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GIOVEDI' 28 MARZO 2019

- La convocazione del CdA della Pallacanestro Trieste 2004 è solo l'ultima delle notizie delle ultime, convulse ore biancorosse. Per arrivare a fine stagione - come scrive attualmente il quotidiano locale odierno - servono circa 600mila euro. Una cifra che non viene confermata dai dirigenti biancorossi che rinviano qualsiasi numero al CdA di dopodomani. Ma ci vuole poco a fare i conti quando la stima del budget per la A è di 3,5 milioni complessivi. Ci sono tre mensilità di stipendi da pagare, oltre alle altre spese.Quanti sono i soldi attualmente in cassa? Sicuramente non 500mila euro. Una cifra accantonata c'è ma di molto, molto inferiore. Probabilmente meno di un quinto.E la spiegazione adesso suona quasi paradossale: l'Alma Pallacanestro Trieste finora non si era infatti mai trovata nella necessità di accatastare tesoretti perchè ha avuto sempre disponibilità di fondi quando serviva, ha pagato puntualmente gli stipendi e rientra tra i club virtuosi della serie A.L'Alma corre concretamente il rischio di non concludere la stagione? L'amministratore delegato dell'Alma Pallacanestro Trieste Gianluca Mauro, l'unica voce del club in questo momento, di fronte alla domanda assicura: «Posso dire ai tifosi che in qualche modo la stagione la finiamo. Una volta chiusa l'annata con una salvezza già in cascina, potremo studiare la soluzione migliore da prendere per il futuro. Adesso la depressione non serve, serve invece attaccamento alla maglia, vicinanza alla squadra».

Come si stanno muovendo i soci? Da mercoledì pomeriggio sia Mauro che i soci di minoranza stanno allacciando contatti attivandosi per reperire una somma che dia serenità per la gestione immediata. L'ad assicura: «Il sindaco mi ha scritto e avremo un incontro a breve». La conferma arriva dallo stesso Roberto Dipiazza: «Ci sentiremo di nuovo e cercherò di fare il possibile». Il Consorzio Trieste Basket, costituitosi tre anni fa per sostenere la pallacanestro in città e presente con una quota minoritaria, informa i soci che si sta informando per «poter delineare quali prossimi passi potremo compiere». Nessuna dichiarazione da parte di Allianz, main sponsor che negli ultimi anni ha sostenuto con passione il basket triestino.Verrà individuato un traghettatore per subentrare al presidente? Mauro dà la propria disponibilità. «Se i soci lo vorranno io sono disponibile. Dopo la famiglia, Trieste è il mio primo pensiero».Si può pensare di cedere un giocatore di peso per alleggerire le casse societarie? L'ipotesi è teoricamente praticabile ma come si legge sotto la Fip è all'erta e ci sono precise condizioni imposte dai regolamenti. L'Alma che ha sposato la formula 6 stranieri+6 italiani non può tornare indietro, se cedesse eventualmente il giocatore più oneroso (Dragic o Peric, ad esempio) dovrebbe rimpiazzarlo con un altro straniero, per quanto a buonissimo mercato. Se fosse necessario, non sarebbe un'operazione tecnica ma economica.I play-off quanto inciderebbero sui conti? Se riuscisse a partecipare ai play-off l'Alma potrebbe contare su incassi "pieni", in quanto le partite post-stagionali sono ovviamente fuori abbonamento. E in un impianto che vede 6mila persone presenti per le gare interne di cartello darebbe ossigeno alle casse sociali.

