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Da "Il Piccolo" di martedì 28 luglio:

IL SERVIZIO SARÀ SOSPESO

La bici? No, grazie. Meglio il traffico caotico

La proposta di Amt delle due ruote abbinate all’auto ha raccolto 12 adesioni in tre mesi

di MADDALENA REBECCA

A Parigi, Vienna, Lubiana vanno letteralmente a ruba. E anche a Roma - nonostante la presenza dei sette colli costringa turisti e residenti a impegnativi e continui sali-scendi -, riscuotono un ottimo successo. A Trieste, invece, le biciclette pubbliche non se le fila nessuno. E non è un problema di prezzi bensì, probabilmente, di pigrizia. Fisica e mentale. Anche se offerte gratuitamente, infatti, le due ruote collettive qui restano al palo. Al punto che la prima iniziativa avviata per incentivare l’uso di mezzi alternativi alle macchine - l’accoppiata ”bici+auto” lanciata dall’Amt - verrà sospesa per mancanza di utenti a partire dal 1° agosto. Con buona pace dei tanti triestini che, dopo essersi lamentati per anni dell’assenza di progetti simili in città e aver salutato con entusiasmo la partenza del progetto sperimentale, anziché cogliere la palla al balzo, si sono tirati completamente indietro.

IL FLOP Che il test ecologico di Amt si sia rivelato un vero fiasco lo dimostrano i numeri. In tre mesi di sperimentazione, da maggio a luglio, le dodici biciclette dotate di chiavetta anti-furto posizionate davanti ai parcheggi coperti di via Locchi e viale Sanzio sono state utilizzate appena da una dozzina di persone. «In base alle stime iniziali invece - spiega il direttore della spa Davide Fermo - ci saremmo attesi più o meno 60 utenti. La risposta della popolazione, quindi, è stata molto al di sotto delle aspettative e un po’ di delusione, indubbiamente, c’è».

SERVIZIO SOSPESO Inevitabile, visti risultati così modesti, procedere alla sospensione del servizio. Il gioco, evidentemente, non vale la candela e le spese rischierebbero di essere di gran lunga superiori ai vantaggi finali. Anche perché se durante i tre mesi sperimentali il test è costato appena 1000 euro - pagati alla società ”C’entro in bici” che fornisce due ruote pubbliche in tutta Italia -, a regime la cifra richiesta per tenere in piedi un identico ”parco mezzi” salirà a 10 mila euro. «Sapevamo che, inizialmente, il progetto avrebbe potuto incontrare qualche difficoltà legata, da un lato, alle caratteristiche del nostro territorio, non pianeggiante come quello di Latisana o Monfalcone, dall’altro alle abitudini dei triestini, poco in confidenza con le due ruote. Prudenzialmente, quindi, abbiamo optato per il noleggio e non l’acquisto dei veicoli, ripromettendoci poi di tirare le somme a fine sperimentazione. A settembre, quando avremo anche altri dati sul servizio, prenderemo le decisioni. Vedremo insomma se riproporre la formula ”auto+bici”, magari con qualche nuovo accorgimento, o rinunciarvi del tutto».

LA CONTRADDIZIONE E pensare che l’esperimento era partito sotto i migliori auspici. L’avvio era stato salutato infatti da commenti entusiastici, continue richieste di informazioni e osservazioni del tipo «era ora che qualcuno pensasse a dotare Trieste di bici pubbliche». Poi però, passato l’entusiasmo iniziale, gli estimatori della prima ora hanno finito per marcare visita, scegliendo di non approfittare dell’occasione che, a parole, tanti definivano imperdibile.

