Frangia Ostile Sez. Perugino Inviato 16 Ottobre 2009 Segnala Inviato 16 Ottobre 2009 (modificato) Diciotto anni dopo la pubblicazione del grande successo mondiale, I Pilastri della Terra, ecco il ritorno di Ken Follett nel piccolo villaggio di Kingsbridge, dove tutto ebbe inizio. Un ritorno all'ambientazione medioevale per rievocare quel suo capolavoro, un'ambiziosa storia di fede e passione, guerra e potere. Ambientato nell'Inghilterra del 1327 (due secoli dopo la fine de I Pilastri), l'antefatto vede protagonisti quattro ragazzi che, nei boschi intorno a Kingsbridge assistono per caso allo scontro tra due sicari con le insegne reali e alla fuga di un cavaliere che porta con sé una lettera preziosa. Nel corso del romanzo quei ragazzi attraverseranno quasi quattro decenni di storia inglese, segnata dalla guerra dei cent’anni e dalla spaventosa epidemia della Morte nera. Il geniale Merthin, uno dei quattro, diventerà il progettista dell’ardito ponte in pietra del villaggio prima di esserne allontanato e trovare fortuna a Firenze. Tornato a Kingsbridge si misurerà con l’impresa di aggiungere una nuova e spettacolare torre alla cattedrale che ne I Pilastri della Terra era stata costruita dai muratori-architetti Tom e Jack. Il fratello Ralph sarà dominato dall’ambizione di restituire alla famiglia di piccoli nobili decaduti lo status di un tempo. Ma è soprattutto Caris, splendida figura di donna sempre tenace e appassionata, a dominare il romanzo sul filo di una vita davvero sorprendente. Dall'intreccio di queste storie, immerse nell'atmosfera medioevale, al cospetto di una Chiesa cattolica sempre più impotente di fronte alle carestie e alle guerre secolari e destinata ad incassare il duro colpo della Riforma protestante, nasce una nuova ambiziosa opera di Ken Follett, una saga dominata dal tema del cambiamento e dai modi con cui ognuno di noi reagisce ai mutamenti del proprio tempo. MMmmmmhhh. Non so che voto dare. Libro lunghissimo, 1400 pagine. Un Beautiful medievale. Tanti personaggi più o meno principali le cui vite si intrecciano negli anni. Leggo 20 pagine al giorno in pausa pranzo e il tempo passa senza pensieri. La storia non è per niente originale, certe situazioni quasi scontate. A volte sesso e violenza vengono descritti quasi con troppi particolari tanto da sembrare volgari nel contesto del libro. Comunque pur non considerandolo un bellissimo libro, lo consiglio a chi ricerca libri che ti accompagnino per lungo tempo e agli appassionati di cento vetrine o un posto al sole Voto: 6.5 (perchè riuscire a portare a termine una lettura di 1400 pagine significa che il libro si fa leggere) Modificato 19 Ottobre 2009 da Frangia Ostile Sez. Perugino Cita
babatriestina Inviato 19 Ottobre 2009 Segnala Inviato 19 Ottobre 2009 (modificato) letto un paio di mesi fa: è effettivamente un po' Beautiful, anche ste monache che vanno e vengono dal convento mi sembrano un po' forzate. Però si legge con piacere, e per me le pagine scorrono senza alcuna fatica. Basta poi non credere di essere diventati esperti di medioevo. Follett è come sempre avvincente, ci sono pure come sempre i buoni e soprattutto il cattivissimo di turno, che alla fine fa la fine che si merita. per sesso e violenza, i Pilastri della terra mi sembravano più accesi. per l'allusione alla Chiesa cattolica in attesa della riforma protestante, può essere il pensiero di Follett, se è protestante anche lui, ma direi che ci volevano ancora un paio di secoli prima della Riforma, e questa nacque nell'Europa continentale, quella inglese iniziò per altri motivo e solo a metà del Cinquecento accolse le idee che provenivano dal continente. Per chi non si ricorda, la Morte nera è la famosa peste del 1348, che è l'antefatto del Decameron. Modificato 19 Ottobre 2009 da babatriestina Cita
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