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I suntini sandrini di lunedì 31 ottobre 2022


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LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2022

- C'è tutto l'orgoglio di una vittoria sofferta e fortemente voluta nelle parole di Marco Legovich al termine della battaglia vinta da Trieste sul parquet del PalaBarbuto. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", il coach triestino cercava dai suoi ragazzi una reazione in grado di spazzare via dubbi e perplessità sull'inizio di stagione della squadra, ha ottenuto una risposta clamorosa che porta in dote due punti fondamentali per il campionato. Conferenza stampa post partita nella quale, al fianco di Legovich, sono apparsi i vice Maffezzoli e Vicenzutto. Un omaggio voluto dal coach per esaltare il lavoro di squadra svolto dallo staff in queste prime difficili settimane. «Mi risulta difficile analizzare aspetti tecnici dopo una partita così - le parole del tecnico triestino- posso solo dare grande merito ai ragazzi per la partita giocata e per la capacità di reagire a un brutto inizio di partita che avrebbe potuto condizionarci. E invece, con qualche accorgimento tattico ma soprattutto con la voglia di non arrendersi, siamo riusciti a superare le difficoltà e portarla a casa».Una vittoria che consente a Trieste di cancellare lo zero dalla casella delle vittorie e di agguantare in classifica Tezenis Verona, Givova Scafati e Nutribullet Treviso. Un segnale fondamentale per dare fiducia a tutto l'ambiente. «Credo che questo rappresenta per noi il primo passo di un percorso che resta difficile e sarà molto lungo- continua Legovich -. Ne avevamo bisogno, però, cercavo una prestazione che ci consentisse di svoltare indipendentemente da quello che sarebbe stato il risultato finale. Sono arrivati i due punti e, ovviamente, siamo doppiamente felici ma credo che aldilà del risultato la partita di oggi dimostri le qualità di questo gruppo. Siamo stati squadra in campo e sono orgoglioso del fatto che nonostante le difficoltà che un'avversaria forte come Napoli ci ha creato non ci siamo mai disuniti continuando a lavorare con fiducia. In questo l'apporto di tutto lo staff tecnico è stato ed è fondamentale. Ringrazio Maffezzoli e Vicenzutto senza dimenticare l'apporto del nostro preparatore atletico Bonetta che in queste settimane hanno garantito grande disponibilità e lavorato con grande professionalità»

- «Abbiamo messo solo la bocca fuori dall'acqua, ma non la testa». C'è soddisfazione nelle parole di Massimo Pavanel dopo aver portato a casa la prima vittoria della sua gestione, ma anche prudenza e consapevolezza che di strada da fare ce n'è ancora. Di sicuro, il successo sul Mantova era il primo mattoncino indispensabile per iniziare la risalita: «È stata una liberazione - dice il mister - sopportare quattro sconfitte di fila è pesante, una cosa che lacera dentro. Questo è un successo che meritavano i ragazzi, la società e i tifosi. Ma non abbiamo fatto veramente nulla, ora bisogna dare continuità».Il tecnico alabardato passa poi ad analizzare la partita: «Abbiamo fatto bene per 70 minuti, poi un ritorno del Mantova era logico, anche se a riaprire la partita quando eravamo in controllo è stato un rigore molto generoso. Avendo speso tanto e avendo fatto un certo tipo di lavoro, mi aspettavo di avere difficoltà negli ultimi minuti, ma loro rigore a parte non hanno creato niente di pericoloso». Pavanel ha anche cambiato parecchio sul fronte tattico, passando a quattro in difesa: «Sì, il fatto è che se davanti tieni bene la palla, collabori e triangoli, allora viene fuori la qualità della squadra. Il nostro secondo gol ad esempio è stato molto bello, con un bel cambio gioco e poi con un cross fatto con i tempi giusti. Quindi sono contento di come la squadra abbia risposto alle modifiche, i ragazzi si meritano un bravo e hanno mostrato personalità, poi bisogna migliorare tante cose». A partire, spiega Pavanel, dalla gestione della partita: «Non abbiamo rischiato nulla una volta in vantaggio, ma dobbiamo gestire meglio la partita, giocando la palla anche in avanti. Passarla tra centrali e portieri non è gestione, appena hai riposato devi andare in verticale. E nella ripresa dovevamo fare qualcosa in più per cercare il terzo gol». Due parole anche sui singoli e un aneddoto su Ganz: «Minesso finalmente ha potuto allenarsi bene e si è visto come sa far bene da raccordo, a Ganz ho chiesto di lavorare solo per la porta, lui è un giocatore da doppia cifra. Quando allenavo la Primavera della Triestina e giocammo contro il Milan, lui da Allievo esordì con la Primavera rossonera e segnò una tripletta. Ecco, oggi gli avevo detto "ridammi almeno qualcosa"». A fine partita, il gesto liberatorio di esultanza in mezzo al campo, Pavanel lo spiega così: «C'erano soddisfazione e commozione, la Triestina è tanta roba e bisogna viverla così»

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