I suntini sandrini di venerdì 28 aprile 2023

[SandroWeb]

VENERDÌ 28 APRILE 2023

- Il fulmine a ciel sereno, nel mezzo di un pomeriggio alabardato nel quale si continua il count-down verso i play-out contro il Sangiuliano, lo lancia il direttore di SportItalia Michele Criscitiello con un tweet, nel quale annuncia che ci sarebbe un'indagine in corso per un possibile illecito sportivo legato a Pergolettese-Triestina. Già, proprio la partita di sabato scorso, quella dell'incredibile rimonta alabardata nei minuti finali che ha permesso all'Unione di acciuffare all'ultimo istante i play-out. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", nemmeno il tempo di digerire la news, di chiedersi il chi, il come e il perché, che arrivano conferme da dove meno te lo aspetti. Perché tutti hanno pensato a una mossa del Piacenza, ovvero la squadra che è retrocessa a causa della vittoria alabardata, insomma quella che sarebbe la parte lesa di un presunto illecito. Ma ad adombrare sospetti non è stata la società emiliana, e la cosa assume in breve tempo aspetti inattesi. A presentare un esposto alla Procura della Federcalcio, è stata infatti la stessa Pergolettese, nella persona del suo direttore generale Cesare Fogliazza: «Abbiamo presentato un esposto nella giornata di venerdì, siamo una società sana noi, se abbiamo dei dubbi lo diciamo», ha detto il dg dei gialloblù. Una mossa singolare, perché Fogliazza avrebbe quindi presentato l'esposto il giorno prima della disputa della partita, quasi a mettere le mani avanti dopo aver avuto dei sospetti. Una cosa perlomeno bizzarra, da parte del patron di uno dei club che sarebbero scesi in campo l'indomani. A livello di curiosità, Fogliazza è un imprenditore nel settore del recupero materiale ferrosi ed è socio e consigliere delegato della Nuova Co. Ro. Fer, che ha la sede a Piacenza. Adesso, con l'apertura di un esposto, la procura farà ovviamente le sue verifiche. Se lo riterrà potrà convocare gli interessati, ma anche procedere a un'archiviazione. Intanto, dopo queste notizie, il Piacenza Calcio ha riferito «di aver già dato mandato al proprio legale affinché valuti ogni strada percorribile per la tutela del club e dei suoi tifosi. Qualora i fatti paventati dovessero essere acclarati si tratterebbe di episodi gravissimi avanti ai quali il Piacenza non può restare inerme». Certo, il clamoroso finale della partita di Crema con i gol di Felici e Adorante in pieno recupero, può aver destato qualche perplessità soprattutto a Piacenza, dove si sono visti sfilare la serie C in pochi istanti. Ma va ricordato il contesto molto particolare, con una Triestina già all'arrembaggio da alcuni minuti con la forza della disperazione, e una Pergolettese che non avendo a quel punto più nulla da chiedere a play-off già conquistati, può aver avuto fisiologicamente un rilassamento

- Una stagione da salvare in quaranta minuti da giocare all'arma bianca. La sfida di domenica contro la Tezenis Verona rappresenta per Trieste un autentico spareggio. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, una vittoria metterebbe la formazione di Marco Legovich in condizione di garantirsi la permanenza nella categoria, una sconfitta viceversa complicherebbe in maniera probabilmente irrimediabile la rincorsa dei biancorossi verso la salvezza.Situazione estrema già vissuta in altri drammatici finali di stagione. In serie A era successo nel 1983/84 contro la Febal Napoli e nel campionato 1995/96 contro la Teorematour Milano anche se il match che rimane maggiormente nella memoria dei tifosi è senza dubbio quello che nella stagione 2013/14, in Legadue, vide Trieste imporsi su Forlì. Una vittoria alla penultima di campionato senza la quale la successiva scalata verso la serie A e le ultime stagioni nella massima serie non sarebbero state possibili.Successo giunto al termine di una clamorosa rimonta firmata Michele Ruzzier, 25 punti e i canestri da tre punti decisivi, ultimo regalo del play triestino prima del passaggio in serie A e il trasferimento a Venezia con la maglia della Reyer. «Un ricordo che non si cancella - racconta Ruzzier - credo di poter dire che è stata la mia miglior partita in carriera. Ci eravamo messi nei guai da soli in un finale nel quale Forli sembrava in grado di dare lo strappo decisivo, non mi fermai troppo a pensare e aiutato dall'incoscienza dettata dalla mia giovane età tirai tutto quello che c'era da tirare. Fui protagonista di quella partita ma attenzione che domenica sarà tutta un'altra storia. Contro Verona ci sarà bisogno dell'apporto e del contributo di tutta la squadra, personalmente sarei felice di finire la partita a zero punti ma di poter festeggiare un successo che per noi significherebbe davvero tanto».Tensione inevitabile ma sensazioni positive per un match che Trieste potrà giocare con alle spalle la spinta dell'Allianz Dome. Un palas nel quale il pubblico triestino sarà chiamato ancora una volta a fare la differenza. «Giocare in casa, davanti ai nostri tifosi, è senza dubbio un grande vantaggio - sottolinea Michele - Mi auguro davvero che domenica l'Allianz Dome presenti un grande colpo d'occhio e che ci sia quell'atmosfera che tante volte, anche da avversario, ho respirato. La fiducia nasce anche da questo aspetto perchè siamo certi potremo trovare dal calore del nostro pubblico la spinta per superare le difficoltà di una partita non facile».Archiviata la sconfitta di Pesaro e ammortizzato lo choc dell'affare Davis che ha privato il gruppo di un punto di riferimento importante, la squadra si è tuffata in una settimana di lavoro vissuta in apnea. «Siamo sul pezzo - conclude Ruzzier - consapevoli dell'importanza della partita e di ciò che dovremo fare in campo. Il destino è ancora nelle nostre mani, con una vittoria possiamo metterci nelle condizioni di raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Di più non voglio dire perchè questo, davvero, non è più il momento delle parole. Dobbiamo solo pensare a giocare la partita al massimo delle nostre possibilità e dare tutto per vincere. I conti li faremo alla fine»