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DOMENICA 3 AGOSTO 2025 - Definito dalla Pallacanestro Trieste il quadro delle amichevoli pre-campionato che accompagnerà la formazione di Israel Gonzalez all'esordio del 5 ottobre contro Trapani Shark. Come scrive Lorenzo Gatto, sarà un settembre ricco di appuntamenti quello che attende i biancorossi che, dopo il raduno in programma lunedì 18 agosto, avranno due settimane di lavoro prima di alzare il sipario sulla nuova stagione. L'esordio, già annunciato nei giorni scorsi, in programma mercoledì 3 settembre alle 19 nell'ambito del Torneo del Garda che a Lonato, in provincia di Brescia, vedrà capitan Deangeli e compagni in campo contro la Dolomiti Energia Trento. Il primo appuntamento davanti ai propri tifosi, martedì 9 settembre al PalaRubini contro l'Illirya Lubiana, la seconda squadra della capitale slovena quest'anno promossa nel massimo campionato. Domenica 14 settembre trasferta al Taliercio contro la Reyer Venezia. A un mese circa dall'inizio della preparazione un test certamente interessante per verificare lo stato di salute di due protagoniste annunciate della prossima stagione. Sarà la prima volta di Denzel Valentine contro i suoi vecchi compagni di squadra. Ritorno al PalaRubini venerdì 19 settembre, per la sfida contro l'Olimpia Lubiana, poi l'appuntamento di martedì 23 settembre che, per il secondo anno consecutivo, vedrà Trieste impegnata a Vittoria in un amichevole di lusso contro il Baskonia. ABBONAMENTI Una risposta forte quella dei tifosi della Pallacanestro Trieste nella prima fase di "Be part of it" , la campagna abbonamenti lanciata dalla società in vista della prossima stagione. Al termine della fase riservata ai vecchi abbonati, sono stati oltre 2.500 coloro i quali hanno esercitato il diritto di prelazione, numero importante e che lascia aperta la porta alla possibilità di battere il record assoluto di 4.469 tessere fatto registrare nella stagione 2018/2019, quella del ritorno dell'Alma nel campionato di Serie A. Da martedì 5 agosto, on line sul circuito Vivaticket e nella biglietteria fisica che tornerà al PalaRubini dopo i lavori di straordinaria manutenzione all'impianto elettrico, partirà la vendita libera. Orari consueti, lunedì mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30. IL MERCATO Le firme di Ramsey e Moretti e l'arrivo a Trieste del nuovo coach Israel Gonzalez delineano il volto della nuova Pallacanestro Trieste. Un mosaico nel quale restano da riempire ancora due caselle, con la figura del pivot titolare che resta quella più importante da individuare. Ricerca serrata ma che al momento non sta dando risultati, la società sta valutando i nomi disponibili ma non ha intenzione di affrettare i tempi nella consapevolezza che scegliere e trovare il giocatore giusto sarà fondamentale per gli equilibri del gruppo. Contestualmente si lavora anche per individuare il sesto straniero chiamato a completare il roster della prossima stagione - Due mesi fa, per la precisione era il 30 maggio, l'Associazione Nazionale Triestina Club aveva deciso di recedere il marchio all'Unione Sportiva Triestina Calcio 1918. Un gesto che segnava la spaccatura definitiva fra la tifoseria e la proprietà americana. Un diritto di recesso che del resto era esplicitamente previsto nel contratto di comodato nell'ipotesi in cui la società fosse oggetto dell'assegnazione di punti di penalizzazione. Cosa accaduta nel passato campionato e che, se la Triestina vi prenderà parte, accadrà anche in quello futuro. Insomma al centro della decisione dei tifosi, che sono proprietari del marchio, c'era una precisa causa oggettiva, al di là di tutti gli altri comportamenti grotteschi di questa proprietà. Lo scrive Antonello Rodio: quella nota dell'Associazione Nazionale Triestina Club si chiudeva con la disponibilità «a rinegoziare ex novo un prestito del marchio, se e quando saranno mutate le condizioni presenti». Ebbene Sergio Marassi, che dell'Associazione è il presidente, dopo questi ultime due mesi infernali e surreali, chiude definitivamente a qualsiasi ipotesi di ripensamento finché c'è questa proprietà: «Anche dovessero continuare in qualche modo – afferma Marassi –, per loro da parte nostra ci saranno sempre le porte sbarrate. In queste condizioni il marchio non lo vedono più. Del resto il contratto di comodato parla chiaro, e con tutte le penalizzazioni che ci sono state la decisione era inevitabile. Non solo non c'è da discutere, ma non è neanche pensabile un dietro-front per come hanno agito. Non possono di colpo riavvolgere il nastro e ripartire di nuovo come niente fosse». Ma non è tutto qui. Marassi ha riscontrato che in questi due mesi il marchio è stato comunque utilizzato da parte della Triestina: «Hanno continuato a usarlo – spiega il presidente del Centro coordinamento Triestina Club –, ad esempio sulla pagina Facebook ancora c'è, e ricordo che essendo presente anche su sciarpe, cuscini e cappellini, loro non potrebbero nemmeno fare merchandising. Sulle maglie in realtà non c'era neppure lo scorso anno, per cui il problema non si pone. Ma deve sparire anche dagli incartamenti e da tutto quello che riguarda la Triestina. Come del resto il pullman che va in giro con il marchio della Triestina in questo momento con altri utilizzi, a nostro parere non potrà trasportare la squadra se questo dovesse servire. Insomma dopo tutto quello che hanno combinato, essere anche presi in giro come tifosi, anche no». E se l'andazzo continua? «Se sarà così – dice Marassi –, dovremo mandare alla società una diffida nella quale spiegheremo che se prosegue saremo costretti ad agire legalmente. Non lo abbiamo fatto finora perché in questo momento siamo in attesa prima di tirare le conclusioni e muoverci, sperando in una vendita della società. E in questa fase, confidando in una cessione, non volevamo creare altre situazioni di confusione». Già, una vendita. Come si comporterebbero i tifosi con una nuova proprietà per quanto riguarda il marchio? «Ovviamente – spiega Marassi –, se si dovesse partire con nuovi proprietari, non potremmo certo imputare a loro le colpe e le scorrettezze di quelli precedenti, comprese le penalizzazioni. Ma attenzione perché non sarebbe una concessione del marchio automatica: dobbiamo prima capire chi sono, sedersi attorno a un tavolo e discutere, anche se naturalmente non devono pagare le colpe di altri» .
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Orribile in quella conferenza, che denotò un aspetto non inifluente nel suo ruolo, oltre che dei modi piuttosto arroganti e antipatici ma in quel caso specifico sono la superficie: la sua scarsa o pressoché nulla valenza come uomo di calcio, all'interno di un club. Gli vanno riconosciute altre doti, sa essere un buon parafulmine e ha discreta parlantina. Ascolto parlare Domestici e a differenza di Stella percepisco lo sportivo che si è messo lì a studiare un poco del nostro territorio e la storia, con più passione, da autodidatta.
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Ti ringrazio, ma tanto so che la percezione generale comunque non cambierà.
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