Maurizio72Ts Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Senato, si va in pensione a 53 anni 131.000 euro di reddito medio per i dipendenti articolo Corriere.it semplicemente...SCANDALOSO!!! (e qua me fermo, altrimenti... ) Cita
Kimy Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Lo go letto anche mi sta mattina, poveri i ne fa il favor de andar prima in pension, invece un murador che se spacca la schena tutto il giorno dovrà lavorar fin ai 60 e passa.... Cita
Starlite Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Mi no capiso se sta gente ga un minimo senso della realtà o un qualche tipo de contatto con essa... Cita
bronza coverta Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Mauri, guarda...te son un mulo 'ssai cocolo....ma te aviso....con questi post...te ris'ci che vegno la e te meto la testa fra le rece..... Cita
Kimy Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Be sa cosa xe quando gira tanta roba bianca e a una certa eta le conseguenze se vedi... Te vivi nel tuo mondo e te pensi solo per il tuo de-drè... Cita
arska Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Mauri, guarda...te son un mulo 'ssai cocolo....ma te aviso....con questi post...te ris'ci che vegno la e te meto la testa fra le rece..... te son parlamentar? :merodoloralrider: Cita
b-chris Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Xe assurdo che i gabbi paghe o pensioni del genere, con che coraggio dopo i va in tv a parlar tutte quelle cazzade che sentimo ogni giorno? E i disi che i vol diminuir el numero dei parlamentari giusto per darne un contentin? Cita
iaga Inviato 15 Novembre 2007 Segnala Inviato 15 Novembre 2007 Prima o dopo me farò le valigie.. Cita
dancan Inviato 16 Novembre 2007 Segnala Inviato 16 Novembre 2007 semo in 56 mil. come xe posibile che se femo meter nel saco da 4 gati ? I mascalzoni sopravivi perche' xe chi ghe tien verto el saco e chi ghe da de magnar . Cita
iaga Inviato 16 Novembre 2007 Segnala Inviato 16 Novembre 2007 Mi el mio almeno penso de farlo.. no vado a votar e non ghe dago el mio appoggio a nessun là dentro.. perchè xè tutti uguali, tutti ladri. Cita
arska Inviato 16 Novembre 2007 Segnala Inviato 16 Novembre 2007 ma no votando, sempre là xe el problema.. te deleghi e basta. Cita
iaga Inviato 17 Novembre 2007 Segnala Inviato 17 Novembre 2007 Ok, no votar no elimina el problema.. ma se vado votar chi voto? Se no andasi nisun a votar forsi qualcosa pol cambiar.. Cita
dancan Inviato 17 Novembre 2007 Segnala Inviato 17 Novembre 2007 Se podessi studiar una regola paragonabile al Quorum dei referendum (bisogna superar un tot % de votanti),opur far un ballottaggio anche per el parlamento tra i partiti che ga piu' voti. xe un ipotesi ala lontana, ma discutendo xe podessi rivar a qualcosa de valido. Cita
Ghost Inviato 25 Novembre 2007 Segnala Inviato 25 Novembre 2007 (modificato) semo in 56 mil. come xe posibile che se femo meter nel saco da 4 gati ? I mascalzoni sopravivi perche' xe chi ghe tien verto el saco e chi ghe da de magnar . Avevo letto un interessante articolo a riguardo. Parlava del "indotto" della politica. Non sono 4 Gatti. Tra parlamentari presenti e passati già di base fanno un bel numero. Aggiungici portabose, segretari e guardie del corpo. A questo vanno aggiunti tutti quelli che giovano dai loro privilegi indirettamente. Le auto blu per esempio. Qualcuno le produce. Qualcuno le nolleggia. Qualcuno le guida. Tutta gente che lavora grazie a questi privilegi. E la mensa? Chi cucina, chi serve, chi pulisce e chi vende il cibo. Gli abbonamenti di arerei e del treno e telefono fruttano un sacco di soldi alle compagnie che gli concedono, e Telecom, Alitalia e Trenitalia hanno problemi già così. Quindi vedere i soldi che entrano nelle tasche dei politici come un "pozzo" in cui spariscono è irrealistico. I costi della politica rientrano nel circolo economico quindi quelli che ne beneficiano sono milioni non 4. Un taglio netto provocherebbe l'evaporazione istantanea di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Servirebbe piuttosto una graduale riduzione, iniziando sopratutto da quei privilegi che hanno un ridotto indotto. Ma soprautto "nazionalizzare" questo indotto. Ok a privilegi, ma solo con cose nazionali. Per esempio vogliono le auto blu? Ok ma solo italiane. I soldi spesi dagli italiani per questi politici devono essere ridistribuiti in Italia. Modificato 25 Novembre 2007 da Ghost Cita