- C'è un'altra grana per la Pallacanestro Trieste 2004: Con uno scarno comunicato apparso ieri sera sul sito della Fip (Federazione italiana pallacanestro) viene annunciato che «La Procura Federale ha convocato con procedura d'urgenza il dirigente dell'Alma Trieste Gianluca Mauro. La convocazione fa seguito a notizie di stampa che riportano di un possibile ridimensionamento tecnico della società triestina a seguito delle recenti vicende giudiziarie».Al centro del caso sarebbero le voci sulla cessione di giocatori ma anche - o soprattutto - sintesi apparse in rete e su alcuni siti secondo le quali la società nella persona di Mauro riterrebbe gli eventuali play-off (per i quali la squadra di Eugenio Dalmasson è tuttora in corsa) un aggravio di spese. Una semplificazione che ha fatto drizzare le antenne alla Procura Federale attenta naturalmente alla regolarità del campionato. Un caso destinato a sgonfiarsi ma tant'è, va a complicare lo scenario di giorni estremamente convulsi oltre ad offuscare l'immagine del basket triestino.Nel frattempo se è comprensibile la preoccupazione per arrivare in fondo a questa stagione, è ancora più legittima l'ansia per il futuro. Una considerazione che fa anche il sindaco Roberto Dipiazza: «In questo momento siamo tutti impegnati a fronteggiare l'emergenza nata dal caso giudiziario ma la vera partita sarà pianificare il domani della prima società di basket triestina». L'Alma intanto si è guadagnata sul campo la salvezza conquistando il diritto a disputare il prossimo campionato di serie A. Prematura e di cattivo gusto qualsiasi valutazione sull'eventualità di una cessione del titolo. Di sicuro le prossime saranno settimane molto intense per regalare un domani alla Pallacanestro Trieste. Nei mesi scorsi l'ad Mauro aveva lanciato l'ipotesi di un azionariato popolare. «Un progetto - aveva anticipato - per coinvolgere un ampio numero di soggetti e rendere solida la società anche nella remota eventualità di un disimpegno della proprietà». L'ipotesi però aveva trovato da subito resistenza da parte del presidente Luigi Scavone

- Le vicende degli ultimi giorni e la preoccupazione per quello che sarà il futuro non hanno cambiato lo spirito dell'Alma, una squadra che in questi giorni sta continuando a lavorare con lo stesso impegno di sempre.Martedì, prima della ripresa degli allenamenti, la squadra si è riunita assieme al vicepresidente Sergio Iankovics e al team manager Marco De Benedetto che hanno parlato ai giocatori con l'intervento telefonico dell'ad Gianluca Mauro che ha rassicurato tutti sul mantenimento degli impegni presi dalla società da qui fino alla fine del campionato.La preoccupazione per il futuro c'è, chi ha contratti pluriennali comincia sicuramente a farsi domande su quello che sarà il destino di Trieste nel prossimo campionato ma certamente l'idea di concludere nel migliore dei modi questa stagione è presente nella testa dei giocatori.In questi giorni la qualità degli allenamenti non è scesa. Ci sono state due ottime sedute atletiche al mattino in cui il preparatore atletico Paolo Paoli e lo staff che cura la preparazione fisica della squadra ha abbracciato i giocatori cercando di manifestare quell'unità di intenti indispensabile per proseguire da qui fino alla fine della stagione.Per chiudere la stagione servirà anche la risposta di una tifoseria alla quale la Pallacanestro Trieste, nel comunicato stampa emesso martedì scorso, ha chiesto un segnale di vicinanza. E la risposta, in termini di biglietti venduti in vista della sfida che domenica alle 12 porterà sul parquet dell'Allianz Dome la Vanoli di Sacchetti e Ruzzier è già arrivata. Nonostante l'orario infelice, dunque, la cornice di pubblico dovrebbe essere imponente. La prevendita continua ancora oggi e domani con i consueti orari (9-13, 15-19) alla casse dell'Allianz Dome.Quella contro Cremona sarà la quartultima prestazione casalinga. Prima della conclusione della stagione regolare l'Alma affronterà davanti ai propri tifosi anche Reggio Emilia, Venezia e Sassari. Le partite in trasferta invece saranno contro Avellino, Brindisi e Milano. Trieste attualmente è ottava con 24 punti, in piena zona play-off. Teoricamente servirebbero quattro vittorie nelle ultime sette giornate per poter accedere alla fase post-stagionale. 

