SandroWeb Inviato 27 Dicembre 2009 Segnala Inviato 27 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": PARLA IL PREPARATORE DELLA TRIESTINATruda: «A primavera l’Unione sarà brillante» «Niente richiami atletici ma dobbiamo lavorare sulla qualità ed eliminare lo stress» di ANTONELLO RODIO TRIESTE Il momento della pausa natalizia e della ripresa del lavoro è sempre molto delicato per una squadra di calcio. In quest’ottica assume una notevole importanza il ruolo del preparatore atletico. E’ l’occasione per fare il punto della situazione con Clemente Truda, che cura polmoni e muscoli degli alabardati. Truda, come si è comportata la squadra finora dal punto di vista prettamente atletico? «Il bilancio è senz’altro positivo. Senza nulla togliere al buon lavoro svolto dall’amico Bellini, da quando sono venuto ogni partita è stato un continuo crescendo, almeno fino a un certo punto. Poi c’è stato un momento di stanchezza, perché la fisiologia ha leggi ben precise non modificabili». Quindi il calo era in un certo senso previsto? «Si è trattata di una fase di stasi che ci aspettavamo, soprattutto quando fai una rincorsa come l’abbiamo fatta noi e sprechi molte energie dal punto di vista nervoso. Le metodologie per il recupero fisico ci sono, per il recupero nervoso non esistono. Lo stress è stress». In questo calo hanno influito anche i tanti infortuni, spesso concentrati in uno stesso reparto? «Hanno influito molto, anche perché i giocatori quando rientrano dagli infortuni non hanno il ritmo giusto nelle gambe: la partita è un’altra cosa rispetto all’allenamento, per intensità, per la durezza nei contrasti, per il ritmo. E’ la partita quello che conta, e solo con due-tre incontri consecutivi si riesce a ingranare. Comunque va detto che noi problemi muscolari ne abbiamo avuti pochissimi, quasi tutti sono stati traumatici». E il problema di Stankovic? «E’ un problema biomeccanico, un appoggio falsato nel suo modo di correre che l’ha portato a un affaticamento del bacino. Per questo sta lavorando con i fisioterapisti. Anche Tabbiani ha avuto un problema del genere, dovuto al suo tipo di postura nella corsa». Quindi la pausa è venuta al momento giusto? «La pausa ha fatto bene, si è potuto tirare il fiato e ricaricare le pile. Ora si tratta di mettersi a lavorare nel modo giusto». Quale sarà il programma di questo periodo? «Intanto i giocatori hanno avuto dei compiti a casa da svolgere, lavori adatti a non far perdere la sensazione di fatica, per non disabituare l’atleta in questo senso. Non si è trattato di lavori per migliorare la condizione, Adesso invece ci sarà una pianificazione dei carichi per la ripresa del campionato e per far salire la condizione. Ma si tratterà sempre di lavori basati sulla qualità, non sulla quantità». Quindi i famosi richiami atletici dopo il periodo natalizio non esistono più? «No di certo, almeno per come la vedo io. Non si può trattare di un lavoro come quello che si fa a luglio, quando la condizione è molto bassa. Adesso per una sola settimana di pausa non si può riprendere con quella intensità adottata in estate. Sono atleti di alto livello che hanno già una condizione più che accettabile, quindi in questo periodo va privilegiata la qualità». Questa Triestina potrà essere brillante anche in primavera? «Credo di sì, sono giocatori che hanno qualità organiche e muscolari di un certo livello, e poi molti in passato hanno già fatto la A. Poi la brillantezza può essere legata a tanti fattori: la cosa importante è avere tutta la rosa a disposizione, perché questo evita l’usura di determinati calciatori. Se invece, e speriamo di no, si hanno a che fare con molti infortuni, il discorso è diverso. La fisiologia umana per molti aspetti è ancora un mistero, si può programmare il lavoro in base a certe leggi, ma quello che sappiamo è sempre relativo». C’è qualcuno che l’ha sorpresa come capacità fisico-atletiche? «Conoscevo già la grande capacità di accelerazione di Sedivec, poi c’è Pani che per quantità è impressionante e che riesce a conservare una bella corsa nonostante la mole di lavoro». e Vacanze finite per la squadra Primo allenamento a OpicinaPossibile un’emigrazione a Visco per preparare il match con l’Ancona Mercato, il via anticipato a sabato TRIESTE Vacanze finite per gli alabardati. Dopo sette giorni di pausa oggi la squadra di Somma si ritrova e si rimette al lavoro. Primo assaggio a Opicina alle 14.30), mentre è molto probabile che nel corso della settimana la squadra si allenerà a Visco. E non ci saranno più soste, visto che sono previste sedute anche nella mattina del 31 dicembre e nel pomeriggio del primo gennaio. Del resto si tratta di fare subito sul serio e di smaltire in fretta le scorie natalizie, visto che la ripresa del campionato non è tanto lontana: il prossimo impegno dell’Unione è infatti la trasferta del 5 gennaio ad Ancona (inizio ore 18). Quello di Ancona, fra l’altro, sarà per gli alabardati il primo impegno di un tour de force di quattro partite in undici giorni, visto che dopo la trasferta nelle Marche la Triestina giocherà sabato 9 gennaio in casa col Frosinone, martedì 12 gennaio sarà a Roma per gli ottavi di Tim Cup e sabato 16 gennaio riceverà al Rocco il Mantova nella prima giornata del girone di ritorno. Intanto il Consiglio federale della Figc, su proposta della Lega Calcio, ha anticipato l'apertura ufficiale della sessione invernale di calciomercato. L'apertura ufficiale delle trattative, in un primo momento fissata per il 7 gennaio, avverrà invece sabato 2 gennaio. Confermata la data di chiusura per le ore 19 di lunedì 1 febbraio. Per gli svincolati, trattative aperte sino al 31 marzo. (a.r.) Cita
