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Inviato

Dal Piccolo di mercoledì 4 marzo:

L’ANALISI DELL’EX TECNICO ALABARDATO

Rossi: «La Triestina è da play-off»

«Rispetto alla mia Unione quella di Maran è più quadrata ed è in crescita

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Assieme a Rocco, Tagliavini, Buffoni e Lombardo ha un posto di diritto nella virtuale «Hall of fame» dei tecnici alabardati. Ezio Rossi è l’ultimo tecnico entrato in questa galleria. Due promozioni, con la Triestina portata dal 2000 al 2002 dalla C2 alla B, dopo quasi un decennio di mediocrità in terza e quarta serie (con la parentesi del campionato nazionale dilettanti dopo il fallimento De Riù nel ’94). È reduce da una pesante sconfitta con il suo Grosseto, una squadra che ha preso in mano due settimane fa per rianimare le velleità di play-off dei toscani scemate nell’ultimo mese. Oggi il Grosseto è dietro quattro punti alla Triestina di Maran, che mai è stata così in alto negli ultimi sei anni, da quando cioè proprio la squadra di Rossi dominò il girone d’andata della serie B e poi rallentò nel ritorno. Nei tifosi resta comunque il ricordo di un undici capace di un gioco spumeggiante come mai si è visto negli anni successivi a quel 2002-2003.

La Triestina è al sesto posto della classifica, pensa possa mantenerlo?

«È una squadra costruita molto bene. Ha una solidità che può grantirle la continuità necessaria per restare nelle zone alte della classifica in un campionato lungo e ostico come la serie B. Ritengo che l’Unione abbia grandi potenzialità»

Ma il pubblico rimpiange il gioco della sua Triestina. Qualla di oggi più concreta, quella di sei anni fa più manovriera e frizzante.

«Sono due squadre diverse perchè la loro genesi deriva da due storie diverse. Noi arrivavamo da due promozioni consecutive, peraltro non programmate e acciuffate in extremis ai play-off. L’ambiente era elettrizzato e l’entusiasmo alle stelle. Ci siamo affacciati alla serie B con giocatori quasi sconosciuti per la categoria ad eccezione di Zanini. Poi molti di loro hanno fatto ottime carriere (Gentile, Parisi, Ferri ndr). Ma alla lunga ci è mancata l’esperienza. La Triestina di oggi invece è più solida perché costruita con buoni giocatori già protagonisti da qualche anno nella serie cadetta».

Lei crede che la squadra di Maran potrà continuare a crescere?

«I risultati parlano chiaro. La progressione e la continuità sono arrivate al momento giusto. Proprio in quel periodo nel quale invece la mia Triestina del 2003 comcinciò a rallentare».

Quella volta in avanti il punto di riferimento fu Dino Fava, la Triestina non ha ancora trovato un Granoche al 100%.

«Invece ritengo che la crescita della Triestina non a caso sia coincisa proprio con il rientro del bomber, anche se finora ha segnato poco. E per i prossimi mesi Granoche sarà l’arma in più a disposizione di Maran».

Quali avversarie sono più forti dell’Unione?

«Livorno, Parma e Bari hanno un posto quasi sicuro ai play-off. Le altre sono sullo stesso livello e la Triestina ha tutte le caratteristiche per giocarsi la promozione in serie A».

E il suo Grosseto?

«Difficile fare un’analisi razionale dopo la pesante sconfitta subita contro l’Albinoleffe. Anche noi abbiamo le potenzialità per rientrare nella volata finale ma dobbiamo lavorare tantissimo»

Tutti dicono che i play-off fanno storia a sè. È il solito luogo comune o chi è più forte vince?

«Per l’esperienza, anche quella fatta a Trieste, due sono le componenti determinanti: la condizione della squadra a fine campionato e quella psicologica. Il fatto di giocarsi una stagione in 2 o 4 partite spesso comporta un peso e una tensione eccessiva per chi deve raggiungere l’obiettivo a tutti i costi. E questo potrebbe essere un altro punto a favore della Triestina».

e

Allegretti a posto, Gorgone a rischio

Già prenotati due pullman di tifosi per la trasferta di Cittadella

TRIESTE Partitella di allenamento contro la formazione Primavera ieri per gli alabardati, una sgambata anticipata di un giorno rispetto al solito visto che il match di Cittadella si giocherà venerdì sera alle ore 20.45.

Poche le indicazioni, visto che Maran ha ruotato un po’ tutti gli elementi a disposizione.

L’unico problema in infermeria, a parte il lungodegente Tabbiani, riguarda Gorgone, uscito dal campo zoppicante sabato scorso contro il Pisa. La caviglia, toccata duro nel corso del match con i toscani, si sta lentamente sgonfiando, ma il centrocampista, dopo essere rimasto a riposo lunedì, ieri ha lavorato soprattutto in piscina.

La sensazione, quindi, è che potrebbero esserci problemi per la sua disponibilità nell’incontro di venerdì sera.

La situazione sarà da valutare giorno per giorno. Percorso inverso invece per Allegretti, che ormai è pienamente recuperato e morde il freno: contro il Cittadella, a questo punto, potremmo anche rivederlo in campo.

Tutti a posto anche gli altri, compresi Stankovic che ormai lavora con il gruppo, e Testini, che lunedì aveva svolto invece un allenamento differenziato.

Dal giudice sportivo intanto è arrivata la conferma della squalifica di Cacciatore per un turno, mentre Princivalli entra in diffida.

Gli alabardati si alleneranno ancora oggi pomeriggio e domani mattina, sempre sul campo di Opicina, prima di partire per il Veneto domani pomeriggio. L’ultima rifinitura venerdì mattina a Padova. Intanto l’anticipo a venerdì sera del match con il Cittadella non ha scoraggiato i tifosi alabardati: la trasferta è vicina e soprattutto il momento è di quelli decisivi.