PIGRIZIA «Questo insuccesso ci dispiace molto - commenta Stefano Cozzini, responsabile mobilità dell’associazione Ulisse che, da anni, lavora per promuovere lo sviluppo di una mobilità più sostenibile -. Del resto abbiamo notato già in altre occasioni come il triestino, di fronte all’opzione due ruote, tenda ad accampare scuse. Il famoso «no se pol» vale anche in questo campo. Non a caso la maggior parte di chi si muove in bici a Trieste non è originario di qui. Penso ai tanti studenti che vediamo in giro in bicletta: provengono quasi tutti dal Triveneto e sono mentalmente più abituati a muoversi con quel mezzo. Detto questo - continua Gozzini - noi stessi temevano che il servizio di Amt, così strutturato, non avrebbe ottenuto grandi risposte. Sono stati commessi infatti tre errori: collocare le bici in posizioni poco centrali, non mettere a disposizioni veicoli con il cambio (indispensabile per affrontare le salite) e rivolgersi solo agli automobilisti, tralasciando altri tipi di target, forse più sensibili all’argomento. L’idea quindi non va tralasciata, ma riproposta in modo più adeguato».

LE PROPOSTE Il flop della formula ”auto+bici”, secondo le associazioni di pedoni e ciclisti, non deve quindi far gettare la spugna. «Al contrario - osserva Sergio Tremul, presidente di CamminaTrieste -. bisogna insistere di più e superare la pigrizia e le resistenze mentali dei triestini. Dobbiamo renderci conto tutti che così, con 160 mila auto e 80 mila motorini che circolano in città, non possiamo più andare avanti. Bisogna correre ai ripari per frenare il traffico diventato ormai insostenbile, magari prevedendo l’’integrazione ”bus+bici”». «La formula migliore per una città come Trieste - suggerisce ancora Cozzini - potrebbe essere quella del ”bike-sharing” (soluzione che prevede una serie di biciclette di proprietà comunale dislocate in diversi punti della città e utilizzabili previo abbonamento ndr), che consenta per esempio a chi arriva a Trieste in treno di raggiungere il centro».

BIKE-SHARING «Quella del bike-sharing è una delle ipotesi che stiamo esaminando - spiega l’assessore allo Sviluppo Economico Paolo Rovis, convinto della necessità di tentare altre strade per incentivare l’uso delle due ruote -. Ha però costi di gestione piuttosto elevati: oltre alle bici, infatti, bisogna pagare il personale che, di notte, vada a recuperare e smistare tutti i mezzi lasciati nei vari punti di raccolta. Per rendere sostenibile questa formula bisognerebbe trovare uno sponsor privato: un po’ come a Vienna dove tutte le bici pubbliche hanno il logo ”Visa”. In alternativa, potremmo pensare ad installare rastrelliere vicine ai parcheggi in superficie del centro, per esempio sulle Rive o in piazza della Borsa, a disposizione sia dei residenti sia dei turisti. In ogni caso - conclude Rovis - insisteremo su questa strada. Conosciamo infatti i triestini e sappiamo quanto le novità qui fatichino ad attecchire».

Inviato

no xe question de novità: qua Trieste no xe piste ciclabili per spostarse ( la pista ciclabile la gente ghe va portandose la bici sula macchina) e in centro mi per prima saria terrorizzada! ovviamente dove che xe traffico. Dove che no xe, saria proibido anche le bici ma qua i ga tolleranza, ma no me piasi alora darghe fastidio ai pedoni. E po le val solo dove che xe pianeggiante, a meno de no gaver bici col cambio.

Inviato
no xe question de novità: qua Trieste no xe piste ciclabili per spostarse ( la pista ciclabile la gente ghe va portandose la bici sula macchina) e in centro mi per prima saria terrorizzada! ovviamente dove che xe traffico. Dove che no xe, saria proibido anche le bici ma qua i ga tolleranza, ma no me piasi alora darghe fastidio ai pedoni. E po le val solo dove che xe pianeggiante, a meno de no gaver bici col cambio.

scusate, ma mi sembra logico... non ce la fa un Ciao ad andar su, figuriamoci una bici senza cambio...

Inviato

mi credo che ga contribuido anche el fato che le bici iera posizionade in due posti c_l .

poi son sincero, gavevo sentido che i gavesi fato sta roba, no savevo che la iera za in funzion

Inviato
no xe question de novità: qua Trieste no xe piste ciclabili per spostarse ( la pista ciclabile la gente ghe va portandose la bici sula macchina) e in centro mi per prima saria terrorizzada! ovviamente dove che xe traffico. Dove che no xe, saria proibido anche le bici ma qua i ga tolleranza, ma no me piasi alora darghe fastidio ai pedoni. E po le val solo dove che xe pianeggiante, a meno de no gaver bici col cambio.

