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    • Ma non è tanto cosa dice, ma come lo dice e il suo linguaggio del corpo. Sarà che siamo abituati diversamente... 
    • DOMENICA 2 NOVEMBRE 2025 - Cattiva, determinata, decisa a portare a casa un successo fondamentale per trovare continuità in questo inizio di stagione, la Pallacanestro Trieste espugna il parquet del PalaVerde al termine di quaranta minuti giocati con grande intensità. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", è uscito, contro la Nutribullet, tutto il talento offensivo di una squadra che ha potenzialità davvero infinite. Trieste chiude 107-100 contro un'avversaria che ha dato tutto per sbloccarsi ed evitare il quinto stop consecutivo, prova di forza importante ma che non deve far dimenticare la necessità di migliorare la qualità della difesa. Il talento offensivo è bastato per avere ragione di Treviso ma se la formazione di Gonzalez vuole davvero fare un deciso salto di qualità deve trovare il modo di mordere ed essere efficace anche nella metà campo difensiva. Detto del collettivo, da rimarcare la clamorosa partita di Jahmi'us Ramsey. Prova da incorniciare che conferma le qualità di un giocatore che ha le carte in regola per diventare uno dei protagonisti di questo campionato. Adesso testa, gambe e cuore al match di martedì sera contro l'Igokea in Champions League, per provare a risalire la classifica e tenere aperta la porta a una qualificazione che, battendo la formazione bosniaca, sarebbe ancora alla portata dei biancorossi. QUINTETTO CONFERMATO Si parte nel solco tracciato dal match contro Udine, Gonzalez conferma gli uomini che gli hanno regalato il successo nel derby e parte con Ross, Brown, Ramsey, Toscano-Anderson e Sissoko. Avvio nel segno di Abdur-Rahkman, il folletto trevigiano fa impazzire Ross e con 7 punti in poco più di due minuti consente alla Nutribullet di condurre sul 7-4. Sale in cattedra Olisevicius, uno che quando vede il biancorosso triestino si accende. Rimbalzo d'attacco convertito su errore di Chillo, tripla del 12-6 poi, dopo l'ingresso di Ruzzier per Ross, sospensione del 16-11. Rotazioni confermate per Gonzalez che inserisce il secondo quintetto, coach Rossi cavalca Pinkins che risponde colpo su colpo alle iniziative di un brillante Brown (9 punti, 3/5 da tre) e con 12 punti quasi consecutivi e senza errori dal campo tiene Treviso avanti 30-25 alla fine del primo quarto. SUBITO TRIESTE Uthoff e Moretti colpiscono da tre, parziale immediato di Trieste che sale 30-31 dopo un minuto di secondo quarto costringendo la panchina trevigiana a un immediato time-out. Si alzano ritmo e intensità, calano le percentuali dei padroni di casa, la formazione di Gonzalez ne approfitta per allungare progressivamente grazie ai liberi di Brown e Ramsey che firmano il massimo vantaggio sul 35-43. Nel momento più difficile è ancora Abdur Rahkman a prendere per mano la Nutribullet, otto punti consecutivi e Treviso torna a -1 sul con 2'35" da giocare. Finale di quarto che con i liberi di Moretti e Ruzzier e il canestro di Ramsey vede Trieste avanti 54-58. RIPRESA A CENTO ALL'ORA Si alzano ancora, se possibile, i ritmi di una partita giocata ad altissima velocità. Treviso resta a ruota con le triple di Chillo e Olisevicius ma Trieste continua a spingere sull'acceleratore allungando prima sul 67-73 a metà del terzo quarto con Ramsey (20 punti) e Sissoko (13 e 8 rimbalzi) protagonisti e poi toccando il massimo vantaggio sul 67-76 grazie alla tripla di Toscano-Anderson. Allungo deciso consolidato ancora grazie a un Ramsey pazzesco (28 punti in 22 minuti) e infiocchettato dalla tripla di Candussi che chiude il terzo parziale sul 77-92. GESTIONE FINALE Treviso torna a meno sei sulla tripla di Olisevicius del 94-100 e poco più di 3'da giocare poi a meno 5 con Abdur-Rahkman (98-103 a 2'40" ). La chiude Ramsey sancendo il secondo successo consecutivo di una squadra che, attendiamo conferme, sembra aver imboccato la strada giusta  - Contro la Dolomiti Bellunesi i pronostici erano tutti per la Triestina ma sappiamo come è andata a finire. Come scrive Antonello Rodio sul quotidiano locale, la speranza è che oggi al Rocco nel lunch-match delle 12.30 (botteghini dello stadio aperti dalle 10.30) avvenga l'esatto contrario. Perché è innegabile che per una lunga serie di motivi oggi sono proprio gli ospiti dell'Union Brescia a essere i grandi favoriti. C'è innanzitutto il valore della formazione guidata da Aimo Diana, costruita per acciuffare subito la serie B. Inoltre a minare la serenità dell'ambiente alabardato sono arrivate le dimissioni di Tom Zelenović, frutto pare di alcuni dissidi nel cda per il ruolo troppo debordante dell'ormai ex presidente. Ci sono poi le emergenze offensive dell'Unione e il fatto che oggi al Rocco la tifoseria ospite (atteso un migliaio di presenze) potrebbe essere più numerosa e rumorosa di quella locale, che si è appena riavvicinata allo stadio fra dubbi e incertezze. LA FORZA DEL BRESCIA Insomma il ritorno di Tesser al Rocco si presenta piuttosto complicato ed è lo stesso tecnico alabardato a sottolineare la forza degli avversari: «In questa categoria le partite sono difficili con tutti, ma l'Union Brescia insieme al Vicenza è la squadra top del girone. È piena di qualità tecnica, di valori elevati e soprattutto con una rosa molto ampia con cui poter fare scelte e gestire al meglio i giocatori. È inoltre allenata da un tecnico che conosce molto bene la categoria e che l'ha vinta, quindi per me è la favorita del campionato insieme al Vicenza». Va detto però che la squadra di Diana sarà in emergenza in attacco: in settimana si sono infortunati infatti Maistrello, Vido e Spagnoli, per cui dovrebbero giocare Giani e Cazzadori con di rincalzo il solo giovane Valente, in gol in settimana in Coppa Italia. UMILTÀ E FAME Ma l'Unione come arriva a questa sfida così dura? Tesser assicura che non ci sono scorie del ko di Fontanafredda e la squadra in settimana ha lavorato bene: «Abbiamo analizzato la sconfitta, - spiega il tecnico - abbiamo fatto le nostre letture su alcune cose andate meno bene ma anche su molte che sono andate bene. Avendo giocato lunedì sera non è stata una settimana lavorativa ancora piena e normale, ma i giocatori hanno lavorato bene con serietà e impegno, che poi è quello che voglio vedere. Spero che portino in campo quanto fatto in questi giorni». Ma non basta, per Tesser serve anche altro per fare risultato: «Tutto questo bisogna portarlo in campo con fiducia, con grande determinazione, con la consapevolezza che non sarà semplice ma che si deve essere lì da squadra che ci crede. Perché la cosa importante è che nella nostra testa crediamo in quello che andiamo a fare, è necessario un grande bagno di umiltà sapendo che dobbiamo avere più fame dell'avversario». IL RITORNO DI SILVESTRI La Triestina recupera Silvestri che rientra dalla squalifica ma sono ancora fuori Tonetto, Vertainen e Louati: quest'ultimo potrebbe essere disponibile per la prossima gara interna, mentre il finlandese sarà out ancora per 2-3 settimane. Recuperato invece Silvestro, ma non ancora al top, come spiega Tesser: «Lui ha fatto un allenamento e mezzo con la squadra e viene quantomeno in panchina, vedremo poi come reagirà perché ha un'infiammazione che purtroppo lo limita». Tirando le somme davanti a Matosevic ci sarà la coppia centrale Moretti-Silvestri con Anzolin e D'Amore terzini. A centrocampo Jonsson play con Ionita e Crnigoj mezzali, quindi Gunduz e D'Urso dietro a Faggioli. Ricordiamo che oggi dalle ore 6 c'è il divieto di sosta con rimozione in via Valmaura, via dei Macelli e piazzale Azzurri d'Italia. Inoltre c'è il divieto di transito in via Valmaura per il tempo strettamente necessario al passaggio dei tifosi ospiti, prima e dopo l'incontro.
    • Diciamo che Gonzalez non sprizza né di simpatia, né di empatia e neppure molta autocritica nelle sue conferenze stampa. 
    • Secondo me invece ha senso,perché 15 minuti finali con il tuo playmaker titolare fuori per falli è un bel problema,ma bello grosso,al netto della brutta partita di Ross di ieri(cmq +7di +/-) Non denigra Ruzzier,anzi,elogia il gruppo e fa capire che anche senza un giocatore fondamentale per così tanto tempo l'abbiamo portata a casa abbastanza bene. 14 minuti di Ragland e Treviso perde di 30,il senso è un po' questo e ci sta sottolinearlo
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