SandroWeb Posted September 29, 2021 Report Posted September 29, 2021 MERCOLEDÌ 29 SETTEMBRE 2021 - Adesso che ha finalmente conosciuto il sapore della prima vittoria, la Triestina deve iniziare a prenderci gusto per continuare a risalire la classifica.La ghiotta occasione arriva già nell'odierno turno infrasettimanale: come scrive Antonello Rodio, la squadra di Bucchi infatti va a far visita al fanalino di coda Pro Sesto (inizio ore 18, arbitra Turrini di Firenze), che in cinque partite ha ottenuto un solo punticino in casa con il Fiorenzuola. Proprio il disastroso avvio di stagione ha provocato un cambio di panchina fra i lombardi, con Simone Banchieri che ha preso il posto di Antonio Filippini.Certo, ci sarà da attendersi la classica scossa del nuovo allenatore, ma la Triestina vista domenica con il Lecco non deve temere pericoli di questo genere. Pur tenendo presente le difficoltà di giocare in certi campi, c'è un evidente divario tecnico da far valere, che però andrà abbinato al giusto atteggiamento fatto di grinta e agonismo, perché senza il carattere sui campi di serie C non si esce indenni.La squadra di Bucchi è chiamata anche a rinchiudere nel cassetto una delle negatività di questi ultimi anni, ovvero le croniche difficoltà contro le piccole, soprattutto in trasferta. Insomma è l'ora di dare una svolta a questa stagione. Purtroppo la casella degli assenti in casa alabardata continua a essere numerosa: oltre agli infortunati di lungo corso Calvano, Coppola e Petrella, restano ancora fuori anche Gomez e Sarno, ma torna ai box anche Giorico, per un riacutizzarsi del problema muscolare.Non ci sarà nemmeno Angiulli, ormai con le valige pronte per il ritorno a San Benedetto del Tronto (l'ufficialità dovrebbe arrivare nei prossimi giorni). Nessuna ripercussione invece per Galazzi dopo la botta al polpaccio rimediata domenica contro il Lecco, che aveva costretto il giovane in prestito dal Venezia a essere sostituito nell'intervallo.Adesso che ha trovato la formula giusta, è quasi scontato che Bucchi insisterà sul 3-5-2 che aveva fatto già vedere buone cose a Padova e che con il Lecco ha consentito di dominare la squadra di Zironelli. Davanti a Martinez (che a questo punto resta favorito su Offredi), per scegliere i tre difensori il tecnico potrà contare su cinque pedine: le ultime partite le hanno giocate Volta, Negro e Lopez, ma non è esclusa nell'ottica del turnover un'eventuale presenza di Capela, più che di Ligi che è appena rientrato.Quanto al centrocampo, se gli esterni potrebbero restare Rapisarda e Iotti (ma c'è anche Natalucci in rampa di lancio), bisognerà vedere se Bucchi riterrà di schierare comunque Galazzi mezzala accanto a Giorno e Crimi, o se dargli un turno di riposo e inserire subito Procaccio. Senza dimenticare che c'è anche Paulinho, entrato bene con il Lecco. In avanti pare scontata la conferma della coppia Trotta-De Luca, con Di Massimo e Litteri pronti a entrare - Due anni senza Sveva, domani. La piccola cestista che ha commosso l'Italia, sconfitta in una terribile partita che il destino non avrebbe mai dovuto farle affrontare, verrà ricordata con una serata che non potrebbe essere più speciale. Come scrive oggi Roberto Degrassi, una serata nello scenario che più amava, l'Allianz Dome, in mezzo a quelli che erano i suoi campioni, i giocatori di Trieste.Il 19 ottobre del 2019, per ricordare quella straordinaria bambina, la Pallacanestro Trieste per una sera eccezionalmente cambiò nome. Scese sul parquet la Sveva Trieste, per affrontare Brescia nel nome della piccola guerriera. Gli applausi e il calore del pubblico dell'Allianz Dome non furono mai così forti.Quelle storiche magliette domani andranno all'asta, ancora nel nome di Sveva. Il ricavato della vendita delle canotte andrà infatti ad aiutare i bambini gravemente malati sostenuti dall'associazione #IoTifoSveva. L'associazione, costituita nell'inverno del 2020 dai genitori della piccola, dal giorno della nascita ha svolto un'attività incessante, generosa, coinvolgente, facendosi conoscere in tutta Italia. Marta e Paolo parlano del loro piccolo miracolo quasi con pudore. «L'idea di questa serata d'asta - spiega la mamma di Sveva, Marta Bassi - è nata grazie ai tifosi della Curva Nord. Siamo amici e qualche mese fa ci hanno chiesto se avevamo conservato noi le magliette indossate dalla Sveva Trieste contro Brescia. In realtà, le canottiere erano in un magazzino. I ragazzi della Curva Nord hanno proposto di metterle all'asta a beneficio dell'associazione, la Pallacanestro Trieste ha appoggiato l'idea ma quando le magliette sono state recuperate erano ancora tante le incertezze legate alla possibilità di allestire un evento con le limitazioni anti-Covid. Si è deciso per la data più simbolica. Il 30 settembre, il giorno in cui ci è mancata Sveva».La serata inizierà alle 20, per accedere all'Allianz Dome (entrata da via Miani) sarà necessario il green pass, con autocertificazione. L'asta è in presenza ma si può anche partecipare con offerte online, seguendo la serata in diretta Facebook sulla pagina dell'associazione #IoTifoSveva. Delle 12 magliette usate la sera del 19 ottobre di due anni fa ne sono state recuperate nove. Mancano le canotte di Cooke, Dequan Jones e capitan Coronica. Una delle magliette, per scelta dei genitori di Sveva, è stata messa all'asta già da giorni e fino a domani sulla pagina del gruppo LaGiornataTipo, contenitore dedicato al basket seguitissimo a livello nazionale. «Ci sono sempre stati vicini - spiega mamma Marta - e abbiamo ritenuto giusto onorare la memoria del loro collaboratore Valerio D'Angelo. Era un grande collezionista di magliette storiche, il ricavato andrà all'associazione di volontariato nella quale opera suo fratello Damiano».Le altre magliette verranno messe all'asta per #IoTifoSveva. Tanti i banditori d'eccezione, prestatisi volentieri per un'occasione così speciale. La serata si terrà poco dopo la conclusione dell'allenamento pomeridiano dell'Allianz. Non si ancora quanti giocatori - che sulle divise di gioco ufficiali continuano a portare il simbolo del cuore con la S - interverranno. Due di loro non vorranno mancare. Quel 19 ottobre Juan Fernandez e Daniele Cavaliero erano sul parquet, pieni di emozione, perchè da uomini di qualità e sensibilità più ancora che da campioni avevano seguito da vicino la vicenda di Sveva. Avevano fatto sentire il loro affetto, sostenendo la piccola nella sua battaglia, sorreggendo la famiglia nei giorni più difficili. In silenzio, lontani dai riflettori del palasport. Quote
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