Concordo sul fatto che Trieste tra smog, traffico, mancanza di pite ciclabili e salite non è il posto ottimale per andare in bici.

Cio non tolgie che la differenza tra commenti e sondaggi e realtà a Trieste è sempre abissale. I Triestini parla sai e fa poco.

Inviato

i problemi xè molteplici:

- città poco pianeggiante, in bici far anche leggeri pendii ma lunghi (tipo via Baiamonti o viale D'Annunzio) se non te son allenà te li senti

- città prevalentemente costituida da anziani

- iniziativa sponsorizzada malissimo

- gente troppo pigra (basta veder come parcheggia i triestini)

se i metessi magari bici elettriche a noleggio saria el primo a farme i gireti per città con quele :D

Inviato (modificato)

ma.. mi no savevo niente. (e no escludo che gavesi podudo cior una).

Mai visto una publicità in giro, un sito internet, un cartel. NIENTE.

E po' in che raza de posti i le ga messe?

E po'.. bici senza cambio, A TRIESTE?

E i se lamenta che la gente no va? :D mah, xe scuse. che i impari a far el suo lavor, piutosto...

Modificato da arlon
Inviato

concordo. mi no savevo asolutamente niente. zero asoluto.

cmq la roba migliore xe el bike sharing come che go visto a barcelona, diverse stazioni dove te pol cior e molar la bici indiferentemente, senza riportarla sempre dove che te la ga ciolta. e poi de note i le risistema.

Inviato

mi no gavevo mai sentido de sta iniziativa, veramente poca publicità....

cmq trp problemi a ts per andar in bici, e poi se le iera veramente senza cambio xè quasi impossibile.....

voio sfidar chiunque ad andar su per via pagano (per raggiunger la ciclabile) senza marce.....

in città andar in bici oltre a esser pericoloso xè abbastanza malsano, se respira solo smog. ste iniziative pol andar ben in città pianeggianti o cmq con poco traffico.

anche mi, no trovo novi percorsi sicuri de poder far.

Inviato
in città andar in bici oltre a esser pericoloso xè abbastanza malsano, se respira solo smog. ste iniziative pol andar ben in città pianeggianti o cmq con poco traffico.

anche mi, no trovo novi percorsi sicuri de poder far.

Quoto :D

Pubblicità o no pubblicità, cambio o no cambio, Trieste no xe fata per spostarse quotidianamente in bici. No savevo niente de sta iniziativa, ma anche savendo no gaveria mai ciolto una bici.

Inviato
Pubblicità o no pubblicità, cambio o no cambio, Trieste no xe fata per spostarse quotidianamente in bici.

Dipendi dove se abita e cossa che se ghe ne fa. Se un abita in centro o in carso, pol usarla per tante tante robe.

El problema xe el "scalin" dal centro al carso, efetivamente quel xe ben inpirado.. difati, no se sa per che motivo che i bus dela TT che va in periferia e sul Carso no i gabi la posibilità de portar un per de bici dentro.

Inviato

Ma anche in città dai. A meno che uno no abiti in Barriera e lavori in Borgo Teresiano, per el resto ovunque te se volti xe una salita. Za mi che stago in Commerciale bassa (a 5 minuti a piedi dalla stazion) co tornavo a casa da Barcola in bici morivo per quel toco de salita.

