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MARTEDÌ 21 DICEMBRE 2021

- La Triestina gioca a oggi a Seregno (inizio ore 14.30, arbitra Luciani di Roma) la sua ultima partita del 2021 con un triplice obiettivo: continuare la bella rincorsa sulle prime quattro in classifica, ottenere l'ottavo risultato utile consecutivo e cogliere la quarta vittoria di fila in trasferta. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", non sarà per nulla facile: anche se il Seregno dovrà a fare a meno degli squalificati Galeotafiore e Mandorlini, l'Unione ha imparato a sue spese nella partita di andata quanto sia complicato giocare contro una squadra che la mette sul piano fisico e in maniera molto dura, cercando di innervosire l'avversario. Sarà pronta stavolta la Triestina? Bucchi afferma di sì e spiega che l'avversario ha anche altre qualità: «Abbiamo affrontato fin qui tutte le squadre a parte una - dice il tecnico alabardato - e sappiamo che questa categoria dal punto di vista agonistico ti chiede molto e noi siamo preparati. Il Seregno è squadra fisica e molto esperta, occupano bene il campo e hanno una buona classifica, sappiamo che ci aspetterà una gara intensa, fisicamente e agonisticamente. Ci sono tanti giocatori che hanno alle spalle stagioni a livelli superiori, parlo di Borghese, Mandorlini, Raggio Garibaldi, Cocco, Cernigoi e via dicendo, dovremo fare attenzione e farci trovare pronti». Fra l'altro la squadra alabardata viene da una settimana particolare: si stava preparando ad affrontare la capolista Sudtirol ma poi è stata costretta a una pausa forzata e ha dovuto deviare la mente verso l'impegno di Seregno. Bucchi assicura che mantenere alta tensione è stato facile: «Fino a giovedì eravamo orientati a giocare la partita con il Sudtirol. Avuta l'ufficialità del rinvio abbiamo staccato un giorno, riprendendo con sedute mirate alla partita di Seregno. Più che la difficoltà nel tenere alta la tensione c'è stato un po' di dispiacere perché avremmo preferito giocare a Bolzano, ma ci sono situazioni che vanno rispettate e credo quindi il rinvio sia stata la scelta migliore e più corretta». Anche stavolta purtroppo Bucchi deve fare i conti con le assenze. Ha recuperato però a sorpresa Lopez che rientra in gruppo, anche se Brey resta ancora il favorito per giocare terzino sinistro. Negro è squalificato, non ce la fa Capela e non ce la fa neanche De Luca, sul quale Bucchi afferma di non voler rischiare: «Non si sente ancora completamente a posto ed essendoci la sosta dopo questa gara è inutile rischiare. De Luca è giocatore che quando scende in campo mette sempre il massimo, non sarebbe quindi tranquillo lui e non sarebbe corretto rischiarlo da parte nostra, riteniamo quindi più opportuno lasciarlo tranquillo per averlo in piena forma dopo la sosta». Ma a rischio c'è anche Rapisarda, che si è allenato ed è convocato, ma che dopo il pestone di domenica scorsa ha il piede piuttosto malconcio. Se però se la sentirà, potrebbe essere lui a partire dal primo minuto, altrimenti il favorito per sostituirlo è Natalucci, mentre al centro della difesa ci sarà la coppia formata da Volta e Ligi. A centrocampo probabile conferma per Giorno play con Giorico e Crimi mezzali, con possibile alternativa Iotti. In attacco è favorito il tridente Procaccio-Gomez-Trotta, con possibile alternativa Sarno e utilizzo in corso d'opera di Litteri.

- Una spiegazione? Neanche a provarci. In 7 giorni da un tracollo sotto 36 punti di scarto contro l'ultima, la Fortitudo Bologna, alla vittoria di personalità sull'unica squadra imbattuta della serie A che è anche una tra le prime 4/5 d'Europa, l'Armani Milano.La spiegazione della metamorfosi dell'Allianz - come scrive Roberto Degrassi oggi - sta nell'orgoglio e in quello spirito di gruppo riassunto da Banks nel dopogara: «Ci siamo uniti e abbiamo lavorato tanto». A proposito del pistolero, il suo processo di triestinizzazione sta procedendo rapidamente: i suoi post sui social sono pieni d'affetto per squadra e città. Quando un giocatore straniero si presenta in sala stampa rilassato con l'erede al seguito dà il segnale di chi si sente a casa. Il Poz, del resto, l'aveva già intuito, sia pure con gli occhi di un esterno: «Banks non è uno che si limita a timbrare il cartellino, se in un club si sente bene darà il 110 per cento». 19 punti, 8 falli subiti e 5 rimbalzi lo confermano.IL CONFRONTO Quanto pesa l'impresa su Milano? Nei commenti del giorno dopo più di qualcuno ha rimarcato le pesanti e numerose assenze nell'Armani. Rodriguez, Delaney, Hines, Shields, Datome. Innegabile che quella di domenica non fosse la miglior Milano possibile. Però non perdiamo il senso delle proporzioni. Chi erano gli italiani impiegati da Messina? Melli, ex Nba, il colpo dell'ultimo basket mercato, i nazionali Alviti, Biligha, Pippo Ricci (tra i protagonisti dello scudetto Virtus Bologna) oltre a Tommy Baldasso. Nell'Allianz, di fronte ad avversari da Eurolega, hanno giocato complessivamente quasi 30 minuti Deangeli e Lever, giovani che - uno a Udine in A2, l'altro negli States - la scorsa primavera guardavano la A in televisione.Tra gli stranieri messi in campo da Milano 273 gettoni Nba per il figlio di Horace Grant e 339 per Troy Daniels. E c'è un po' di differenza tra le credenziali di Taczewski e quelle del buon Konate. Ciani ha impiegato 23 minuti Davis che non aveva svolto neanche una decina di giorni di allenamenti con i nuovi compagni. Insomma, onore al merito. Lo scorso lunedì la Fortitudo ha giocato meglio di Trieste. Domenica Trieste ha giocato meglio di una Milano comunque sicuramente competitiva.PROSPETTIVE Dover affrontare domenica Cremona che staziona nella parte più profonda della classifica non è una prospettiva incoraggiante per un'Allianz che contro le ultime riesce a esprimere il peggio. Dopo tre episodi simili, però, sarebbe imperdonabile sbagliare atteggiamento anche stavolta. Davis avrà altri giorni per conoscere meglio i giochi della squadra. Ha mostrato di poter essere utile in difesa e nonostante sia coetaneo di Sanders dà l'impressione di essere più maturo, e non solo cestisticamente. Condividendo la regia con un elemento affidabile ne trae giovamento Fernandez, meno spremuto di energie fisiche e nervose. E infatti nel finale il Lobito è stato decisivo.A Cremona inoltre dovrebbe essere in grado di tenere il campo Luca Campogrande. Un innesto che allunga le rotazioni, aggiunge pericolosità dall'arco e permette di spremere meno Mian ma questo non significa necessariamente che estrometta dal turnover Deangeli, consolidatosi nel frattempo come specialista difensivo. Il triestino infatti è impiegabile anche come ala forte tattica quando tra gli avversari ci sono "4" atletici e leggeri. 

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