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L'articolo del Piccolo di oggi smonta completamente la mia ipotesi Brase perché sembrerebbe che non ci sia stata ancora alcuna scelta sull'allenatore. Arcieri dice che non c'è fretta perché bisogna fare la scelta perfetta. Questa affermazione però mi fa escludere che la scelta possa ricadere su un italiano, perché ammesso che noi non abbiamo fretta, un Vitucci (per fare un nome a caso) rischi di perderlo perché vedrà di accasarsi da qualche parte per non restare col cerino in mano. Poi ogni ipotesi ha buone probabilità di essere farlocca quando c'è di mezzo quel giocatore di poker di Arcieri.
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Questo xe il periodo dei sogni, se spera de intivar finalmente la stagion bona, se segui il calciomercato, se spera. Sti qua ne ga leva anche questo, per mi xe come la Triestina fossi fallita, anzi pezzo, se Ierimo fallidi a giugno me gaveria za messo il cuor in pase, invece xe un giramento de cojoni quotidiano…
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Buongiorno e speremo che al più presto qualcheduno ci liberi da questi Ameri-cani che me ga fatto passar qualsiasi voia de seguir la Triestina
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Parliamo molto a caso, ma il nome non sarebbe un problema nel senso che non avrebbero difficoltà a usare Red Bull Triestina come è successo con il Red Bull Bragantino che non è diventato Red Bull Braganca. L'ostacolo più grosso sarebbe lo stadio che per loro deve essere di proprietà e il Rocco non rientra nelle loro idee, dovrebbe essere prima acquistato e poi rifatto. Non semplice. Anche per il centro sportivo non penso che Montedoro gli basterebbe, sono abituati a dimensioni assai più grandi ma spazi a Trieste non ce sono di quelle dimensioni e costruire in Italia è molto difficile. Poi che guardano all'Italia nel calcio è vero. Però non si può fare un raffronto tra qualcuno che ha fatto un offerta (prima degli ultimi casini) e che quindi era seriamente interessato con una delle più grosse multinazionali al mondo, che però è solo un nostro sogno erotico. Ovvio che la solidità economica, ma anche altri mille parametri, pendono in maniera clamorosa verso la R.B. ma noi abbiamo la necessità di fatti non sogni per liberarci dal ricatto di Rosenzweig.
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