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Amnesia-Acegas al PalaTrieste, l'Acmar vola con Marisi e Lucchi

AcegasAps Trieste-Acmar Ravenna 79-83 (19-19, 39-46, 60-68)

L'AcegasAps perde il lume della ragione anche in casa: nella partita del dopo-Reyer, con l'opportunità di continuare la striscia vincente tra le mura amiche, la squadra di Steffè stecca contro l'Acmar Ravenna per 79-83. Partita alquanto mediocre per i giuliani, che hanno trovato sulla loro strada una formazione attenta, ordinata e chirurgica in attacco: vittoria quindi strameritata per gli ospiti, sconfitta quindi strameritata per i padroni di casa, apparsi molto sottotono per lunghi tratti e incapaci di dettare il proprio ritmo sul parquet amico. E' un passo indietro che pesa, e non poco: dopo prove convincenti e rotonde, l' Acegas cede per la seconda volta in campionato al PalaTrieste e può soltanto maledire il molle approccio mentale alla gara (se vogliamo, tipico da trasferta). Con i soli Mariani e Moruzzi a distinguersi favorevolmente, con Ciampi a mezzo servizio causa la distorsione alla caviglia, il resto della squadra è andata in bambola parecchie volte in difesa, permettendo all'Acmar di andare avanti anche di undici lunghezze. Quando la partita sembrava essere recuperata a poco più di 4 minuti dalla fine, Trieste ha subito un parzialino di 6-0 che l'ha proiettata verso il baratro della sconfitta: una condotta di gara già vista parecchie volte lontano dalla città di S.Giusto e che si è ripresentata colpevolmente anche in casa.

L'Acegas rimane in vantaggio solo per tre quarti della prima frazione: il gioco in area premia Trieste (12-8) ma Ravenna non è da meno e costruisce diligentemente ogni azione offensiva sotto il canestro triestino; con i primi dieci minuti conclusi sul 19-19, gli ospiti sfidano al tiro le bocche da fuoco di Steffè, peraltro con le polveri bagnate. I biancorossi si affidano alla straordinaria verve di Mariani (10 punti in 10 minuti) ma il biondo centro triestino non può fermare da solo un'intero quintetto. Zitta zitta, l'Acmar trova un Lucchi in grande spolvero e conclude sopra di 7 il primo tempo (39-46).

Poche note liete all'inizio di terzo quarto per l'Acegas: pur restando sempre a contatto con gli avversari, i giuliani non danno mai l'impressione di poter dare una scossa alla gara. Mariani continua a fare del male sia da sotto che dalla distanza, Marisi continua a far punti dall'altra parte. 60-68 a dieci minuti dal termine.

Sul massimo vantaggio ravennate (60-71) l'Acegas comincia a giocare a modo suo: si sblocca Ciampi, segnano Losavio e Doati. Ciò che ne consegue è lampante, 11-0 di parziale e partita nuovamente sui binari dell'equilibrio (71-71); con l'inerzia totalmente dalla parte dei padroni di casa, Ravenna confeziona un piccolo capolavoro tornando a +7 (71-78) e sbattendo la porta in faccia all'Acegas, costretta a forzare per tornare sotto. Ultimi lampi con Ciampi e Moruzzi (79-80), poi un fallo antisportivo fischiato a Muzio a poco meno di 30'' dall'ultima sirena segna la fine di ogni discorso in casa Acegas.

I tabellini della gara:

Muzio 11, Corvo 6, Moruzzi 16, Doati 2, Ciampi 13, Mariani 21, Losavio 6, Diviach 4. N.e.: Lotti e Godina

Le pagelle dell'AcegasAps Trieste

Muzio 5,5: non è il solito Muzio, e lo si vede parecchie volte. La squadra paga la prova del play triestino che non riesce a dettare i ritmi della gara; si rifà parzialmente con la doppia cifra nel tabellino

Corvo 4,5: partita assolutamente anonima per colui che dovrebbe dare maggior esperienza in campo. Padellate dai 6,25, due palle perse di fila in zona pitturata negli ultimi minuti che contano: Steffè si ostina a tenerlo in campo a lungo durante la gara, scelta non del tutto azzeccata

Moruzzi 6,5: assieme a Mariani, è l'unico a fornire un rendimento costante nello score dell'Acegas. L'ultimo a mollare la presa, continua a dimostrarsi uno degli elementi più validi sotto il profilo caratteriale di questa squadra

Doati 5: non vede più il canestro avversario come quella sorta di vasca da bagno che intravedeva nel girone d'andata. Costretto a costruirsi da solo (e a sbagliare) tiri dalla distanza con coefficiente di difficoltà estrema: momento no per il bombarolo.

Ciampi 6: limitato dall'infortunio nell'ultimo allenamento alla caviglia, non ha lo sprint bruciante di altre partite. La difesa dell'Acmar lo sfida a prendersi tiri che non sono nel suo repertorio, si distingue però nel consueto agonismo sino alla fine

Mariani 7,5: a cavallo del secondo e del terzo quarto prova a emulare Dirk Nowitzky: dieci punti in un amen, altri undici in un battito di ciglia. Prova massiccia, avrebbe potuto essere l'MVP della gara.

Losavio 5,5: lotta e urla ma non fa valere la sua stazza fisica come nelle precedenti uscite. Lancia qualche air-ball verso il canestro di Ravenna e non riesce a catturare tanti rimbalzi.

Diviach 6: parte nel quintetto titolare, qualche lacuna in difesa ma due bei canestri in meno di quattro minuti. Steffè lo relega in panchina e non lo rimette più sul parquet.

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