Il Centro di coordinamento ha infatti già riempito due pullman, e se in questi ultimi due giorni continueranno le richieste sta pensando di allestirne un terzo. Per prenotarsi c’è tempo fino a domani sera (per informazioni telefonare allo 040.382600).

Ma sono parecchi anche i tifosi che si stanno organizzando per raggiungere lo stadio Tombolato in auto o con pullmini privati.

Antonello Rodio

Inviato
Ma sono parecchi anche i tifosi che si stanno organizzando per raggiungere lo stadio Tombolato in auto o con pullmini privati.

Un auto sicura :p ... coloriamo Cittadella di rossoalabardato :bandieraalabarda:

Inviato
Ma però no go ancora capì ben se i gioga all'Euganeo a Padova o proprio a Cittadella?

Cittadella stadio Tombolato

Inviato

Dal Piccolo di giovedì 5 marzo:

IL TECNICO FIDUCIOSO DI ARRIVARE AI PLAY-OFF CON LA CONTINUITA’ DEI RISULTATI

Maran: «L’Unione ha carattere e corsa»

«Il Cittadella è una squadra organizzata con un campo di gioco piccolino»

TRIESTE Dopo il filotto di vittorie che ha portato la Triestina in zona playoff in molti stanno rivedendo il giudizio sulla squadra di Maran. Della squadra alabardata si sta apprezzando la grande coesione del gruppo, capace di sopperire ad assenze importanti e di superare una fase dura del torneo in maniera brillante. I playoff sono un terno al lotto, dove non conta solo la qualità tecnica ma anche l'aspetto nervoso, la determinazione, la carica agonistica e appunto la compattezza. Parma e Brescia, pur qualitativamente più ricche, potrebbero trovarsi in difficoltà contro la grande voglia della Triestina di scrivere un'altra pagina epica della sua storia. In tal senso saranno indicativi gli scontri diretti in programma nelle prossime settimane, anche se Rolando Maran non li considera determinanti per la rincorsa ai playoff.

Maran la sua Triestina sta facendo meglio di quella di Ezio Rossi del primo anno di B: che ne pensa?

«Mi fa piacere perchè significa che la mia squadra sta facendo bene. Le statistiche valgono relativamente, la cosa importante è vedere che stiamo andando forte e come dimostrano i risultati di essere in crescita sotto tutti i profili, dalla personalità alla corsa».

Il Grosseto ha perso a Bergamo con l'Albinoleffe: è un risultato utile alla Triestina oppure no?

«Ritengo che l'Albinoleffe sia in salute, hanno giocato una partita ordinata, intensa, travolgendo gli avversari. In base ai miei calcoli credo che i bergamaschi abbiano cercato la vittoria per arrivare a quattro punti da noi, puntando a colmare il divario con lo scontro diretto».

Questo vuol dire che avrebbe preferito un pareggio? «Alla fine un risultato vale l'altro. Mancano quattordici partite, non possiamo fare troppi calcoli, dobbiamo pensare a spingere sull'acceleratore e basta».

A Cittadella non dovete sbagliare allora?

«Serve dare continuità alla nostra azione. Incontreremo una squadra che ha fatto una serie di risultati utili consecutivi, vincendo tre partite nelle ultime cinque. Stanno bene, come si è visto anche a Empoli o nel match di Vicenza, dove hanno meritatamente pareggiato. Aldilà di questo dobbiamo pensare di poter migliorare ancora, proveremo a farlo sin dalla gara di venerdì».

Tutto ruota attorno agli scontri diretti in programma questo mese?

«No, perchè è un campionato molto equilibrato, come confermano i risultati di queste giornate, dove le battute d'arresto possono arrivare con chiunque. L'arma fondamentale rimane la continuità di risultati».

Le gare a distanza ravvicinata con Brescia, Albinoleffe e Parma si annunciano come una sorta di biglietto d'accesso ai playoff?

«Sarà importante staccarlo uscendone bene, ma è meglio andare avanti un passo alla volta, il Cittadella in questo momento rappresenta la nostra finale».

Quanto vale allora la squadra veneta senza il bomber Meggiorini?

«Bisognerà vedere se recupera o meno, ma con o senza di lui il Cittadella rimane una squadra valida, che ha compatezza, corsa, organizzazione. Peraltro si gioca su un campo piccolino dove è più difficile andare a sviluppare certe trame di gioco».

Giuliano Riccio

e

Rimini: dossier sugli arbitri

De Falco: «Cosa vogliono? Abbiamo vinto facile facile»

TRIESTE Se la serie A vanta i monologhi di Mourinho, anche la cadetteria non vuole restare fuori dal calcio dei veleni. Dopo le strane insinuazioni del presidente del Grosseto Camilli, a rimescolare sospetti e malumori arriva adesso il dossier sui torti arbitrali presentato dal Rimini alla Lega. Un documento giunto subito dopo la partita vinta dai romagnoli contro l’Ancona. Oltre a contestare l’arbitraggio di Candussio di sabato scorso, nel dossier il Rimini si definisce «stanco delle continue direzioni arbitrali contrarie» e cita altri episodi riguardanti le partite con Treviso, Ascoli, Triestina, Parma e Modena. Sorprendentemente, quindi, il Rimini tira in ballo anche l’incontro dell’8 novembre scorso vinto dalla Triestina con un netto 2-0, arbitrato dall’esordiente Calvarese di Teramo. Le cronache dell’epoca non riportano nulla di particolare, tanto che anche De Falco è sorpreso dall’inserimento dell’Alabarda nel dossier: «Oltre allo stupore, a vedere una cosa del genere mi viene solo da sorridere. Quel giorno il Rimini poteva prendere una goleada da noi, uscì tra i fischi dei suoi tifosi che invece applaudivano noi. Mi sembra che nel dossier citino un presunto rigore su Cipriani, un episodio come tanti altri che accadono in tutte le partite. Che dire? Che il calcio è bello perché è vario». (a.r.)

