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Le poesie dei utenti


Renè

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TORNA ALLA CASA DEL CUORE

Torna alla casa del cuore

Là mi troverai sempre speranzoso

perché non si può assestare un colpo di vanga

ad una terra d’amore coltivata insieme

Io ti aspetto ancora

Non importa come e quando arriverai

Non importa se nasconderai le lacrime

oppure ostenterai una malcelata fierezza

Io comunque starò seduto ad aspettarti

Cercherò di far passare quest’attesa

fissando ancora fotografie consunte

Attimi di felicità resi immortali dal flash

Forse per te son solo un sassolino

Uno dei tanti che si trovano sulla spiaggia

a sud della strada di ponente

ma tutto il poco che ho lo puoi toccare

a piene mani, non potrei mai imbrogliarti.

Torna alla casa del cuore

Appena oltre la collina

Là mi troverai sempre fiducioso

Perché dove ci sei tu

c’è il cuore

Renè 2007

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grande rene'....

a dir el vero mi no me gusta tanto le poesie, ma go volu' legerle lo stesso e...

te vol che te digo???

legendo "Vorrei trovarti"...le parole me ga' lassa' come una strana emozion....

me ga' sai piasso!

Cossa te vol, darghe de leger pesie a un come mi...xe' come darghe le caramele a un mus...

...ma se ga fato le nespole e forsi me faro' anca mi....

De novo complimenti!

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Te ringrazio de vero cuor carisimo bronza coverta (nick simpaticissimo :) )

No me ritengo un poeta, ma solo un dei tanti che vol condivider a parole (e disegni ogni tanto)dele sue emozioni.

Se poi queste emozioni le vien percepide de altri e diventa parte de lori, anca solo un pezetin, mi son già contentisimo de questo. :):bye::bandieraalabarda:

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C'è un mio testo che per mi rapresenta tuto ed al qual ghe son molto ma molto afezionà, in tuto disegno con poesia del'anno 2000:

Piaza Unità d'Italia a Trieste, una piaza grandisima piena de bei palazzi austriaci otocenteschi, verta sul mar azurin.

E proprio davanti de essa parti el molo Audace, un grandis simo molo anch'esso otocentesco, meta de tante paseggiate serali estive.

...e proprio su sto molo xè ambientada la mia poesia d'amor vero. Infati d'estate ghe son tramonti infuocati sul mar e ala punta de questo molo, se ritrovano dopo una pasegiada man in tel la man, le copie de inamorai che se fermano ad amirar el tramonto...In sto preciso momento sul molo, la "sciavitù" del mondo moderno no ga più senso!!! Celulari scasabale che i sona al'impazada e i manda fredi sms eletronici, la freta, i problemi vari e le nevrosi quotidiane, davanti ai tramonti che se pol gustar de questo molo, i se annula definitivamente e i lassa spazio solo ala dolceza e ale careze che le se confondi co le onde del mar...

Qui de seguito el mio disegno de quel'anno ispirado al mio testo e più soto la poesia stesa in version original in vernacolo triestin e più soto ancora la medesima in italian:

blubddio8.jpg

CO RIVA EL TRAMONTO A TRIESTE

(Renè)

E quando riva el tramonto

xè robe che te pol sol sognar

storie de amor incantado

sule onde vedo pessi saltar

E co' se inalza la Bora, gelido vento azurin

pian pianin cala la sera sul tuo dolze visin sbarazin

Co riva el tramonto a Trieste

mi canto e te amo de più

te inalzo fin su nel ciel,

più in alto e ancora più sù

Zogar felice sul molo come un bambin

mentre in alto compari timidamente l'astro del matin...

Lasso el mio cor saltelar scivolando sora le onde del mar

veloce un gabiano lo afera e te lo dona con tuto el mio amor...

Nel gran canzonier dela vida, xè gente che per el denar

perdi la sua partida e indrio no pol più tornar

Sogni e ilusioni de tanti, sperdui in aria come un fuscel

l'acqua salmastra sferza i nostri visi, te stringo forte e xè tuto più bel

Co riva el tramonto a Trieste

mi canto e te amo de più

te inalzo fin su nel ciel,

più in alto e ancora più sù

Zogar felice sul molo come un bambin

oci scintilanti, gemme radiose là 'ndo iera solo del vin...