dancan Inviato 25 Novembre 2007 Segnala Inviato 25 Novembre 2007 Se hanno certi privilegi, tipo trasporti,che siano quelli base. Vogliono stare comodi ? Che mettano la differenza di tasca loro. Metro gratuito, vuoi il taxi ? Lo paghi. Treno in 2^ classe e idem per l'aereo.Dovrebbero avere tutti un ufficio con segretaria e stanza da letto a disposizione il tutto gia' pagato. Quindi stipendi alti con rimborso spese NON ESISTE.Quando termina l'incarico tutto quello che si e' fatto deve rimanere nell'ufficio,segretaria compresa, a disposizione del successore. La scorta ? a cosa ti serve ? Se sei uno che ha la coscienza pulita e' il popolo che ti protegge. Cita
Ghost Inviato 25 Novembre 2007 Segnala Inviato 25 Novembre 2007 La scorta ? a cosa ti serve ? Se sei uno che ha la coscienza pulita e' il popolo che ti protegge. Kennedy la pensava cosi E senza andare al estero guardiamo Falcone o Biagi. Vediamo di non esagerare con ste grillate populiste e di scadere nel paradossale. Il terrorismo esiste. La criminalità esiste. Gli estremisti esistono. Il popolo fa solo gli affari suoi e se non aiuta una donna stuprata su un treno figurati se fa da scudo umano ad un politico. Cita
iaga Inviato 29 Novembre 2007 Segnala Inviato 29 Novembre 2007 Gli abbonamenti di arerei e del treno e telefono fruttano un sacco di soldi alle compagnie che gli concedono, e Telecom, Alitalia e Trenitalia hanno problemi già così. Quindi vedere i soldi che entrano nelle tasche dei politici come un "pozzo" in cui spariscono è irrealistico. I costi della politica rientrano nel circolo economico quindi quelli che ne beneficiano sono milioni non 4. Scusa.. non ho capito. Gli abbonamenti telefonici dei politici li paghiamo noi, attraverso le tariffe che ci applicano che sono un po' più alte per coprire i costi delle chiamate con le amanti dei politici che effettuano e non pagano. I biglietti di aerei e treni li paghiamo noi con quando decidiamo di fare un viaggio e paghiamo con il prezzo del biglietto gonfiato per far fronte ai costi dei biglietti che i politici non pagano per andare a farsi la vacanzuccia. I pranzi in ristorante dei politici li paghiamo noi, attraverso i prezzi più alti del cibo che i ristoratori ci applicano per pagare i pranzi gratuiti che offrono ai politici che ci portano l'amante di martedì e giovedì, la segretaria di lunedi, mercoledi e venerdì, e la moglie con la famiglia nel week-end.. Non mi puoi dire che sono i politici che pagano i biglietti, i/le pranzi/cene e le ricariche telefoniche.. O forse sono io che sono troppo arrabbiata e vedo tutto nero? Cita
Ghost Inviato 29 Novembre 2007 Segnala Inviato 29 Novembre 2007 Scusa.. non ho capito. Gli abbonamenti telefonici dei politici li paghiamo noi, attraverso le tariffe che ci applicano che sono un po' più alte per coprire i costi delle chiamate con le amanti dei politici che effettuano e non pagano. I biglietti di aerei e treni li paghiamo noi con quando decidiamo di fare un viaggio e paghiamo con il prezzo del biglietto gonfiato per far fronte ai costi dei biglietti che i politici non pagano per andare a farsi la vacanzuccia. I pranzi in ristorante dei politici li paghiamo noi, attraverso i prezzi più alti del cibo che i ristoratori ci applicano per pagare i pranzi gratuiti che offrono ai politici che ci portano l'amante di martedì e giovedì, la segretaria di lunedi, mercoledi e venerdì, e la moglie con la famiglia nel week-end.. Non mi puoi dire che sono i politici che pagano i biglietti, i/le pranzi/cene e le ricariche telefoniche.. O forse sono io che sono troppo arrabbiata e vedo tutto nero? I soldi non si smaterializzano. Girano. Noi "italiani" paghiamo quei servizi ai politici. Quindi soldi che escono dalla tasche delgi italiani. Ma poi quegli stessi soldi entano nelle tasche di privati ed imprenditori italiani. Quindi tornano delle tasche di altri Italiani. Quindi guardando il "noi" come italia. 