SandroWeb Inviato 28 Dicembre 2009 Autore Segnala Inviato 28 Dicembre 2009 Da "Il Piccolo": Al campo di Opicina summit per il mercatoTRIESTE Vacanze terminate per gli alabardati, che se ne erano andati in ferie con il gelo dopo il rinvio della partita con il Piacenza, e sono ritornati ieri al lavoro con la ricomparsa del freddo a Opicina. Un rientro che ha registrato solamente quattro assenze: innanzitutto quelle di Nef e Pani, alle prese con problemi di ritardi aerei. I due non hanno sostenuto l’allenamento di rientro e hanno fatto la loro comparsa a Opicina quando i compagni erano ormai già sotto la doccia e avevano finito la seduta. Le altre due assenze, ma già previste, erano quelle di Crovetto e Hottor, che hanno qualche giorno a disposizione in più per il rientro provenendo da sedi più lontane. Tutti a regime gli altri, con un lavoro atletico di corsa a gruppetti, giusto per cominciare a smaltire un po’ le scorie natalizie. Del resto in questi primi giorni il lavoro sarà quasi interamente basato sulla parte fisico-atletica: sono infatti previste delle doppie sedute quotidiane. Si è allenato a parte Stankovic, che però si sta rimettendo a posto e grazie alle cure con i fisioterapisti tra qualche giorno dovrebbe essere a posto. A salutare il rientro al lavoro degli alabardati anche il presidente Stefano Fantinel. Una presenza che, oltre ai saluti di rito, è però servita anche per fare un punto della situazione con gli altri dirigenti alabardati sul fronte mercato. Mentre all’esterno si svolgeva l’allenamento, Fantinel ha tenuto infatti un summit nella casetta adibita a palestra accanto al campo di Opicina con il direttore generale Enzo Ferrari e il diesse Totò De Falco. A fine allenamento si è unito a loro anche Somma. Facile immaginare che i quattro abbiano pianificato le prossime mosse di mercato o quantomeno i possibili obiettivi dell’Unione. Antonello Rodio Cita
SandroWeb Inviato 2 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 2 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo": Godeas ai tifosi: «Dateci fiducia»«Peccato per le brutte partite iniziali, con Somma siamo diventati squadra» di ANTONELLO RODIO TRIESTE Quella che si apre oggi non sarà una sessione di mercato caratterizzata dal tormentone Godeas, come accaduto negli ultimi anni. L’ariete di Medea è già un giocatore della Triestina: tocca a lui, a metà della stagione che ha segnato il suo ritorno, fare il punto della situazione in casa alabardata. Godeas, il 2009 è stato l’anno del sospirato ritorno a Trieste. Un bilancio a pochi mesi di distanza dal passaggio in alabardato? «Sono strafelice, soprattutto pensando a come stavo e in generale alle tante esperienze calcistiche che ho avuto. Al di là del campo, è una vita decisamente migliore, sono praticamente a casa, il calcio è diventato non solo un lavoro ma anche allegria e sono molto più rilassato». Soddisfatto anche dal pianeta Triestina in generale? «In questo momento in serie B, di società sane e ben organizzate come la Triestina ce ne sono veramente poche. L’Unione ha un altro passo rispetto al passato, è migliorata la struttura generale e tutto gira meglio rispetto a Mantova, giusto per citare la mia esperienza più recente. Sono stati fatti passi avanti non da poco: tutto si può migliorare, ma anche a livello italiano non ci sono tante realtà messe meglio». E per quanto riguarda i risultati sul campo? «Sono un po’ dispiaciuto per il primo periodo, quello al termine del quale Gotti ha pagato per tutti. Non ho ancora capito il vero motivo di quel blackout, eravamo messi male sotto tutti i punti di vista, nessuno ci capiva niente ed eravamo molto preoccupati. Il vero rammarico è che se fossero state partite appena normali, avremmo una classifica decisamente migliore». E dal punto di vista del rendimento personale? «Di solito sono abbastanza critico nei miei confronti, ma non mi lamento, anche se posso sicuramente fare meglio. Ora stiamo lavorando duro per fare un bel girone di ritorno». Cosa non ha funzionato con Gotti? «Purtroppo si sa che il calcio è fatto così e in certe situazioni l’allenatore è il primo a pagare. Lui non era esente da colpe, ma non era di certo il solo responsabile. Sono