SandroWeb Posted October 29, 2022 Report Share Posted October 29, 2022 SABATO 29 OTTOBRE 2022 - La sconfitta di Alessandria aveva lasciato tutti senza parole. Una volta metabolizzata la delusione martedì ha parlato il tecnico Massimo Pavanel lasciando trasparire grande concretezza e un sano realismo rispetto alla situazione delicata da affrontare. L'allenatore ha il vantaggio di chi, oltre a conoscere la piazza nel bene e nel male, sta lavorando da appena un quindicina di giorni con la squadra. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", il direttore generale Giancarlo Romairone invece quella squadra l'ha costruita, ha preso la decisione dell'avvicendamento tecnico, è il punto di riferimento per le questioni sportive del presidente Giacomini che gli ha affidato una parte corposa degli investimenti della società. Romairone, sente il peso della responsabilità di questo avvio di stagione molto deludente?«Non mi nascondo e continuo a lavorare. Con il presidente Giacomini ci siamo confrontati e continuiamo a dialogare con la stessa unità d'intenti di qualche mese fa. Anzi la voglia di fare è anche cresciuta. Siamo ovviamente amareggiati per questa partenza molto al di sotto delle aspettative e ci dispiace anche per tutti i tifosi e per la curva che stanno dimostrando di essere straordinari. Adesso stringiamo i denti e andiamo avanti per migliorare».Però la Triestina con 5.200 spettatori di media è la seconda realtà del girone dopo il Vicenza e anche il budget per la squadra è di primo livello. Non le sembra che il bilancio sul campo sia davvero troppo magro?«C'è poco da dire, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e sono inadeguati. Il budget è adeguato a quell'obiettivo dichiarato di stare nella parte alta della classifica, non di vincere, che adesso invece è lontanissimo. Sono convinto tuttavia che abbiamo giocatori di buon livello e vedo che rispondono bene alle sollecitazioni di Pavanel. Qualcosa di buono si è già visto anche se non è bastato per quella svolta che ci aspettiamo. Anche gli episodi non ci aiutano ma nel calcio questi momenti capitano».Quali sono stati gli errori e come si possono correggere?«Con il cambio della guida tecnica abbiamo resettato tutto. Perché Pavanel ha altre caratteristiche rispetto a Bonatti. L'unica ricetta che conosco per uscire da questa situazione è stare zitti e lavorare a testa bassa. Noi, lo staff, i giocatori. Così facendo i risultati arrivano. In questo momento l'unica cosa da fare è andare avanti in modo compatto. Poi tra un mese e mezzo tireremo le somme e saremo pronti a intervenire sul mercato con quello che serve».Per quanto visto finora alla rosa manca di qualche pedina nei tre settori e in particolare maggior fisicità e qualità a centrocampo e un giocatore fisico davanti.«Il progetto iniziale partiva dalla costruzione di una rosa in grado di assicurare un'ossatura anche per il prossimo anno. Poi nel mercato invernale l'idea era di intervenire con l'inserimento di due-tre pedine in modo tale che nella prossima estate si possano prendere altri 5-6 giocatori per un salto di qualità. Aspettiamo le indicazioni del campo da qui a dicembre». La squadra sembra talvolta in difficoltà sul piano fisico-atletico. C'è stato qualcosa di sbagliato nella preparazione?«In serie C è fondamentale lavorare sui contrasti, sull'intensità, sulla capacità di soffrire. Questo ci è mancato e su questo si stanno focalizzando Pavanel e il suo staff. Vedo durante gli allenamenti come i giocatori siano al totale servizio del tecnico». Pavanel predica umiltà e dice che prima bisogna pensare alla salvezza. E' la strada giusta?«Sì la squadra deve concentrarsi al massimo e tirare fuori quella cattiveria agonistica necessaria per battere chi sta di fronte e raggiungere la squadra che ci precede in classifica. Questa è la priorità in un girone molto equilibrato. Non sono spaventato anche se le aspettative erano diverse. Abbiamo i mezzi per tirarci fuori al più presto da questa posizione» - Quinto tentativo per la Pallacanestro Trieste per cogliere il primo successo stagionale. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", stavolta i biancorossi, dopo le amarezze raccolte all'Allianz Dome, cercano più fortuna in trasferta. Domani sera alle 20 la squadra di Marco Legovich sarà ospite della Ge.Vi. Napoli, una realtà solida e in crescita stando al ruolino di marcia. I campani di Buscaglia hanno perso i primi due confronti contro Virtus Bologna e Brindisi, vincendo poi le sfide successive con Reggio Emilia e a Pesaro. Proprio il successo esterno a spese della Carpegna è quello che pretende più attenzione da parte di Trieste. I biancorossi a Napoli sono chiamati a fornire una prova di personalità, dando un segnale di continuità e intensità, il primo passo per cercare di uscire dalle secche della classifica.IL CONFRONTO La comparazione statistica tra le due formazioni premia i padroni di casa, con numeri migliori nei punti fatti (79,8 contro 73), nelle percentuali dal campo (53,8% da due e 38,2% da tre contro rispettivamente 51,3 e 29,6 di Trieste) e nell'attenzione con meno palle perse (13,8 contro le 15,3 biancorosse). Trieste si rivela invece più fredda dalla lunetta tenendo il 71,8% di fronte al rivedibile 64,5 di Napoli. Sono cinque...e mezzo gli uomini di Buscaglia in doppia cifra di media (Howard il top scorer con 14,7, poi JaCorey Williams 13,5, Michineau 13, Johnson 11, Stewart 10,3 mentre Agravanis ne firma 9,8). Nel parco italiani il più utilizzato è Zerini, con oltre 21 minuti mentre sorprendono gli appena otto minuti di media concessi a Zanotti, uno che in maglia pesarese spesso ha messo in difficoltà Trieste Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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