La bici xe un passatempo per appasionati, i quali la ga za, mentre el comune mortale che ga de spostarse no la ciogherà mai nianche a gratis perchè xe de morir. Quindi xe ovvio che sta iniziativa saria finida cusi, anche se i gavesi dado delle bici in carbonio da 2 chili con 24 rapporti :D

Inviato (modificato)

ATTENZIONE! allora, è da 2 mesi in funzione il mio sito www.trieste4fun.it che per esser riempido go fatto anche se a distanza (remember: I living in Rome) ricerche, contatti, telefonade... NISSUN, MA NISSSUN DA NESSUNA PARTE me ga dito che iera sta occasion delle bici!!! GRATIS! quindi mi che iero interessà a sta roba oggi son cascà dalle nuvole! e pensar che gavevo contattà anche Ulisse, il loro sito, ecc. insomma, sul web de sta iniziativa no sa niente nissun! allora, come se riva a far partir un progetto senza divulgarlo? a meno che no se vol dir: visto che gavemo messo tanta bona volontà ma i cittadini no rispondi?!...

CHE ROBE.... no go parole! scuseme...

Anzi, adesso ghe scrivo a segnalazioni e po' vedemo!

Stefano, mi son sempre poco d'accordo con ti: la gente va abituada alle novità, son sicuro che se fossi sta maggior informazion e più agevolazion al servizio, almeno i turisti (per no pensar ai veci poltroni) i gavessi aprofittà.

Modificato da stephanos
Inviato (modificato)

sisi, a pensarghe ben xe el clasico servizio senza investimenti (1000 euro, ma demo dei :D), fato giusto per darghe la colpa ala citadinanza inveze che a lori stesi.

@ Stefano: Sì, la bici per andar a lavorar xe utilizabile poco a Trieste. Ma ocio che ghe xe tuta una serie de microspostamenti dove la diventa un mezo fantastico.

Spesa. Commisioni. Gireti pomeridiani. Andar a far un toch. Turismo. Uscir de sera.

Obietivamente xe queste le robe che una bici a TS pol funzionar (questo, ripeto, fin che no i se decidi a far trasportar le bici nei bus. Là se verzesi un mondo).

Modificato da arlon
Inviato

Mi, per esempio, sta iniziativa non la gavevo mai sentida....

Go abità a Bologna per anni e per anni me son spostada in bici (anche de paese in paese, visto che stavo in periferia e lavoravo in un paesin vicin) senza problemi nonostante el poco allenamento (e le ciche....)

Qua a Trieste stago a Borgo alta e solo l'idea de andar a far la spesa (a Bologna andavo sempre a far la spesa in bici) a Domio me vien i crampi ai polpaci.... O l'idea de andar dei miei (che i sta a Poggi, relativamente vicin) e rischiar la vita tra via Brigata Casale e Via Flavia me passa la voja...

Inviato
Stefano, mi son sempre poco d'accordo con ti: la gente va abituada alle novità, son sicuro che se fossi sta maggior informazion e più agevolazion al servizio, almeno i turisti (per no pensar ai veci poltroni) i gavessi aprofittà.

Me dispiasi che semo in disaccordo :) Disemo che mi son molto pratico e, ormai, bastanza disilluso. No credo molto nella rieducazion della gente, se non a bastonade, ma a quel punto saria dittatura :D

El triestin no cambia. El triestin ciol l'auto anche per girar el canton. El triestin sa solo che lamentarse. El triestin disi de cior l'auto perchè el servizio pubblico xe inadeguato. El triestin xe quel che, dopo aver dito questo, lasa svodi i bus transfontalieri perchè comunque xe più comoda l'auto. E podesi continuar.

La gente no usa nianche i bus, figuremose far fadiga in bici sotto el sol de luglio. Pura utopia.

Inviato (modificato)
Spesa. Commisioni. Gireti pomeridiani. Andar a far un toch. Turismo. Uscir de sera.

Per la spesa xe come andar a lavorar, se non pezo. Tornar a casa dal supermercato per le salite con la bici cariga de bottiglie no lo faria nisun :D

Commissioni? Idem.

Gireti pomeridiani e toch sicuramente, ma rientra nei "hobby" disemo, e queste persone ga za la propria bici.

Turismo? Bon, pol capitar qualche turista che per far qualcosa de alternativo se noleggia la bici, raro comunque.