Inviato
Ma però no go ancora capì ben se i gioga all'Euganeo a Padova o proprio a Cittadella?

Cittadella stadio Tombolato

Grazie mille!!!

Inviato

Beh che li agguanti o no resterà lostesso una grandissima stagion come non se vedeva ormai da anni!!!E questo spero farà si che el prossimo anno ghe sia più gente in stadio a sostener sempre la squadra e non solo quando xe i prezzi bassi o perchè se vinzi...

..e domani ore 16.45 se parti col pullman per Cittadella!!Evvai!!

FORZA UNIONE!!!MAI MOLAR!!! :unione2:

Inviato

Dal Piccolo odierno:

Unione a Cittadella a caccia del poker

Gli alabardati cercano il quarto successo consecutivo. Maran: «Partita ostica»

La Triestina vuole mantenere il ritmo play-off prima del match col Brescia

Davanti il tecnico conferma la coppia Della Rocca-Granoche

Gorgone si è ripreso e potrà giocare

Sulla destra Milani al posto di Cacciatore Rullo sulla sinistra

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Cittadella per Rolando Maran è un po’ una seconda casa. Lì è cominciata la sua avventura come allenatore (prima con la Primavera e poi con la prima squadra). E proprio a Cittadella la sua Triestina è chiamata a confermare il suo ottimo stato di salute e di classifica. Non solo per continuare a consolidare la sua posizione nella zona play-off con il secondo successo consecutivo in trasferta (che poi sarebbe il quarto in totale) ma anche e soprattutto per alimentare l’entusiasmo dei tifosi in vista della prova della verità di sabato prossimo al Rocco contro il Brescia. «In questi quattro giorni di allenamento abbiamo lavorato soprattutto per rigenerare energie perché al Tombolato sarà una gara difficile. Loro hanno vinto tre delle ultime cinque partite. Ma noi dobbiamo essere pronti perché crediamo tutti di poterci giocare l’obiettivo play-off fino in fondo». Maran, come sue costume, è molto prudente ma sa che interrompere la strscia positiva sarebe controproducente non per la classifica ma per il morale. La squadra è in salute e l’unica incognita è quella dell’utilizzo o meno di Giorgio Gorgone, pedina fondamentale del centrocampo alabardato. Il capitano ha subito una forte contusione contro il Pisa ma ha recuperato in fretta e le probabilità di vederlo in campo a Cittadella sono molto alte. Milani sulla linea difensiva di destra sostituirà lo squalificato Cacciatore, mentre Rullo (rientrante dalla squalifica) torna a presidiare l’altra fascia. Davanti sarà confermata la coppia Della Rocca-Granoche con Testini e Antonelli sulle due fasce. Se non dovesse farcela Gorgone Maran ha a disposizione capitan Allegretti (che si è completamente ristabilito dall’infortunio muscolare) o Claudio Pani. Il Cittadella, che nelle partite casalinghe finora ha dimostrato di soffrire più che in trasferta, dovrà fare a meno del bomber Meggiorini (12 gol). Un problema in meno per Minelli e Cottafava.

e

Cottafava: «I risultati ci esaltano»

«Non ci faremo condizionare dalle misure del campo di gioco»

«Avere tifosi al seguito fa sempre piacere perché senti più calore»

Il difensore molto ottimista

TRIESTE Quasi sicuramente non dovrà vedersela con uno dei più pericolosi attaccanti del torneo come Meggiorini, ma ciò non toglie che stasera Marcello Cottafava dovrà comunque fare buona guardia. Bonvissuto e Carparelli sono attaccanti da tenere d’occhio se l’Unione vuole continuare la volata verso i play-off.

Cottafava, quali insidie presenta la sfida con il Cittadella?

«Tanto per cambiare incontriamo una squadra in salute, lo dimostrano i tanti risultati utili consecutivi che sta ottenendo. E poi ricordo che all’andata al Rocco ci mise in difficoltà nel primo tempo: è una squadra temibile, a prescindere dal fatto che ci sia o no Meggiorini. Detto questo, noi però dopo gli ultimi risultati siamo davvero belli carichi».

Troverete un campo più piccolo e sicuramente molto pesante: un bene o un male?

«Non lo so, questo lo si potrà sapere solo a fine partita. Certo loro sono più abituati alle misure ridotte del campo, quindi dovremo essere bravi ad adattarci in fretta, perché noi utilizzamo molto le fasce per il nostro gioco. Ma di certo non ci faremo condizionare dalle misure del campo».

Verranno parecchi tifosi alabardati a vedervi: come giudichi questo risveglio di interesse attorno alla Triestina?

«Sicuramente avere tifosi al seguito fa molto piacere. Io non sono uno di quelli che fa grandi appelli, ma è innegabile che avere un certo tipo di tifo è bello e soprattutto avere gente che ci segue in trasferta è una cosa positiva. Anche sabato con il Pisa abbiamo sentito molto l’appoggio del pubblico. Noi ce la mettiamo tutta per creare entusiasmo, lo facciamo per noi, per la società e per la città. Il problema non è mai chi chi viene, ma chi non viene».

Fare bene stasera significherebbe arrivare nel migliore dei modi alla serie di scontri diretti.

