SandroWeb Posted November 24, 2024 Report Posted November 24, 2024 DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024 - La Triestina perde in ogni modo e in ogni diversa situazione. Quando è inferiore all'avversario, quando è in inferiorità numerica, quando ha un uomo in più, quando gioca male e anche quando gioca benino. E come scrive Ciro Esposito su "Il Piccolo", quest'ultimo caso è stato il mood della sconfitta subita dal Renate. Ma era successo in alcune occasioni anche in precedenza. Quasi sempre contro avversari di bassa classifica il che significa che, nonostante la macroscopiche carenze strutturali, l'Unione è su quel livello. Ma senza un briciolo di buona sorte e soprattutto senza attaccanti in grado di calciare in porta vincere (o anche pareggiare) diventa impossibile. La partita di venerdì ha lanciato un segnale di impegno e anche di capacità di costruire occasioni da gol. È arrivato un segnale, ma di fumo perché evaporato in campo e fuori. Lo ha colto una parte degli irriducibili che si sono presentati al Rocco: la maggioranza continua a contestare giustamente il dg Menta e la società. I giocatori per quanto (alcuni) molto modesti, altri mal assortiti o sfiduciati si sono dati da fare. La società non ha colto il segnale perché altrimenti nel dopo partita lo avrebbe potuto e dovuto sottolineare anziché disertare la sala stampa. I giocatori hanno mostrato anche una buona tenuta atletica segno che la continuità di lavoro con Clotet sta dando qualche frutto, l'unico purtroppo visto che il fardello dei punti persi rende la rimonta disperata. Anche l'arrivo di Clotet non è bastato a svoltare. Del resto la storia della stagione ci dice che non è la guida tecnica il problema o non è il solo handicap. Il mister catalano è a Trieste da neanche un mese e quindi le sue qualità non possono essere giudicate. Nessuno in questa situazione può fare miracoli. Forse l'unico a poterlo fare sarebbe stato ed è Attilio Tesser. Per la sua conoscenza del calcio italico, per il legame con la città, per il rapporto con i tifosi. Ma tant'è. Magari gli ineffabili vertici stanno riflettendo sul destino di Clotet ma ci mancherebbe anche un'altra cacciata dopo che due settimane fa il tecnico è stato graziato sul caso Krollis. Qualche riflessione sulle scelte contingenti dell'allenatore va fatta. In sei partite il nostro Pep ha usato almeno 4 moduli diversi, ha attuato dei cambi discutibili in corso d'opera (ma l'errore è umano), ha scelto di affrontare una partita vitale come quella con il Renate con una sola punta inserendo Vertainen allo scadere di gara. Questo dimostra che anche lui è evidentemente sottoposto allo stress generale. Sul bottino raccolto di 2 miseri punti (e 1 gol fatto) si può anche soprassedere. Clotet però si è preso due turni di squalifica, ha accantonato giocatori: Krollis, El Azrak, Kiyine, Voca, Rizzo e ha fatto giocare alcuni (Jonsson in primis) in ruoli improvvisati. Una strategia che può essere funzionale in prospettiva (se ne è stata pianificata una) ma non ha funzionato nel presente. Del resto Menta aveva ribadito anche all'arrivo di Clotet quello che è un suo mantra: «chi non ha voglia esce fuori». Esattamente il contrario di quello che di solito predicachi ultimo in classifica per distacco: «per risalire abbiamo bisogno di tutti». E così Clotet, privo di attaccanti veri (non per colpa sua) e di difensori infortunati (Bianconi, Frare, il mistero Tonetto, il fantasma Ballarini, Germano dolorante), si è ritrovato a convocare per le ultime partite ragazzini della Primavera. Lo scenario costruito in quest'ultimo mese (e prima con il mercato o le quattro gare affidate a Marino-Ciofani) o è dettato dalla follia oppure ha un senso solo per chi sa dove e verso chi vuol portare la Triestina (nuova proprietà, nuovo ds ecc.). Ma continuando così la porterà soltanto in serie D. - Entra nel vivo la stagione della Pallacanestro Trieste, da domani nuovamente in palestra dopo i tre giorni di riposo voluti dallo staff tecnico per preparare il rush finale di questo girone d'andata. A caccia delle final-eight di coppa Italia, la formazione di Jamion Christian ripartirà domenica primo dicembre dalla trasferta di Sassari dove affronterà il Banco di Sardegna. Un ritorno in campionato non facile contro un'avversaria a caccia di riscatto dopo un avvio deludente. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, dopo la trasferta di Sassari, il mese di dicembre proporrà a Trieste tre gare casalinghe sulle quattro in programma. Domenica 8 dicembre i biancorossi ospiteranno la Germani Brescia poi, dopo il viaggio a Bologna per sfidare la Virtus, doppio impegno al PalaRubini, il 21 dicembre contro Cremona e il 29 dicembre contro la Reyer Venezia. Probabile o, per meglio dire, possibile il suo ritorno in campo alla ripresa del campionato. Reyes si sta allenando e conta di esserci nella sfida contro il Banco di Sardegna. Il nodo della questione, però, non è capire se ci sarà o meno contro Sassari ma se riuscirà poi a trovare continuità nei mesi a venire. Dopo aver giocato a fine agosto la prima amichevole contro la Vanoli Cremona è stato fermo quasi due mesi, dopo essere rientrato il 20 ottobre a Reggio Emilia e aver giocato il 26 ottobre a Treviso è uscito dai radar ed è rimasto a riposo per un altro mese. Nell'intervista rilasciataci dopo il match contro Reggio Emilia e prima della trasferta a Treviso, Reyes ci aveva detto: «Ho lavorato tanto per rinforzare le ginocchia e far sì che il rientro fosse definitivo e non subire ricadute una volta in campo. Ci siamo presi tutto il tempo necessario in accordo con la società e lo staff medico». Parole che oggi sono motivo di riflessione perchè, dopo il match giocato a Treviso, Justin ha saltato i match contro Varese, Trento e Trapani ed è fermo ormai da tempo. NEXT GEN Seconda sconfitta per gli Under 19 della Pallacanestro Trieste impegnati a Varese nella prima fase della Next Gen Cup. La formazione di Comuzzo, priva di Vecchiet, è stata superata 96-60 dalla Reyer Venezia. Quote
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