dispiaciuto perché è una brava persona e un allenatore preparato». Poi con Somma cos’è cambiato? «Oltre che molto preparato, Somma ha una grande conoscenza della categoria e un’esperienza tale che anche nei momenti di maggiore difficoltà è più sereno nelle scelte e trasmette a tutti sicurezza, quella che in definitiva c’era mancata. Io di solito non soffro le pressioni, ma obiettivamente in campo non capivo perché eravamo così imbarazzanti. Con Somma siamo cambiati radicalmente, siamo diventati una squadra, e il lavoro che stiamo facendo pagherà per forza». Ci saranno grosse novità dal mercato di gennaio? «Io penso solo a lavorare, ci sono persone preposte a far bene in questo campo. In generale non credo molto nel mercato di gennaio, nel senso che non credo sposti gli equilibri, anche perché nessuno ha soldi da spendere, eccetto forse il Torino». Un pensiero sulla questione Della Rocca? «Ho sentito addirittura di presunti litigi con Gotti, tutte cose non vere. Io con lui ho un ottimo rapporto, lo stimo come giocatore e ora che lo conosco anche come persona. So che giocare poco non è simpatico, si soffre, ma all’interno dello spogliatoio tutto è rimasto ok e so che anche i tifosi gli vogliono bene. Se dovesse andare via mi dispiacerebbe, è un bravo ragazzo e ha grandi potenzialità. E sono convinto che se rimanesse, avrebbe sicuramente i suoi spazi». Un messaggio da dare ai tifosi per questo 2010? «Chiedo loro di starci vicino, abbiamo bisogno davvero di una mano da parte loro. Già avere un pubblico di affezionati di questi tempi è una gran cosa, ma io mi ricordo anche il Rocco pieno e sarebbe bello avere ancora più tifosi. Speriamo davvero di conquistarli attraverso i risultati». Potrebbero essere loro a dare qual qualcosa in più per un traguardo importante? «Con la classifica corta della serie B, anche uno o due punti possono essere decisivi. Bisogna andare a curare ogni dettaglio e questo del pubblico può essere davvero un bonus importante per noi». Cita
SandroWeb Inviato 4 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 4 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo" del lunedì: DOMANI AD ANCONA ALLE 18 DIFFICILE CONFRONTO CON UNA DELLE RIVELAZIONI DEL TORNEOTriestina, si fermano Volpe e Sedivec Somma con gli uomini contati: dietro a Godeas sarà Stankovic ad affiancare Testini e Tabbiani di ANTONELLO RODIO TRIESTE Il 2010 della Triestina non nasce certamente sotto una buona stella. Dopo l’infortunio di Scurto sabato a Opicina, ieri sul sintetico di San Dorligo della Valle (dove la truppa alabardata si era spostata per allenarsi viste le temperature rigide dell’altopiano) sono arrivate altre due tegole per l’Unione. Quasi contemporaneamente, proprio nel finale della partitella di allenamento, si sono infatti infortunati Volpe e Sedivec. Mentre da una parte Volpe si procurava una forte distorsione alla caviglia destra dopo uno scivolone e un contrasto con Nef, dall’altro lato del campo Sedivec usciva mesto dal terreno di gioco tenendosi una coscia con la mano. Per entrambi l’esatta entità dell’infortunio è ancora da valutare: il problema di Volpe (che si era rimesso non molto tempo fa da un altro problema alla caviglia) sembra piuttosto serio, mentre per il ceco potrebbe anche trattarsi solo di una contrattura, ma quanto basta per mettere anche lui ko in vista di Ancona. A questo punto, quella di domani al Del Conero (inizio ore 18) diventa una trasferta davvero complicata. Anche Mario Somma, che pure ha elogiato il lavoro svolto in questi giorni dalla squadra, non nasconde che tanti infortuni creano un oggettivo problema: «La pausa ci voleva perché la spina non solo era staccata, ma si erano proprio rotti i collegamenti. In questi giorni abbiamo fatto tanti allenamenti e abbiamo ritrovato il ritmo giusto per la ripresa, quando è stato il caso mi sono anche incavolato per tenere alta l’attenzione e riportare il giusto grado di intensità. Quindi da questo punto di vista siamo pronti a ripartire. Purtroppo a rovinare i piani ci si sono messi gli infortuni di questi giorni che non ci volevano proprio. Anche perché i forfait di Sedivec e Volpe toccano lo stesso reparto che già deve fare a meno di Siligardi, e questo ovviamente ci crea dei problemi». A questo punto il tecnico alabardato dovrà rispolverare sulla sinistra Stankovic, che anche lui aveva ripreso a pieno ritmo solo da pochi giorni. Testini invece giocherà dietro a Godeas mentre Tabbiani agirà sulla destra. Alternative fra i trequartisti non ce ne sono, è anche per questo che bisognerà intervenire a questo punto con urgenza sul mercato. In difesa, davanti ad Agazzi sarà Brosco a sostituire Scurto e a fare coppia con Cottafava, mentre Nef e Sabato saranno i terzini. Per quanto riguarda la coppia di mediani, per giocare accanto a Gorgone sarà ballottaggio tra Pani e Cossu, con il sardo leggermente favorito. Almeno una notizia positiva c’è, ed è il ritorno dopo quasi due mesi