«Dopo il Cittadella in effetti ci aspetta un trittico importante con Brescia, Albinoleffe e Parma, ma le partite vanno affrontate una alla volta. Saranno sfide importanti, ma il bello di essere lì è proprio questo: comporta certamente delle responsabilità in più, ma ora potremo determinare il nostro destino, senza stare ad aspettare i risultati degli altri. Poi tutte le partite sono difficili, sappiamo bene anche cosa significa incontrare squadre che lottano per la salvezza».

Antonello Rodio

Inviato (modificato)
Ciao Fabio,

attendiamo la fine della partita ma, a quanto sto sentendo, è una grandissima Unione sinora. Incrociamo le dita!

Ciao Sandro.

Che Triestina !! Zitta zitta sta' venendo fuori alla grande.

F.

Modificato da AFABIO
Inviato

Grande Unione !!!

il Cittadella giocava xò arrivato alla trequarti nn trovava tante soluzioni grandissima difesa....che nn subisce gol da 3 partite sbaglio??

Cm ha costruito l' assist Antonelli per Milani è stato bellissimo :) ....in trasferta abbiamo un passo davvero invidiabile

Contro il Brescia bisogna riempire sto stadio

Inviato

Poca roba el Cittadella, finalmente gavemo giogà da grande. Secondo tempo inutile, partida finida al 45°. Son sta sintetico abbastanza? :D

Inviato

La rassegna stampa del Piccolo dopo la bella vittoria di ieri:

LARGO VANTAGGIO MESSO AL SICURO GIÀ NEL PRIMO TEMPO: QUARTO SUCCESSO CONSECUTIVO

La Triestina fa bottino pieno a Cittadella

Della Rocca, Granoche e Milani infilano Pierobon. Alabardati adesso a due punti dalla vetta

dall’inviato

CIRO ESPOSITO

CITTADELLA La migliore Triestina dell’anno, con un primo tempo da manuale, affonda senza indugi il Cittadella. In questo spicchio di terra stretto tra la città del Santo e il monte Grappa (abbondantemente innevato) la gente ha, o quantomeno aveva, un animo pugnace. La cinta muraria eretta nel 1200 per respingere le velleità dei signorotti della zona si staglia a poche centinaia di metri dal Tombolato. Tombolato che tuttavia tutto sembra meno che una roccaforte. E la forza di questa Unione lo dimostra in modo impietoso. Triestina brillante, forte fisicamente e cinica.

Città piccola, stadio idem. Tribune semideserte (duemila anime). Finisce 3-0 con tre gol splendidi (Della Rocca, Granoche, Milani) e 48 punti in classifica. Finisce con la «Marinaresca» degli oltre 400 tifosi alabardati giunti nella tana delle ronde padane.

L’Unione è stata nettamente superiore a un Cittadella compassato anche perché messo alle strette dagli alabardati capaci di ripartenze fulminanti con Testini e Antonelli. Con il quarto successo consecutivo i play-off sono una realtà. Sabato il match con il Brescia indicherà se i tifosi potranno credere anche in qualcosa di più degli spareggi promozione.

Maran sceglie, come sua abitudine, la linea della continuità. Allegretti chiacchiera con il mister e i compagni durante il riscaldamento ma si accomoda in panchina. Come dire, guardate che il capitano c’è, e scalpita per rientrare. E così sarà nella ripresa. Maran invece affida le chiavi del centrocampo ancora una volta a Princivalli e a Gorgone, reduce dalla botta violenta rimediata sabato scorso. In difesa confermata la coppia di terzini Rullo (sinistra) e Milani (destra). Intoccabili al centro Minelli e Cottafava. Davanti Della Rocca e Granoche, accompagnati da Antonelli e Testini.

Anche Foscarini non si affida all’improvvisazione. Il prodigioso Meggiorini, bomber della squadra con 12 reti, non si è allenato per una botta rimediata a Vicenza.

Al 2’ Della Rocca spara da 25 metri, Pierobon para senza problemi. Pericolo al 5’ su un lancio al limite del fuorigioco Carparelli fugge, entra in area, para senza difficoltà Agazzi. L’Unione risponde un minuto più tardi con una botta alta di Princivalli.

La Triestina è più manovriera, i granata si affidano a improvvise folate per la verità ben organizzate. Iori al 9’ conclude con un rasoterra dalla distanza, pallone fuori di pochissimo. Granoche e Della Rocca cercano con insistenza Testini sulla sinistra. E proprio da quella parte nasce l’azione del gol. Testini fa fuori Manucci al 13’, cross al bacio, entra di forza Della Rocca e firma di piatto il suo ottavo sigillo stagionale.

L’undici di Foscarini però non molla orchestrato a centrocampo da Carteri, Iori e Castiglia, anche se difetta in alcuni disimpegni orizzontali. I padroni di casa si allungano e arriva il raddoppio. È ancora Testini a seminare il panico, pallone a Granoche che con un’intuizione da vero bomber mette la palla nell’angolino alla destra di Pierobon (24’).

Il Cittadella vacilla e Antonelli mostra il suo capolavoro: il centrocampista fa fuori tutto il centrocampo e apre d’esterno destro per Milani che sigla il tiro al 36’.

Foscarini tenta di scuotere i suoi inserendo la punta De Gasperi per Carparelli e proprio il neo-entrato al 6’ sfiora la rete. Al 10’ è ancora De Gasperi a forare la difesa alabardata ma Agazzi si supera. La Triestina allenta la pressione e lascia metri ai granata. Maran fa rifiatare (14’) Gorgone e mette in campo Allegretti (a quasi un mese dall’ultima apparizione contro l’Ascoli). Al 20’ arriva anche il momento di Stankovic che dà il cambio a Della Rocca. Per l’austriaco è la prima volta.

