detto il primo cittadino - per il bene della città. Questo parcheggio, assieme a quello della Stazione Marittima e al park San Giusto, renderà Trieste più vivibile». A quel punto i vari Camber, Omero e Brandi si sono guardati negli occhi ed è scattata la richiesta di convocazione di una riunione capigruppo. Un vertice in cui Dipiazza è venuto a conoscenza che gli spazi per l’opera, tra il preliminare presentato in Conferenza dei servizi nel 2006, e l’attuale progetto definitivo, «erano cambiati». Da lì la consultazione con i tecnici, che ha partorito il maxiemendamento illustrato per tutti dal forzista Piero Camber. In quelle tre ore attendeva in silenzio tra il pubblico l’ingegner Angelo Giglio, ex socio dell’architetto Rossella Gerbini per il progetto del colossale sottopasso delle Rive e attuale referente triestino di Interparking con la Amg Sas. Se n’è andato deluso. «È un duro colpo», ha ammesso con calma e disponibilità, stimando il no del Comune in circa mezzo milione di euro sul gobbo della cordata. «Leggeremo attentamente la delibera - ha aggiunto - e poi sarà valutato l’impatto economico. La diminuzione di posti auto è notevole e analisi fatte in precedenza dimostravano che questo avrebbe potuto inficiare la sostenibilità dell’opera». Interparking insomma potrebbe persino ripensarci. Come minimo «i tempi si allungheranno, di almeno sei mesi». «Questo progetto definitivo - ha precisato Giglio - è diverso da quello preliminare proprio perché era rispettoso delle richieste fatte nella Conferenza dei servizi dal Comune». Un documento del 14 febbraio 2006, in effetti, insisteva con i proponenti «per un terzo di lunghezza in meno e un piano in più», da tre a quattro. Ma non evocava e dunque non consentiva - assicurano i big dei partiti - questo «sforamento» sulle Rive. Cita
Stefano79 Inviato 13 Ottobre 2008 Segnala Inviato 13 Ottobre 2008 Solito insomma, tante ciacole e poche fritole... Cita
arska Inviato 14 Ottobre 2008 Segnala Inviato 14 Ottobre 2008 bah, no me cambia la vita, go de eser sincero. E se inveze de andar verso i edifici i fazesi un postegio "in longo" soto le Rive? A Colonia i lo ga fato tanto che i restaurava le rive sul Reno.. deso i ga qualche KM (!) de postegi, due file sul lato del fiume. No sarà mai pien ma almeno i ga risolto el problema..! Quindi: No se poderia far un postegio strento e longo dal canal ala stazion maritima? Dopo: de quel de san giusto, se sa qualcossa po'? Cita
Starlite Inviato 24 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 24 Marzo 2009 Dal Piccolo de oggi: VOTATO IN GIUNTA UN OK AMBIENTALE CHE È DI FATTO UN’ALTRA BOCCIATURAPark Audace, no del Comune al secondo progetto Inammissibile ogni intervento oltre le aiuole, sulla viabilità delle Rive: «Edifici a rischio» di PIERO RAUBER L’amministrazione Dipiazza stronca per la seconda volta, nel giro di cinque mesi, i piani della Interparking Italia di Venezia sul park Audace, il megaparcheggio interrato da 662 posti e 24 milioni più Iva d’investimento, immaginato sul waterfront compreso tra Palazzo Carciotti e il Teatro Verdi, in un’area soggetta a concessione cinquantennale mista Comune-Autorità portuale. Non ha infatti convinto il Municipio la controproposta dei tre metri di cantiere sull’asse viario delle Rive, oltre le aiuole, per un massimo di sei mesi, e la creazione contestuale di un by-pass verso la banchina per non congestionare il traffico, così come si ipotizzava nelle integrazioni allo Studio d’impatto ambientale elaborate dalla filiale italiana della multinazionale belga dei parcheggi Interparking. Controproposta indirizzata formalmente alla Regione, cui spetta l’ultima parola, ma recante come destinatario implicito proprio il Municipio, da dove a ottobre era uscito quel clamoroso no sulla Valutazione d’impatto ambientale del primo progetto, votato all’unanimità e motivato, oltre che dalla noia di dover riscoperchiare