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MERCOLEDÌ 22 OTTOBRE 2025 - Cambia lo scenario, dal campionato al palcoscenico europeo, non l'insufficiente prestazione di una Pallacanestro Trieste sconfitta senza attenuanti anche in Bosnia Erzegovina. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", nella terza giornata di Champions League, la formazione di Israel Gonzalez esce battuta 91-76 dall'Igokea e rimane mestamente ultima nella classifica di un girone E che la vede ormai con le spalle al muro in ottica qualificazione. Ci si aspettava una squadra diversa da quella che, sabato scorso a Venezia, aveva subito una dura lezione. Nulla di tutto ciò. Molle in difesa, senza logica in attacco, Trieste ha provato a reagire nel terzo quarto trascinata da uno strepitoso Sissoko: la verve del maliano non è bastata, da sola, a guidare i biancorossi alla rimonta. Partenza con Ruzzier, Brown, Ramsey, Uthoff e Sissoko quintetto che regge l'urto dell'Igokea nei primi 4' di partita. Primi cambi per Gonzalez, prima Ross per Ruzzier poi Candussi per Sissoko e Toscano-Anderson per Ramsey. Uthoff pareggia sull'8-8 poi minuto folle dei padroni di casa che con Lewis, Tyree e Bess si inventano un tre su tre da tre punti che porta il punteggio sul 17-8 costringendo la panchina triestina al time out. Dentro Moretti per Brown ma sono i padroni di casa a continuare ad azzannare la partita. Ancora le bombe di Tyree e Bess poi gioco da quattro punti per Tyree che si prende gioco di Ross e chiude il primo quarto sul 27-12. Simonic e Ilic per il + 20 Igokea a inizio secondo quarto. Trieste prova a reagire con i canestri di Ramsey e la tripla di Ruzzier ma i padroni di casa continuano a colpire da tre punti (8/12) e Simonic firma il 39-22. Gonzalez inserisce Ross con Brown e Ramsey e schiera Toscano-Anderson da numero 4 al fianco di Sissoko. Non c'è reazione difensiva, Ross, Brown e Ramsey però trovano triple che limitano i danni e consentono a Trieste di non sprofondare e andare negli spogliatoi sul 55-39. Due triple di Lewis, l'Igokea sale a 12/18 da tre e torna a + 20 sul 61-41. Trieste si aggrappa ai muscoli di Sissoko (14 punti, 6/6 dal campo) e con un parziale di 11-0 chiuso dalla tripla di Uthoff risale 61-52. Un lampo nel buio. L'Igokea si riorganizza e con un parziale favorevole chiude il terzo quarto sul 70-53. L'ultimo obiettivo, cercare di tenere lo scarto su livelli accettabili, svanisce sotto i colpi di un inarrestabile Tyree. Che a 6' dalla fine ne scrive 25 e firma l'81-61. A 5' dalla fine punteggio sull'86-66, Sissoko e Ramsey a segno per il 91-76. Nell'altro incontro del girone E, il Galatasaray supera 89-83 il Wurzburg e chiude il girone d'andata a punteggio pieno al comando della classifica. Match in equilibrio nel corso di quaranta minuti che hanno visto la squadra turca comandare nel punteggio senza però mai riuscire a dare alla gara la spallata decisiva. Migliori marcatori del match, per il Galatasaray sono stati Palmer (24 punti) e Cummings (18). Ai tedeschi non sono bastati i 20 punti messi a referto da Carr. - Un'assenza pesantissima per tutte e due le squadre. Quella degli uomini forse più esperti e carismatici delle due rose, entrambi squalificati per essere stati espulsi nel turno scorso e per lo stesso motivo: aver impedito con un fallo una chiara occasione da rete. Lo scrive Antonello Rodio: c'è il curioso destino comune di Tommaso Silvestri e Salvatore Burrai a caratterizzare il posticipo di lunedì prossimo a Fontanafredda fra Dolomiti Bellunesi e Triestina. Una sfida delicata soprattutto per gli alabardati, che dopo aver rallentato nelle ultime due partite si trovano a dover recuperare tanti punti in breve tempo. E sarebbe opportuno farlo contro quella che sulla carta è una rivale per la salvezza, ovvero proprio la neopromossa allenata da un paio di giornate dall'ex tecnico dell'Unione Andrea Bonatti, subentrato all'ex calciatore alabardato Nicola Zanini. Se alla Triestina senza Silvestri mancherà dunque il perno della difesa, la Dolomiti Bellunesi senza Burrai dovrà fare a meno non solo di un esperto regista, ma anche di uno dei rivali più tradizionali dell'Unione, nonché uno dei giocatori più invisi alla tifoseria alabardata con il quale ci sono sempre state scaramucce. Ma il fatto che il 38enne centrocampista non ci sarà, non è importante solo in termini di rivalità sportiva e di rilevanza tecnica, ma soprattutto perché Burrai è sempre stato tradizionalmente un vera e propria spina nel fianco per l'Unione. Non a caso la Triestina è la squadra che, assieme all'Albinoleffe, Burrai ha affrontato più volte nella sua carriera, ben 13. E in queste 13 gare il giocatore sardo ha segnato ben 5 gol agli alabardati con un bilancio decisamente positivo per lui di 6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. È stato avversario della Triestina con le maglie di Pordenone, Mantova, Perugia e Latina e a lui sono legati ricordi molto spiacevoli per l'Unione. A partire dal ritorno dei play-out del 2012 al Rocco con il Latina, quando Burrai con la doppietta su rigore e punizione rispose ai calci piazzati vincenti di Allegretti e fece retrocedere (e poi fallire) la Triestina. Ma ci fu il suo zampino (gol su rigore) anche in quel Triestina-Pordenone 1-2 del 2019 al Rocco che diede il timbro alla promozione in B dei neroverdi e costrinse l'Unione ai play-off che portarono alla finale col Pisa. Burrai segnò di nuovo a una Triestina allenata da Pavanel a Lignano, nella stagione 2022/23, nella rocambolesca rimonta finale del Pordenone. E anche se la sua rete con la maglia del Mantova fu ininfluente nel 4-1 della Triestina di Tesser a Fontanafredda, alla fine il girone lo dominò proprio lui con i virgiliani. Insomma, il fatto che lunedì non ci sarà, è decisamente un buon viatico per l'Unione.
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Da Shatterd Backboard · Inviato
Son daccordo sia inutile, ma xe probabile che non sia stada felice neanche la scelta dei giogadori. JTA ga ligado con i compagni? Ramsey, con i suoi sermoni religiosi? Non me par de grande empatia nisun dei due. -
Partita davvero triste di una squadra senza anima. Tutto sbagliato in campo a livello di gioco di squadra: soprattutto in difesa dove le individualità, meno che in attacco, poco possono per arginare chi giochi anche solo normalmente. Ma visto che giocatori come Brown e Ruzzier l'anima ce l'hanno e come, io penso che sia totalmente inutile discutere i giocatori, se sia meglio JJ o Sissoko, Valentine o Ramsey: il problema, è chiaro, non sta nella scelta dei giocatori. Punto.
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Sbaglio o l'unica partita dove JTA ha interagito con i compagni è stata quella in cui era microfonato?
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Perché, copio e incollo, "l'avverbio affatto si usa ormai comunemente nel significato negativo di "per niente", pur essendo nato originariamente con un preciso significato positivo"
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