18a 1 - Milan 2 - Merlier 3 - Dainese Rosa Pogacar

ma chi sarebbero le avversarie fuori categoria? Carrarrese? Avellino che rischia di andare fuori col Catania (anche se sono abbastanza sicuro che passerà) o la Torres che al ritorno ha fatto 31 punti? Mi sembra se la possano giocare tranquillamente con tutti

Dal mio piccolo, ritengo che Oddo abbia proseguito sulla scia di Torrente. Peraltro quest ultimo non è certo stato esonerato per mancanza di risultati e, sotto questo punto di vista, per ovvi motivi, non è dal pulpito di Trieste che dovremmo parlare   Riallacciandomi al discorso di prima, a mio avviso bisognerebbe rivedere un po la formula delle promozioni. Al più. Invece di inserire squadre under23 a sostituire le fallite,  si potrebbe vedere di ridurre i gironi a soli due ed aumentare le promozioni dirette, per esempio.

Ranieri mi ricorda quanto io sia ormai anziano, perché nel lontanissimo 1990 partecipai a un corso allenatori a Belluno, l'insegnante era cagliaritano (tale Cannavacciuolo) e parlava di un ancora giovane Ranieri come di un vero fenomeno, che peraltro aveva portato il Cagliari in A partendo dalla C. Il tempo ha confermato questo giudizio, con risultati eccezionali (i risultati vanno sempre comparati a chi si allena, un titolo col Leicester non può pesare come uno col City) e mi dispiace solo per quello scudetto praticamente vinto a Roma (e anche qua, vincerlo a Roma non è come farlo a Milano o a Torino) e sfumato in quella incredibile partita casalinga con la Sampdoria. Ho sempre pensato che l'undici del Cagliari fosse il più scarso fra quelli della A, Salernitana compresa, ma che si sarebbe salvato grazie a Ranieri. Un grandissimo. Per quanto riguarda l'Inter, quel che si legge non può che essere aria fritta. Oggi la Gazza, che non sa come riempire le pagine, chiede a millemila interisti cosa farà Oaktree, come se Altobelli o Materazzi fossero esperti di finanza (che poi, se anche lo fossero, cambierebbe nulla). È ovvio che nessuno può sapere cosa accadrà, gli ottimisti confidano nel fatto che aumentare il valore del brand per poi rivenderlo avrebbe senso, e ha una logica. I pessimisti che il controllo maniacale dei conti sarà adesso una priorità assoluta e non un indirizzo di massima, e anche questo pare sensato. Ma la verità, evidentemente, non la può sapere nessuno.  

Ok, sotto quell'aspetto hai ragione. Io personalmente dò relativa importanza al ranking: ha il suo peso, ma forse il secondo posto attuale è un po' troppo per la reale situazione del calcio italiano. Me ne farò una ragione se scenderemo di 1 o 2 posizioni, credo che la crescita del nostro movimento dovrebbe passare attraverso altre tappe ed altri miglioramenti, indipendentemente dal ranking.