I padroni di casa cercano con generosità di rimontare ma sono imprecisi. La Triestina controlla e Granoche in contropiede mette ancora paura a Pierobon. E c’è anche lo spazio per un episodio singolare: si spezza la bandierina del guardialinee e match fermo per 5 minuti, il tempo necessario a prenderne una nuova in magazzino. La partita poteva finire anche lì.

e

Della Rocca: «I tifosi sono stati fantastici»

L’attaccante si sta dimostrando il vero bomber di questa Alabarda che non teme nessuno

«Il gol è un premio per la prestazione anche del collettivo»

CITTADELLA Fate largo al bomber: con la rete segnata al Cittadella, Gigi Della Rocca sale a quota otto, ribadendo così che questa è la sua miglior stagione della carriera, sotto il profilo delle realizzature e non solo. Splendida l'intesa con Granoche in occasione del gol, che conferma una volta di più l'affidabilità della coppia.

Che la condizione sia quella giusta lo dimostra anche il piglio deciso, la voglia di sacrificarsi che Della Rocca ha dimostrato al Tombolato sin dall'avvio. Ora l'attaccante punta deciso verso quella doppia cifra che sarebbe il giusto premio al suo lavoro, al sacrificio e probabilmente la definitiva consacrazione.

Della Rocca otto gol, non ci sono dubbi, questa è la sua stagione più importante. «Sono contentissimo, poi quando si gioca così è anche più facile andare a bersaglio. La squadra ci supporta, ci stiamo divertendo».

Anche a Cittadella si è notata la buona intesa con Granoche, come dimostra il movimento in occasione del tuo gol. «Penso che siamo due giocatori importanti per questa squadra sul piano offensivo. L'importante è essere disposti a sacrificarsi nella fase difensiva. Il resto è tutto più facile, l'unico sforzo è aiutare bene i compagni di difesa».

Un filotto di vittorie così è un segnale importante per la zona playoff: che ne pensa? «Sono d'accordo, è una serie pesantissima perchè adesso ogni partite è una finale. Noi dobbiamo andare in campo sempre con questa mentalità, senza abbassare mai la guardia. Continuando così potremmo arrivare lontano».

Adesso avete anche il sostegno del pubblico: che effetto vi ha fatto vedere tanta gente a Cittadella? «Sono stati straordinari, era davvero fantastico, bello da vedere, spero che sabato con il Brescia il Rocco sia bello pieno. Vogliamo una bella bolgia, per ricevere la carica giusta».

Non le resta che andare in doppia cifra. «Ci siamo quasi, però non voglio pensarci, guardo partita per partita con la consapevolezza che il gol è il premio per la prestazione, per aver aiutato la squadra, essermi messo al suo servizio». (g. r.)

e infine

L’ALLENATORE GONGOLA PER AVER BATTUTO LA SUA EX SQUADRA

Maran: «La vittoria della maturità»

«Nessuno è appagato, si respira aria di consapevolezza. Speriamo di confermarci anche sabato»

CITTADELLA Il miracolo di Rolando Maran si concretizza poco prima del calcio di avvio, più precisamente durante la fase di riscaldamento. Riuscire a convincere Riccardo Allegretti ad accettare con serenità la panchina non deve essere stato facile. Il capitano è un professionista, ma tutta la sua voglia di giocare era evidenziata in quella comparsata sul campo a fianco del suo allenatore durante i minuti preliminari.

E' stato a quel punto che Maran si è dimostrato non solo un allenatore di grande carattere ma anche un eccellente motivatore, un ottimo gestore degli equilibri di un gruppo costruito con certosina pazienza. I campionati si vincono anche così: quando il tuo uomo migliore si mette al servizio della squadra accettando una decisione di questo tipo, vuol dire davvero che questa è una stagione importante.

Significativo anche il fatto che l'allenatore abbia colto la quarta vittoria consecutiva a Cittadella, contro la società e la città che lo ha lanciato nel calcio che conta. In sala stampa, nel dopo gara i complimenti fioccano, da parte di tutti, avversari, amici, dirigenti locali.

Maran non si può dire che la legge dell'ex nel suo caso non funzioni, questo è una vittoria da sogno.

«Solitamente i miei sogni sono sempre molto belli e tra le cose che sogno ci sono anche queste. Battute a parte, una bella vittoria che dimostra la maturità, l'autorevolezza nell'impatto nelle gare raggiunto. Ora ci godiamo questo week-end, questi tre punti meritati e ci divertiamo a vedere gli altri che giocano, mantenendo sempre i piedi per terra. Da lunedì inizieremo a pensare al Brescia».

La cosa stupefacente è aver visto la squadra non fermarsi mai, nemmeno dopo il tre a zero.

«Guardate, l'importante è il clima che si è respirato tra un tempo e l'altro. Nessuno era appagato dal risultato, tutti volevano continuare a dare del filo da torcere all'avversario, cercando di abbassare i ritmi della gara ma sempre rimanendo propositivi, sopratutto nella fase di possesso. Ci siamo riusciti, speriamo di farlo anche sabato prossimo».

Questo filotto di vittorie è un segnale importante: se l'aspettava?

«Certamente, ormai avete imparato a conoscermi, cerco di non precludermi niente. Se da ogni partita cerchiamo di tirare fuori il massimo ci sta anche di riuscire ad andare molto avanti. Se poi gli altri saranno più bravi di noi tanto di cappello. L'importante è non concedere loro nulla, non fare dei regali ed agevolarli. Se continueremo a fare prestazioni come questa alla fine i risultati arriveranno».

Aggressivi, corti e con due punte entrambe a bersaglio, non accadeva da un sacco di tempo.

«E' vero, non me lo ricordo. L'importante è continuare ad andare in gol con continuità. Sono state brave le punte ma anche Milani ha segnato un gol bellissimo, soprattutto per l'azione e l'inserimento. Sono tutte cose che fanno ben sperare».

