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    • Inoltre sarò vecchio stampo ma da piccolo tifavo per la juve all’epoca di scirea gentile cabrini….ora non me ne frega più niente della juve. Non so più chi sono i giocatori che ogni anni cambiano e sono quasi tutti stranieri. la serie a per me è uno schifo anche per le cifre esagerate di soldi che ci girano e non mi importa più  che la Triestina ci arrivi. ho sempre tifato unione perché ho l’imprinting  non perché me l’hanno ordinato. capiti quel che capiti quando rinascerà sarò lì a tifare senza badare in che serie …….se le gambe mi reggeranno e non perderò troppi colpi 
    • Inutile lamentarsi questa società ridicola non è la Triestina. Facciano quello che vogliono non mi interessa se non come informazioni generiche tipo siora jole ha venduto la panda all’idraulico       
    • MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2025 - Situazione sempre più pesante in casa rossoalabardata. Dopo il mancato pagamento al primo luglio delle spettanze di maggio, le inadempienze sul bilancio, il blocco del mercato in entrata e i dipendenti da mesi senza stipendio, la situazione sta precipitando con la prima defezione illustre. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Daniele Delli Carri non è più il direttore sportivo dell'unione. Tutti stavano a chiedersi in effetti che decisioni aveva preso il dirigente, rimasto ovviamente spiazzato e arrabbiato, per usare un eufemismo, dopo il mancato pagamento del primo luglio. La verità è che in questo momento l'operatività di Delli Carri era ridotta a zero per i motivi citati. Non c'è un mercato da fare, non c'è un budget da gestire, in una situazione resa ancora più drammatica dal fatto che ci sono alcuni giocatori che avrebbero già messo in mora la società. Stante la situazione, Delli Carri ha effettivamente chiesto di andarsene. UN ADDIO SOFT Ma i modi dell'addio sono stati molto diversi rispetto a quanto apparso ieri su alcuni siti web e rispetto alle voci che si erano diffuse. Innanzitutto va chiarito che non ci sono state dimissioni formali per il semplice fatto che le dimissioni nell'ordinamento sportivo dei direttori non esistono, in quanto serve necessariamente una risoluzione consensuale per interrompere il rapporto. Non ci sono state dunque dimissioni, né tanto meno queste sono state respinte dal presidente Ben Rosenzweig. Confermata quindi la richiesta di Delli Carri di essere lasciato andare. E la società, anche perché grata per il lavoro svolto dal ds, al quale si riconosce di aver dato un contributo fondamentale alla salvezza della Triestina assieme a Tesser, non ha voluto assolutamente mettere i bastoni tra le ruote al dirigente, tanto che nella serata di ieri la risoluzione consensuale del rapporto è giunta. Delli Carri non è più il direttore sportivo della Triestina. NESSUNA FIDUCIA Nessuna frizione particolare in questo caso, dunque, ma sta di fatto anche che Delli Carri evidentemente non si è voluto fidare delle rassicurazioni del presidente Rosenzweig sul fatto che entro un paio di settimane la soluzione si potesse risolvere con una cospicua iniezione di denaro. Pertanto la situazione dell'Unione si fa sempre più tragica, e non solo perché ora la società si ritrova senza ds, che in effetti comunque ben poco avrebbe potuto fare in queste condizioni. C'è poi la questione di alcuni casi di messa in mora da parte di qualche giocatore, quelli che ovviamente puntano a liberarsi il prima possibile perché hanno già delle richieste: la mossa è per ottenere infatti al termine dei venti giorni in cui si obbliga la società a pagare, il diritto alla richiesta di un possibile svincolo al collegio arbitrale. IL TEMPO STRINGE Da ogni parte comunque il pressing su club è sempre più forte: da giorni tifosi e politici stanno spingendo per una vendita della società, alcuni stanno anche lavorando sotto traccia cercando in modo frenetico una soluzione prima che tutto possa precipitare. Rosenzweig da parte sua continua a non voler vendere e assicurare che tutto si risolverà, ma il tempo stringe e considerate le numerose sollecitazioni che piovono da ogni parte, presto potrebbe essere il tribunale a muoversi. Per avviare una procedura fallimentare. - Ufficializzato dalla Fiba Europe il calendario della fase a gironi