corsie di marcia inaugurate da poco, anche dal rischio che lo sconfinamento degli scavi oltre le aiuole - recitava così l’emendamento bipartisan - «potrebbe comportare pericoli di dissesto statico stante la specificità dei terreni e la presenza di rilevanti masse di edifici antistanti, in particolare Palazzo Carciotti, la Chiesa greco-ortodossa di San Nicolò e il Teatro Verdi». Fatto sta che le aiuole tra la banchina lato mare, cioè l’area della concessione, e l’arteria stradale lato città, restano per il Comune un limite invalicabile anche dopo il rilancio più accomodante del progetto da parte di Interparking. «Per ragioni geologiche, di sicurezza», assicura a questo proposito il sindaco Roberto Dipiazza, in virtù della sua delega all’urbanistica, ricordando che le nuove planimetrie dicono come gli scavi sarebbero destinati a prendersi comunque circa sei metri al di là della linea rossa, sotto un manto d’asfalto in parte a sbalzo. E così ieri la giunta, con un sì che più no di così non si può, ha approvato un parere favorevole sulla Valutazione d’impatto ambientale del secondo progetto, mettendo però nero su bianco la prescrizione in base alla quale quel secondo progetto vale se l’intervento non sfora oltre le aiuole. «Abbiamo votato un parere favorevole al park, ma contrario al progetto», riassume brutalmente lo stesso Dipiazza. Non sono bastati insomma il by-pass e il cantiere sulla strada ridotto a sei mesi. E il massimo ricorso a sostegni in cristallo trasparente a basso contenuto di piombo al posto dei piloncini in pietra - proposto per l’esterno nelle ultime integrazioni, per oscurare il meno possibile il lungomare - perde di conseguenza ogni incisività. Ora la parola passa per legge al Consiglio comunale, che presumibilmente risponderà ancora picche. L’insistenza di Interparking sulla larghezza dell’intervento - non è un mistero, lo aveva fatto intendere a ottobre anche l’ingegner Angelo Giglio, referente triestino della cordata con la Amg Sas - è figlia di analisi economiche che suggeriscono come la sostenibilità dell’opera stia in piedi se si riesce a realizzare un determinato numero di stalli. Ma meno spazio equivale a meno stalli. Ecco che a questo punto, davanti a un altro no, non è da escludere possa naufragare il piano di sbarco in città del colosso belga dei parcheggi. E con esso il park Audace. Cita
arska Inviato 25 Marzo 2009 Segnala Inviato 25 Marzo 2009 se tuto sto casin xe per no gaver una corsia per 6 mesi, xe demenziale. La question dela strutura dei edifici, però, me par un argomento ben più fondamental. Cita
erlobo Inviato 25 Marzo 2009 Segnala Inviato 25 Marzo 2009 Se se volessi risolver el problema con costi bassi e impatto zero (!) ghe fossi una soluzion molto semplice. Noi semo un porto. El porto xè bel se ghe xè le navi. Se ciapa un per de navi in dismission, se le ancora nella zona del porto vecio, magari una qua è una là, i le fissa sul fondo, i le sventra e dentro i ghe fa parcheggi per i auti. Una pitturada ogni decade e gaveremo un porto con le navi (finte) che xè bel de veder, e parcheggio con le macchine (sconte). Altrochè 662 posti... Cita
arska Inviato 25 Marzo 2009 Segnala Inviato 25 Marzo 2009 Se se volessi risolver el problema con costi bassi e impatto zero (!) ghe fossi una soluzion molto semplice.Noi semo un porto. El porto xè bel se ghe xè le navi. Se ciapa un per de navi in dismission, se le ancora nella zona del porto vecio, magari una qua è una là, i le fissa sul fondo, i le sventra e dentro i ghe fa parcheggi per i auti. Una pitturada ogni decade e gaveremo un porto con le navi (finte) che xè bel de veder, e parcheggio con le macchine (sconte). Altrochè 662 posti... sa che no xe per niente una monada? :-S Efetivamente, i le usa come ristoranti e alberghi.. (e anche quel, se podesi), no vedo perchè no come postegi. Cita
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.