100 diamo e 100 riceviamo. Ora ovviamente tutti partecipano a quei 100 che diamo e solo pochi ricevono. Il problema e che questi pochi.. non sono poi tanto pochi. A guadagnare di questo sistema non sono i soli politici ma tutte le aziende che hanno contratti con lo stato. Quindi noi diamo 100 ai politici per farli volare gratis? Quei 100 vanno ad alitalia. Togliamo questi soldi ai politici? Li perde Alitalia. Ed ad Alitalia qualcuno perde il posto. Quindi quando proponiamo d tagliare che ne so... 100.000.000€ di costi della politica. Stiamo attenti perché vuol dire togliere 100.000.000€ di introiti ad aziende italiane. Che infine vuol dire far perdere il posto a molta molta gente. Per questo motivo tagliare i costi della politica risulta tanto difficile. C'è parecchia gente che ci mangia sopra e si oppone. Non solo quelle poche centinaia di ricchi vecchietti in parlamento. Quindi un taglio netto è improponibile. Si può fare invece una riduzione costante e graduale. Dopo tutto se noi paghiamo in meno di tasse... voleranno meno i politici ma più noi ed alitalia avrà sempre i suoi voli. Cita
dancan Inviato 29 Novembre 2007 Segnala Inviato 29 Novembre 2007 E' giusto che usufruiscano dei servizi basilari , se vogliono cose extra ,la differenza la pagano loro.Esempio tariffe aeree e ferroviarie. Cita
Ghost Inviato 30 Novembre 2007 Segnala Inviato 30 Novembre 2007 E' giusto che usufruiscano dei servizi basilari , se vogliono cose extra ,la differenza la pagano loro.Esempio tariffe aeree e ferroviarie. Vero, ottima idea. Sarebbe da tagliare gli extra. Il bilancio ci risparmia, e loro che sono comunque abbastanza ricchi molto probabilmente tirano fuori i soldi lo stesso. Poi sarebbero comunque da punire gli abusi, come usare auto blu o aerei ufficiali per affari privati. Oltre che mettere l'obbligo di rimborso solo per servizi Italiani, almeno i soldi rimangono in casa. Cita
iaga Inviato 30 Novembre 2007 Segnala Inviato 30 Novembre 2007 Noi "italiani" paghiamo quei servizi ai politici. Quindi soldi che escono dalla tasche delgi italiani. Ma poi quegli stessi soldi entano nelle tasche di privati ed imprenditori italiani. Quindi tornano delle tasche di altri Italiani. Fin qui non ci trovo niente di sbagliato. Quindi guardando il "noi" come italia. 100 diamo e 100 riceviamo. Ora ovviamente tutti partecipano a quei 100 che diamo e solo pochi ricevono. mi dago 100 per pagarghe el viaggio al politico X e 100 riva all'Alitalia. Ok ma se invece de metter mi 100, mettessi el politico de tasca sua 100 per andar in giro come che fa i comuni mortali, l'Alitalia ciapasi cmq 100! Niente de più e niente de meno. Il problema e che questi pochi.. non sono poi tanto pochi. A guadagnare di questo sistema non sono i soli politici ma tutte le aziende che hanno contratti con lo stato. Si, alla fine chi ci rimette è sempre il povero cristo che cerca di arrivare a fine mese.. ma ripeto, se il politico non ci guadagnerebbe e pagherebbe il suo biglietto, l'Alitalia sopravviverebbe in ogni caso, e il comune disperato avrebbe 100 da spendere in più per mangiare. Togliamo questi soldi ai politici? Li perde Alitalia. Ed ad Alitalia qualcuno perde il posto. Perchè, i politici non andrebbero più in aereo se dovessero pagare il biglietto? Quindi quando proponiamo d tagliare che ne so... 100.000.000€ di costi della politica. Stiamo attenti perché vuol dire togliere 100.000.000€ di introiti ad aziende italiane. Che infine vuol dire far perdere il posto a molta molta gente. Già.. triste che qualcuno pensi che i politici non siano in grado di pagarsi una cena al ristorante, il biglietto aereo, la ricarica telefonica, il pedaggio per l'autostrada, e perchè no, anche la donna delle pulizie... Non dico di togliere tutti i portaborse, le guardie del corpo o cmq servizi "necessari".. ma quello che paghiamo noi nella vita quotidiana, potrebbero farlo anche loro che hanno uno stipendio da molti zeri.. Cita