Giuliano Riccio

Inviato

Ieri sera go visto una Triestina perfetta che ga savudo chiuder la partida za nel primo tempo e nel secondo ga amministrado con tutta la calma de sto mondo senza rischiar mai niente.

Tifo fantastico che ga sostenudo la squadra dall'inizio alla fine fazendo sembrar de giogar in casa..alla fine de quel che gavevo capì in pullman al ritorno qualchedun ga dito che iera ben 500 spettatori alabardati circa!!!

FORZA UNIONE!!!!!!!

Inviato

Dal Piccolo di domenica 8 marzo:

ENTUSIASMO DOPO IL SUCCESSO A CITTADELLA

L’APPELLO

«La nostra squadra con questo spirito e con il calore dei tifosi può fare molta strada»

Continua l’operazione «tutti al Rocco»: biglietti scontati anche per il big match col Brescia

Fantinel: «Mai vista una Triestina così forte»

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE «Negli ultimi due anni non ho mai visto una Triestina così forte come quella che ha vinto a Cittadella. È proprio un momento magico e dobbiamo mantenere questo spirito per affrontare il trittico terribile che abbiamo davanti». La soddisfazione per il quarto successo consecutivo si mixa con la proiezione verso le prossime tre gare. Brescia in casa, Albinoleffe a Bergamo e Parma al Rocco sono già nella testa dei tifosi e del presidente Stefano Fantinel. La condizione per affrontare tre avversarie dirette è ideale.

L’Unione di Maran da ieri è salita al quinto posto in classifica scavalcando il Brescia, a tre punti dalla capolista Livorno (oggi però c’è Sassuolo-Bari) e ha mantenuto quattro punti di vantaggio sulla coppia Grosseto-Empoli che occupa il settimo posto. E poi Maran, fatta eccezione per Tabbiani, ha tutti gli uomini a sua disposizione e in buona forma. Fantinel chiama ancora una volta a raccolta il pubblico perché al Rocco si trasformi in dodicesimo uomo.

«Replichiamo la promozione fatta in occasione del match con il Pisa affidandoci (oltre agli altri sconti ndr) agli abbonati affinché portino un amico allo stadio a soli 5 euro» spiega il presidente. La promozione però finirà il venerdì sera, i ritardatari potranno pagare il biglietto a prezzo pieno allo stadio. Dieci giorni fa al richiamo della società avevano risposto circa in duemila, per il match di sabato con il Brescia l’obiettivo non dichiarato dalla società è di raddoppiare portando il Rocco vicino a quota diecimila. Per avvicinare il pubblico alla Triestina, da mercoledì in occasione dell’inaugurazione del centro «Free time» i prodotti «alabardati» in vendita alla Coop Nordest(vino e prosciutto, griffati Fantinel) daranno agli acquirenti l’opportunità di ritirare un vaucher-invito di ingresso allo stadio. Un’operazione commerciali dei prodotti Fantinel? «Non è il nostro obiettivo - spiega Fantinel -. L’iniziativa vuole aprire la strada a una collaborazione tra la distribuzione locale e le altre imprese del territorio e la Triestina».

La società insiste sull’importanza che l’entusiasmo nato nel gruppo di Maran possa contagiare l’intera città. «Quattro partite consecutive non si vincono per caso - conclude il presidente -. C’è uno spirito positivo nel gruppo. Ogni giocatore, anche quelli che entrano dalla panchina, fa bene. Se in campo riusciamo a tenere i ritmi alti abbiamo dimostrato di poter fare molta strada. Noi siamo una squadra combattiva e dobbiamo non perdere mai questa nostra caratteristica. Ma in casa, per alimentare questa situazione straordinaria, abbiamo bisogno della spinta del nostro pubblico».

e

IL DIFENSORE IN RETE CONTRO LA SUA EX SQUADRA

Milani: «Siamo sicuri dei nostri mezzi»

Il terzino-goleador: grande momento ma non dobbiamo abbassare i ritmi

TRIESTE Non è stato semplicemente il classico gol dell’ex. Quello che Andrea Milani ha segnato a Cittadella, è un po’ un gol simbolo di questa Triestina, nella quale a segnare non sono solo gli attaccanti o le grandi star, ma anche un terzino che con grande umiltà sa attendere con pazienza il suo turno.

Milani, che sapore ha avuto questo gol alla tua ex squadra?

«Dico la verità, da una parte fare gol a una squadra dove sono stato per due anni e mezzo, perfino un po’ dispiace. Ma io di gol ne faccio così pochi che questo me lo sono davvero goduto fino in fondo».

Qual è stata la chiave vincente di un primo tempo perfetto?

«Il fatto che abbiamo permesso loro poco possesso palla. Abbiamo interpretato la partita nella maniera giusta, siamo stati subito aggressivi. E poi è una vittoria fortemente voluta: abbiamo dimostrato di essere una squadra tosta, cinica quando doveva esserlo, e capace di subire poco».

Si può dire che ormai la Triestina va in trasferta col piglio delle grandi?

«Credo proprio di sì. Come sempre ci piace sottolineare, stiamo dimostrando di essere una squadra vera, un gruppo dove ci si aiuta tutti e si dà l’anima in campo. E questo alla fine fa la differenza. Così, quando affronti partite dove sulla carta sei superiore, i valori vengono davvero fuori».

Ma questo risultato così eclatante è dovuto alla modestia degli avversari o alla vostra crescita degli ultimi tempi?

«Secondo me c’è sempre maggior sicurezza nei nostri mezzi. So che è una cosa già detta, ma ribadisco l’importanza di avere un anno di esperienza in più per un gruppo che ormai lavora insieme da due stagioni, nel quale tutti i nuovi inserimenti si sono integrati alla perfezione. E poi il Cittadella è una squadra che ha messo in difficoltà tanti, arrivava da buoni risultati. Quindi questa è una nostra prova di carattere e di forza».

