Atene: morta la judoka greca

[Livius]

Eleni Ioannou, la judoka della nazionale greca che il 7 agosto si era buttata da un balcone dopo una lite con il fidanzato, è deceduta in un ospedale di Atene. L'atleta, 19 anni, era considerata la stella della squadra greca di judo. Si era lanciata dalla casa del fidanzato Ghiorgos Christodomidis, che tre giorni dopo si è buttato dallo stesso balcone. Christodomidis è ancora ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non sono preoccupanti.

Termina dunque in tragedia la vicenda che aveva sconvolto gli sportivi (e non solo) di tutto il mondo alla vigilia dei Giochi di Atene. Tutto era successo la notte di venerdì 4 agosto intorno alle 4: tra la giovane e il fidanzato era scoppiata una lite, al termine della quale l'atleta greca era caduta giù dal quarto piano del palazzo di Nea Ionia - alla periferia di Atene, poco lontano dal complesso olimpico principale - dove abitava. L'atleta era subito finita in coma profondo e i medici le avevano dato poche speranze di salvezza: se fosse sopravvisuta, avevano affermato, sarebbe rimasta cieca e paralizzata. Campionessa nazionale della propria categoria negli ultimi tre anni, Ioannou nel 2002 era stata medaglia di bronzo ai Giochi Balcanici. Per il torneo olimpico di judo, appena concluso, il suo posto nella squadra della Grecia è stato preso dalla 22enne Eleni Patsiou. L'allenatore della ragazza, Ghiorgos Mountakis, aveva detto che la ragazza aveva problemi psicologici. I media greci avevano invece segnalato "problemi di droga" del fidanzato, e una gelosia patologica che avrebbe portato alla lite e alla tragedia del 7 agosto.

Sono invece in via di miglioramento le condizioni di Yiorgos Chryssostodomis, il 24enne compagno della vittima, che tre giorni dopo il clamoroso gesto di Ioannou tentò il suicidio gettandosi a sua volta di sotto dal medesimo terrazzo. L'uomo in passato avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza, da cui la sfortunata atleta ellenica lo aveva aiutato a uscire.

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