anche el tajut ga un suo perché

A Tamai i xe anche fastidiosi....uuuuuuuuuu    

Ecco una sintesi delle pagelle e dei commenti sui protagonisti della stagione, basata su una media dei voti e sui pareri espressi: I Giocatori: Ross: Con una media voto di circa 6.5 (con oscillazioni tra 6 e 7), la sua stagione è stata fortemente condizionata dagli infortuni, risultando in un rendimento altalenante. Nonostante gli acciacchi, ha comunque saputo mettere a segno numeri significativi, contribuendo con circa 15 punti a partita e risultando determinante in diverse vittorie. Il suo voto ha generato discussioni, percepito da alcuni come generoso e da altri come ingeneroso rispetto alle aspettative, con proposte di voto leggermente superiori o inferiori. La sensazione generale è che gli infortuni abbiano inciso notevolmente, impedendogli forse di raggiungere il pieno potenziale atteso da lui stesso e dallo staff. Ruzzier: Valutato con una media di circa 7.8 (tra 7.5 e 8.5), ha dimostrato una crescita eccezionale. Ormai non più un semplice cambio, è considerato uno dei migliori playmaker puri del campionato, evolutosi anche in un terminale offensivo affidabile. La sua trasformazione è stata descritta poeticamente come quella di uno "splendido bruco diventato farfalla", evidenziando le sue percentuali eccellenti nel tiro da tre punti (46%). Viene posizionato da alcuni utenti come il secondo migliore della squadra dopo Brown. Brown: Il più apprezzato con una media voto di circa 8.5 (tra 8 e 9), ha disputato un'annata definita "super", pur con un leggero calo nel finale. È stato descritto come un "cyborg" o "il cancelliere", capace di giocare sempre alla massima intensità sia in attacco, dove è stato considerato inarrestabile, sia in difesa, dove è stato devastante. La sua permanenza per la prossima stagione è vista come un'ottima notizia. Nonostante le lodi, qualche voce ha segnalato un eccessivo nervosismo nella serie playoff e una discussione sull'opportunità di affidargli l'ultimo tiro in una situazione cruciale. Valentine: La sua valutazione media si attesta intorno al 7.3 (tra 7 e 7.5), riflettendo la sua natura di "croce e delizia". Le doti cestistiche sono state considerate "di un altro pianeta", capaci di giocate spettacolari, ma affiancate da una certa incostanza mentale o ingenuità. È stato il giocatore capace di attirare gente al palazzetto grazie al suo talento, suscitando entusiasmo o rabbia a seconda dell'esito delle sue azioni. La sua capacità di mettersi al servizio della squadra, inaspettata per una quattordicesima scelta assoluta NBA, è stata molto apprezzata. McDermott: Ha ottenuto una media voto di circa 6.5 (tra 6 e 7). Descritto come silenzioso, a volte troppo, ha mostrato una mano "morbidissima" e capacità sia in attacco che in difesa. Arrivato come giocatore da "ricostruire" dopo l'esperienza turca, ha sempre garantito impegno difensivo ritrovando il tiro solo in un secondo momento. Il suo impatto non ha convinto pienamente tutti, portando ad alcune proposte di voto leggermente inferiore rispetto alla media. Uthoff: Una delle sorprese più positive, con una media voto di circa 7.6 (tra 7 e 8.5). Il suo girone d'andata è stato eccezionale, sebbene abbia mostrato un calo nel finale di stagione. Apprezzato per la serietà e il suo stile di gioco senza fronzoli in attacco, è stato anche un difensore versatile. Il suo rinnovo è stato accolto con grande favore. Alcuni l'hanno definito un "robot" in certe partite, e la sua acquisizione è stata vista come un "trionfo assoluto" per lo staff, con un voto che sarebbe stato anche più alto senza il calo finale. Brooks: Considerato il vero leader della squadra con una media voto di circa 7.9 (tra 7.5 e 8.5). È stato definito il "capo branco", il più intelligente, sempre capace di fare la cosa giusta al momento giusto. Viene visto come il collante tra l'anima italiana e quella americana del gruppo, un "capopopolo" con molta sostanza. Un aneddoto positivo sul suo recupero decisivo in Coppa Italia gli ha valso mezzo punto in più da un utente. Johnson: Nonostante sia considerato sgraziato e scoordinato con doti tecniche non eccelse, la sua media voto di circa 6.9 (tra 6.5 e 7) riflette il suo valore come "equilibratore fondamentale". Ha messo il corpo al servizio della causa, lottando a rimbalzo e mostrando grande applicazione, sebbene con poca visione di gioco. È visto come una "bella scommessa vinta" dallo staff, apprezzato per la sua "cazzimma" e l'impegno profuso. Candussi: Ha superato le aspettative per molti, ottenendo una media voto di circa 6.9 (tra 6.5 e 7.5). Inaspettato a questo livello e come arma tattica, ha dimostrato di poter competere "benissimo in A1", tirando con buoni risultati ed essendo considerato un giocatore "da tenere". Un finale di stagione in crescendo gli ha valso valutazioni più alte da alcuni. Il dibattito sul suo