La classifica fa davvero sognare.

«Fa sognare i tifosi e fa sognare noi. Però ora è indispensabile non abbassare i ritmi: mancano ancora tante partite, ci vuole poco per passare dalle stelle alle stalle, quindi avanti con tanta umiltà, tenendo i piedi per terra».

Avete anche conquistato il cuore dei tifosi.

«Siamo contenti della gente che c’era a Cittadella: credo che dopo questo risultato ci saranno tanti tifosi e grande entusiasmo sabato prossimo al Rocco. Tutte le partite contano tanto, ma scontri diretti come quello con il Brescia possono fare la differenza».

Speri di esserci anche tu in campo?

«E’ ovvio che ci spero, a tutti fa piacere giocare. Ma questo è un gruppo eccezionale dove nessuno fa storie per questo. Ripeto, qui l’importante è la squadra».

Antonello Rodio

e infine

PRINCIVALLI

«Mi aspetto un grande pubblico»

Il triestino è riuscito a evitare ammonizione e squalifica

Il centrocampista continua a stupire

TRIESTE La tredicesima vittoria stagionale alabardata, la sesta esterna, lo ha ribadito: la Triestina in questo momento ha un perno tutto triestino attorno a cui ruotano le fortune del suo centrocampo. Sarà un caso ma da quando Nicola Princivalli ha recuperato la miglior condizione la squadra ha iniziato a volare in classifica. Sia che giochi Gorgone, sia che giochi Allegretti, l'unico calciatore del reparto mediano ad essere fondamentale, per caratteristiche e stato di forma ma anche per risorse fisiche e capacità d'inserimento, è proprio il centrocampista triestino. La dimostrazione arriva dalla gara del Tombolato dove anche se diffidato è rimasto in campo sino al novantesimo: «La mia preoccupazione principale, oltre agli avversari, era ricevere quella ammonizione. Mi è andata bene, come la partita d'altronde. Abbiamo giocato un primo tempo perfetto, chiudendo rapidamente la gara. Nella ripresa è stato tutto più facile, al punto che ho potuto limitare i falli, evitando qualsiasi contatto. Ora diventa davvaro importante la gara di sabato: a questo punto si tratta di un vero e proprio spareggio per la zona promozione, contro una squadra di blasone come il Brescia. Spero di vedere al Rocco nuovamente il grande pubblico, di ritrovare in città con lo stesso entusiasmo notato sugli spalti del Tombolato». Il giocatore non manca di sottolineare la ritrovata valenza della linea d'attacco sul momento alabardato: «Stiamo andando bene là davanti, sui cross si fanno trovare sempre pronti e bravi a concretizzare. E' giusto sottolineare però l'abilità nelle chiusure dimostrata da tutta la squadra, che ha finito per concedere poco o nulla agli avversari». La mente vola rapida allora ad altre stagioni, quelle legate al doppio salto dalla C2 alla B, ricche di emozioni e successi: «Ripensandoci non posso non notare come lo spirito sia lo stesso: posso affermarlo con certezza visto che c'ero in entrambe le occasioni. Non resta che continuare così, con la stessa concentrazione e spero con la carica findamentale del nostro pubblico».

Giuliano Riccio

Inviato

Rassegna-stampa dal Piccolo di lunedì 9 marzo:

IL TECNICO ANALIZZA IL MOMENTO MAGICO DELLA SQUADRA E PENSA AL MATCH COL BRESCIA

Maran: «La Triestina non deve accontentarsi»

«Il gruppo è cresciuto anche in attacco. Allegretti? È un’opportunità. L’apporto dei tifosi sarà determinante»

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE La sua creatura ha cominciato a camminare spedita, anzi a correre. Ma dovrà dimostrare di saper saltare, o quantomeno affrontare, i prossimi ostacoli. Sedici punti nelle otto gare disputate nel girone di ritorno sono un buon viatico. Le quattro vittorie consecutive danno morale e consapevolezza.

Rolando Maran tuttavia sa che quando si gestiscono ventidue gambe e undici teste (per limitarsi a quelli che scendono in campo) non è opportuno abbassare la guardia. «Abbiamo ancora margini di miglioramento. A questo punto non dobbiamo accontentarci» dice il tecnico della Triestina. Come dire, siamo tutti fieri di quanto fatto finora, ma guai a rilassarsi. Per arrivare ai play-off (o magari più in alto) c’è da preparare con serenità e determinazione la partita di sabato al Rocco con il Brescia, alla quale si susseguiranno nell’arco di soli sette giorni l’impegno di Bergamo con l’Albinoleffe e un’altra sfida con una diretta concorrente come il Parma.

Maran, come pensa di preparare questo trittico?

«Come ho sempre fatto assieme ai ragazzi. Affrontiamo ogni partita senza pensare agli impegni successivi. Fare calcoli, peraltro a tredici gare dal termine della stagione regolare, non è l’approccio più logico. Questa settimana occupiamoci del Brescia».

A proposito di approccio, quello di Cittadella è stato azzeccato. Come mai la squadra si è espressa a un livello così alto?

«L’impostazione del match studiato nel corso della settimana è stato tradotto sul campo in modo perfetto da tutti i ragazzi».

Cos’ha in più la squadra rispetto al girone d’andata?

«Siamo riusciti a trovare un maggior equilibrio tra i reparti. E soprattutto disponiamo di più soluzioni d’attacco rispetto a due mesi fa».

Merito anche di Granoche?