di Princivalli, che domani sarà in panchina pronto a dare una mano. Ad amplificare i problemi alabardati, il fatto che si va a rendere visita a quella che è la vera rivelazione dei cadetti, un Ancona (domani orfano degli squalificati Cosenza e Catinali) che ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori. Nemmeno Somma, che pure è un profondo conoscitore della serie cadetta, si aspettava una squadra capace di issarsi in vetta alla classifica: «L’Ancona è stata una vera sorpresa – ammette il tecnico - e ormai è anche una realtà perché è lassù da tanto tempo, in pratica da inizio anno. Quindi non si può dire che sia una meteora, evidentemente ci sono tante componenti che funzionano a dovere. Quale è stato finora il loro principale punto di forza? Due mediani importantissimi per l’economia del loro gioco, capaci di difendere ma anche di proporre e di concludere, che insomma sanno fare bene entrambe le fasi. E poi c’è il valore aggiunto di Mastronunzio». e L’ex Milani è diventato protagonista nelle Marche: «Ho fatto la scelta giusta»TRIESTE Dopo due stagioni alabardate in agrodolce (e soprattutta l’ultima per lui deludente a livello di minutaggio), domani Andrea Milani incontra la Triestina da avversario con la gioia di poter esibire una classifica da sogno. In questo sorprendente Ancona, il terzino sta vivendo una stagione da protagonista. Milani, è una bella soddisfazione incontrare la Triestina e poterla guardare dall’alto in basso? Almeno in questo momento è così, e devo dire che quella fatta quest’estate è stata una scelta giusta. Mi ha detto bene, credo che nessuno avrebbe immaginato che a questo punto l’Ancona avesse questa classifica. Un’ottima stagione anche a livello personale, vero? In effetti il mister mi ha schierato in tutte le partite in cui poteva farlo. Sono contento, perché giocare con continuità era proprio quello che mi serviva. Questa stagione posso compararla solo a quella vissuta a Bari, dove avevo fatto davvero un bel campionato. L’Ancona così in alto è una sorpresa anche per voi? Sì, anche per come eravamo partiti con l’uscita quasi immediata dalla Coppa Italia, non pensavamo di poter fare così bene. Abbiamo anche una partita in meno: un po’ per scaramanzia e un po’ perché è la verità, è difficile pensare adesso di poter stare così in alto fino alla fine. Ma non sarebbe neanche giusto non provarci e non crederci. La promozione può davvero diventare un vostro obiettivo? Gli obiettivi si ottengono sempre per piccoli passi. Al nostro primo obiettivo che è quello della salvezza, ci stiamo avvicinando a buon passo. Una volta raggiunto, sarà anche più semplice pensare a qualcos’altro. Ma qual è il segreto di questo Ancona? È formato da un gruppo di persone vere, dove c’è grande rispetto e ci si dà tutti una mano. Un gruppo umile, che nonostante le vittorie è rimasto tranquillo e non si è montato la testa. Si vive il calcio nel modo in cui bisognerebbe viverlo, senza assilli e pressioni, con lo spazio giusto anche per il divertimento. Eppure le vicende societarie non lasciano tranquilli. Devo dire che anche nelle difficoltà hanno sempre rispettato le scadenze e questa è una buona cosa. Le carenze ci sono, ma vedo una società attiva, che ci mette impegno e volontà per risolvere i problemi. Sorpreso dalle difficoltà iniziali della Triestina? Non pensavo partisse cosi male, soprattutto dopo il mercato che aveva fatto. È una squadra dotata di ottimi elementi, e mi meraviglio che sia rimasta attardata. Comunque è ancora lì, la classifica è corta e alla lunga i valori vengono fuori: se ci credono, possono ancora fare qualcosa di importante. Che partita sarà quella di domani? Molto dipenderà dall campo, che sarà probabilmente pesante, e anche dalla condizione atletica delle due squadre: bisognerà vedere come avranno risposto ai carichi di lavoro dopo la pausa, la ripresa è sempre un’incognita e molto dipenderà da come risponderanno le gambe. (a.r.) Cita
SandroWeb Inviato 5 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 5 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo": Somma: «Con la testa la Triestina c’è»Il tecnico assicura che i giocatori non patiscono cali di concentrazione dopo la sosta Ad Ancona oggi pomeriggio alle 18 senza Volpe, Siligardi e Sedivec Accanto a Gorgone a centrocampo la spalla sarà Pani invece di Cossu L’allenatore potrebbe optare per tre mediani e due mezze punte dietro a Godeas di ANTONELLO RODIO TRIESTE Il carrozzone dei cadetti si rimette oggi in moto dopo la pausa per le festività natalizie. Allo stadio del Conero alle 18 va in scena Ancona-Triestina, ma la tradizionale incognita della ripresa (la condizione reale delle squadre è sempre un rebus dopo una lunga pausa) è amplificata per gli alabardati da tre fattori: la squadra di Somma non gioca una partita ufficiale dal lontano 14 dicembre (sconfitta 3-1 a Reggio Calabria), il maltempo non ha agevolato la ripresa atletica e gli