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I suntini sandrini di giovedì 13 luglio 2023


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GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2023

Ripercorrere le vie di Trieste, salutare vecchi amici e addetti ai lavori, respirare soprattutto di nuovo aria di Unione: come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", sono cose che possono rendere felici, soprattutto se ci si chiama Attilio Tesser e si è stati chiamati ad allenare di nuovo la Triestina a vent'anni di distanza. La gioia e l'emozione del nuovo tecnico, presentato ieri a Palazzo Gopcevich alla presenza dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti e dell'assessore comunale Giorgio Rossi, erano palpabili. E importante è stata l'investitura arrivata direttamente dal presidente Ben Rosenzweig: «Nella ricerca della guida tecnica - ha detto il patron alabardato - abbiamo valutato diverse opzioni, cercavamo qualcuno in linea con il nostro progetto e la visione che ha il club. Con la scelta di Tesser poniamo le basi del nostro lavoro sulla sua esperienza». E poi è stata la volta del nuovo mister, che ha raccontato il suo ritorno tra emozioni, impegni e prospettive.

RESPONSABILITÀ «Ringrazio il presidente, ma anche Menta e Donati per l'opportunità di tornare ad allenare a Trieste - ha esordito Attilio Tesser - Per me è un orgoglio e sento la responsabilità verso la proprietà e verso la città, che ha bisogno di ritrovare entusiasmo e fiducia, non con le chiacchiere, ma con la volontà comune di lavorare bene». CUORE «L'impegno che mi prendo - ha proseguito il mister - è quello di trasmettere ai giocatori la dedizione alla causa dell'Alabarda, perché lavorando con il cuore c'è più possibilità di fare bene. Devono essere consapevoli che oltre al calcio, rappresentiamo anche una comunità, la Triestina bisogna sentirla dentro, nella pelle. In questo mi daranno una mano anche Mark Strukelj e Leonardo Cortiula, che la Triestina l'hanno già vissuta da giocatori e da allenatori». RITORNO «Cosa mi ha convinto a essere qui? - spiega Tesser - Proprio il fatto di ritornare a Trieste, in una piazza importante e con una proprietà con cui sono bastati pochissimi incontri. Mi hanno chiesto la disponibilità, e come si sono posti ha coinciso con il mio modo di lavorare e con la voglia di fare con amore questa professione. Non ho mai fatto calcoli di categoria, quando sei alla Triestina la categoria non conta nulla».

VENT'ANNI «Come sono cambiato in 20 anni? Gli allenatori spesso dipendono da un palo esterno o interno - dice il tecnico - invece la credibilità che mi sono creato nel calcio è una cosa a cui tengo molto, come la correttezza, la lealtà, l'equilibrio da avere sempre nel bene e nel male. Non penso di essere cambiato, ma certo maturato rispetto ad allora. Spero di essere più maturo ed equilibrato, per il resto il modo di intendere il calcio è più o meno lo stesso, porto avanti le mie idee di sistema di gioco e di situazioni tattiche, pur tenendo ovviamente presenti i cambiamenti di questo sport». MENTALITÀ Tesser è consapevole delle aspettative ma anche del poco tempo per costruire la squadra, ma non ne fa un alibi: «Noi dobbiamo fare bene subito, la mentalità deve essere quella. Abbiamo ovviamente messo giù un progetto tecnico, vediamo in questa prima fase cosa sarà possibile realizzare, dipende dal mercato. I giocatori sotto contratto? Ci sono le idee di massima su chi tenere e chi no, poi vediamo appunto l'evoluzione del mercato». RITIRO. «So che ci saranno tanti cambiamenti, anche durante il ritiro, ma l'importante è che dal primo giorno, chi ci sarà venga con la fame giusta, perché è lì che si mettono le basi della stagione. Partiremo piano nei primi giorni perché c'è l'amichevole con la Lazio il 23 luglio, poi dal 24 cominciamo a lavorare in ottica campionato. Cercheremo di fare le cose nella maniera giusta per essere subito competitivi, dando una fisionomia ben precisa alla squadra».

-  Nella nuova Pallacanestro Trieste ci sarà ancora un po' di anima della "vecchia". Come si legge su "Il Piccolo", in attesa di scoprire il destino di Michele Ruzzier - che la proprietà Usa vorrebbe trattenere ma piace e non poco a Trento che perderà Bortolani diretto a Milano - almeno tre giocatori biancorossi dell'ultima stagione torneranno all'Allianz Dome anche nel campionato di A2 il prossimo ottobre. Oltre a Stefano Bossi e Giovanni Vildera infatti ci sarà anche il capitano Lodovico Deangeli. "Lodo" nelle ultime settimane era stato oggetto dell'interessamento da parte di qualche altro team di A e A2 ma alla fine resterà nella squadra del cuore.

Sono tutte operazioni che devono venir ancora ufficializzate ma si possono considerare concluse. Altri due giocatori sono virtualmente bloccati dalla Pallacanestro Trieste. Francesco Candussi oltre a rinforzare il pacchetto lunghi andrà a rinforzare anche lo spogliatoio visto il rapporto di amicizia di lunga data con Bossi e nonostante la carriera da globetrotter è sempre rimasto "triestino" venendo otgni estate ad allenarsi all'Allianz Dome con Marco Legovich. L'altro biancorosso virtuale è Ariel Filloy che era stato cercato anche da Reggio Emilia in A ma proprio ieri l'Unahotels ha riempito quella casella con l'ex Napoli Uglietti.

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