della decima edizione della Basketball Champions League. Come scrive Lorenzo Gatto, esordio in Germania per la Pallacanestro Trieste, prima giornata del girone E che, martedì 7 ottobre, vedrà i biancorossi impegnati sul campo del Wurzburg. Prima casalinga davanti ai tifosi, sul parquet del PalaRubini, mercoledì 15 ottobre contro i turchi del Galatasaray. Girone d'andata che si chiuderà in Bosnia martedì 21 ottobre sul campo dell'Igokea, avversaria contro la quale Trieste aprirà il girone di ritorno nel match casalingo in programma martedì 4 novembre. Trasferta a Istanbul, contro il Galatasaray, martedì 18 novembre, quasi un mese prima della gara che chiuderà il programma del girone, mercoledì 17 dicembre contro il Wurzburg. La prima classificata conquisterà un posto nelle top 16, le seconde e le terze saranno chiamate a giocarsi un posto nella fase successiva nei play-in di gennaio. SUMMER LEAGUE Missione a Las Vegas per la Pallacanestro Trieste. Da ieri e fino a domenica 20 luglio il gm Michael Arcieri sarà nel Nevada per assistere alla Lega Estiva. «Abbiamo lavorato per mesi e abbiamo già una lista per ogni posizione dei giocatori stranieri, non per forza americani, stiamo valutando anche altre opzioni – le parole di Arcieri –. Dopo il California Classic e Salt Lake City, sfrutteremo le sfide a Vegas per poter trovare ulteriori nomi da inserire nelle nostre liste. Lo faremo con calma, prendendoci il tempo necessario per fare le scelte giuste. La preparazione comincerà lunedì 18 agosto, abbiamo un mese di tempo pieno per decidere». IL MERCATO ITALIANO Dopo la firma di Davide Moretti, la Pallacanestro Trieste ha quasi completato il suo parco indigeno. Ruzzier, Moretti, Deangeli, Brooks e Candussi definiscono un pacchetto al quale manca ancora solo un nome. In questi giorni la società sta contattando i procuratori per capire che giocatori sono ancora disponibili ed eventualmente le condizioni economiche di acquisto. NUOVI ARRIVI Non ci si annoia mai quando si parla di Trapani. La partenza di Justin Robinson, attirato a Parigi dalla possibilità di giocare in Eurolega, aveva creato nella formazione siciliana un vuoto a livello di playmaker. Ci ha pensato Valerio Antonini a risolvere il problema annunciando la firma di Ryan Arcidiacono. «Talento straordinario che viene per mostrare le sue immense qualità anche in Europa – le parole del presidente –. Arriva carico e motivato per dimostrare che è un giocatore ancora in grado di fare la differenza». Sempre parlando di Trapani è ufficiale l'addio di Langston Galloway il giocatore che lascerà la Sicilia per cominciare una nuova fase della suacarriera in Turchia. Galloway ha firmato con la neopromossa formazione dell'Esenler. Il Banco di Sardegna Sassari ha annunciato la firma di Nick McGlynn, pivot statunitense del 1996 che ha disputato l'ultima stagione tra Dziki Varsavia e Kolossos Rodi. La Bertram Tortona conferma Paul Biligha, la Dolomiti Energia Trento ha salutato Denis Badalau che ha accettato la proposta dei Rutgers Scarlet Knights, college di Division one negli Stati Uniti d'America. 
    • Qui' non c'è più niente da commentare. Le dimissioni di Delli Carri sono l'ultimo capitolo di questa tragedia sportiva. Io speravo come lui che dopo essere riusciti  ad iscrivere la squadra,dopo essere riusciti a farci dimezzare la penalizzazione,con la venuta di Gorgone,le cose si potessero mettere un po' alla volta a posto. Un campionato da pane e salame quest'anno e poi il prossimo si ricominciava a lottare per salire. Ora invece si è scritto l'ultimo capitolo. Questa società non inizierà nemmeno il campionato,ne sono certo. Senza marchio,senza soldi,una montagna di debiti da pagare,senza un DS,senza un'allenatore,senza giocatori. Il miracolo compiuto da Tesser e Delli Carri andato a puttane. Il fallimento è l'unica cosa che accadrà purtroppo. Un'anno senza squadra,non era mai successo nella storia. L' unica speranza per vedere rinascere l'Unione dall'Eccellenza è che il prossimo anno ci sia qualcuno disposto a prendersi questa responsabilità, altrimenti sarà la fine per sempre. Il mio sogno di vedere l'alabarda in serie A è ormai finito in un cassetto e credo proprio che lì ci rimarrà in eterno. Che tristezza infinita....    
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