infortuni degli ultimi giorni (tra sabato e domenica sono andati ko Scurto, Sedivec e Volpe) hanno drasticamente ridotto le opzioni a disposizioni del mister. Il risultato è che se sulla carta l’impegno odierno contro la vera rivelazione della serie B si presentava già difficile, adesso per Agazzi e compagni la partita si annuncia ancora più complicata. Con i forfait di Sedivec e Volpe (che si aggiungono a quello di lunga data di Siligardi), il terzetto che giocherà dietro a Godeas è in pratica obbligato: Testini agirà dietro la prima punta con Stankovic a sinistra e Tabbiani a destra. Il problema è che non ci sono sostituti di ruolo, una bella tegola considerato che nel modulo di Somma proprio ai trequartisti viene chiesto il lavoro più dispendioso dal punto di vista fisico. Ed è difficile capire se tutti hanno già novanta minuti nelle gambe, soprattutto su un campo probabilmente pesante. L’alternativa, eventualmente da utlizzare a partita in corso, potrebbe essere l’albero di Natale con tre mediani (settore dove Somma ha una maggior scelta) e due trequartisti. A proposito di mediani, per giocare accanto a Gorgone è probabile che sia Pani a spuntarla su Cossu, mentre in difesa toccherà a Brosco far coppia con Cottafava. Importante anche il ritorno di Princivalli, che andrà in panchina dopo due mesi di stop. Somma negli ultimi giorni ha assicurato che con la testa la Triestina c’è, ha riattaccato la spina e in questi dieci giorni di lavoro ha riacquistato la giusta intensità. Adesso bisognerà vedere se anche le gambe risponderanno a dovere. Ieri la squadra ha svolto l’ultima rifinitura a Igea Marina, prima di recarsi nel ritiro di Jesi. Anche l’Ancona però deve fare i conti con qualche assenza (e con il rinvio della partita di Cittadella, anch’esso non gioca da quasi un mese): mancheranno gli squalificati Catinali e Cosenza, inoltre Salvioni terrà probabilmente a riposo Zavagno e Surraco, rientrati più tardi degli altri dalle vacanze. Nel 4-4-2 marchigiano giocherà Mustacchio a centrocampo sulla destra con arretramento di Schiattarella sulla linea di difesa e spostamento dell’ex Milani a sinistra. Pisacane sostituirà Cosenza e affiancherà il rientrante Cristante in mezzo alla difesa, mentre in mezzo al campo toccherà a Camillucci prendere il posto di Catinali. In attacco largo alla coppia Mastronunzio-Colacone. Arbitrerà Marco Guida di Torre Annunziata: con lui un solo precedente per l’Alabarda, la sconfitta di questa stagione in casa del Sassuolo per 2-1. Cita
Radimiro Inviato 5 Gennaio 2010 Segnala Inviato 5 Gennaio 2010 Un'altra sconfitta (2 - 1), il nostro gol solo nel finale. I "muli" hanno tirato di piu' in porta, sciupando azioni incredibili. Adesso bisogna guardare alla zona bassa ed uscirne il prima possibile. Cita
SandroWeb Inviato 6 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo": CALCIO SERIE B. TERZA SCONFITTA ESTERNA CONSECUTIVA, A UN PASSO DALLA ZONA A RISCHIOUnione ko ad Ancona, e ora non può sbagliare Buon primo tempo, finisce sotto e poi saltano gli equilibri. Inutile la rete nel finale di Della Rocca dall’inviato CIRO ESPOSITO ANCONA Nel catino umido e gelido del Conero arriva la terza sconfitta consecutiva in trasferta dell’Unione salutata dalle note dell’Aida ad accompagnare un Ancona sempre più in alto. Il copione è lo stesso di Reggio. La Triestina gioca un ottimo primo tempo (quattro palle-gol) ma lo conclude sotto di un gol immeritatamente (in Calabria era 1-1). Poi nella ripresa subisce il raddoppio e saltano gli equilibri e il pressing. Somma temeva i lanci lunghi per Mastronunzio. Cottafava e compagni ne hanno concesso tre alla punta anconetana. E il bomber è stato spietato. Il forcing finale con il guizzo di Della Rocca (e forse un penalty in zona Cesarini) è apprezzabile ma non basta a raddrizzare il match. I prossimi due turni casalinghi ora diventano dei test senza appello. La forza e il carattere c’è, ma serve segnare. GLI SCHIERAMENTI - Nessuna sorpresa nella formazione dell’Unione, anche perché Somma non ha alternative. L’undici titolare, dopo i forfait di Scurto, Sedivec e Volpe, era già definito alla vigilia. In difesa, dopo una lunga fase sabbatica, Brosco ritrova la sua posizione al centro della difesa a dar manforte a Cottafava. A centrocampo Pani vince il ballottaggio con Cossu (Gorgone, specie in trasferta è inamovibile), mentre l’asse di trequarti è composto da Tabbiani, Testini e Stankovic. Le sorti dell’attacco sono affidate a Godeas. Sull’altro versante Salvioni ci ripensa e anziché dare una canche al gioiellino Mustacchio a centrocampo preferisce andare sul sicuro con Zavagno che offre più garanzie in copertura. Schiattarella e l’ex Milani hanno il compito di presidiare destra e sinistra con licenza di affondare. L’attacco, il piatto forte dei marchigiani (secondo del campionato con 29 reti), è composto dalla coppia Mastronunzio-Colacone assistiti dal funambolo Miramontes. LA PARTENZA - L’Ancona