Lasso el mio cor saltelar scivolando sora le onde del mar

veloce un gabiano lo afera e te lo dona con tuto el mio amor...

..........................................................................................

Traduzione in italiano:

QUANDO ARRIVA IL TRAMONTO A TRIESTE

(Renè)

E quando arriva il tramonto

son cose che puoi sol sognar

storie di amor incantato

sulle onde vedo pesci saltar

E quando si innalza la Bora, gelido vento azzurin

pian pianin cala la sera sul tuo dolce visin sbarazzin

Quando arriva il tramonto a Trieste

io canto e ti amo di più

ti innalzo fin su nel cielo,

più in alto e ancora più sù

Giocar felice sul molo come un bambino

mentre in alto compare timidamente l'astro del mattino...

Lascio il mio cuor saltellare scivolando sopra le onde del mar

veloce un gabbiano lo affera e te lo dona con tutto il mio amor...

Nel gran canzonier della vita, c'è gente che per il denar

perde la sua partita e indietro non puo più tornar

Sogni e illusioni di tanti, sperduti in aria come un fuscello

l'acqua salmastra sferza i nostri visi, ti stringo forte ed è tutto più bello

Quando arriva il tramonto a Trieste

io canto e ti amo di più

ti innalzo fin su nel cielo,

più in alto e ancora più sù

Giocar felice sul molo come un bambino

occhi scintillanti, gemme radiose là dove c'era solo del vino...

Lascio il mio cuor saltellare scivolando sopra le onde del mar

veloce un gabbiano lo affera e te lo dona con tutto il mio amor...

Renè 2000

Modificato da Renè
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LUCI PAGANE

Si muovono nell'ombra

quasi imperscrutabili

strane luci nei tuoi occhi

sorridenti per copione,

velando l'amarezza

di un amore in conclusione

Parli piano e non reagisci,

al mio sguardo un po' depresso

la tua voce già vacilla

vorrebbe urlar malinconia

il tuo viso ormai dismesso

è più loquace della voce

Tutto tace,è strana pace

che a tristezze nuove induce

nei tuoi occhi brilla luce

di vergogna e di timore

si è frenato il nostro amore

come un tram senza binari

Non avrai trenta denari

mi hai già tradito ormai

ma i tuoi occhi inutilmente

recitan commedie

tra di essi vedo balenar

luci pagane, fredde e nude

Pago il conto dei caffè

senza muovere parole

una lacrima è già in tasca

da pagare di nascosto.

Tu sei già di un altro posto

e resto solo tra i perché

ed i caffè...

Renè 2007

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Ciao Renè invado de novo el tuo spazio per farte legger un altra mia vecia poesiola (niente a confronto delle tue ma la scrivo lo stesso :D)

Maschera

Sì è una maschera quella che porto,

dietro alla finzione mi nascondo.

Basta soffrire,

sono un'anima ingannata da traditori,

ferita da menzogne

delusa da chi sembrava amarmi.

Dietro una maschera di falsa felicità mi nascondo,

ma la tristezza mi divora il cuore.

L'amore è illusione?

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Grazie per la tua belisima e amara composizion e te prego no star dir che son meio le mie, che no xè vero e me rabio. :)

Amara disevo perchè purtropo ne capita a molti de noi dopo tante delusioni forti de diventar "per forza" apparentemente insensibili. O comunque star sempre sul "chi vive". Però dentro de noi gavemo un cuor che bati comunque e se semo sensibili xè ssai faticoso zercar de oprimer i nostri sentimenti che ben o mal emergi sempre. In fondo semo umani.

Te ringrazio ancora cocola per le tue poesie, scrivi pur senza paura e invito pure i altri a scriver qui che ste robe fa sempre piazer. :) :)

:bye::bandieraalabarda:

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  • 2 settimane dopo...

f021400uy6au8.jpg

TURBAMENTO E INNOCENZA

Turbamento e innocenza

il più difficile passaggio

attraverso la cruna dell'ago

adolescenziale.

Un aereo che vola oltre i confini alati

conosciuti.

Una temperatura troppo bollente

indifferente alle stagioni fredde.

