SandroWeb Posted September 30, 2020 Report Share Posted September 30, 2020 MERCOLEDÌ 30 SETTEMBRE 2020 - Il Monza nel giorno del compleanno del suo mecenate, pur convalescente, non poteva fallire. E così è stato anche perché la squadra lombarda, anche con molte seconde linee in campo, è pur sempre una formazione di B di lusso. Lo scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": la Triestina non doveva sfigurare e ha fatto la sua parte a sole 48 ore di distanza dalla brutta sconfitta con il Matelica. Finisce 3-0 (con due gol nel finale) e il Monza va avanti in Coppa ma l'Unione dimostra ordine e voglia di giocare. Ed era la risposta che ci si aspettava dopo la falsa partenza in campionato.Carmine Gautieri fa il mini turnover che il numero dei giocatori a disposizione gli consente. Sono fuori oltre a Pualinho anche Procaccio, Boultam e Mensah è in convalescenza. Il tecnico alabardato consente un po' di respiro a Rapisarda sostituito dallo sloveno Struna e a Rizzo con Maracchi. Ma la vera sorpresa è l'utilizzo di Gomez come esterno sinistro e con El Diablo Granoche al centro dell'attacco a raccogliere i suggerimenti di Sarno.Il Monza invece può fare turnover in grande stile. Tanti sono gli uomini messi da Galliani a disposizione di Brocchi e in pratica il tecnico schiera al Brianteo un Monza 2 incardinato sull'estro di D'Errico sulla trequarti, unico giocatore della vecchia guardia sopravvissuto alla rivoluzione berlusconiana. Il ritmo dettato dai padroni di casa è compassato ma comunque è capace di creare la prima occasione sciaguratamente calciata alta da Finotto a due passi dalla porta (12'). Ci prova ancora Frattesi dalla distanza al 21' con intervento pronto ma non impegnativo di Offredi. È il preludio al gol con conclusione perfetta all'incrocio di Barillà. La Triestina cerca di uscire dal suo guscio soprattutto con Gomez e Sarno sulle fasce ma va a sbattere contro la coriacea retroguardia brianzola. Al 28' scontro in area trab Granoche e Bettella con quest'ultimo che deve lasciare il campo per Sampirisi. I padroni di casa vanno vicini al radoppio al 39' ma ol colpo di testa di Carlos Augusto è scriteriato. L'Unione si fa viva con un assist di Lodi che Giorico non riesce a controllare e poi ancora con Sarno fermato in extremis da Bellusci. Triestina comunque più intraprendente nel finale di frazione e ancora con Giorico va vicina al pareggio. SI riparte con Granoche leggermente acciaccato ma che decide di stringere i denti. Triestina pimpante che si fa vedere in avanti con una conclusione dalla distanza di Struna.La manovra della squadra di Gautieri è più fluida sfruttando con più insistenza le proiezioni di Brivio e Struna. Entrano Di Massimo e Rizzo al posto di Granoche e Giorico. Offredi risponde presente sulla staffilata di Frattesi al 20'.- Gautieri gioca il cambio modulo con Petrella per Maracchi e Sarno dietro a Gomez unica punta. Ancora Offredi salva la Triestina con un doppio intervento e con salvataggio sulla linea di porta alla mezz'ora ma nulla può sul destro di Mota Carvalho. Gautieri sostituisce Struna con Natalucci e a sorpresa il neoentrato Di Massimo con Rapisarda. Proprio quest'ultimo provoca un rigore con un mani assurdo al 44'. Machìn fa il tris. Cala il sipario sulla Coppa e in fondo per la Triestina è un bene. C'è da pensare al Cesena. - Il largo successo contro Cremona lancia l'Allianz al comando della classifica. Per differenza canestri, dopo la prima giornata, Trieste guarda tutti dall'alto in basso. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: effetto del calendario e di un match che ha regalato alla formazione di Dalmasson il miglior esordio possibile. Da domenica, con la trasferta in programma a Sassari e per tutto il mese di ottobre (Milano in casa, Brescia fuori e Brindisi al Dome) il valore delle avversarie da affrontare aumenterà in maniera esponenziale le difficoltà.Per il momento, l'Allianz si gode l'ebbrezza della vetta, un dato che per la Pallacanestro Trieste mancava da diciassette anni. Era il 12 ottobre del 2003, battendo la Lottomatica Roma la Coop Nordest di Cesare Pancotto bissava il successo ottenuto nella gara d'esordio a Biella assestandosi in vetta alla classifica assieme a Skipper Bologna, Montepaschi Siena e Pompea Napoli. Un primato capace di scatenare l'entusiasmo della tifoseria e di creare aspettative anche nella squadra. Dopo quel successo ottenuto grazie a un gioco fatto di energia e corsa, Trieste subì una brusca battuta d'arresto venendo sconfitta piuttosto seccamente a Teramo, rimediando lo storico 104-46 in casa della Benetton Treviso (record negativo di sempre in termini di scarto subito) e cedendo anche in casa contro l'Air Avellino dell'ex Larry Middleton.Altri tempi, altro basket e dinamiche completamente diverse in una squadra che al termine di quella stagione, complici le difficoltà economiche di una società che poi sarebbe fallita, retrocesse in serie A2 al termine di una stagione ricca di difficoltà. Tornando ai giorni nostri, dopo il giorno di riposo concesso dallo staff tecnico, si torna in palestra per cominciare a preparare la trasferta di domenica prossima al pala Serradimigni.Match complicato quello contro Sassari, formazione che Gianmarco Pozzecco ha riveduto e corretto dopo un mercato che ha visto partire tanti dei protagonisti della passata stagione. Ottima l'impressione destata dalla Dinamo nella gara d'esordio disputata a Pesaro. Tanta solidità nell'organico del Banco di Sardegna con Bilan e Bendzius , rispettivamente 16 e 23 punti realizzati contro la Carpegna, pronti a mettere sotto esame il reparto lunghi della formazione di Eugenio Dalmasson Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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