voto, ritenuto da alcuni insufficiente rispetto ad altri compagni se si considera il rapporto attese-rendimento (che per qualcuno varrebbe un 10), sottolinea quanto la sua evoluzione sia stata sorprendente e positiva, anche grazie al lavoro del coach. Kelley: Con una media di circa 6 (con valutazioni che includono "senza voto"), è arrivato in un momento difficile ed è stato valutato con un 6 "di incoraggiamento" da alcuni. Le sue potenzialità sono state definite "spaziali", ma il tempo a disposizione è stato limitato e difficile da giudicare, avendo comunque apportato il suo "mattoncino". Reyes: Anche per lui la media è di circa 6 (con molte valutazioni "senza voto"). Considerato uno degli "eroi della promozione" e apprezzato per la stima, il suo rendimento in campo è stato quasi nullo a causa degli infortuni ("non è sceso in campo quasi mai"). Questa situazione ha generato critiche verso lo staff per essersi "intestarditi" sul suo rinnovo, considerato da alcuni l'unica pecca (seppur comprensibile) della gestione, dato che il giocatore non era utilizzabile. DeAngeli: Il capitano ottiene una media di circa 6 (tra 6 e 6.5). Apprezzato per il coraggio e l'essere sempre pronto, il suo utilizzo è stato limitatissimo. È stato l'"uomo degli ultimi secondi", mettendo sempre grinta e garantendo l'impegno. Il suo voto è stato generalmente un 6, a volte un 6.5 o un 6 "di stima". Campogrande: Con una media voto di circa 5.5 (o "senza voto"), è stato il giocatore con meno spazio, con l'impressione che il coach "non lo veda", suggerendo un possibile cambio d'aria. Quando chiamato in causa ha mostrato voglia in difesa, ma da un tiratore ci si aspettava di più, visti i risultati nel tiro da tre. Bossi: Ottiene una media di circa 6 (con valutazioni che includono "non giudicato"). Ha avuto spazio nullo all'inizio, creando il paradosso di essersene andato proprio quando forse avrebbe potuto trovarne. La sua stagione ad Orzinuovi, dove ha giocato molto e contribuito alla salvezza, è stata citata per evidenziare il suo potenziale. Obljubech: Anche per lui la media è di circa 6 (o "non giudicato"). Ha avuto spazio quasi esclusivamente nei "garbage time", limitando la possibilità di valutazione. Un 6 "di incoraggiamento" è stato assegnato da un utente. Le Scarpe di Paiano: Un tocco di colore, valutate 8 da un utente. Lo Staff e Altri Protagonisti: Cristian (coach) e staff: Con una media voto di circa 7.8 (tra 7.5 e 8), i risultati ottenuti (promozione, top 6, semifinale di Coppa Italia) nonostante i numerosi infortuni sono stati ampiamente riconosciuti e destinati a "rimanere nella storia". Sebbene non sia considerato da tutti il miglior stratega, il fatto che abbia avuto ragione sul campo è stato un dato di fatto inattaccabile. Il suo lavoro nel forgiare la squadra e favorire l'evoluzione di giocatori come Ruzzier e Candussi è stato molto apprezzato. L'unica nota critica riguarda una possibile "inesperienza" nella gestione della serie playoff contro Brescia. Arcieri (General Manager): Il più elogiato con una media voto di circa 9 (tra 8.5 e 10). Considerato "grandissimo", si ha la sensazione che "non sbagli uno straniero, non sbagli una mossa", infondendo sicurezza. Il roster allestito è stato definito "super" e il suo operato giudicato "davvero bravo". L'unica, comprensibile, critica mossa nei suoi confronti riguarda il rinnovo di Reyes, non utilizzabile per la stagione. Pubblico: Valutato complessivamente con un 7. Apprezzatissimo per il calore e le coreografie (voto 10), ma criticato per una piccola frangia (circa venti persone) considerata "disturbatrice e dannosa" a causa delle eccessive proteste verso gli arbitri (voto 4, percepito da alcuni come addirittura generoso). Viene espresso il desiderio di un "restyling" del tifo per eliminare le offese e ritrovare l'originalità di un tempo, puntando a rendere il palasport il "più invidiato d'Italia". Recenti manifestazioni di tifo sono state giudicate "ineccepibili". Matiasic: Valutato con un 9 da un utente. In sintesi, le valutazioni riflettono una stagione di grande successo, con particolare merito riconosciuto al General Manager Arcieri e ai giocatori chiave come Brown, Ruzzier, Brooks e la rivelazione Uthoff. Gli infortuni hanno rappresentato un fattore limitante per alcuni (Reyes), mentre altri giocatori, soprattutto gli italiani, pur con spazio limitato, hanno mostrato applicazione o sorprendente crescita (Johnson, Candussi, DeAngeli). Lo staff tecnico è stato premiato per i risultati storici ottenuti. Anche il pubblico ha ricevuto un giudizio largamente positivo, con l'auspicio di migliorare ulteriormente in alcuni aspetti.

Personalmente preferisco ancora gioire per un bel pareggio a Gorgonzola o Lumezzane che festeggiare per aver  sbancato con un tre a zero Cormons o Tricesimo.

Tutto giusto!…ma alla fine ghe vol veder chi gestisi la baracca sul posto.