è più intraprendente e si rende pericoloso con un angolo di Colacone spazzato da Brosco (3’). I padroni di casa cercano con insistenza Colacone e Mastronunzio con suggerimenti in verticale. L’Unione stenta a ingranare ma Stankovic impegna al 5’ con un gran sinistro Da Costa. Al 9’ i marchigiani vanno vicini al vantaggio, Colacone precede Agazzi in uscita ma il pallone finisce alto. È proprio Colacone a dover uscire due minuti più tardi per infortunio (entra Mirchev). La Triestina prende le misure e comincia a farsi vedere dalle parti dell’estremo difensore di casa anche perché Gorgone e Pani riescono a pressare con più efficacia le fonti del gioco avversario. L’EQUILIBRIO - Il campo sempre più pesante non agevola il gioco ma è comunque la Triestina a gestire di più la palla. Tabbiani si esibisce in un paio di incursioni pericolose sulla destra e Nef al 25’ lanciato verso la porta fa partire un diagonale sul quale Stankovic non ci arriva. Ma di occasioni vere non se ne vedono su entrambi i fronti fino a quando Godeas fugge in contropiede (27’), Da Costa si oppone e il tap-in di Tabbiani viene deviato in corner. È la palla-gol più nitida dell’incontro ed è degli alabardati. LA RETE - Ma nel miglior momento dell’Unione l’Ancona passa: palla persa a metà campo da Pani e puntuale lancio per Mastronunzio (36’) che con un diagonale di destro conferma le sue capacità di bomber di razza. L’Unione risponde subito ma il tocco da due passi di Testini su ottimo assist di Pani è approssimativo. L’Unione ci crede e al 44’ il portiere dell’Ancona si supera per togliere dall’angolo una potente incornata di Godeas (ottimo cross di Nef). Si conclude così un primo tempo con un vantaggio non troppo meritato dagli anconetani. Ma chi segna ha ragione. IL RADDOPPIO - Ci si aspetta di vedere in avanti la Triestina e invece sono i padroni di casa a pungere. Scappa subito Milani sulla destra ma Mirchev cicca il pallone a due passi da Agazzi (2’). È il prologo al raddoppio. Ancora lancio lungo per Mastronunzio e rete (4’) della doppietta personale del bomber. La Triestina si rivede con una conclusione sbilenca di Stankovic su una palla invitante di Testini. Matronunzio è un pericolo pubblico e Agazzi all’8’ fa un miracolo per evitare il terzo gol. L’Unione dà l’impressione di aver rotto gli argini. IL RESTYLING - Somma muove le pedine: esce Brosco (in difficoltà) ed entra Crovetto. Sabato passa al centro della difesa (che diventa sostanzialmente a tre uomini). Se ne va sotto la docca anche l’acciaccato Tabbiani, lo sostituisce Cossu. Il restyling alabardato si conclude con l’ingresso di Della Rocca per Stankovic. L’Unione potrebbe riaprire il match ma Pani tutto solo tira contro Da Costa (24’). Con le due punte gli alabardati sono più intraprendenti. Godeas non ci sta e al 30’ con un calibrato pallonetto cerca di sorprendere Da Costa che però è in giornata di grazia. L’Unione tenta un ultimo generoso forcing. Della Rocca trova il gol su punizione pennellata di Crovetto (43’) e c’è un sospetto penalty nel recupero. La sorte è segnata come la terza sconfitta consecutiva in trasferta per i ragazzi di Somma. e Crovetto: «Non sfruttiamo le palle-gol»L’esterno mancino buttato nella mischia dall’allenatore a metà ripresa «Non mi aspettavo di giocare, però mi ha fatto felice» Un rientro molto amaro ANCONA Difficile trovare spunti positivi da una gara come quella di Ancona che ha sancito l'ennesima sconfitta esterna stagionale della Triestina. Sicuramente a molti avrà fatto piacere rivedere in campo, per una parte della ripresa, il cileno Nicolas Crovetto. L'esterno mancino, buttato nella mischia nella ripresa da Somma, ha permesso al tecnico di spostare Sabato al centro della difesa consentendo alla squadra di usufruire di un pizzico di freschezza in più sulla corsia di sinistra. Vista la carenza di esterni, sopratutto offensivi, il ritorno del cileno sarà sicuramente utile nelle prossime partite. Crovetto purtroppo la squadra ha perso nuovamente in trasferta. «Purtroppo è vero, abbiamo buttato al vento punti importanti, maledettamente utili all'economia della nostra classifica. Siamo arrabbiati perchè abbiamo sprecato una marea di occasioni, permettendo agli avversari di sfruttare le occasioni giuste al momento giusto. Tutto questo spreco dimostra però che se stiamo più attenti abbiamo i mezzi per riuscire a colpire anche lontano dal Rocco». E' stato Mastronunzio a fare la differenza? «Gli hanno buttato tre palloni all'interno della nostra area e lui è stato bravissimo a sfruttarli tutti e tre. Invece noi abbiamo avuto occasioni con più giocatori, ma non siamo stati bravi a sfruttarli». Ti aspettavi di essere buttato nella mischia? «Assolutamente no, ma per me giocare è sempre bellissimo. Ora mi aspetto di trovare qualche minuto in più e tornare ad aiutare la squadra. Mi alleno bene, con attenzione, aspettando la mia opportunità. Speriamo ne arrivino di più in futuro». Ora