Uscir de sera in bici? Ma forsi nella pianura padana a i tempi de Don Camillo e Peppone :D Ormai xe anacronistico. Te se immagini la classica uscita serale SDS che ne so...al Hop Store o al Sol del Sur in bici? :D Me meto a pianzer solo a pensar a Via Molino a Vento :D Per no parlar se uno vol andar in discoteca ed aver ancora un fià de vita per ballar.....

Per concluder: favorevolissimo ad incentivar i mezzi pubblici, ma la bici obiettivamente xe un mezzo improponibile in una città trafficada del 2009.

Modificato da Stefano79
Inviato (modificato)
Per concluder: favorevolissimo ad incentivar i mezzi pubblici, ma la bici obiettivamente xe un mezzo improponibile in una città trafficada del 2009.

Ovio che a TS no se pol far tuto con la bici.

Però praticamente tuto el centro-nord Europa (oviamente de pianura, ma anche collinare), te smentissi ampiamente, me spiasi.

Modificato da arlon
Inviato

Me accodo a quei che ga dito che no gaveva mai sentido dell'iniziativa. Cmq anche i loghi in cui xe stade messe a disposizion xe "leggermente" fora man :wacko:

Secondo mi fazendo questo servizio a Barcola o in centro centro gavessi avudo molto più successo, IMHO.

Inviato

a torino dovevano metterle, poi non se ne è più saputo nulla. certo che io giro con la mia bici, e poco mi interessa di noleggiarne una, però stefano ti smentisco anch'io: è caotico, ma una grande città in bici non solo è possibile, ma pure conveniente! impiego molto meno tempo per gli spostamenti, con un buon kway giro anche con la pioggia e me la godo. le pendenze di torino sono decisamente minori, a meno che non ti butti in collina, però ci sono altre difficoltà, come i binari dei tram o un acciottolato improponibile per una bicicletta di vent'anni come la mia. è una cosa che andrebbe sicuramente incentivata, ma con i giusti modi.

diciamo che per la conformazione di trieste il car sharing piuttosto del noleggio bici sarebbe molto più sensato, secondo me.

Inviato

Esatto Dan. A Torino ci sono stato molti anni fa e non vorrei dire una fesseria, però me la ricordo piatta come un biliardo (almeno il centro). Lì il discorso cambia. Da noi c'è una salita ovunque tu possa volgere lo sguardo. Per dire, dalla stazione all'università è tutto in leggera pendenza, però è lungo. Se arrivi fin su in luglio senza essere bagnato fradicio ti pago una birra ;)

Inviato

vederemo tra 10-20 anni... che xè il periodo medio col quale in Italia rivemo sulle robe giuste sperimentade da altri!

(vedi raccolta differenziata porta a porta)

No xè question de rieducazion a bastonade, xè che se le robe la gente no le sa (compreso el bus x sesana)... e solo savendo de gaver alternative "comode" se pol pensar a cambiar le proprie abitudini.

E poi parlar dei triestini come de una massa informe che fa le robe tutte uguali no me par giusto. sarà anche pochi, ma secondo mi ghe xè gente con quell'attitudine civile e ecologica, oltre che vagamente salutista, che proprio per il fatto de gaver la bici a casa, magari a Cattinara, poderia approfittar de noleggiarla a gratis una volta sceso in città, senza pensar a come portarsela drio... ma questo xè solo un esempio....

Prima regola del vivere sociale e civile: creare le condizioni per effettuare le scelte. Con condizioni obbligate, scelte obbligate (vedi auto al posto dei treni, e savemo ben per qual motivo! o no?)

Inviato

mi ad esempio piazzo le locandine de una discoteca e parto sempre da campo marzio e rivo in stazion, passando per tutto el centro... una bici a noleggio me saria bastanza utile :D

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Mi adoro girar in bici.. ma raramente per cità, perché xè sempre casin e xè pericoloso, poiché xè tanti mone co' la machina che i te cori radente senza rispetarte e pensar che in bici basta pena un picolo sburto per farte tombolar par tera e farte anca ssai mal !!!! :angry:

... ghe volessi qualche traciado ciclabile anca sui marciapìe secondo mi.

:bye::bandieraalabarda:

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