Lo scuotimento dell'ormone,

richiamo della foresta

tra ammenicoli ormai inutili e le tante stupidate dei giorni ormai dismessi

di un'infanzia ormai in pensione.

Ora repressa tra la vita d'amore e la morte inodore

Ora sospesa tra una puntata al bar ed un ammiccamento segreto

Inebetita è la vita..

Tra l'impazienza dell'ormone

e l'ira di un sermone

mani partono nella notte

nei movimenti guasconi nascosti all'altrui vista.

Danze di mani

che disegnano in noi un cielo

nell'attesa della sperabile conquista

del paradiso reale.

Chiusi in una stanza,

sfiorati sulle guance solo dalla luna mascalzona

e pettegola che ci tiene compagnia

nelle tristi notti senza sogni e piene di languidi sospiri.

Disegnando ad occhi aperti

il nostro primo ideale irraggiungibile

di donna eterna

caldo fuoco della nostra prima ingenua maturità..

Renè 2007

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Ed eccote una poesiola in rima composta in una giornata al mar... eheh chissà perchè me par che me rivi sempre meio le poesiole tristi :p

Giornata di sole

Una calda brezza

soffia dal mare

Occhi felici

scaldano il cuore

Tra risate con amici

volano le ore

Fanno sognare

le canzoni d'amore

Giochi innocenti fanno sperare

che sbocci un nuovo fiore

Modificato da molly
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ciao e grazie per le tue poesie sempre gradite :) :)

No..mi no la trovo triste sta qua, anzi..una bela serada in spiagia co' un falò, un paio de chitare e forsi un novo amor che sta pé scocar tra le canzoni in riva al mar.

Brava Molly come sempre, te ga un bel animo se te scrivi ste robe cussì delicade :)

:bye::bandieraalabarda:

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E SON OLTRE DIECIMILA

E son oltre diecimila

discussioni e citazioni,

narrazioni e smarrimenti,

incongruenze e pentimenti.

Ma anche forti conoscenze

dal levare dell'oriente

travalicando l'occidente

scavalcando lentamente

una gioia devastante

ed anche un poco straffottente.

E son oltre diecimila

i rimpianti di una vita

quando Dio si fa sentire

tra i peccati di coscienza.

Se talvolta ho esagerato

perdonatemi davvero

son coerente e rompiballe

ma non certo ingenuamente.

Il difficile mestiere

del navigatore solitario

poi si espande nella mente

all'approdo sopraggiunto

dove nulla è uguale a niente.

Qualcuno forse è indifferente,

qualcuno forse mi odia a morte

ma per fortuna la mia sorte

mi riserva bei momenti

quando so poter contare

sull'amicizia vera

dall'inverno a primavera,

di persone grandi e intense

che mai mi abbandonarono

nei tempi tristi delle assenze.

E son oltre diecimila

pennellate in bianco e nero

per descrivere con l'arte

un po' di me e del mio cuore.

Per me certo è un vero onore

confidare ai miei amici

i segreti mai svelati

delle gioie della vita,

vissute fino in fondo

a marcia dritta di passione.

Per me la vita è una missione

per scoprire nuovi mondi

con curiosità ed incompetenza

per imparare poi a rinascere

dalla morte degli affetti,

laddove siam tutti soggetti

alle disgrazie senza fine

che ci scassano il sentiero

nel bosco fitto e poco verde

delle nostre multiple esistenze.

E son oltre diecimila

le volte che ti amo ancora

e non mi vergogno a dirlo,

stoicamente e impertinente,

al mondo ed all'universo.

Poi uno pensi quel che vuole,

per me l'amore è il "Tutto"!!

Senza esso noi muoriamo,

siam come carri di letame

buoni solo per puzzare.

Questo è il mio più buon saluto

per chi affettuosamente mi ha seguito

e continuerà a seguirmi

nei lidi più assoluti

dove recita il gabbiano

messa solenne e marinara.

La vita si fa poi assai meno amara

se si vive anche indugiando

ma senza un sol rimpianto

che possa a lungo offuscare

la nostra vera intelligenza,

nel voler mettere a fuoco

anche i percorsi più tortuosi.