bisogna riuscire a vincere con il Frosinone. «E' un brutto avversario, ma dobbiamo pensare a noi, analizzando gli errori, puntando assolutamente a vincere la partita di sabato». (g. ri.) e L’ALLENATORE ALABARDATO STIGMATIZZA L’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRASomma: «Sconfitti perché superficiali» «Ci sta che Mastronunzio trovi qualche momento di libertà ma non che noi sbagliamo gol fatti» ANCONA Nell'allenamento di domenica pomeriggio, nel gelo di San Dorligo, Mario Somma aveva avvisato i suoi giocatori, chiedendo a chiare lettere di impedire, per quanto possibile, agli esterni dell'Ancona di lanciare in campo aperto, uno contro uno, il bomber dei dorici Mastronunzio. Somma non ha doti di chiarovvegenza ma è un allenatore esperto, molto bravo e attento nella preparazione delle partite, per questo aveva messo sull'avviso i suoi. Purtroppo non è bastato, ma non è solo questo aspetto ad aver fatto infuriare il tecnico a fine gara quanto la clamorosa serie di errori commessa sottoporta da diversi giocatori, serie che inevitabilmente ha compromesso la gara minandone le fondamenta, ovvero la bontà del lavoro svolto dall'intero complesso nell'intero primo tempo, gol subito a parte. Somma, a quanto sembra i suoi ad Ancona non l'hanno ascoltata visto che alla fine Mastronunzio è scappato da tutte le parti. «Questo è vero, ma nell'economia dei 90’ lui uno spazio di quel genere lo trova. Che poi in casa, sospinto dall'entusiasmo del suo pubblico, trovi la giocata vincente ci può stare. Il punto di partenza dell'analisi di questa sconfitta non è questo. Quello che non riesco ad accettare sono lo spreco di palle gol commesso dai miei, nel primo come nel secondo tempo, in modo clamoroso e plateale. Quando succede questo significa che viene a mancare il senso della realtà, su quello che è questa categoria, su questo tipo di gare, su questo tipo campo, contro questo tipo di avversario. La superficialità non paga mai nel calcio, se poi la vogliamo mettere in questo tipo di campionato allora siamo ben distanti dalla realtà. Sono decisamente arrabbiato, ci tengo a sottolinearlo, l'ho urlato alla squadra nell'intervallo come a fine gara, perchè non capisco un concetto che reputo fondamentale. Perchè bisogna andare a complicarsi la vita quando ci sono tutte le condizioni per disputare un bel torneo? Credo che la gara di oggi dimostri questo: per gran parte della gara c'è stata una sola squadra in campo, noi. Abbiamo messo in difficoltà l'Ancona sotto tutti i profili, dimostrando più corsa, ritmo, pressing, solo che alla fine Mastronunzio ha battuto la Triestina per 2-1. A parti invertite, con il giocatore nelle nostre file, avremmo vinto 8-0». Cosa cambia adesso? «Adesso bisogna cominciare a giocare con l'elmetto, con un atteggiamento diverso. Tra le note negative segnalo come abbiamo perso un'altro giocatore, Tabbiani, sempre nella stessa zona del campo, sull'esterno. La prerogativa di questa stagione sembra anche essere questa: perdiamo giocatori per infortunio in serie, nello stesso ruolo, uno dopo l'altro. Ora dobbiamo rivedere qualcosa anche tatticamente. Ad Ancona comunque abbiamo buttato via una vittoria che ci avrebbe dato grande slancio, cambiando molte cose. Il nostro mea culpa quindi è generale e va dall'approccio alla gara e agli allenamenti». Quella variante con Testini trequartista alle spalle di due punte sarà una soluzione valida anche per le prossime gare? «Senz'altro, visto la sequenza di infortuni che ci penalizza nel settore degli esterni. Quella soluzione con Testini o con Stankovic dietro a un doppio centravanti e tre mediani è una possibilità concreta che potremmo portare avanti anche nelle prossime gare». Anche per non far portare la croce sempre a Godeas. «Denis è un giocatore in cui crediamo sempre e pertanto non va mai messo in discussione. Non è in difficoltà ma anche per lui esistono le giornate storte. Per noi è vitale, fondamentale, so quanto difficile sia riuscire sempre a fare una prestazione all'altezza». Giuliano Riccio Cita
SandroWeb Inviato 7 Gennaio 2010 Autore Segnala Inviato 7 Gennaio 2010 Da "Il Piccolo": AD ANCONA UNIONE INCAPACE DI SFRUTTARE LE OCCASIONI SOTTO PORTATriestina, trenta giorni per rialzare la testa Rendimento a corrente alternata e deficit di risultati. Decisive le prossime quattro partite al Rocco di CIRO ESPOSITO TRIESTE Quando una squadra costruisce una mezza dozzina di palle-gol e mette in difficoltà una squadra di buona caratura per gran parte di un match (era successo anche a Reggio) è un segnale che lascia presagire eventi positivi per il futuro. Questo se un osservatore vuol vedere il bicchiere mezzo pieno. Nell’altra metà (quella mezza vuota) tuttavia c’è una cronica difficoltà a segnare (specie in trasferta) e un’intermittenza nella prestazione del gruppo nell’arco di una partita. Alla fine quel che resta è un solo punticino racimolato nelle ultime quattro partite e due sole