SandroWeb Inviato 25 Aprile 2023 Segnala Inviato 25 Aprile 2023 MARTEDÌ 25 APRILE 2023 - Un'altalena incredibile di emozioni, dalla disperazione totale alla gioia assoluta. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", solo chi era sugli spalti nel settore ospiti dello stadio Voltini di Crema può raccontare davvero il vortice di sensazioni che ha travolto i tifosi alabardati nell'incredibile rimonta finale della Triestina con la Pergolettese. «Davvero una partita non è mai finita fino al triplice fischio - dice Sergio Marassi, presidente del Centro di coordinamento - con i risultati degli altri avversi e la nostra fatica a segnare, prendere gol all'82' è stato come vedersi crollare il mondo addosso. Ho pensato al triste viaggio di ritorno, alla serie D, ai i campi dove saremmo andati a giocare, al futuro della società, una sofferenza immane. Poi il pareggio ci ha dato fiducia e il gol di Adorante ci ha portati dalla sofferenza alla gioia in un secondo. Oltre al cuore, ho rischiato anche di cadere correndo giù per le scale, in quei secondi sono diventato anch'io un ultras». Ma la salvezza non è ancora conquistata. Marassi fa un appello ai tifosi in vista dei play-out: «Guardate che i giocatori ci tengono a questa maglia, avranno dei limiti ma stanno dando tutto per la salvezza. Ora manca ancora uno step, quindi dico ai tifosi di stare uniti fino all'ultimo minuto, sostenerli sempre, anche nelle difficoltà, senza alti e bassi. Il tifo vero sostiene sempre, tutta la partita. Bisogna crederci». Una giornata molto particolare anche per Claudia Policreste delle Mule Alabardate: «Non dico ai livelli di Lucca, ma quasi. A livello emozionale è stato un susseguirsi di sensazioni: prima l'attesa e l'ansia, poi i risultati sfavorevoli dagli altri campi, la disperazione al gol della Pergolettese, quindi la speranza riaccesa da Felici e infine il gol di Adorante. Una rete che è stata una liberazione dalla tensione, una goduria infinita. Più di qualcuno fra noi è scoppiato a piangere. I giocatori hanno dimostrato di tenerci tanto, di saper lottare per la salvezza dopo quell'inizio al di sotto delle aspettative, sono corsi da noi per condividere questi momenti di gioia». Anche Policreste ricorda comunque che non è finita: «Ora siamo tutti carichi per affrontare i play-out. C'è entusiasmo nella squadra e nei tifosi, il Centro ha un pullman già pieno e ne sta allestendo un altro. Non meritiamo di essere delusi un'altra volta e auspico che i tifosi siano vicini ai ragazzi perché l'obiettivo è importante per loro ma anche per noi e per la città». Girandola di emozioni anche per Giacomo Klein del Triestina Club I Greghi: «La partita sembrava rispecchiare tutta la stagione stregata e sfortunata: non si riusciva a segnare e dagli altri campi arrivavano brutte notizie. Dopo tutta questa negatività, era incredibile che potesse accadere quel finale, nessuno riusciva davvero a crederci. Eppure già la settimana precedente con quel gol della Pro Patria avevamo capito che il calcio è imprevedibile. Per fortuna abbiamo rivissuto quelle emozioni, la disperazione che diventa gioia, la stessa intensità estrema di sentimenti negativi e positivi. Tanta era l'incredulità che ho avuto quasi un'esultanza un po' limitata. Ma è stato bellissimo anche incontrarsi con tanti membri del club I Greghi che venivano da varie zone d'Italia. Adesso c'è l'ultimo passo che va assolutamente fatto. L'esonero di Gautieri è inaspettato, avrebbe dato ancora più fascino alle sfide, però dobbiamo farcela e avere soprattutto la piena coscienza di dover vincere l'andata al Rocco». - a settimana più lunga dell'anno per arrivare alla partita dell'anno. La partita che dev'essere vinta, che non ammette calcoli, speculazioni e non potrà lasciare rimpianti. Lo scrive Roberto Degrassi sul quotidiano locale odierno: le occasioni per evitarla ci sono state e non sono state sfruttate, a partire dalla velenosa sconfitta casalinga con Reggio Emilia. Adesso non ci sono più alternative. La Pallacanestro Trieste domenica all'Allianz Dome deve battere Verona per regalarsi la salvezza.La sconfitta a Pesaro lascia diverse macchie e un'indicazione. Se una squadra è oggettivamente più debole dell'avversaria - e Trieste in queste condizioni, con 4 stranieri, lo è - ha una sola arma da poter usare: la difesa. E mica una difesa "solamente" attenta. No, una difesa di quelle tignose, aggressive, asfissianti, 40 minuti su 40, anticipi, pressione sul collo degli avversari, tagliafuori spietati, frastornare i portatori di palla. La via per la salvezza non può passare per una difesa che concede 90 punti agli altri nè per una costruzione di gioco che perde dodici palloni in metà match.Non è più solo questione di tecnica, è storia di coraggio, intensità, di incrollabile voglia di credeci. Il simbolo della Trieste che non molla mai è diventato il giocatore che era finito per settimane in coda alle rotazioni: Stefano Bossi. Nei suoi minuti sul parquet c'è tutta la rabbia e la voglia del triestino che vuole mantenere la sua squadra in serie A, quella serie A che è riuscito a vivere per la prima volta all'alba dei 30 anni e adesso no, non può mica finire così.Domenica tutta la squadra - che avrà il roster visto a Pesaro dato che di fenomeni comunitari in giro non ce ne sono - e Trieste dovranno dimostrare con i fatti quanto vogliono la serie A. La squadra sul campo, Trieste a bordo parquet. Non c'è "ponte" che tenga. L'ultima partita della stagione ha una posta troppo alta in palio. La società lancia "Love is Love", o meglio, per dirla alla triestina, "Amor xé Amor", come promozione di iniziative per il pienone.1+1 a 5 euro: ogni abbonato e ogni possessore di biglietto intero, universitari e under 18 potrà ricevere un secondo biglietto a 5 euro. La promozione parte domani in biglietteria, è attiva anche online anche se in questo caso i tifosi dovranno recarsi in biglietteria con il proprio biglietto o abbonamento per ottenere il secondo tagliando scontato. «In questa partita il pubblico non è il sesto, ma il primo uomo in campo - commenta Mario Ghiacci - ed è un pubblico che attendiamo per amore della maglia e di Trieste. Abbiamo massimo rispetto per il pubblico di Verona, con cui la nostra tifoseria è gemellata, ma qui e domenica dobbiamo scrivere la nostra storia».Enogastronomia e intrattenimento all'esterno: A partire dalle 16 di domenica e anche dopo la partita una serie di food truck saranno allestiti all'esterno dell'Allianz Dome: un assaggio, anticipa la società, di quello che accadrà - in termini di ospitalità - dalla prossima stagione. L'organizzazione è dell'Agenzia Creativa.Giovani: Biglietto a domicilio (compresa la promozione 1+1) per gli studenti universitari: da domani a venerdì sarà allestito il banchetto di vendita biglietti nella sede centrale dell'Università di Trieste. Cita
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