SandroWeb Posted May 13, 2023 Report Share Posted May 13, 2023 SABATO 13 MAGGIO 2023 - La permanenza in serie C o l'incubo della D. Restare nel calcio che conta o sprofondare nell'inferno dei dilettanti. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", Oggi allo stadio Ferruccio di Seregno, dove alle 17.30 va in scena il ritorno dei play-out fra Sangiuliano City e Triestina (arbitra Di Marco di Ciampino), l'Unione si gioca il suo futuro. In quest'ultima sfida si racchiude l'intera sofferta e travagliata stagione alabardata: l'inizio deludente, poi la discesa negli abissi, quindi la rocambolesca resurrezione che sta dando ancora una speranza al popolo alabardato. Oggi arriva la resa dei conti, l'atto finale.MISSIONE. E per la Triestina non ci saranno appelli: c'è una sola missione da compiere per salvare la categoria: battere il Sangiuliano City. Il pareggio dell'andata al Rocco, infatti, ha permesso alla squadra di Ciceri di conservare il vantaggio dei due risultati su tre a disposizione. Gli esiti dell'indagine su Pergolettese-Triestina che bisognerà aspettare, o le incertezze permanenti sugli assetti societari, oggi non contano niente. Oggi conta solo il campo: è lì che l'Unione deve conquistare la sua salvezza.TIFOSI. A spingere la Triestina ci sarà un esodo alabardato come da tempo non se ne vedevano. Ci saranno oltre 600 tifosi dell'Unione a Seregno, probabilmente anche di più: oltre al settore degli ospiti pieno con i 554 biglietti volatilizzati in breve, ci saranno alcune decine di supporters anche in tribuna. Quasi una partita casalinga, visto che il Sangiuliano non può certo vantare una tifoseria molto numerosa. ATTEGGIAMENTO. Sul piano tattico l'enigma che mister Gentilini dovrà risolvere è presto detto: partire all'arma bianca e forzare per sbloccare subito il risultato, oppure conservare un certo equilibrio per non rischiare il patatrac, cercando comunque di sfruttare la zampata buona, e poi sfoderare tutte le armi nella mezz'ora finale se il risultato non si sarà sbloccato? In ogni caso, Gentilini ha il merito di aver portato la Triestina fin qui, quando ormai non ci credeva più nessuno, quindi merita fiducia. SEGNARE. Di certo, stavolta, è obbligatorio segnare se si vuole salvare la pelle. E sappiamo quanta fatica faccia la Triestina ad andare in rete. Non rincuora il fatto che nelle tre partite di questa stagione contro il Sangiuliano, la Triestina non abbia fatto nemmeno un gol. Se non arriva l'episodio favorevole, potrebbe insomma servire qualcosa di diverso. Se non a livello di assetto, magari per quanto riguarda gli uomini.FORMAZIONE. E allora come se la giocherà Gentilini? Impossibile dirlo. La logica dice che davanti a Matosevic ci sarà la coppia Masi-Piacentini, con Germano a destra e Rocchetti a sinistra, ma in partite come queste un posto a Malomo andrebbe trovato, anche per la sua pericolosità offensiva calci piazzati: sarà lui allora il terzino destro? In mezzo al campo la coppia Gori-Celeghin, con Lollo pronto a entrare in corso d'opera, mentre per le corsie esterne i favoriti sono ancora Tessiore e Paganini, ma non sono escluse sorprese. In attacco, se ce la fa Mbakogu sarà la prima punta, altrimenti è pronto Adorante. Ma per l'altro posto tante candidature sono buone, da Minesso a Tavernelli, da Pezzella a Felici, che però potrebbe essere utilizzato da esterno a partita in corso. Tutti saranno importanti, ma una sola cosa sarà fondamentale: la vittoria. Altrimenti sotto l'Unione si spalancherà una voragine buia e chissà quanto profonda - Una retrocessione rocambolesca, maturata sulla base di colpe proprie ma anche a causa di situazioni che hanno lasciato perplessità e un amaro retrogusto. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, il mea culpa, in casa biancorossa, porterà a una rivoluzione ormai annunciata, resta la convinzione che al di là degli errori commessi, lo sviluppo di questa stagione, in campo e fuori, dovrà essere oggetto di serie valutazioni. In un campionato che si è deciso sui particolari, la gestione del caso Varese da parte della Fip lascia spazio a enormi perplessità. Perplessità che in questi giorni sono oggetto di analisi da parte della nuova proprietà americana della Pallacanestro Trieste che sta valutando assieme ai suoi legali la possibilità di impugnare il risultato sportivo maturato sul campo.LA QUESTIONE: Per quale motivo, dopo che il Tribunale Federale della Fip aveva riconosciuto la legittimità della richiesta di retrocessione nei confronti di Varese avanzata dalla Procura limitandosi però a erogare una penalizzazione di 16 punti, è arrivato un ulteriore sconto da parte della Corte d'Appello? Quei 5 punti restituiti alla società lombarda hanno di fatto stravolto il finale di stagione e riscritto la classifica riaprendo i giochi per la retrocessione. Ne ha fatto le spese Trieste che attendeva di leggere le motivazioni che hanno spinto la Corte d'Appello ad accogliere parzialmente il ricorso di Varese. E invece, appellandosi a generiche questioni legate alla privacy (per altro non tirate in ballo quando è stato reso noto il dispositivo del primo grado di giudizio) le motivazioni non sono state rese note. IL RICORSO: Impossibile che Trieste, non essendo parte in causa, possa ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. L'unica che può farlo è Varese ma alla società lombarda conviene accettare un verdetto che, di fatto, le ha consentito di salvare la serie A. A questo punto, Trieste dovrà chiedere l'accesso agli atti e la documentazione alla Fip e tentare la strada della giustizia ordinaria, rivolgendosi al Tar per bloccare la regolare iscrizione al campionato della prossima stagione e sperare nell'allargamento della serie A a 17 squadre. Ma qui difficoltà e tempi sono molto stretti e un eventuale contenzioso rischierebbe di lasciare fuori la società anche dal prossimo campionato di serie A2. Nei prossimi giorni saranno più chiare le intenzioni della società e il modo in cui la nuova proprietà intende muoversi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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