«Sapevamo che Pablo era un giocatore importante per la Triestina. Sta recuperando la piena forma dopo un brutto infortunio e il suo peso si sente. Ma tutto il gruppo è cresciuto nella fase offensiva».

Quindi a suo avviso la Triestina non è più soltanto quella squadra quadrata che in molti hanno descritto finora?

«Il giudizio lo lascio agli altri. I numeri dicono che abbiamo il terzo attacco del campionato e questo testimonia che siamo capaci di fare gioco. Nelle ultime partite ammetto che abbiamo avuto delle difficoltà soltanto a Mantova e in casa con il Pisa».

Oltre alla debacle contro l’Ascoli.

«Ma quella è stata una giornata-no di quelle che capitano un paio di volte in una stagione. E poi i marchigiani sono stati bravi a sfruttare al massimo i nostri errori perché stavano attraversando un momento di grande forma».

Cos’è cambiato nella squadra rispetto all’ultimo campionato?

«Un anno di lavoro in più è fondamentale per dare solidità a una squadra che ha anche beneficiato di alcuni innesti importanti. La continuità espressa in questo periodo è il frutto di questo lavoro. Ma possiamo ancora migliorare, non dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo fatto finora. Guai ad abbassare la guardia».

Il centrocampo, in seguito al doppio infortunio di Allegretti, ha trovato equilibrio e stabilità con Princivalli e Gorgone centrali. Adesso il capitano si è ristabilito ed è di nuovo disponibile.

«Riccardo è un uomo importante e ha lavorato sodo per raggiungere una condizione ottimale. Poter contare su di lui è per noi una grande opportunità. Tra i ragazzi c’è una sana concorrenza e questo ci aiuta a crescere. Mancano ancora tredici partite e avere tutti gli uomini disponibili (ad eccezione di Tabbiani ndr) mi conforta».

Sentite più vicino il calore dei tifosi?

«Prima contro il Pisa al Rocco e anche a Cittadella il loro apporto è stato determinante. Il legame tra la città e la Triestina è stato creato, ora ci sono tutte le condizioni perché si rafforzi».

Inviato

Un pò di cifre della Triestina dal Piccolo odierno:

I NUMERI PROMUOVONO GLI ALABARDATI

Triestina prima nel girone di ritorno

Solo Bari e Ascoli al passo con l’Unione, recuperati otto punti al Brescia

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Ricordate le varie versioni di una Triestina sbiadita e in costante calo che hanno caratterizzato quasi tutte le recenti stagioni dal ritorno alabardato in serie B? Bene, dimenticatele tutte.

L’Unione di Maran, invece, nel girone di ritorno ha messo il turbo, tanto da risultare la migliore alla pari con Bari e Ascoli, quando sono trascorse 8 giornate dal giro di boa del campionato. Sono 16 i punti raccolti dalla Triestina in questo periodo, un dato ancora più significativo considerato che il girone di ritorno era iniziato addirittura con due sconfitte interne, proprio con Bari e Ascoli, le due squadre che ora appaiano l’Alabarda in cima a questa graduatoria parziale. Un po’ di timore quelle sconfitte lo avevano destato, perché, come detto, i brutti ricordi erano troppo recenti: il tracollo della Triestina di Agostinelli, poi salvata in extremis da Varrella (30 punti all’andata e 18 al ritorno), quella targata Tonellotto (28 a 24), quella di Tesser che si salvò solamente ai playout, per finire con il brusco rallentamento di quella di Ezio Rossi, arenatasi dopo un inizio straordinario. Ma questa Triestina è di un’altra pasta. Già il primo anno di Maran era stato caratterizzato da un certo equilibrio fra i due gironi (25 e 26 punti), ma in questa stagione la squadra sembra addirittura accelerare. Dopo quelle battute d’arresto con Bari e Ascoli, inframezzate dal successo di Avellino, l’Unione ha ingranato la quarta, pareggiando col Sassuolo una partita che meritava ampiamente di vincere e centrando poi un poker di successi con Salernitana, Mantova, Pisa e Cittadella. Tra le squadre che lottano per il vertice, in particolare, la Triestina ha guadagnato punti su tutti a parte i galletti pugliesi: ne ha presi uno al Parma, 2 all’Albinoleffe e 3 al Livorno. Ma il dato più eclatante è che dopo il giro di boa la Triestina ha guadagnato 4 punti sul Grosseto, 5 sull’Empoli e addirittura 8 proprio sul Brescia. Quello dell’Unione, insomma, è un passo da promozione diretta. Tra l’altro, con la vittoria sul Cittadella, Maran ha ottenuto già il terzo poker di successi consecutivi da quando è sulla panchina alabardata. Il tecnico trentino è evidentemente uno specialista delle vittorie in sequenza, visto che in tutti gli altri anni dal ritorno in B, all’Unione era accaduto solo una volta di vincere quattro partite di seguito: capitò nel 2003/04, il primo anno di Tesser. Maran invece già nella scorsa stagione calò due volte il poker proprio nei momenti più difficili, portando la sua squadra a navigare in acque più tranquille. Ma il filotto atttuale ha tutto un altro sapore: innanzitutto, rispetto a quelli dello scorso anno che avevano beneficiato di tre partite casalinghe e solo una in trasferta, è più significativo perché diviso tra successi interni ed esterni. Ma soprattutto questa è una serie vincente che ha portato la squadra al quarto posto in classifica. E se con una sua ex squadra, il Cittadella, Maran è riuscito a fare di nuovo poker, chissà che con un’altra ex, il Brescia, il tecnico non faccia addirittura il pokerissimo.

Inviato

Disè che rivemo ai 10.000? Mi son scettico... Pur con un bona offerta per el pubblico, se gavessi dovù ripropor l'ingresso a 1 euro, quel col Livorno per intenderse... Spero vegni proposto col Parma

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