E son oltre diecimila

i giorni che ci abbracceranno

quando ci rincontreremo

sulla stessa bianca spiaggia,

mano sempre nella mano

per inseguir rossi tramonti,

sfuggendo dalla notte

che mai più ci ruberà

la nostra più grande e viva

e vera solarità.

Renè 2007

"Un giorno vissuto senza un sorriso

è un giorno perso!" - Charlie Chaplin

charlotbalerintq7.jpg

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  • 2 settimane dopo...

IL NOSTRO SENTIMENTO

Nell'universo si propaga

solo a tratti indefinito e inadatto

alle leggi della sporca fisica,

uno stato di grazia totale

tattile e dolce..candidissimo

come la carezza lanciata

dalla mano innocente e fanciullesca

del bambino.

Questo stato puro e affascinante

è il sentimento..sì proprio lui.

Il sentimento che in silenzio

fa parlare solo il cuore.

Nella nostra cena sul mare

vien servito su piatto d'argento

a conclusion di una serata

surreale e sconvolgente

tenero preludio

di una notte passionale

e un risveglio travolgente

con rose rossissime e profumate

sul vassoio raffinato

della colazione a letto.

Il sentimento

nella mia timidezza lo uso

a sicuro salvagente

così non vado al largo

con questa corrente.

Cuore batterista

che batte il ritmo tachicardiaco dell'amore

nel gran concerto della nostra unione

sottili e impreparati

davanti a quest'improvviso sentimento.

Presto è già grande tormento,

si trasforma il sentimento

in pietoso cuore affranto

come schiaffo assai violento.

Scelgo la consapevolezza

della mia improvvisa solitudine

come luogo di forzato esilio

sperando di tornare presto

sulla spiaggia ancora calma

nella patria del sentimento.

Renè 2007

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l'ultima tua poesia la trovo stupenda :D

eccote qua un'altra delle mie poesiole (sempre brevi :D) che go scritto un per de settimane fa in un momento de un misto tra delusion, tristezza rabbia e sconforto :S

Preghiera:

Strappa dal cuore l'amore e la dolcezza

Lascia crudeltà, odio ed amarezza.

Allontana il dolore e la sofferenza.

Solo così posso dimenticare

ciò che ho amato

e poi perduto.

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"Molti sanno che tu esisti,

che hai condiviso la mia strada

e qualcuno vuol sapere anche

se questa strada porta

al bianco castello ottocentesco a cavallo delle spume marine,

o se tutto quanto è destinato

a rimanere solamente un ricordo

profumato da passionali rose rosse

che maliziosamente fanno intuire

la bella storia di un amore notturno,

prima ancor che essa sia narrata."

Renè 2007

miramarcarduccism5mediuai3.jpg

Modificato da Renè
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marcopinguintsul4.jpg

..dopo moltisimi anni me xè tornado in mente il carisimo amico Marco. Un bambin?

No...un pinguin!!! E che pinguin..

Marco no iera solo amico mio ma iera amico de tuti i bambini de Trieste.

Animale simbolo del'Acquario comunal de Trieste, ghe rivò in eso, dopo mile rocambolesche peripezie, da Città del capo nel lontanisimo 1953.

Per moltisimi anni, ben 31, eso diventò un vero e proprio "monumento" dela cità, anche a livel turistico poiché fu descrito in molti depliant triestini de alora come "bellezza cittadina"!!!

Ale volte aveva persin un picolo cestino in tel nel beco e con quel racoglieva una notevole quantità de zucherini oferti dei muleti.

Già, noi bambini de alora volevimo molto ben a Marco...e de "nascosto" anche i grandi i rimaneva incantai.

Tiravimo ogni tanto verso de lui una picia palla, se fasevimo un mucio de zoghi asieme e sopratuto de ridade vedendo i suoi bufi esercizi giocolieri.

Una note d'inverno del 1984 se ne andò via quato quato, la sua eterna fanciulezza sconfita dal danato scorer del tempo...

Non molto tempo fa ghe dedicarono un intero libro!!!

Al'epoca dela sua scomparsa, tuti noi se pianzeva, non solo bambini ma anche tantisimi adulti...el quotidiano local "IL PICCOLO" ghe dedicò un ampio articolo co una sua grandisima foto, come ad un'alta personalità che se rispeti.