- Assieme a Granoche è l'uomo del momento in casa alabardata: Rocco Costantino è già diventato il beniamino dei tifosi della Triestina, con quella rincorsa verso la Furlan dopo il gol segnato contro la Samb. «Perché per me quel gol è stato come una doppia liberazione. In primis perché trovando quella seconda rete stavamo risolvendo una partita che al di là del punteggio finale si stava rivelando difficile, contro una squadra che si chiudeva. E poi per quel mio lungo periodo da infortunato passato in precedenza, che ancora non ho digerito totalmente». È stato pesante arrivare e dover stare fermi così a lungo? «Sì, pesante e brutto come inizio. Arrivare in una nuova piazza e non poter dare una mano ai compagni è stato motivo di frustrazione e sofferenza. Mi avevano accolto in maniera fantastica e ho visto subito che era un gruppo fenomenale. Per questo non poter essere in campo mi faceva davvero male, così ora ogni domenica voglio liberare in campo tutte le mie emozioni nel migliore dei modi».Il rientro però è stato fenomenale con tre reti in tre partite. «Di questo devo dire sicuramente grazie ai compagni, che mi mettono nella condizione migliore per mostrare le mie qualità. Mi trovo benissimo con tutti, vogliamo far bene e la missione è quella di fare più punti possibile». A proposito di compagni, c'era chi sollevava dubbi sull'intesa con Granoche, che invece sta funzionando alla grande, vero? «Sinceramente né io né Pablo abbiamo mai avuto dubbi a proposito. Certo, si doveva iniziare a provare, ma quando abbiamo iniziato a giocare assieme, fin dagli allenamenti si è visto che l'intesa va bene. E dirò di più, va migliorando di partita in partita. Riusciamo a dimostrare le nostre qualità come singoli e anche quelle come coppia, ci completiamo alla grande. Insomma dal fatto che le difese devono occuparsi di due attaccanti, ne beneficiamo entrambi». Aveva detto di aver scelto Trieste perché vive di emozioni: cosa le sta dando questa esperienza? «Sono continuamente alla ricerca di emozioni e sicuramente la Triestina mi sta dando tanto. Vivo la città alla grande, tra tifosi e partita alla domenica mi piace vivere tutto al cento per cento e dare tutto me stesso e quello che posso dare. E voglio continuare così». Con tutto il rispetto per Pesaro, Fermo e Bolzano, si può dire che l'arrivo alla Triestina è la svolta della sua carriera? «Assolutamente si, purtroppo in questo campionato è rimasto poco tempo e per questo devo cercare di sfruttare tutte le occasioni e tutti i momenti di ogni partita, cerco di viverli con la maggior intensità possibile. E proprio quel brutto periodo iniziale che ho trascorso, mi ha dato ancora più forza per cercare di dare il massimo». Questa Triestina dove arriverà? «Per il momento dico solo un numero: 18. Che è quello dei punti ancora in palio. Noi dobbiamo cercare di guadagnarli tutti, cerchiamo di pensare solamente a noi stessi che siamo sulla strada giusta. E l'obiettivo attuale resta sicuramente il primo posto, la matematica ancora ci permette di inseguirlo».

- C'è voglia di rivalsa in casa Pallamano Trieste: sabato alle 18.30 c'è il Fondi a Chiarbola. Andrea Carpanese: Abbiamo rivisto la partita cercando di analizzare gli errori commessi nel corso dei sessanta minuti e ho parlato con i ragazzi per capire se hanno ancora le motivazioni per scendere in campo con lo spirito giusto e con la grinta necessaria per affrontare nel modo migliore questo finale di stagione». Qual è stata la risposta dei giocatori? «A parole, tutti mi hanno confermato la loro voglia di continuare a lottare. Personalmente non voglio che nessuno pensi che il campionato è finito. Abbiamo accontonato la speranza di lottare per i play-off ma abbiamo un sesto posto da conservare e più in generale una maglia da onorare e una società e una tifoseria alle quali dobbiamo portare rispetto». Si aspettava un passo indietro così marcato rispetto alle due buone prestazioni offerte prima contro Bressanone e poi contro Bolzano? «Devo essere sincero, assolutamente no. A mente fredda lo calcolo come un incidente di percorso, un passaggio fisiologico nel percorso della formazione di un gruppo. Prendiamo atto di una brutta prestazione ma guardiamo avanti nella consapevolezza che non abbiamo tempo per perderci in troppe analisi. L'idea è pensare alla prossima sfida e concentrarsi sul match contro Fondi che non sarà semplice». Che tipo di avversaria è quella laziale? «Squadra tosta, fisicamente in grado di metterci in difficoltà con giocatori di talento ed esperienza. Aldilà dei discorsi tattici che stiamo studiando e prepareremo in settimana, dovremo essere capaci di scendere in campo con la stessa determinazione che ci ha permesso di imporci contro il Bressanone». Stato di forma? «Bene ma non benissimo, considerando che Pernic è ancora out. Alex sta recuperando, il ginocchio va meglio ma ha bisogno di tempo prima di riprendere a lavorare. Per il resto qualche problema con Lekovic, un'influenza intestinale che lo ha costretto a saltare un paio di allenamenti e un problema alla spalla per Dovgan che nella partita di Cassano Magnago si è fatto male praticamente nella prima azione del match. Non siamo al massimo ma non mi lamento. Conta chi c'è e poi, per carattere, più difficili sono le cose e più sono motivato a far bene». 

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