b-chris Inviato 1 Dicembre 2007 Segnala Inviato 1 Dicembre 2007 Visto le paghe che i percepisi i pol altrochè permetterse de pagar tutto de tasca propria. Se ghe la fazemo noi ... Cita
Ghost Inviato 2 Dicembre 2007 Segnala Inviato 2 Dicembre 2007 @Iaga. I soldi no si generano dal nulla. Se smettiamo di rimborsare i politici dove trovano i soldi per pagarsi tutto da soli? Berlusconi ed altri ricconi se li trovano da soli gli altri? I costi della politica sono certamente un privilegio per i politici ma anche un "trucco" con cui lo stato fa assistenzialismo ad aziende Italiane. Aziende che non vogliono eprdere questi contratti e si oppongono ad ogni loro soppressione. E poi per dir la verità l'idea di fondo dei rimborsi non è sbagliata: I finanziamenti ai pariti e questi rimbrosi sono nati per permettere di far politica anche a chi non è ricco, senza consegnare le chiavi del paese ad un ristretto numero di oligarchi ricchi. Non si discute sul fatto che sono esagerati, che sarebbero da ridurre, che servono più controlli per essere sicuri che siano realmente legati al loro lavoro. Ma l'idea di fondo non era completamente sbagliata. Il lavoro del politico per essere fatto bene richiede continui contatti e viaggi. Un giorno a Roma per una votazione, poi nel proprio comune per sistemare due cose, all'estero per firmare un trattato, in un altra città per una convection di partito... telefonate continue con alleati, avversari, uffici. E possibilità di coniugare questo con l'avere una famiglia ed una vita privata. Ora il sistema deve garantire a chiunque di adempiere ai propri doveri, non solo a chi ha i soldi per farlo da solo ma a tutti i politici. Senza contare che se la gente tira fuori i soldi di tasca propria... si rischia che cerchi di risparmiare. Altrimenti uno rinuncia ad un viaggio al estero per risparmiare i soldi del biglietto... e perdiamo un accordo? Non va a Roma per una votazione e diventa assenteista? Non fa una telefonata e causa ritardi burocratici disinformazione o peggio? A mio avviso la legittimità dei "rimborsi" non è in discussione. Sarebbe come se obbligassero un autista ACT a pagare la benzina del Bus o un telefonista telecom a pagare le bollette del telefono. Ciò che c'è da distinguere e cosa siano "rimborsi legittimi" che permettono al politico di fare il suo lavoro. E cosa siano lussi extra perfettamente rinunciabili che il politico si deve pagare da solo. Oltre al problema di aziende di "raccomandati" che gonfiano i conti. ---------------------------------------------------------------------------------- Anzi in questo senso qualcosa è stato fatto. Nella precedente finanziaria hanno cambiato il sistema di pagamento con cui lo stato pagava i privati per i servizi. Ed ha aggiunto una serie di controlli agiguntivi. COme risultato migliaia di procedure di pagamento da parte di ministeri amminstrazioni centrali o locali sospetti sono stati bloccati. A catena questo ha causato guiai economici e fallimento di centinaia di piccole e grandi aziende che lavoravano con lo stato. C'era un articolo su un espresso di questo inizio autunno semrpe sul filone "indotto della politica" e sul argomento di quanto sia consolidato il malaffare e quant sia difficile combaterlo senza causare danni collaterali. Basta vedere le "proteste" che ha causato la lotta all'evasione fiscale o le liberalizzazioni di Bersani. Ristabilire la legalità e demolire i privilegi in Italia incontra enormi resistenze. Già per questi timidi passi avanti se scatenato il finimondo con città bloccate proteste spesso anche violente. Un azione radicale che falci di netto questi privilegi e punisca i disonesti, in un sistema come l'Italia in cui i disonesti ed i privilegiati sono cosi tanti... porterebbe ad effetti devastanti. Sia economici che di ordine pubblico. Cita
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