E Marco per mi e per tuti noi lo iera.

Qui soto go volù traciar con alcune semplicisime parole, el mio ricordo afetuoso per lui che nonostante i anni che passa, non svanirà mai.

Renè

*************************************************************

MARCO EL MIO AMICO PINGUIN

E rivava la Domenica

E tuti noi muleti ghe corevimo incontro

Per abraciarlo, per carezarlo, per zogar con lui

Ghe volevimo tuti ssai ben

Pici e grandi

Lui pena el ne vedeva sbateva le ali

Sembrava che el ne stesi aplaudendo

El iera sempre felice, el iera contento

che fussi sereno o un poco de vento

Marco, el pinguin de l’acquario

Pinguin gentil dal’animo bambin

Paron del jazo e del mar Triestin

Il suo “ciao” echegiava felice e spensierado

nel nostro bel golfo zelestin

Te ghe tiravi la palina

e lui la becava col beco

e nel zercar de becarla sul jazo

no iera infrequente una sua sbrissadina

Quando po’ te ghe gratavi el colo piumado

ancor più felice cantando con la sua splendida voce

se inalzava in piè su l’atenti

per ringraziar al’istante

chi che gratarlo ga voludo

Una triste sera ga sbatù più forte le ali,

ma no per aplaudir

o un biscotino ghermir..

Ma per pian pianin più sù del cielo svolar

“Il Picolo” te dedicò na granda pagina Marco,

la tua foto iera granda granda

come el tuo bianco cuoricin de pinguin

tanto te ne ga volù ben a noi fioi

e noi altretanto ne volevimo a ti

Mi ancora ogi te ricordo come alora,

son cresudo, tante cose go imparado dela vita

tante bele e anche brute

e ancor go nel cor el tuo insegnamento

i animali i ga più cor de tuti i altri umani

perché i rimani sempre fioi con tanta inocenza

senza un fil de cativeria

ma solo tanto, tanto e tanto amor.

Renè 2007

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Son al post 200 e volevo "festegiarlo" con un scrito cocolo che spero ve piaserà :)

BUONGIORNO ITALIA CHE TI SVEGLI

Buongiorno Italia che ti svegli

Buongiorno Italia intinta nel caffè,

ti vesti veloce e all'ufficio corri

col "Corriere"sotto braccio

e una brioche di contrabbando.

Buongiorno Italia che ti svegli,

con le lenzuola appese ad asciugare

e quest'afa che non vuol finire

il portinaio canta una canzone

mentre passan sferragliando in ogni dove

i tram e i pendolari.

Buongiorno Italia che ti svegli,

Italia che cammini sempre,

dritta e accesa accanto al mare

nonostante i battibecchi, i soprusi e i tradimenti

e la malafede verso te...

Italia sospesa tra fabbriche e il Cynar

Italia che si ripiglia al bar.

Buongiorno Italia che ti svegli,

l'Italia di "Sciura Maria", dei maccheroni al sugo

e di un cuore azzurro sempre,

che ad un gol freme di passion

e il ragazzin giocando a palla

sfonda il vetro lì vicino

in quella strada di Torino

Buongiorno Italia che ti svegli,

deliziosa e seducente

coi tuoi occhi azzurri da bambina

ed un fiore accanto ogni mattina

Buongiorno Italia che ti svegli,

tra i viali e le reclame,

tra i vicoli e i bazar

tra le nostre belle donne

e le loro bianche gonne...

Tra le Fiat in seconda parcheggiate

tra i buoni vini e le vetrate...

Buongiorno Italia che ti svegli.

Renè 2006

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stereotipica, diria O_o

disemo che "svegli" nele altre accezioni del termine me gavesi ispirado de più :D

Efetivamente rilegendola Arlon te quoto, no xè el masimo sicuramente.

Go zercà de dipinger a modo mio quel'Italia che le tv gossipare e i giornali no mostra mai. Quel'Italia che no ga veline, valete e grandi fradei, ma la se alza regolarmente ogni matina per ndarse guadagnar con fadiga el pan. Insoma, l'Italia vera, quela quotidiana. Però puntualmente se riscia de cascar nel stereotipo a tentar de far discorsi de sto tipo. Me xè capità apunto con sta qua. :ehno:

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