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Essendo anche mi del '66 e ricordando, quella della Cittadella iera una citazione più sviluppata ne Le Maldobrie, dove Carpinteri e Faraguna, geni assoluti dell'umorismo istro-dalmato-triestino, fazeva sbelicar de rider con personaggi tipo la svampita signora Debeniac. Mitici, anni mitici de monade e spensieratezza. Fine OT
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Ma sono trasferimenti già fatti di cui si incamererà la percentuale a suo tempo stabilita? Se così non fosse, come può la Triestina operare a senso di regolamento, senza un DS con "patentino"? Riguardo tutta la faccenda, credo stiano valutando se un eventuale pagamento entro il 1' agosto possa rientrare rapidamente con quante più vendite possibili entro tale data. A prescindere che i soldi da essi derivanti non siano subito disponibili cash. Questo nel caso Ben si fa prestare quanto serve per il 1' agosto con tassi a strozzo. Poi ovviamente sbaglierò...
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Pogacar Vingegaard Evenepoel Mg Pogacar
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GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2025 - Dopo Francois Woum Woum, il centrale che deliziò i tifosi nella stagione griffata Coop Essepiù, un altro francese è pronto a vestire la maglia della Pallamano Trieste. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": si tratta di Clement Esparon, il classe 2002 alto 190 centimetri, che nella prossima stagione sarà il nuovo terzino sinistro a disposizione del tecnico Andrea Carpanese. Nativo di Le Port, Esparon ha iniziato la carriera agonistica con l'Usam Nimes Gard, collezionando 182 gol nelle 39 partite disputate in terza divisione francese. Sette le presenze che Clement si è guadagnato, sempre in maglia Nimes, nel massimo campionato transalpino, percorso impreziosito anche da quattro presenze in EHF European League. Nel 2023/2024 si è trasferito al Sarrebourg Moselle Sud Handball in ProLigue nella seconda lega francese: il terzino ha chiuso la sua esperienza biennale con 54 presenze e 124 gol (75 reti nel primo anno, 49 nel secondo), dimostrando grande capacità offensiva nel trovare conclusioni vincenti da oltre la linea dei nove metri e un'ottima propensione nel fornire assist ai compagni di squadra. «Ci siamo scelti a vicenda – le parole di Andrea Carpanese –. È un giocatore che ha tanta fame e voglia di dimostrare di che pasta è fatto, sono sicuro che Trieste sia il posto giusto per la sua crescita. È un terzino completo, dotato di tiro e di passaggio, è un atleta a cui piace finalizzare ma anche creare opportunità ai compagni, oltre che essere solido in ambito difensivo. Personalmente lo considero un diamante grezzo, con potenzialità tutte ancora da scoprire e da sviluppare, ma sono pronto a scommettere sin da ora che sarà una piacevole sorpresa per tutti». Di suo, Esparon, metterà l'entusiasmo e la voglia di ben figurare in questa sua nuova esperienza italiana. «Sono molto felice di unirmi a questo team – racconta l'atleta francese –. È la mia prima esperienza all'estero, di fatto un passo importante per me e per la mia carriera. Non vedo l'ora di incontrare i miei nuovi compagni di squadra assieme allo staff tecnico e di iniziare a giocare: voglio davvero dare tutto per aiutare Trieste a ottenere i migliori risultati possibili». Dichiarazione d'intenti che fa brillare gli occhi al ds biancorosso Giorgio Oveglia. «Ringraziamo il presidente Federico Lanza per aver portato a Trieste un talento come Esparon – sottolinea il dirigente triestino –. Clement è un ragazzo giovane che ha però già nel suo palmarès due partecipazioni importanti nella ProLigue francese, è un giocatore con ottime doti tecniche in attacco e aggressività in difesa, sarà sicuramente un elemento importante nell'economia della nostra squadra. Sono certo che assieme a Pujol e a tutti i nuovi arrivati saprà far divertire il pubblico triestino ». - La Triestina è come un zattera alla deriva. Non si sa chi ci sia sopra, nè dove stia andando. Come scrive Ciro Esposito, si sa invece che sta per affondare nell'estate più paradossale, grottesca e drammatica di sempre. Il destino dell'Unione si consumerà , ben prima dell'1 agosto (nella quale vanno saldate le retribuzioni di giugno dei tesserati). Negli ultimi giorni sul tavolo alabardato sono arrivate almeno tre offerte per rilevare il club saldando i debiti. Solo una di queste, lo confermano anche fonti societarie, è interessante e merita di essere valutata (si tratterebbe di un gruppo italiano). Una valutazione che va fatta in primo luogo dal presidente Ben Rosenzweig per nulla propenso a mollare una zattera che proprio lui ha portato alla deriva perdendo ogni credibilità non solo a Trieste ma anche nel mondo finanziario. La data del 22 è da circoletto rosso. Perché da quel giorno Correia e gli altri che hanno messo in mora la società potranno chiedere lo svincolo al Collegio Arbitrale. Perdere un potenziale patrimonio da circa 2 milioni di euro a fronte del mancato pagamento di una mensilità (la retribuzione di maggio, ipotizziamo 10 mila euro) sarebbe l'operazione più illogica delle tante follie che hanno costellato l'ultimo anno di gestione americana. Sia Rosenzweig, nell'ipotesi che voglia tirare a campare, ma anche i potenziali acquirenti non possono permettersi un tale scempio. Lo stesso discorso vale anche per gli altri giocatori che legittimamente hanno ricorso. Oltre al centrocampista franco-senegalese hanno agito anche Olivieri (nel mirino del Cesena), Tonetto, Fiordilino e Frare, tutti uomini che hanno mercato ma che costituiscono un asse portante per tentare un'impresa disperata sul piano sportivo di un club inibito ad agire sul mercato. La neutralizzazione della messa in mora dei giocatori è l'azione prioritaria e costa pochissimo se confrontata ai 3 milioni necessari per scavallare agosto e saldare i non tesserati o agli almeno 6 per sistemare il tutto e ripartire. Non bastano prestiti, serve una ricapitalizzazione o finanziamenti soci per raddrizzare il buco ed evitare il fallimento. Ma perché a questo punto qualcuno di serio dovrebbe essere interessato alla Triestina? Cercando di escludere gli avventurieri sempre in agguato è evidente che la serie C è un valore. Anche se mantenere la categoria cominciando a costruire una squadra ad agosto che dovrebbe ammortizzare un -13 in classifica è un'impresa da veri temerari, altro che il doppio miracolo di Tesser. Però un anno di stop e il tentativo di risalita dall'Eccellenza avrebbero un prezzo e anche pesante. E poi c'è il progetto del centro sportivo (con 6,5 milioni allocati dalla Regione al Comune di Muggia), l'opportunità di sfruttare a pieno le opportunità del Rocco e di una città che di questi tempi non è fossilizzata come in passato. La strada per uscire dal tunnel è possinile ma strettissima con Rosenzweig che sta continuando a chiuderla.
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Chiariscimi il concetto di "né che sia casuale il fatto che sia stata fatta un' offerta scritta e documentabile"
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