reti realizzate peraltro ininfluenti sull’esito finale (negativo) degli incontri. Questa è la Triestina che ci ha consegnato l’ultimo scorcio di campionato. Somma ha sempre predicato l’importanza in questa serie B di ottenere risultati con continuità. Ora è arrivato un black-out che rischia, anche sul piano morale, di trasformarsi in buio se non arriveranno almeno un paio di vittorie. I mezzi e la condizione generale per riaccendere la luce ci sono ma le incognite non mancano. IL GIOCO Il 4-2-3-1 adottato da Somma (e prima in più di un’occasione da Gotti) è stato digerito dalla squadra. Ma quando mancano alcuni elementi a centrocampo l’aggressività e la corsa, la squadra zoppica nel contenimento come nella fase offensiva. E quando gli avversari hanno in attacco giocatori di livello per la categoria (Caracciolo, Bruno, Missiroli e Bonazzoli, Mastronunzio) sono dolori anche per un reparto massiccio come la difesa alabardata. GLI INFORTUNI È stata la società, assieme ai suoi vertici tecnici (Somma non c’era), a impostare il telaio di una squadra votata al contenimento e alle ripartenze. E i risultati anche se a strappi (il primo Gotti e il primo Somma) sono arrivati. Ma in un caso e nell’altro sono arrivati anche gli infortuni e tutti a raffica a minare prima la difesa (Scurto, Sabato, Nef oltre a Princivalli) e poi i trequartisti (Volpe, Sedivec, Stankovic, Siligardi e forse Tabbiani). Il calo di rendimento dunque ha un fondamento nelle defezioni anche se, nell’era Somma, non ci sono state situazioni in cui il collettivo è andato alla deriva. Ma qualche alternativa, anche al modulo, potrebbe essere un rimedio. IL MERCATO Con questo organico le alternative allo scacchiere di Somma sono poche, o molto pericolose per l’equilbrio dell’assetto. Il recupero di Princivalli può offrire l’opportunità (quando mancano appunto esterni e trequartisti) di sperimentare tre uomini a centrocampo riportando Testini nel suo ruolo naturale e garantendo più propensione offensiva a un esterno (Stankovic, Volpe?) per far uscire Godeas (o Della Rocca) dall’isolamento. Ma la soluzione più lungimirante e quella caldeggiata dai tifosi chiama in causa la società perché provi a pescare un jolly nel mercato di riparazione che finora è stato utilizzato soltanto per un’opportuna sostituzione di Figoli con De Paula. Altrimenti bisognerà aspettare che tutti ritornino a disposizione e in forma con la concreta possibilità che la parte alta della classifica si allontani definitivamente. IL CALENDARIO I prossimi 30 giorni sono densi di impegni soprattutto casalinghi. Al Rocco la Triestina giocherà quattro match su cinque (compreso il recupero col Piacenza). Un’occasione forse unica (nonostante le difficoltà di allenarsi) per riassestare la classifica ma soprattutto per evitare di infilarsi in un altro tunnel. Somma ne è consapevole. Ma tutti devono fare la loro parte. e L’INFERMERIA ALABARDATATabbiani, forte contusione Sedivec fermo due settimane TRIESTE Non c’è tempo per gli alabardati di lasciarsi andare ai rimpianti per la sconfitta di Ancona: dopodomani si ritorna già in campo (al Rocco arriva il Frosinone), poi seguiranno la trasferta a Roma di martedì per la Tim Cup e sabato 16 gennaio un altro impegno casalingo con il Mantova. Ieri la squadra di Somma è già tornata ad allenarsi in mattinata allo stadio Rocco, mentre oggi, viste le condizioni dei campi a Opicina, si trasferirà a Visco. In vista della sfida con il Frosinone, l’infermeria purtroppo è piuttosto affollata: ad Ancona Tabbiani ha subito una forte botta al quadricipite, una contusione che gli ha procurato un ematoma che difficilmente sarà possibile smaltire in pochi giorni. Oggi effettuerà alcuni esami per verificare se ci sono danni alle fibre muscolari, ma in ogni caso un suo recupero appare difficile. Chi ha le maggiori chances di farcela in vista della partita con il Frosinone è invece Scurto, che già oggi dovrebbe tornare ad allenarsi regolarmente. Il problema muscolare avvertito sabato a Opicina era solo una contrattura, se tutto filerà liscio in questi giorni potrebbe anche essere disponibile. Sta recuperando bene anche Volpe: la distorsione alla caviglia era abbastanza leggera, fa già meno male ma un suo recupero appare ancora problematico. Chi sta peggio di tutti è invece Sedivec, che domenica a San Dorligo della Valle si è procurato uno stiramento e quindi non sarà disponibile prima di dieci-quindici giorni. Sono giorni caldi anche per il mercato: per il passaggio di De Paula in alabardato e per lo scambio Franchini-Magliocchetti con il Gallipoli si aspetta solo l’ufficializzazione. In attacco il sogno (molto difficile) rimane Vantaggiato, mentre a centrocampo ritornano in auge i nomi di Cordova, Troiano e D’Aversa. Antonello Rodio Cita
Maximilian Inviato 7 Gennaio 2010 Segnala Inviato 7 Gennaio 2010 Bon Sedivec fermo, almeno una bona notizia .... Cita
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